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Vecchio 03-08-2021, 00:29   #1
Intermedio
 

Sento il bisogno di raccontare la mia storia personale, causa di tutti i blocchi e problemi che mi porto avanti ora.

A 4 anni, da un giorno all'altro, mia madre mi ha portato via da mio padre, in un altra regione, per andare a vivere con un altro uomo. Per circa 4-5 mesi non ho sentito mio padre e mi trovavo a vivere con un uomo che non conosco.
Da qui a seguire alle elementari sono sempre stato problematico, con problemi di dislessia e comportamentali, nonché i primi episodi di "bullismo" (tale non era, non saprei il termine) al basket, dove fondamentalmente essendo scarso ero deriso per quello e per il mio accento. Per il resto non ricordo questo periodo come spiacevole, se non quando vedevo mio padre una volta l'anno e dovevo poi abbandonarlo, era una tragedia.
Dalle medie inizia un periodo buio. Vado malissimo a scuola tant'è che mi bocciano in seconda media (unica cosa positiva, mi è servito di lezione e non ho mai avuto debiti al liceo, mi sono laureato a voti abbastanza alti), iniziano i fenomeni di bullismo da parte di due compagni di classe, più il ripudio nei miei confronti da parte della restante classe (avevo la lebbra forse), più ero la pecora nera nel gruppo che all'epoca definivo amici (mi prendevano in giro, mi facevano i dispetti, mi sfottevano). In casa minimamente seguito, minimamente ascoltato, minimamente nessuno si è mai accorto che stavo attraversando un periodo buio, finché non arrivano altre due belle batoste: la prima è che mia madre si lascia col compagno che per me era come un padre, senza chiedermi nulla, senza sentire il mio parere, senza informarsi se ci avrei sofferto, senza interessarsi, e da un giorno all'altro mi trovo a vivere da mia nonna (è vero, aveva la mano facile, ma vorrei vedere il mio punto di vista in questo topic); 2) mio padre si risposa con una persona che lo cambia completamente. Iniziamo dal punto 1: vivere con mia nonna è stato un inferno. Non sono mai stato a casa mia, in quanto fissata per l'ordine e le pulizie non ho mai potuto invitare amici, cucinare, farmi la doccia quando dico io, farmi fare un regalo in più da mia madre che storceva subito il naso, e più in generale non sono mai stato ascoltato e compreso, sono sempre stato dato per scontato. Se pioveva già dalla scale mi urlava di togliermi le scarpe, se toccavo un mobile sbuffava e si alzava a pulirlo subito, e non sto a raccontare altro. Punto 2: scendevo l'estate da mio padre ed era uno stare chiuso un casa tutto il giorno, non poter festeggiare compleanno o natale perché la moglie non voleva poiché testimone di geova (ricordo gli auguri non fatti da mio padre davanti a lei). Poi non mi ha fatto da padre nel periodo che va dai 11 ai 20 anni in sostanza, quindi zero figura paterna.
Arrivo a questo punto al liceo, dove ancora vivo con mia nonna e mia madre per tutti gli anni. Bullizzato da alcune persone, talvolta arrivando a desiderare la morte, e il resto della classe a deridermi e farmi capire che ero di troppo. Mi faceva più male questa circostanza che non il bullismo vero e proprio. Quindi per 5 anni emarginato da tutti se non due persone come me. Nel frattempo mio padre si trasferisce per quattro anni vicino a me, inizialmente un incubo, poiché zero comunicazione, obbligato a uscire con lui "perché era salito per me", mi rinfacciava che era salito per me quando invece era scappato dalla moglie, anche se piano piano migliora il rapporto. Qui credo apparentemente un forte legame con mia madre che diventa la mia migliore amica, sostegno per il bullismo e tutto il resto. In tutto ciò sviluppo una paura per il sesso femminile, o meglio difficoltà relazonali, tant'è che mi fidanzo e ho rapporti per la prima volta e bacio una ragazza per la prima volta a 22 anni, attuale e unica fidanzata ormai da 4. Rapporto col mio gruppo di amici normali, nulla di ché.
Mi diplomo entro in università mi laureo. Bullismo non ne subisco, ma sono sempre una persona riservata, sottomessa, dal facile prendersi confidenze nei miei confronti, con cui è piacevole stare ma con cui nessuno uscirebbe. Migliora drasticamente il rapporto con mio padre, diventa pessimo con mia madre. Inizia a frequentare giri brutti, si ubriaca sempre, sta via giorni e torna ubriaca, rifiuta aiuto, rifiuta il dialogo, rifiuta di ammettere che è tossica, mi mette a rischio con la gente che frequenta e non lo ammette, mi scredita, crede di essere una buona madre solo perché ogni tanto mi coccola e mi fa qualche pensierino.

