Salve, spero sia una pacata serata per tutti almeno sgombra di quel senso di non senso che, a volte, ci accompagna.
Voglio parlarvi di una cosa strana che mi sta capitando in questo periodo, però, prima, ho da fare delle premesse.
Ho vissuto per motivi sentimentali (e, per qualche anno, anche lavorativi) circa quattro anni lontano da casa di mia madre; ci ritornavo, però, almeno una volta al mese. Poi, agli inizi di maggio, in seguito ad una decisione presa con la mia fidanzata, sono dovuto ritornare a vivere nella casa di mia madre.
Ho sempre avuto discussioni con mia madre, anche quando ho vissuto fuori casa. E' stata sempre molto apprensiva : mi accompagnava sul pianerottolo attendendo che prendessi l' ascensore e, nel frattempo, trasmettendomi una marea di ansie; a volte attendeva affacciata alla finestra l' arrivo dell' autobus che avrei dovuto prendere;commentava malamente (proungando le vocali in una estenuante cantilena) i miei vestiti quando di non suo gradimento costringendomi (non fisicamente ma psicologicamente) non poche volte a cambiarmi prima di uscire di casa; facendo confronti continuamente con i figli delle sue amiche tutti laureati, "sistemati", con casa, figli ecc. facendomi addirittura invidiare una vita che non avrei mai fatto e provare un senso di frustrazione; mi spingeva sempre a farmi una comitiva (termine che, tra l' altro, odio o mi ha fatto odiare) accusandomi di non averne una ;e tante altre cose che adesso non ricordo.
Avevo sempre un atteggiamento cagnesco e sfuggente nei suoi confronti. Cercavo di evitarla spesso. Avevo il timore di farmi vedere da lei ; quando dormivo più del dovuto, quando rimanevo per troppo tempo in casa a non fare niente, quando perdevo tempo, per esempio, a giocare al computer ecc.
Va bene stop, mi sa che avete capito il tipo.
Ora sono a casa ormai da più di un mese e, dopo le prime due settimane di assestamento, mi è successa una cosa strana: non "odio" più mia madre, anzi provo nei suoi confronti un bene molto chiaro in me.
Nei suoi gesti sempre fatti , come comprarmi ogni cosa che a me piace mangiare (appena pronuncio la frase "Ah, buono questo pezzetto di prosciutto crudo" , il giorno dopo praticamente mia madre mi fa recapitare a casa un camion di prosciutto crudo) e che mi hanno sempre creato un senso di oppressione, ora vedo l' amore nei miei confronti ed io lo ricambio, certo non a parole però (mi vergogno tantissimo).
Certo non condivido lo stesso , come prima, alcuni atteggiamenti che ha nei confronti della vita, certi modi di fare con la gente, ma , mentre prima, la giudicavo innervosendomi tantissimo per il suo carattere, ora penso "E' suo quel carattere, non mio. Lei è un altro essere umano. noi siamo due persone distinte e separate e non posso volere che ragioni o agisca come me". La contraddico anche con una certa tranquillitù e se ciò le provoca i soliti malumori, io resto della mia idea e glielo comunico con calma. E' diventata fragile, tenera, sola in un attimo oppure lo è sempre stata ed ad essere cambiata è soltanto la mia visione di lei. Eppure mi rendo conto che ha sempre il suo bel caratterino. Credo di essere cambiato io e questo cambiamento spero non mi passi perchè mi piace e mi piace provare tutto questo per mia madre (anche se lei non lo saprà mai
).
Certo questa mia sensazione nei suoi riguardi pùò essere che derivi dal fatto che che in questo periodo sta accudendo mia nonna che è in ospedale da circa 4 mesi e perciò ho più tempo per respirare ma, per il momento è così.