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Vecchio 08-07-2014, 02:06   #1
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3° Media le prime prese in giro, perchè ero molto amico a un compagno di classe e pensavano fossi gay. Ma nonostante qualche presa in giro poco mi importava perchè avevo le mie amicizie, uscivo e poco mi importava di quello che dicessero, per cui le malelingue finivano li.

1-2° superiore l'incubo assoluto: per 2 anni mi presero in giro sistematicamente, ogni giorno, era un incubo alzarmi la mattina e dover andare a scuola. E la cosa che mi sono sempre chiesto era il perchè delle prese in giro. Non ero brutto, nella media. Non ero scemo anzi ero tra i migliori della classe. L'unica cosa è che non ero malizioso, non sapevo rispondere picche e forse diventai una facile vittima della classe.
3-5° superiore persero interesse nel prendermi in giro, forse iniziarono a maturare anche loro. Ma fatto sta che diventai invisibile agli occhi di tutti...qualcuno diventò anche gentile volendomi integrare nel gruppo, ma avevo perso cosi fiducia nelle persone che mi ritiravo indietro subito. I primi 2 anni di prese in giro mi portarono a perdere gli amici delle medie. E gli ultimi 3 anni ormai veramente non avevo nessun amico...ero solo al mondo. Il colpo di grazia fu dato ai 18 anni quando pagai per il regalo a metà classe, e poi quando arrivò il mio turno...mi fu detto in faccia che non valeva la pena farlo il regalo. Addirittura mi presero in giro facendomi un finto regalo in classe...Ti giuro ci avevo creduto, avevo creduto che gli anni di merda fossero finiti con quel gesto, invece fu la mannaia sul mio collo.
Ma tutto sommato finirono quegli anni, e me ne scappai a Roma a studiare...qui la vita è cambiata ma per 3 anni ho portato gli strascichi di quei tragici anni nella mia città.
Mi ero molto chiuso, per cui avevo tutti i sintomi della fobia sociale, paura delle persone, paura di parlare con le persone, terrore di sbagliare, depressione, terrore dell'altro sesso...ecc...
Ne sono uscito da solo, con l'impegno costante...con l'aiuto anche della fede e soprattutto combattendo le fobie che si erano venute a creare.
Però per combattere ho dovuto sprecare tutte le mie energie e per l'università è rimasto poco o nulla...per cui ho fatto solamente 3 esami in 3 anni e mezzo.
Ho detto ai miei genitori che invece me ne mancano solo una decina di esami alla laurea, se avessi detto il contrario mi avrebbero ritirato da Roma...e andare via da Roma sarebbe stata la mia TOMBA.
Come faccio a dire la verità ai miei genitori...senza raccontare quello che HO DOVUTO SUBIRE PER 5-6 ANNI DELLA MIA VITA? Eppure non posso continuare a mentire...
Ora sto benissimo, ho superato tutte le mie fobie, ho anche una ragazza che mi vuole bene...MA SONO STUFO DI MENTIRE...VOGLIO DIRE LA VERITA' A TUTTI...VOGLIO DIRE CHE QUESTI 3 ANNI MI HANNO AIUTATO A USCIRE FUORI DA UN INCUBO. Che se non fosse stato per questi 3 anni sarei finito in un manicomio o avrei finito di vivere (perchè tante volte nel mio percorso ho pensato al suicidio...e solo la fede mi ha salvato).
MA COME POSSO SPIEGARE? Come posso raccontare tutto ai miei genitori che sono stati sempre convinti di avere un figlio felice? Perchè ho sempre mostrato la faccia sorridente a loro e tutti i miei parenti, per non farli preoccupare.
Mi vedranno con un altra faccia loro...si preoccuperanno non mi tratteranno più come mi hanno sempre trattato, vedranno in me una persona debole da compiangere.
NON SO COME FARE??

Ed aggravare la situazione è il mio possibile ritorno nella mia vecchia città, se ritorno li...perdo tutti gli amici di Roma, se ritorno mi rinchiuderò in casa. Avrei solo i weekend da trascorrere con la mia ragazza. Ma che vita mi appresterei a fare? IO NELLA MIA CITTA' NON VOGLIO RITORNARCI...NON HO VOGLIA DI RIVEDERE LA GENTE CHE MI HA DISTRUTTO GLI ANNI PIU' BELLI DELLA MIA VITA, NON VOGLIO ritornare per di più da sconfitto.