Non vi annoio ulteriormente, ecco la persona insicura, che rimugina su tutto, con qualche disturbo psichiatrico, che prova odio verso sua madre e verso tutti.
Ringraziamenti da
Masterplan92 (03-08-2021), nonsense (03-08-2021)
Vecchio 03-08-2021, 07:31   #2
Banned
 

Mamma mia,mi dispiace tanto
Tua madre mi ricorda molto la mia,sembra soffrire di disturbo borderline..comunque questo averti sballottolato come un bambolotto in giro e non averti ascoltato sicuramente hanno influenzato quello che sei adesso,mi dispiace..però vedo che sei riuscito a farti una vita tutta tua con la tua ragazza,è positivo!!
Vecchio 03-08-2021, 08:04   #3
Esperto
 

Quote:
Originariamente inviata da shalton Visualizza il messaggio
Sento il bisogno di raccontare la mia storia personale, causa di tutti i blocchi e problemi che mi porto avanti ora.

A 4 anni, da un giorno all'altro, mia madre mi ha portato via da mio padre, in un altra regione, per andare a vivere con un altro uomo. Per circa 4-5 mesi non ho sentito mio padre e mi trovavo a vivere con un uomo che non conosco.
Da qui a seguire alle elementari sono sempre stato problematico, con problemi di dislessia e comportamentali, nonché i primi episodi di "bullismo" (tale non era, non saprei il termine) al basket, dove fondamentalmente essendo scarso ero deriso per quello e per il mio accento. Per il resto non ricordo questo periodo come spiacevole, se non quando vedevo mio padre una volta l'anno e dovevo poi abbandonarlo, era una tragedia.
Dalle medie inizia un periodo buio. Vado malissimo a scuola tant'è che mi bocciano in seconda media (unica cosa positiva, mi è servito di lezione e non ho mai avuto debiti al liceo, mi sono laureato a voti abbastanza alti), iniziano i fenomeni di bullismo da parte di due compagni di classe, più il ripudio nei miei confronti da parte della restante classe (avevo la lebbra forse), più ero la pecora nera nel gruppo che all'epoca definivo amici (mi prendevano in giro, mi facevano i dispetti, mi sfottevano). In casa minimamente seguito, minimamente ascoltato, minimamente nessuno si è mai accorto che stavo attraversando un periodo buio, finché non arrivano altre due belle batoste: la prima è che mia madre si lascia col compagno che per me era come un padre, senza chiedermi nulla, senza sentire il mio parere, senza informarsi se ci avrei sofferto, senza interessarsi, e da un giorno all'altro mi trovo a vivere da mia nonna (è vero, aveva la mano facile, ma vorrei vedere il mio punto di vista in questo topic); 2) mio padre si risposa con una persona che lo cambia completamente. Iniziamo dal punto 1: vivere con mia nonna è stato un inferno. Non sono mai stato a casa mia, in quanto fissata per l'ordine e le pulizie non ho mai potuto invitare amici, cucinare, farmi la doccia quando dico io, farmi fare un regalo in più da mia madre che storceva subito il naso, e più in generale non sono mai stato ascoltato e compreso, sono sempre stato dato per scontato. Se pioveva già dalla scale mi urlava di togliermi le scarpe, se toccavo un mobile sbuffava e si alzava a pulirlo subito, e non sto a raccontare altro. Punto 2: scendevo l'estate da mio padre ed era uno stare chiuso un casa tutto il giorno, non poter festeggiare compleanno o natale perché la moglie non voleva poiché testimone di geova (ricordo gli auguri non fatti da mio padre davanti a lei). Poi non mi ha fatto da padre nel periodo che va dai 11 ai 20 anni in sostanza, quindi zero figura paterna.
Arrivo a questo punto al liceo, dove ancora vivo con mia nonna e mia madre per tutti gli anni. Bullizzato da alcune persone, talvolta arrivando a desiderare la morte, e il resto della classe a deridermi e farmi capire che ero di troppo. Mi faceva più male questa circostanza che non il bullismo vero e proprio. Quindi per 5 anni emarginato da tutti se non due persone come me. Nel frattempo mio padre si trasferisce per quattro anni vicino a me, inizialmente un incubo, poiché zero comunicazione, obbligato a uscire con lui "perché era salito per me", mi rinfacciava che era salito per me quando invece era scappato dalla moglie, anche se piano piano migliora il rapporto. Qui credo apparentemente un forte legame con mia madre che diventa la mia migliore amica, sostegno per il bullismo e tutto il resto. In tutto ciò sviluppo una paura per il sesso femminile, o meglio difficoltà relazonali, tant'è che mi fidanzo e ho rapporti per la prima volta e bacio una ragazza per la prima volta a 22 anni, attuale e unica fidanzata ormai da 4. Rapporto col mio gruppo di amici normali, nulla di ché.
Mi diplomo entro in università mi laureo. Bullismo non ne subisco, ma sono sempre una persona riservata, sottomessa, dal facile prendersi confidenze nei miei confronti, con cui è piacevole stare ma con cui nessuno uscirebbe. Migliora drasticamente il rapporto con mio padre, diventa pessimo con mia madre. Inizia a frequentare giri brutti, si ubriaca sempre, sta via giorni e torna ubriaca, rifiuta aiuto, rifiuta il dialogo, rifiuta di ammettere che è tossica, mi mette a rischio con la gente che frequenta e non lo ammette, mi scredita, crede di essere una buona madre solo perché ogni tanto mi coccola e mi fa qualche pensierino.

