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Vecchio 13-02-2011, 02:25   #1
utente31
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Ciao a tutti mi presento anch'io.
ho 31 anni e da molti anni penso di soffrire di una forma di fobia sociale che ho superato solo in parte con grande forza di volontà e determinazione, sempre da sola...
quando ero piccola ero una bambina timida ma non avrei mai pensato che avrei poi trascorso un periodo dai 7 ai 30 anni così duro e permeato di solitudine, fatiche, sofferenze.
dicono che la timidezza possa avere origini genetiche, probabile ma spiega l'angoscia di una vita di sofferenze solo in parte.
altrimenti come mi spiegate che fu a partire da quando mio padre mi picchiò violentemente per la prima volta ( avevo 7 anni e scardinò una porta intera per poter entrare e riempirmi di botte che lasciarono lividi sul mio corpo per settimane ), che io divenni così angosciata, impaurita dal mondo, dai rumori, dalla società , da me stessa, dal futuro, che iniziarono a venirmi crisi di DOC e che mi ritirai in una vita sempre più reclusa che durò per parecchi anni.
quando mio padre mi picchiava, erano veri assalti fatti di grida e botte botte che non procuravano solo il dolore fisico ma una grande immensa senzazione di non-amore, di ODIO PURO da parte sua , di sfogo di aggressività , di violenza fine a se stessa, con me che non potevo difendermi.
ero figlia unica, non avevo parenti in casa nè nella mia città, avendo i miei genitori estraniato tutti i parenti e gli amici dalla loro, dalla nostra vita.
sono cresciuta da sola facendo la spola tra casa ed una scuola privata dove non avevo amicizie sincere se non sporadici contatti che si sono persi quasi come non fossero mai avvenuti.
mia madre non aveva alcun coraggio di difendermi dalla sua furia. lo lasciava fare, lasciava che mi agredisse e mi insultasse con parole che non riesco neppure a ripetere. mi diceva di quelle cose che non si possono dire neanche al tuo peggio nemico.
ed io non avevo fatto NULLA di male. ero una bambina tranquilla.
con il tempo il mio rendimento scolastico scese sempre di più. arrancai fino alle scuole medie dove tutto peggiorò inesorabilmente, le botte e gli insulti continuavano , la mia solitudine cresceva, la mia autostima veniva distrutta ogni giorno di più, non sapevo difendermi neanche con le compagne di classe, ero vittima di atti di bullismo e di violenza anche a scuola e mai nessuno che intervenisse per aiutarmi almeno a mettere in atto delle strategie per difendermi, per aumentare la mia efficacia sociale, scolastica,personale.
sono stata lasciata a me stessa per anni, con i miei genitori che pensavano solo ad accumulare denaro , a viaggiare e che non si preoccupavano minimamente di vedere che la loro figlia era sempre più sola, triste ed angosciata.
le mie compagne uscivano il sabato pomeriggio ed io rimanevo sempre in casa da sola chiusa nei miei pensieri, e nessuno vedeva nessuno sapeva nessuno si preoccupava.
arrivai così alle scuole superiori con una sensazione interiore di completo smarrimento emotivo, confusione ansia ed una fobia sociale ormai a livelli inacettabili per un' essere umano.
in prima superiore venni bocciata. non riuscivo a seguire le lezioni, non riuscivo a studiare, non parlavo mai con nessuno a scuola ed era impossibile che riuscissi a combinare nulla di buono visto il mio stato e le mie paure. cambiai scuola ma lì le cose non cambiarono, ovviamente. io avevo bisogno di amici, di calore umano, di recuperare la mia autostima ma nessuno se ne preoccupava. ma non era una novità, per me era normale che nessuno mi chiedesse mai come stavo, se stava andando tutto bene, se aveva amici a scuola o fuori.
pensavo che il mondo, le famiglie, fossero così. che fosse normale essere lasciati completamente a se stessi, a dover risolvere i propri problemi da soli. pensavo fosse normale che i genitori ti insultassero e che nessuno si preoccupasse per te. me ne stavo tutto il giorno da sola, in banco da sola, i pomeriggi da sola, aspettando che i giorni passassero e mi rifugiavo nella musica e nell'essere fan di Michael Jackson, il che fu l'unica cosa di tutti quegli anni che mi dette una speranza , una serenità, una luce. cominciai a scrivere lettere agli altri fans di Michael e per la prima volta in vita mia sentii di avere trovato degli amici, o simil-tali, che seppur distanti fisicamente mi facevano sentire un pò amata , un pò capita. erano cose eteree, ma erano pur sempre qualcosa in una vita di isolamento. nella nuova scuola non andavo d'accordo con le insegnanti, litigavo con loro e nello stesso tempo subito atti di bullismo dalle compagne più forti. non avevo amiche e l'unica amica che credevo di avere trovato e che aveva anche lei problemi di timidezza, mi 'lasciò' non appena trovato il moroso. rimasi così completamente scoperta nelle mie paure, nella mia disistima e nella mia angoscia nell'andare a casa dove c'era mio padre, l'uomo di cui avevo paura l'uomo che mi terrorizzava che mi faceva venire i brividi solo se mi passava vicino, che mi occludeva lo stomaco e la volontà con la sua sola presenza.
cambiai nuovamente scuola, e questa volta finii in una scuola privata che anche se non esplicitamente detto, in realtà era stata creata per ragazzi disadattati , dove chi si iscriverva aveva fallito nelle scuole pubbliche, e dove si pagavano fior di quattrini per poter essere aiutati da insegnanti selezionati che facevano in modo che tutti venissero promossi, anche chi non aveva aperto UN libro per tutto l'anno.
