Nick

Non credo avrò mai la capacità di stabilirlo.
Se ho riscontri positivi li metto subito in discussione.

Diciamo che per lo più sento che mi giudicano strano, ad una conoscenza approfondita forse do l'idea di un mezzo fallito con delle turbe emotive.
A volte cerco di essere divertente, ma a caldo non mi riesce quasi mai e penso di avere un'espressione di dolore perennemente stampata in faccia.
Una cosa irritante credo.
E comunque non giustificata perchè, al di là di quello che sento dentro, grosse sfighe non mi sono capitate nella vita.

JohnReds

Domanda pericolosissima e foriera di seghe mentali. Io non so rispondere, ma non m'interessa più, anche se una volta avrei pagato oro per poter leggere nei pensieri degli altri per capire cosa pensavano di me.
Non dovremmo mai porcela, anche perché è difficilissimo rispondere, non ci si azzecca quasi mai e di solito la risposta è parziale (ognuno vede l'altro in modo diverso e cambia visione a seconda dei periodi).
E, cosa ancor più sconvolgente, anche quando uno ha un'opinione pessima di un altro, spesso finisce per comportarsi in modo incoerente con la sua opinione (tipo dicono "mi sta sul cazzo" ma poi ci scherzano insieme...per non parlare dei rapporti sentimentali).

E' più interessante concentrarsi sulla replica da dare alla risposta a questa domanda: anche se pensano male di me, non me ne frega nulla, ci vado e gli dico quello che voglio senza problemi.

Otago

Non saprei proprio; molto probabilmente credo che mi vedano come uno dall'aria perennemente incazzata. Non è che io sia realmente incazzato, ma per via dei lineamenti lo sembro, è quella che Paul Ekman definisce espressione congelata di rabbia.

vikingo

ecco,e laria che purtoppo si tramette incosciamente,ho un aria malinconica,di chi smebra che la vita gli abbia tolto qualcosa,anche se alla fine non ho mai avuto grandissimi cataclismi,ma e laria che uno ha e basta...
lascendente capricorno,che ho scoperto ultimamente avere conferisce quest'aria non so quanto centri,ma su internet mi da aria cupa che trasmette rigidita fisica e mentale...
spesso infatti tra la gente che non conosco sopratutto mi sento teso come una corda di violino..

Labocania

Timido, taciturno, dolce, tranquillo gli aggettivi usati dalle commesse estroverse con cui ho a che fare quotidianamente.

vikingo

sono tutte belle qualita' peccato che con le donne abbiano poca presa..

Sehnsucht

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Black Sparrow

la gente ha paura di me ed io ho paura della gente.
so per certo (grazie a mia sorella, con la quale ho un ottimo rapporto)
che io spavento, con il mio essere, le persone dalle quali sono spaventato.
il che mi fa pensare che forse è il mio io interiore che abiura codesta società, io un esistenza "normale" non l'anelo, il mio unico cruccio è riuscire a sostenere il mio io davanti a degli emeriti sconosciuti senza sentire le "farfalle nello stomaco".
comunque, tornando in tema, se non hanno paura di me la gente tende a vedermi come un'artista, un guru, un idolo.
ed io che vorrei solamente apparire come "uno qualunque" ci soffro su sta cosa.
li prenderei tutti a calci in culo, quando com prima cosa, mi chiedono ma tu suoni o scrivi?

stuntmanmike

pensano che sono un balordo e che mi sia fumato troppe trombe nella vita...

darkness

Che sono un asociale...come dargli torto? Poi alle spalle me ne diranno di ogni, ma non m'interessa indagare.

Kid Omega

So x certo di essere considerato un pò strano da chi conosco(ovviamente senza sapere i problemi che ho,e che ho avuto)ma francamente di sta gente me ne frego...Mi dispiace invece quando conosco gente nuova,dove vorrei dare un immagine migliore d me...d aspetto non penso d essere cosi sfigato,x cui traggo in inganno non penserebbero mai che sono un depresso solitario nerd(lo capiscono dopo circa 10 minuti di NON-conversazione)

Susy

Mi ritengono pessimista e ipocondriaca, effettivamente parlo solo di malattie, farmaci, risultati di analisi del sangue, valori della pressione Per quanto possano pensare male di me non mi batteranno mai perchè io la penso di gran lunga peggio di loro. Io e il mio peggior nemico conviviamo nella stessa mente

Stasüdedòs

La gente che immagine ha di me?

Ci sono varie possibilità:

- Nessuna immagine (per molti è come se fossi invisibile)
- Un tipo strano, anomalo, quindi da evitare come la peste, o trattare diversamente dagli altri.
- Un tipo incapace a qualsiasi tipo di socializzazione non superficiale.
- Un tipo che torna utile solo se c'è da fare qualcosa o chiedere favori.

muttley

Oltre che serial killer anche uno con il gusto del macabro e dell'orrorifico.
A volte anche uno simpatico, ancorché pirla

Rorschach.

Un morto che cammina.

recluso

anche a me, per il tono di voce. E io non sono uno che reagisce bene a questo genere di esternazioni.

Stasüdedòs

Un classico... si è un modello comportamentale per i prof, e al tempo stesso, un motivo in più per essere zimbello della classe per i compagni...

super unknown

vivendo in una frazione di mentalità medioevalista, un luogo dove i matti comandano e i sani di mente dovrebbero accettare le regole della loro società e, premesso che da queste parti la calunnia è il pane quotidiano... (comunque, vi è anche qualche famiglia sana), gli anziani come una persona gentile e riservata, i miei coetanei o giù di lì, non ha la ragazza non è sposato non fa vita sociale in paese, è StranO! quelle che ci hanno provato, sarà checca, etc. etc.! le adolescenti o sono matte loro o lo sono i loro genitori... (purtroppo devi tener conto anche di queste 2 categorie), frazioni dovrebbero cancellarle dalla faccia della terra.

recluso

Però mettiamoci anche dall'altra parte della barricata. Che cosa vedete? Come vi vedreste?
Insomma io sono morto, chiuso, forse stronzo, schivo, asociale. E' così, inutile fingere che non lo sia.
Chiedo solo che non mi venga rinfacciato, perchè questo fa male. Ma non posso biasimare chi lo pensa.

eVito Corleone

Sono così anch'io e la penso come te, e immagino che non deve essere facile avere a che fare con un tipo come me, però mi dispiace che, specialmente a scuola, venissi visto più come un sociopatico che un sociofobico.