Scusatemi se non si capirà qualcosa nel mio discorso, ma ho scritto di getto. Cerco dei consigli, ditemi cosa potrei fare??
Vecchio 08-07-2014, 03:14   #2
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ciao non puoi continuare a vivere nella menzogna
ti conviene raccontare ai tuoi la verità , se ti amano capiranno
e ti aiuteranno in caso contrario ti conviene cmq lasciare la tua città di origine e cercare un lavoro a Roma , uno qualsiasi si può fare anche il pizzaiolo o il gelataio , non tutti possono essere ingegneri
Vecchio 08-07-2014, 08:40   #3
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L'avatar di Weltschmerz
 

Prova a recuperare all'università e/o a trovarti un lavoro così nel caso puoi trasferirti lì senza che loro debbano mantenere e che quindi non si possano lamentare
Non esiste una ricetta unica dipende da come sono tolleranti i tuoi.
Vecchio 08-07-2014, 10:39   #4
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L'avatar di Ansiaboy
 

puoi cercare un lavoro ??? potresti dire ai tuoi che avevi intenzione di cambiare facoltà e che l'hai cambiata..
Vecchio 08-07-2014, 10:57   #5
Esperto
L'avatar di utopia?
 

Quote:
(perchè tante volte nel mio percorso ho pensato al suicidio...e solo la fede mi ha salvato).
la tua anima ringrazia


ma sei così sicuro che tornando nella tua città ti ritroveresti automaticamente a che fare con "quella gente"?
se è davvero "una città", ci sarà varia gente
a meno che i "passaparola" non han generato tanto pregiudizio nei tuoi confronti a livello generalizzato, ma insomma

io solitamente ho risolto parte di questo tipo di "problemi" evitando il rancore nei confronti di "quella gente" e ottenendo risultati discreti all'averli rincontrati dopo anni grazie al diverso modo che automaticamente ho avuto di "trattarli"
Vecchio 08-07-2014, 12:00   #6
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la tua anima ringrazia


ma sei così sicuro che tornando nella tua città ti ritroveresti automaticamente a che fare con "quella gente"?
se è davvero "una città", ci sarà varia gente
a meno che i "passaparola" non han generato tanto pregiudizio nei tuoi confronti a livello generalizzato, ma insomma

io solitamente ho risolto parte di questo tipo di "problemi" evitando il rancore nei confronti di "quella gente" e ottenendo risultati discreti all'averli rincontrati dopo anni grazie al diverso modo che automaticamente ho avuto di "trattarli"
Sono tutti figli di papa, viziati e beoti...sinceramente poco importa di incontrarli, per me è come se non esistono. Solo che non ho proprio legami con quella città, non saprei da dove iniziare.

Per quanto riguarda l'Università non voglio cambiare perchè questo è il mio sogno...questi tre anni mi sono serviti per uscire fuori da questa crisi e ora ho iniziato a studiare seriamente. Non posso rinunciare al mio sogno proprio ora che ne sono uscito.

Al lavoro ci ho pensato, mi servirebbe un part-time per continuare a studiare. Però dai siti di annunci trovo le solite offerte di lavoro di call-center buone solo a sfruttare.
Vecchio 08-07-2014, 12:02   #7
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L'avatar di utopia?
 

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Per quanto riguarda l'Università non voglio cambiare perchè questo è il mio sogno...questi tre anni mi sono serviti per uscire fuori da questa crisi e ora ho iniziato a studiare seriamente. Non posso rinunciare al mio sogno proprio ora che ne sono uscito.
l'università l'hai pagata tu?
altrimenti, la vedo "dura"
Vecchio 08-07-2014, 12:09   #8
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Originariamente inviata da tizio Visualizza il messaggio
l'università l'hai pagata tu?
altrimenti, la vedo "dura"
No i miei genitori...
Ma non è che sono stato con le mani in mano in questi anni ho anche avviato una mi piccola azienda che potrebbe portare frutti negli anni futuri.
Sto portando avanti tanti progetti che se andranno a buon fine porteranno i primi risultati nel giro di un paio di anni.
Il problema è avere 2 anni di tempo per finire gli studi...perchè ora che sono libero da pensieri negativi mi sto mettendo sotto seriamente e 2 anni mi bastano per finire. Faccio Fisica per cui finire in 5-6 anni non sarebbe malaccio...almeno penso.
Vecchio 08-07-2014, 12:11   #9
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Sono tutti figli di papa, viziati e beoti...sinceramente poco importa di incontrarli, per me è come se non esistono. Solo che non ho proprio legami con quella città, non saprei da dove iniziare.

