Emanuele, 26 anni, studente alla magistrale di Fisica, ma in una crisi esistenziale e di nuovo alla ricerca della mia strada. Stop formalità.
Ho iniziato a soffrire particolarmente per la timidezza al liceo, come molti penso. Allora non mi facevo molte domande: "solo i simpatici hanno tanti amici", "solo i belli hanno la ragazza bella", ecc.
Gli ultimi anni di liceo e i primi di università, la mia sociale è migliorata un po', ma c'erano ancora dei problemi irrisolti che si sono manifestati nel terzo anno di università, durante l'erasmus a Madrid
Catapultato in un'altra città, in un'altra nazione, senza sapere la lingua e senza sapere come si vivesse da solo. È stata dura.
Ho notato che avevo un vero e proprio blocco quando sentivo di dover approcciare uno sconosciuto, anche per parlare del più e del meno. Far parte di gruppi già formati era un incubo, per non parlare (scusate il gioco di parole) di parlare a una ragazza carina!
Avendo molto tempo per stare con me stesso ho scoperto la mia parte introversa, riflessiva e ho iniziato a pormi delle domande, a leggere, a informarmi.
Inizio un percorso di crescita personale che mi porta oggi ad essere soddisfatto dei risultati straordinari che ho ottenuto, ma consapevole di avere ancora tanta strada da fare.
Sono qui appunto per non smettere mai di migliorarmi e per essere d'aiuto a chi sta vivendo le stesse situazioni che ho vissuto io in passato.
Grazie di cuore, un abbraccio.