Non vi annoio ulteriormente, ecco la persona insicura, che rimugina su tutto, con qualche disturbo psichiatrico, che prova odio verso sua madre e verso tutti.
Mi dispiace molto, anche io ho avuto una storia simile solo che non sono riuscito a realizzarmi in nessun punto di vista.

Mia madre non la vedo dal 2008 quando avevo 11 anni e gli anni prima la vidi di rado, forse 4 volte. Mio padre per problemi mentali si trasferì in un'altra città dopo vari tso... Da lì il declino ero totalmente chiuso in me stesso a scuola e poi dopo c'è stato un peggioramento totale dei disturbi colpa probabilmente dell'isolamento e del bullismo.

Deve essere brutto vivere con la propria madre in determinate condizioni, anche se non posso capire fino in fondo, mi dispiace.
Ringraziamenti da
Masterplan92 (03-08-2021), nonsense (03-08-2021)
Vecchio 03-08-2021, 15:29   #4
Avanzato
L'avatar di nonsense
 

Quote:
Originariamente inviata da shalton Visualizza il messaggio
ecco la persona insicura, che rimugina su tutto, con qualche disturbo psichiatrico, che prova odio verso sua madre e verso tutti.
mi dispiace per la sofferenza causata da tanti sballottamenti, per la mancanza anche di un solo punto di riferimento affettivo stabile e per tutte le difficoltà incontrate a scuola... ma... se ce l'hai fatta a laurearti e ad avere una ragazza, i due terzi della vita sembrano al momento risolti.

guarda avanti, e ce la farai a lasciarti gran parte dei brutti vissuti alle spalle!
Vecchio 22-06-2022, 09:50   #5
Intermedio
L'avatar di Karuna
 

Pensa che io ho 30 anni e una ragazza ancora non l'ho mai baciata. Eppure vengo considerato un bel ragazzo.

Di te ammiro molto la tua determinazione nello studio, vuol dire che sei una persona molto responsabile. Nonostante le cattiverie subite hai avuto la tenacia di voler concludere opere buone nella tua vita almeno per amore di te stesso e non rimanere indietro.
Io invece ho usato i miei problemi familiari come scusa per non studiare e sono stato bocciato 3 volte alle superiori. La realtà è che sono molto pigro e non ho mai avuto voglia di studiare.
Vecchio 22-06-2022, 11:16   #6
Esperto
 

Mi dispiace ,capisco bene la sensazione di sentirsi sballottolati come un pacco postale.
Sembra che molti dei problemi derivino da un rapporto disfunzionale tra i tuoi genitori e con tua madre. Non ho capito bene ,il discorso dei compleanni correlato ai testimoni di Geova. Non si dovrebbe festeggiare ?
Comunque devi sentirti fiero di te stesso, hai terminato l'università a pieni voti ,non ti sei vendicato per il bullismo subito. Hai avuto la forza di essere responsabile e diligente, nonostante tutto. Magari un girono riuscirai pure a perdonare tua madre.
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