Per quanto riguarda l'Università non voglio cambiare perchè questo è il mio sogno...questi tre anni mi sono serviti per uscire fuori da questa crisi e ora ho iniziato a studiare seriamente. Non posso rinunciare al mio sogno proprio ora che ne sono uscito.

Al lavoro ci ho pensato, mi servirebbe un part-time per continuare a studiare. Però dai siti di annunci trovo le solite offerte di lavoro di call-center buone solo a sfruttare.
potresti dire ai tuoi che prima avevi fatto una facoltà(magari simile cosi la confusione potrebbe essere giustificata....) e poi l'hai cambiata con questa e quindi sarebbe per questo che hai consegnato solo pochi esami.. ?
Vecchio 08-07-2014, 12:11   #10
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L'avatar di utopia?
 

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No i miei genitori...
Ma non è che sono stato con le mani in mano in questi anni ho anche avviato una mi piccola azienda che potrebbe portare frutti negli anni futuri.
Sto portando avanti tanti progetti che se andranno a buon fine porteranno i primi risultati nel giro di un paio di anni.
Il problema è avere 2 anni di tempo per finire gli studi...perchè ora che sono libero da pensieri negativi mi sto mettendo sotto seriamente e 2 anni mi bastano per finire. Faccio Fisica per cui finire in 5-6 anni non sarebbe malaccio...almeno penso.
un'azienda? bel "coraggio"

la vedo dura più che altro se hai detto ai tuoi che manca "poco a finire l'università", 2 anni non è "così poco"...ma poi non è che me ne intenda di università eh
Vecchio 08-07-2014, 12:16   #11
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Originariamente inviata da tizio Visualizza il messaggio
un'azienda? bel "coraggio"

la vedo dura più che altro se hai detto ai tuoi che manca "poco a finire l'università", 2 anni non è "così poco"...ma poi non è che me ne intenda di università eh
Se trovassi un lavoro potrei anche dire che sono impegnato sia a lavorare che fare esami + impegni (progetti e azienda) che mi tolgono il tempo...potrebbero capire...
Faccio Fisica per cui stiamo progettando dei nuovi strumenti tecnologici ambientali, non voglio dire molto qui in pubblico perchè essendo conosciuto in un certo mondo potrebbe uscire nei risultati di google.
Vecchio 08-07-2014, 12:25   #12
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L'avatar di utopia?
 

puoi anche cancellare le due ultime righe, se pensi sia un rischio, meno scrivi meglio è
Vecchio 08-07-2014, 12:39   #13
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Originariamente inviata da tizio Visualizza il messaggio
puoi anche cancellare le due ultime righe, se pensi sia un rischio, meno scrivi meglio è
Penso che cosi si capisca poco...posso anche lasciarlo
Comunque grazie a tutti per i consigli.
Però anche se riuscissi a trovare lavoro, sento il bisogno di dire a qualcuno quello che mi è accaduto e quello che ho passato. Sarebbe come chiudere per sempre con tutto il mio passato e iniziare una nuova vita.
Però non so come dirle le cose? Si potrebbero spaventare...guardarmi in modo diverso? C'è qualcuno che ha confidato queste cose ai propri genitori o alla propria ragazza?
Vecchio 08-07-2014, 13:28   #14
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L'avatar di Weltschmerz
 

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Originariamente inviata da VxVendetta Visualizza il messaggio
Faccio Fisica per cui finire in 5-6 anni non sarebbe malaccio...almeno penso.
Diamine fisica è già tanto se la si finisce e finire oltre i termini previsti è la norma.
Vecchio 08-07-2014, 13:36   #15
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Originariamente inviata da caratteriale Visualizza il messaggio
Adesso aspetta prima di dirglielo.... intanto cercati un lavoro, uno qualsiasi.
Seconda cosa cerca di non perdere tempo nello studio, coltiva le tue amicizie e i rapporti che ti sei costruito e intanto fai il tuo dovere.

