![]() |
La genialità
A cosa serve, se non riconosciuta?
Probabilmente solo a vivere male. Raramente il genio di qualcuno viene compreso. Raramente il genio quindi risulta utile, vantaggioso. Nel resto dei casi, oltre che inutile, è dannoso. Dannoso per il benessere personale, dannoso per la conduzione della vita. Perché un genio non potrà mai ignorare la propria genialità, non potrà mai cancellare ciò che vede e sa. Non potrà mai avere una vita tranquilla, perché incapace di ignorare la ricerca di risposte alle proprie domande, perché incapace di spegnere il cervello. La genialità, se non riconosciuta, non è una qualità, ma un difetto. Che dite, ho scritto un mucchio di assurdità? Se sì, perché? |
Re: La genialità
O forse si potrebbe avere qualcos'altro da dichiarare...
|
D'accordo con te, Strange Man. In più porta anche diversità, dunque maggiore difficoltà a comunicare con gli altri.
|
Re: La genialità
Per me dipende da qual è il talento. Io ne ho alcuni che non sempre danno tornaconti sociali immediati, eppure sento di dire che migliorano decisamente la qualità della mia vita, se non altro per me stesso :nonso:
|
Re: La genialità
Cos'è il genio?(cit.)
Non sono d'accordo col topic starter. |
Re: La genialità
Non sono molto d'accordo; se si va a vedere, geni incompresi, realmente incompresi ce ne sono stati molto pochi. Un tipico esempio è Bach, la cui grandezza si dice dovette aspettare parecchio per essere riconosciuta mentre alla sua epoca era già ben noto ma presso i circoli ristretti dei veri intenditori di musica. Certamente c'è una sorta di continuità tra il genio assoluto totalmente dimenticato durante la vita e il genio riconosciuto in vita (es. Einstein) ma diciamo che in media il valore emerge comunque anche prima della dipartita del genio di turno.
Non ci vedo grandi svantaggi ad avere capacità fuori del comune, o comunque i vantaggi superano di un ordine di grandezza gli inconvenienti. Parlo del genio "medio", gli Evariste Galois sono stati relativamente rari e come tali fanno poco testo. |
Re: La genialità
Secondo me il vero problema è che desideriamo riconosciuto ciò che noi consideriamo "il nostro genio". Dovremmo fare le cose che ci stimolano o che amiamo senza aspettarci ne applausi ne fischi.
|
Re: La genialità
Si . Molti geni hanno dei punti di vista che spaccano brutalmente i vecchi modi quindi possono risultare sgradevoli, spiacevoli, assurdi agli occhi altrui o comunque portare un po di scomodita. Se poi non e riconosciuto o se viene ridicolizzato possono fare sentire la persona sola , sgradevole , non molto bene di testa. Mi si ricorda qui la storia del re folle
http://www.efficacemente.com/2013/01/inseguire-sogni/ Dipende anche dal talento. Ci sono dei talenti che sono facilmente misurabili come possono essere quelli in campo scientifico ( fino ad un certo punto) ma ci sono altri molto meno misurabili. Diciamo che essere un po rompiscatoli e inevitabile se si vuole venire riconosciuti |
Re: La genialità
Il genio, soprattutto se artistico, viene spesso etichettato come tale dopo la morte dell'artista. Molti pittori famosi in vita erano persone comuni (addirittura sotto la media) ed ad oggi i loro quadri valgono milioni.
|
Re: La genialità
Quote:
|
Re: La genialità
Quote:
Potenzialmente potrebbero essere migliaia i geni incompresi, ma proprio perché incompresi, non sono conosciuti. Perciò non si può dire che di geni realmente incompresi ce ne sono stati pochi. Ad esempio, io potrei essere un grandissimo musicista, ma se nessuno fosse in grado di comprendere la mia arte, io rimarrei per sempre un musicista qualunque. Il genio di Bach, presto o tardi, invece, è stato riconosciuto, perciò non può essere considerato un genio incompreso. |
Re: La genialità
Quote:
Ma anche un genio, se si rende conto di star perdendo solo tempo, perde lo stimolo nel continuare a condividere la propria genialità. |
Re: La genialità
Quote:
|
Re: La genialità
Quote:
Una persona geniale, se non riconosciuta, vive male, e viene indotta all'adattamento. Ma anche nell'adattamento, la persona continuerà a vivere male, perché incapace di reprimere completamente il proprio genio. Perciò, un genio non riconosciuto, vive male in ogni caso, purtroppo è così. |
Re: La genialità
Quote:
Nel suo caso, la genialità è stata un grave difetto per lui, che ha vissuto tutta un vita di stenti, per poi finire con il diventare pazzo. Il riconoscimento postumo, seppur attribuisce valore, è totalmente inutile. |
Re: La genialità
Quote:
Un musicista geniale, per stare bene deve fare musica. Ma se nessuno riconosce il suo genio, il musicista venderà poco, sarà costretto a fare altro, e non potrà dedicarsi più alla cosa che gli consentirebbe una vita serena. Perciò vivrà male, ed è una fine inevitabile per tutti i geni incompresi. |
Re: La genialità
ciò che fa il genio deve essere comprensibile
|
Re: La genialità
cioè non intendo dire che non ci siano o non ci siano stati geni incompresi ma questo insuccesso è dovuto al fatto che non hanno avuto la possibilità o la capacità di mostrare le loro qualità superiori (in un dato campo), non hanno trovato l'utenza, diciamo così, adatta a recepirle nel momento in cui utilizzavano la loro genialità o abilità. Ma se invece ha una certa possibilità di 'pubblicizzarsi' il genio, specie al giorno d'oggi, verrà prima o poi riconosciuto.
|
Re: La genialità
Quote:
|
Re: La genialità
Quote:
Quote:
|
Tutti gli orari sono GMT +2. Attualmente sono le 21:06. |
Powered by vBulletin versione 3.8.8
Copyright ©: 2000 - 2025, Jelsoft Enterprises Ltd.