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24-04-2016, 20:02
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#21
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Esperto
Qui dal: Aug 2015
Messaggi: 541
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24-04-2016, 20:24
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#22
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 2,992
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Quote:
Originariamente inviata da Strange Man
A cosa serve, se non riconosciuta?
Probabilmente solo a vivere male.
Raramente il genio di qualcuno viene compreso.
Raramente il genio quindi risulta utile, vantaggioso.
Nel resto dei casi, oltre che inutile, è dannoso.
Dannoso per il benessere personale, dannoso per la conduzione della vita.
Perché un genio non potrà mai ignorare la propria genialità, non potrà mai cancellare ciò che vede e sa.
Non potrà mai avere una vita tranquilla, perché incapace di ignorare la ricerca di risposte alle proprie domande, perché incapace di spegnere il cervello.
La genialità, se non riconosciuta, non è una qualità, ma un difetto.
Che dite, ho scritto un mucchio di assurdità? Se sì, perché?
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Non sono assurdità, ma hai dimenticato un'opzione: la genialità non ben specificata che gli altri ci riconoscono, che noi pure "sentiamo" , ma che per qualche motivo non giunge ad espressione. Una sorta di genialità in potenza.
Anche questa da qualità si trasforma in difetto.
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24-04-2016, 21:01
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#23
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Banned
Qui dal: Nov 2013
Messaggi: 2,712
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Quote:
Originariamente inviata da Winston_Smith
E visto che per essere riconosciuti, almeno oggigiorno, occorre entrare nel circuito della distribuzione di massa, in un modo o nell'altro, ne conseguirebbe che un genio musicale non potrebbe comporre musica ispirata e indipendente (quindi "geniale") se non a prezzo di non veder riconosciuto il suo genio.
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Esatto, e lo stesso vale per gran parte delle altre arti.
Se parliamo di musica poi, non c'è proprio alcuna possibilità, l'adattamento è necessario.
Ma un vero genio vivrà male anche nell'adattamento, poiché incapace di abbracciare totalmente un simile snaturamento, incapace di reprimere i suoi impulsi geniali.
Incapace di accettare questa sua "svendita" intellettuale.
Genio incompreso e mal di vivere sono legati a doppio filo.
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24-04-2016, 21:04
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#24
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Banned
Qui dal: Nov 2013
Messaggi: 2,712
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Quote:
Originariamente inviata da alien boy
cioè non intendo dire che non ci siano o non ci siano stati geni incompresi ma questo insuccesso è dovuto al fatto che non hanno avuto la possibilità o la capacità di mostrare le loro qualità superiori (in un dato campo), non hanno trovato l'utenza, diciamo così, adatta a recepirle nel momento in cui utilizzavano la loro genialità o abilità. Ma se invece ha una certa possibilità di 'pubblicizzarsi' il genio, specie al giorno d'oggi, verrà prima o poi riconosciuto.
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D'accordo con la prima parte.
Sulla seconda parte è vero, in alcuni, ristretti, campi è così, ma in altri no.
Anche con la pubblicità, spesso e volentieri il genio è costretto all'adattamento, parziale o anche totale, perciò non avrà occasione di esibire la propria reale genialità in toto.
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24-04-2016, 21:15
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#25
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Banned
Qui dal: Nov 2013
Messaggi: 2,712
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Quote:
Originariamente inviata da Noriko
Van Gogh era un genio ma non era per lui un difetto anzi, riusciva ad esprimere se stesso e la sua sofferenza dipingendo, quello che l'ha fatto impazzire era la sua malattia mentale, che nello stesso tempo gli ha permesso di essere un grande pittore.
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Un difetto nella qualità della vita.
Van Gogh non è mai stato riconosciuto come un grande pittore in vita, ed ha sempre vissuto di stenti.
La sua malattia mentale non è mai stata identificata, e non è per nulla scontato che la sua genialità sia stata diretta conseguenza di essa.
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24-04-2016, 21:19
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#26
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Banned
Qui dal: Nov 2013
Messaggi: 2,712
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Quote:
Originariamente inviata da Semifobico
Non sono assurdità, ma hai dimenticato un'opzione: la genialità non ben specificata che gli altri ci riconoscono, che noi pure "sentiamo" , ma che per qualche motivo non giunge ad espressione. Una sorta di genialità in potenza.