E' bello sapere che qualcuno è riuscito ad andarsene dal posto ristretto in cui vive per farsi una vita in una grande città... è il mio sogno perché so che in questo modo riuscirei definitivamente a imparare a rapportarmi con tutti i tipi di persone.
Fammi sapere.

ps: Parlo della mia esigenza di evadere dalla provincia anche in questo topic.
Si è stata una manna dal cielo essere "evaso" dalla mia città. Qui mi sono liberato dei miei preconcetti sulle persone. Ho conosciuto gente veramente amica, che mi amava per quello che ero. Certo ho cambiato molti miei difetti, ho forzato la mia barriera di protezione che mi rendeva poco propenso a nuove amicizie. Una cosa che mi ha aiutato molto è stato il rischiare...parlando anche con sconosciuti, tipo nella metro o al supermercato o in qualsiasi altro posto. Ho visto gente interessata a quello che faccio, persone che volevano entrare a far parte dei miei progetti. Se non parliamo e ci chiudiamo nessuno saprà quello che facciamo e non abbiamo possibilità di farci conoscere. Guarda neanche maledico gli anni che ho passato nella sofferenza, perchè in quella sofferenza sono maturato, ho costruito una mentalità diversa dalla massa, mi sono fatto una mia cultura. Forse se non mi avessero trattato cosi alle superiori ora sarei il classico fighetto sciocco che non ha passioni, idee, progetti...
Per cui io non butto via gli anni passati ma ne faccio tesoro...tesoro da utilizzare ora nella mia nuova vita.
Per cambiare vita bisogna anche rinunciare agli affetti famigliari (o qualsiasi altro affetto), andando via dal posto in cui si vive. Perchè diciamocelo chiaramente è inutile continuare a stare in un posto che ti porta alla mente solo brutti ricordi...
Nella città grande non conoscendoti nessuno...hai la possibilità di riniziare da zero...di essere e formare una persona nuova. Occhio formare una persona nuova significa correggere qualche difetto ma non la propria personalità. Uno sbaglio che feci il mio primo anno a Roma fu proprio quello di mascherare la mia personalità di persona educata e acculturata per piacere ad altri...e alla fine non mi riconoscevo più. Poi ho imparato al secondo e soprattutto al terzo anno che essendo se stessi si ha la possibilità di conoscere persone che la pensano e che sono come te....e questo in una città cosi grande è molto più facile che in una più piccola.
Per CUI APPENA PUOI EVADI...DA SINGOL CON UN LAVORO PART-TIME SI RIESCE A MANTENERE UNA STANZA, poi qualche aiuto dai genitori (se si hanno) e si riesci tranquillamente a vivere, almeno finchè non si trovano sistemazioni e lavori stabili per mettere su famiglia.
SE SI VUOLE USCIRE DAL CIRCOLO VIZIOSO CHE E' LA SOCIO-FOBIA BISOGNA SAPER RISCHIARE...e anche quando va male ( e tante volte mi è andata male, fino a pensare al suicidio) avere la forza (la mia è stata la fede) di ritornare a combattere e RISCHIARE NUOVAMENTE.

Ora a me non resta che mettere apposto la situazione economica e poi con calma dire la verità ai miei...Spero e prego a questo punto di trovare un piccolo lavoro part-time.
Vecchio 08-07-2014, 14:05   #16
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non ho parole....

BRAVO!!!!!!!!


