Allora… Salve a tutti, desideravo condividere il lato serio della mia vita, perché non volevo condividere solo osservazioni ironiche sul mondo incel rebus di dubbio gusto, ma anche il lato che mi sta facendo rinascere.
Li vedevo sempre con quell’espositore che stavano vicino alla piazza del paese, un po' nascosti, uno strano odore di zolfo che impregnava le loro immediate vicinanze, lo sguardo vuoto eppure penetrante che quando lo guardavi troppo a lungo ti suscitava uno strano senso di mancamento, ma le iridi gialle piene di benevolenza e...speranza.
Uno dei due signori, sempre con un gran sorriso, dopo avermi salutato mi diede un biglietto da visita con sopra il mio indirizzo. Non sono riuscita a dire neanche grazie, ma nel turbinio di confusi pensieri e il senso di forte nausea che aumentava sempre di più mano a mano che interagivo con loro, ho solo detto “
Ph'nglui mglw'nafh Cthulhu R'lyeh wgah'nagl fhtagn” con una voce che non mi sembrava la mia e sono andata via, chiedendomi che mi era preso. Sapete che significa fare una figuraccia del genere con delle persone così piacevoli e cordiali?
Un giorno sono arrivati, erano lì dietro la porta. Non so come mi abbiano trovata. So solo che mi hanno salutata con un grosso sorriso di amicizia, mostrando i denti in gesto di pura fratellanza. Volevo fare finta che non fosse casa mia, ma mi risposero che avevano già chiesto al mio vicino. Come al solito la mia ansia sociale mi fece battere il cuore forte. Degli intrusi in casa mia! Sono troppo timida per questo! Ma dopo sentii una strana determinazione dentro di me, come delle dita artigliate che mi arpionavano il cervello con benevolenza e mi costringevano a uscire dalla mia paura e ad ascoltarli.
Adesso è un po’ di tempo che frequento le loro riunioni. All’inizio ero un po' prevenuta. Poi invece ho scoperto che lì nessuno mi chiedeva soldi, nessuno pretendeva qualcosa da me, e le informazioni erano logiche, storiche, scientifiche, interessanti. Certo, a volte sono un po' rigidi nelle loro idee, e non capisco perché insistevano tanto sul chiedermi se davvero ero vergine, ma tutti hanno le proprie stranezze. Alla prossima notte di plenilunio mi hanno invitata nella foresta, hanno detto che organizzano una festa di benvenuto apposta per me.