Anche questa da qualità si trasforma in difetto.
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Questa potenzialmente può essere la genialità peggiore di tutte, oppure la migliore.
Può essere la peggiore, poiché il rendersi conto di avere qualcosa di potenzialmente geniale, che non si riesce ad esprimere, può essere fonte di grave sofferenza.
Può essere la migliore, poiché è quella per la quale è più facile rassegnarsi (essendo solo astratta e non concreta, può essere più facilmente ignorabile).
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24-04-2016, 21:32
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#27
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 2,992
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Quote:
Originariamente inviata da Strange Man
Questa potenzialmente può essere la genialità peggiore di tutte, oppure la migliore.
Può essere la peggiore, poiché il rendersi conto di avere qualcosa di potenzialmente geniale, che non si riesce ad esprimere, può essere fonte di grave sofferenza.
Può essere la migliore, poiché è quella per la quale è più facile rassegnarsi (essendo solo astratta e non concreta, può essere più facilmente ignorabile).
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Diciamo che colui che riconosce la propria genialità e gli da un'espressione, sa che se non viene capita è colpa degli altri. Uno esprime se stesso,se poi gli altri non capiscono ci soffre, ma intanto si è espresso per ciò che è(come diceva Noriko di Van Gogh).
Sentire delle potenzialità e vederle riconosciute da altri, ma non essere o non esser stati in grado di instradarle in qualcosa da una sorta di senso di colpa verso se stessi. Non si è ciò che si potrebbe o si dovrebbe o si doveva essere.
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24-04-2016, 21:42
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#28
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Esperto
Qui dal: Sep 2013
Ubicazione: Infinitamente nel tuo pensiero.
Messaggi: 3,213
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Quote:
Originariamente inviata da Strange Man
Un difetto nella qualità della vita.
Van Gogh non è mai stato riconosciuto come un grande pittore in vita, ed ha sempre vissuto di stenti.
La sua malattia mentale non è mai stata identificata, e non è per nulla scontato che la sua genialità sia stata diretta conseguenza di essa.
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Se non avesse sofferto così tanto, chissà se avremmo avuto il piacere purtroppo, di apprezzare la sua arte. L'arte non gli ha permesso di vivere dignitosamente ma ha dato voce al suo dolore, è stato un genio incompreso certamente, ma gli importava? Lui era un genio e non sapeva forse di esserlo, la sua espressione artistica veniva dall'anima da un bisogno interno.. una specie di dono. Cosa vuol dire genio incompreso? Non avere la possibilità di guadagnare, non avere successo e fama? Oppure significa dare espressione di se', essere capiti e appagati.
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25-04-2016, 00:12
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#29
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Esperto
Qui dal: Jan 2014
Messaggi: 1,850
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Quote:
Originariamente inviata da Strange Man
Un genio incompreso, proprio perché incompreso non viene riconosciuto, e quindi rimane nell'oscurità.
Potenzialmente potrebbero essere migliaia i geni incompresi, ma proprio perché incompresi, non sono conosciuti.
Perciò non si può dire che di geni realmente incompresi ce ne sono stati pochi.
Ad esempio, io potrei essere un grandissimo musicista, ma se nessuno fosse in grado di comprendere la mia arte, io rimarrei per sempre un musicista qualunque.
Il genio di Bach, presto o tardi, invece, è stato riconosciuto, perciò non può essere considerato un genio incompreso.
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vabbè chi può dirlo...anche tu magari potresti essere riconosciuto chessò fra 70 anni...ma saresti o morto o cmq troppo vecchio per godertela la tu fama si cmq condivido il concetto che tra non avere talenti ed averli senza che nessuno te li riconosca tutto sommato non passa differenza alcuna!!!
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25-04-2016, 00:44
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#30
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 1,282
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Io credo che la genialità sia un termine che va usato con avarizia.
A me qualche volta capita di essere geniale, ma non sono un genio.
Il genio è grande originalità , capacità inventiva e intuitiva.
Bach, di cui si è detto, non ebbe proprio il modo geniale. Fu un monumentale studioso; aveva conoscenze musicali sterminate. Era molto metodico. Ebbe 19 figli , una vita regolare e non aveva niente del genio strano, come lo intendiamo noi. La sua genialità viene dal dominio assoluto che aveva della musica, che gli permetteva di esprimere una profondità sconosciuta ai suoi tempi.