Ben detto!...è RISCHIARE CHE CI RENDE LIBERI!!! ESPORCI E SMETTERLA DI CROGIOLARCI NELLA NOSTRA COMODA CORAZZA....sì, cazzo!!!!
Leggere queste parole mi riempe di gioia, finalmente qualcuno che ha capito.
Bravo! complimenti davvero, hai tutta la mia stima per quello che hai fatto. ))

Adesso occhio però!
Grazie caratteriale...è l'unico vero metodo e ne ho sperimentati tanti, ma questo è stato l'unico vero. Rischiare e essere insistenti...perchè per la legge dei grandi numeri non può andare sempre male. Per cui va male una, ritento e ritento e ritento...
In una grande città hai la possibilità di ritentare mille volte senza che nessuno lo venga a sapere...ecco perchè la grande città è un paradiso per un persona socio-fobica che vuole tentare di uscirne.
Vecchio 08-07-2014, 18:33   #17
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Penso che cosi si capisca poco...posso anche lasciarlo
Comunque grazie a tutti per i consigli.
Però anche se riuscissi a trovare lavoro, sento il bisogno di dire a qualcuno quello che mi è accaduto e quello che ho passato. Sarebbe come chiudere per sempre con tutto il mio passato e iniziare una nuova vita.
Però non so come dirle le cose? Si potrebbero spaventare...guardarmi in modo diverso? C'è qualcuno che ha confidato queste cose ai propri genitori o alla propria ragazza?
io sì al mio amico del cuore
non ho ragazza e i genitori quello rimasto , sa e non sa
Vecchio 08-07-2014, 20:59   #18
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Quote:
Originariamente inviata da tersite Visualizza il messaggio
io sì al mio amico del cuore
non ho ragazza e i genitori quello rimasto , sa e non sa
Come gliel'hai detto? Come ti ha visto dopo quel giorno? Che ti ha detto?
Vecchio 08-07-2014, 21:37   #19
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Tanta ammirazione anche da parte mia!! Non posso che condividere in larga parte la tua testimonianza, se non per qualche differente sfumatura (tra tutte, Matematica e non Fisica!).

Nel mio caso il "nemico" non sono propriamente i coetanei del paese quanto l'ambiente familiare. Per questo la città universitaria, seppur piccolissima rispetto a Roma, mi ha dato con il tempo una immensa carica per mettere in gioco la MIA persona in tutti gli aspetti e in tutte le forme di relazione. Ho trovato persone parecchio simili a me, ma soprattutto, col passare del tempo, nessuno a rimproverarmi che "essere così", "comportarsi" in quel modo, "agire" in quell'altro, ecc. fosse sbagliato...

poco a poco ho realizzato che anche in casa mia nessuno detiene lo ius divinum. Essere me stesso, esporre le mie idee, litigare tutte le volte che è necessario, mi fanno sentire parecchio più di quel povero, piccolo me stesso che prima di vedere un po' di mondo subiva senza aprir bocca.

Il mio consiglio, nel tuo caso, è di dire chiaro e tondo come stanno le cose. Dici che la fede è stata una tua forza, beh allora hai un animo abbastanza profondo da sapere che raccontare falsità non ti porterebbe molto avanti. Hai avuto problemi nel dare gli esami, sei rimasto indietro, benissimo... non c'è NIENTE di cui vergognarsi! I tuoi genitori è facile che inizialmente se la prendano, ma prima poi passerà!

Nel peggiore dei casi, cioè se rifiutassero di sostenerti le spese, non ci sarà persona in cielo o in terra che potrà vietarti di trovare un lavoro, sostenere le tue spese e seguire i tuoi sogni, dovessi anche metterci altri 6 anni a finire l'università! Ho un amico che ha fatto esattamente così ed è la persona più felice che conosco!

Ecco, le mie forse sembrano solo parole, ma sono convinto che se il tuo pensiero resta fisso allora sarà solo questione di tempo per fare la cosa giusta, e lo dico io che potrei morire soffocato dalla mia pigrizia e timidezza!! Un grande in bocca al lupo!!
Vecchio 09-07-2014, 01:12   #20
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Originariamente inviata da VxVendetta Visualizza il messaggio
Come gliel'hai detto? Come ti ha visto dopo quel giorno? Che ti ha detto?
mi conosce da una vita , ci siamo conosciuti che io ero ricoverato in psichiatria
non ha assolutamente giudicato , anzi devo a lui se sono un pochino migliorato, mi ha portato fuori fatto conoscere amici , ragazze
mentre io ero insensibile a tutto ...gli devo molto
va detto che dopo un po ' di miglioramenti , una certa soglia non l'ho mai superata e sono rimasto sempre un SF di merda
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