io lì mi appassionai alle materie linguistiche ed in queste per la prima volta in vita mia presi dei buoni voti.
ma anche lì non avevo amici, anzi ero sempre più chiusa ed isolata. non proferivo parola con nessuno per tutto il giorno e a dire la verità non so neanche come feci a diplomarmi. a metà percorso volevo lasciare tutto per andare a lavorare in fabbrica, ma un'insegnante gentile mi convinse a non farlo.
la mia vita proseguì così, fra la mia musica e la mia solitudine, fino all'anno di iscrizione all'università, dove non detti alcun esame per 3 anni. mi reiscrissi un anno dopo e detti tre esami, poi lasciai definitivamente questa università dove non riuscivo neanche a seguire le lezioni , talmente avevo paura di stare in classe con altre persone, paura anche di intavolare una conversazione ovunque ci fossero più di una persona di fronte a me.
Nel mentre in casa la situazione era sempre peggiore, con un rapporto con mio padre ormai allo sfascio TOTALE, con forte aggressività tanto da far chiamare i carabinieri dai vicini di casa, tanto da finire al pronto soccorso per un taglio profondo. Disperazione, violenza, parole pesanti, un ' angoscia ed una disperazione immense.
Poi andai a lavorare in un luogo isolato, ed aiutai le persone disagiate mentre ero lì, e dicono che le aiutai tanto.
E poi , con il trascorrere del tempo, riuscii ad avere delle brevi relazioni e ad instaurare delle amicizie che forse mi aiutarono ad uscire un pò da questo mio stato di isolamento. mi innamorai seriamente per la prima volta e penso che quello fu il momento in cui qualcuno mi fece sentire come se valessi qualcosa, come se non fossi così disadattata in fondo. E ancora mi sono trovata a dover subire di tutto anche sul lavoro e nei nuovi studi che sto facendo ora, con tanto immenso sforzo.
Perchè quando si ha passato tanta negatività, si è molto più vulnerabili, si è molto più fragili.
E le persone più scaltre e aggressive sul lavoro possono schiacciarti e passarti sopra come se fossi nullità.
Tu ti impegni, fai , dimostri, ma NON SAI COME ci si comporta in questo mondo di furbi e scaltri.
Sei SINCERO, sei genuino, non credi tanto in te stesso in fondo, e di questo i più forti se ne approfittano e lì nascono i guai.
E sapete, penso che nemmeno io mi sia mai veramente resa conto fino in fondo, di quanto le violenze subite nell'infanzia e nell'adolescenza, e la mia solitudine, la mia forma di fobia sociale, abbiano creato queste conseguenze così profonde nel mio spirito. solo ora che ho ripreso a studiare, grazie ad una persona che ha creduto in me, pur essendo ancora abbastanza sola, ( ho solo un'amica con cui esco raramente ), e pur essendo single, ora che ho dovuto affrontare per forza di cose tutti i miei demoni, mi rendo conto di quanto dei genitori aggressivi, superficiali ed egoisti abbiano contribuito a rendere questo mio cammino molto più difficile di quanto lo sarebbe stato.
Ragazzi, se avrò dei figli vi assicuro che MAI, MAI, MAI AL MONDO permetterei che soffrissero quanto ho sofferto io in questi 30 anni.
MAI permetteri che soffrissero da soli arrancando ogni giorni, senza rendermi conto dei loro problemi, senza aiutarli e senza difenderli da persone squilibrate.
MAI permetterei che fossero in balia della violenza e della solitudine o li lascerei senza difese, come sono stata io per tanto tempo.
Se ora riesco ad affrontare un seppur breve discorso in un gruppo di persone, se ora riesco ad iniziare un'amicizia per poi portarla avanti, se ora riesco ad andare ad un colloquio senza cancellare gli appuntamenti ogni volta, è SOLO ed ESCLUSIVAMENTE per merito mio, di me stessa e della mia caparbietà che mi ha fatto sempre dire e pensare magari nel mio solo subconscio : ' No, non è giusto, non puoi farti rovinare la vita dagli altri, non puoi non riuscire ad avere anche tu una vita degna di essere vissuta, solo perchè hai avuto la sfortuna di avere persone indifferenti accanto a te. Anche se sei sola in questa battaglia, devi farcela perchè tu sei importante per te stessa e non è giusto che le azioni di altri possano influire sulla tua vita.' E questo me lo ripeto ogni giorno, ogni giorno in cui mi trovo a dover affrontare il TERRORE dei fallimenti, il TERRORE del bullismo, il TERRORE dell'essere abbandonata dagli altri, di essere ferita ed umiliata. Ogni giorno in cui devo combattere con il mio DOC ( vedi disturbo compulsivo ), ( e ce la sto facendo a vincerlo dopo anni di sua dominazione, con forza ce la sto facendo da sola e finalmente ). Ogni giorno in cui mi ritrovo a vivere relazioni oscure ed in cui so che mi ci vorrà ancora del TEMPO per riuscire ad avere una vita normale, se mai sarà, io mi ripeto che non lascerò che i bastardi che mi hanno ferita possano schiacciare la mia autostima ancora. NON LASCIATE CHE NESSUNO MINI LA VOSTRA STIMA , la vostra auto-efficacia. MANDATELI A FANCULO se vi ricordano cose negative, se non vi hanno aiutato, se vi hanno distrutto, MANDATELI A FANCULO che vivano la loro vita di schifosi e VIVETE SENZA DI LORO NELLA TESTA, fate in modo di CANCELLARLI dai vostri pensieri quotidiani e forse così ci riusciremo tutti a venire fuori da questa oscurità che deve diventare sempre più luce.
Un abbraccio a tutti voi,
F.
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