Piuttosto Michelangelo era un genio in toto: passionale, tormentato, artisticamente prepotente, sbalorditivo. Fu scultore, pittore, architetto e poeta. Qualsiasi materia gli capitasse per le mani, diventeva innovativo.
Quanto ai comuni noi, io penso che ciascuno ha il proprio genio, cioè un modo unico di fare le cose. Solo che lo esprimiamo su cose minori e non su opere permanenti, perché non abbiamo i mezzi.
Bisogna studiare con molta fatica per acquisire i mezzi.
E' come per lo sport: anche se hai la stoffa, puoi diventare un campione, solo se ti spacchi il culo con infiniti allenamenti.
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25-04-2016, 10:04
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#31
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Banned
Qui dal: Nov 2013
Messaggi: 2,712
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Quote:
Originariamente inviata da Semifobico
Diciamo che colui che riconosce la propria genialità e gli da un'espressione, sa che se non viene capita è colpa degli altri. Uno esprime se stesso,se poi gli altri non capiscono ci soffre, ma intanto si è espresso per ciò che è(come diceva Noriko di Van Gogh).
Sentire delle potenzialità e vederle riconosciute da altri, ma non essere o non esser stati in grado di instradarle in qualcosa da una sorta di senso di colpa verso se stessi. Non si è ciò che si potrebbe o si dovrebbe o si doveva essere.
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È vero, sono d'accordo.
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25-04-2016, 10:09
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#32
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Banned
Qui dal: Nov 2013
Messaggi: 2,712
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Quote:
Originariamente inviata da Noriko
Se non avesse sofferto così tanto, chissà se avremmo avuto il piacere purtroppo, di apprezzare la sua arte. L'arte non gli ha permesso di vivere dignitosamente ma ha dato voce al suo dolore, è stato un genio incompreso certamente, ma gli importava? Lui era un genio e non sapeva forse di esserlo, la sua espressione artistica veniva dall'anima da un bisogno interno.. una specie di dono. Cosa vuol dire genio incompreso? Non avere la possibilità di guadagnare, non avere successo e fama? Oppure significa dare espressione di se', essere capiti e appagati.
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La seconda.
Lui, anche se in vita non è stato riconosciuto, lo è stato dopo la morte, perciò non è più un genio incompreso (anche se, sicuramente, gli sarebbe stato più utile venire riconosciuto in vita).
Può essere che lui non ne soffriva, ma dubito che un qualunque genio incompreso, non soffra del non venire riconosciuto (sempre che si renda conto della propria genialità).
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25-04-2016, 10:14
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#33
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Banned
Qui dal: Nov 2013
Messaggi: 2,712
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Quote:
Originariamente inviata da Architeuthis
La stessa condizone,ma a parti invertite,è quella dello stupido,
non potrà mai avere una vita normale alla pari degli altri,il suo limite sarà sempre presente a ricordargli quello che non potrà fare,dire o essere.
E' una condanna anch'essa,forse sia lo stupido (ad esempio io) che il genia/brillante (forse ti ci riconosci?) patiscono gradi diversi di incomunicabilità e soffrono,però il genio avrà sempre una chance di sfruttare il suo dono.
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Anche questo è vero.
Ma un vero stupido però, generalmente non si rende conto della propria stupidità, e non ne soffre.
Se una persona si reputa stupida, generalmente, non lo è.
Un genio, essendo intelligente, si rende conto della propria genialità, ma il non poterla comunicare causa sofferenza.
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25-04-2016, 10:18
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#34
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Banned
Qui dal: Nov 2013
Messaggi: 2,712
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Quote:
Originariamente inviata da untipostrano
vabbè chi può dirlo...anche tu magari potresti essere riconosciuto chessò fra 70 anni...ma saresti o morto o cmq troppo vecchio per godertela la tu fama si cmq condivido il concetto che tra non avere talenti ed averli senza che nessuno te li riconosca tutto sommato non passa differenza alcuna!!!
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Ecco, infatti.
Il riconoscimento postumo attribuisce sicuramente valore al genio, ma al genio stesso non serve a nulla.
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25-04-2016, 10:31
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#35
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Banned
Qui dal: Nov 2013
Messaggi: 2,712
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Quote:
Originariamente inviata da Superpippo
Io credo che la genialità sia un termine che va usato con avarizia.
A me qualche volta capita di essere geniale, ma non sono un genio.
Il genio è grande originalità , capacità inventiva e intuitiva.
Bach, di cui si è detto, non ebbe proprio il modo geniale. Fu un monumentale studioso; aveva conoscenze musicali sterminate. Era molto metodico. Ebbe 19 figli , una vita regolare e non aveva niente del genio strano, come lo intendiamo noi. La sua genialità viene dal dominio assoluto che aveva della musica, che gli permetteva di esprimere una profondità sconosciuta ai suoi tempi.
Piuttosto Michelangelo era un genio in toto: passionale, tormentato, artisticamente prepotente, sbalorditivo. Fu scultore, pittore, architetto e poeta. Qualsiasi materia gli capitasse per le mani, diventeva innovativo.
Quanto ai comuni noi, io penso che ciascuno ha il proprio genio, cioè un modo unico di fare le cose. Solo che lo esprimiamo su cose minori e non su opere permanenti, perché non abbiamo i mezzi.
Bisogna studiare con molta fatica per acquisire i mezzi.
E' come per lo sport: anche se hai la stoffa, puoi diventare un campione, solo se ti spacchi il culo con infiniti allenamenti.
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Molto bello il tuo punto di vista.
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25-04-2016, 13:31
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#36
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Esperto
Qui dal: Sep 2013
Ubicazione: Infinitamente nel tuo pensiero.
Messaggi: 3,213
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Quote:
Originariamente inviata da SimpleBreakfast;
Il genio è proprio la gloria che cerca? L'essere riconosciuto? Se van gogh fosse stato riconosciuto, sarebbe rimasto comunque lui? Personalmente credo di si.
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E' la domanda che mi faccio anch'io forse la risposta può essere.. "capiti" e "comunicare" con gli altri. Credo che se l'arte è sublimazione di ciò che siamo, i "geni" vengono capiti meglio e apprezzati maggiormente rispetto a noi "normali", cioè più l'arte crea bellezza e suscita emozioni, più si sentono appagati e capiti.
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25-04-2016, 13:41
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#37
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Esperto
Qui dal: Aug 2007
Messaggi: 23,198
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Quote:
Originariamente inviata da Strange Man
Ti andrebbe di spiegare il tuo punto di vista?
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Ho la sensazione che tu stia proiettando il tuo malessere su un'astratta entità collettiva, assolutizzando il tuo modo di sentirtia condizione ontologica, invece di circoscriverlo unicamente alla tua sensibilità.
Quote:
Originariamente inviata da Winston_Smith
E visto che per essere riconosciuti, almeno oggigiorno, occorre entrare nel circuito della distribuzione di massa, in un modo o nell'altro, ne conseguirebbe che un genio musicale non potrebbe comporre musica ispirata e indipendente (quindi "geniale") se non a prezzo di non veder riconosciuto il suo genio.
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Per nulla: io non ho parlato di genio, ma di libertà artistica. Si può essere geniali anche sottostando alle regole del marketing, si può essere geniali anch come artisti di regime o pseudo-tali (tipo Mayakovsky), così come non è detto che chi è libero artisticamente debba per forza essere un genio. Certo è che, per quelli che sono i miei gusti, è più facile che genio (o meglio, ispirazione) e libertà artistica coincidano.
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25-04-2016, 13:49
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#38
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Esperto
Qui dal: Jun 2009
Ubicazione: Oceania, Pista Uno
Messaggi: 65,154
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Quote:
Originariamente inviata da muttley
Per nulla: io non ho parlato di genio, ma di libertà artistica. Si può essere geniali anche sottostando alle regole del marketing
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Non vedo come delle regole predefinite possano conciliarsi con l'espressione del genio (che per definizione quelle regole le riplasma in maniera del tutto originale).
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25-04-2016, 13:51
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#39
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Esperto
Qui dal: Mar 2013
Messaggi: 3,845
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Tirare in ballo il genio mi sembra un modo per sottrarsi alla pressione.
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25-04-2016, 13:55
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#40
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Esperto
Qui dal: Aug 2007
Messaggi: 23,198
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Un esempio di genio potrebbe essere David Crane, l'autore del videogioco Pitfall...sono sicuro che non è stato l'unico, ma la mia conoscenza del mondo videoludico risale agli albori dello stesso.
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