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24-04-2016, 11:40
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#1
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Banned
Qui dal: Nov 2013
Messaggi: 2,712
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A cosa serve, se non riconosciuta?
Probabilmente solo a vivere male.
Raramente il genio di qualcuno viene compreso.
Raramente il genio quindi risulta utile, vantaggioso.
Nel resto dei casi, oltre che inutile, è dannoso.
Dannoso per il benessere personale, dannoso per la conduzione della vita.
Perché un genio non potrà mai ignorare la propria genialità, non potrà mai cancellare ciò che vede e sa.
Non potrà mai avere una vita tranquilla, perché incapace di ignorare la ricerca di risposte alle proprie domande, perché incapace di spegnere il cervello.
La genialità, se non riconosciuta, non è una qualità, ma un difetto.
Che dite, ho scritto un mucchio di assurdità? Se sì, perché?
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24-04-2016, 11:56
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#2
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Esperto
Qui dal: Jun 2009
Ubicazione: Oceania, Pista Uno
Messaggi: 65,154
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O forse si potrebbe avere qualcos'altro da dichiarare...
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24-04-2016, 11:56
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#3
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 1,088
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D'accordo con te, Strange Man. In più porta anche diversità, dunque maggiore difficoltà a comunicare con gli altri.
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24-04-2016, 12:12
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#4
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Banned
Qui dal: Aug 2013
Messaggi: 2,921
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Per me dipende da qual è il talento. Io ne ho alcuni che non sempre danno tornaconti sociali immediati, eppure sento di dire che migliorano decisamente la qualità della mia vita, se non altro per me stesso
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24-04-2016, 12:24
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#5
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Esperto
Qui dal: Aug 2007
Messaggi: 23,198
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Cos'è il genio?(cit.)
Non sono d'accordo col topic starter.
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24-04-2016, 13:39
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#6
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Esperto
Qui dal: Jul 2014
Ubicazione: Moana, Brunner lake (sì, come no)
Messaggi: 12,989
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Non sono molto d'accordo; se si va a vedere, geni incompresi, realmente incompresi ce ne sono stati molto pochi. Un tipico esempio è Bach, la cui grandezza si dice dovette aspettare parecchio per essere riconosciuta mentre alla sua epoca era già ben noto ma presso i circoli ristretti dei veri intenditori di musica. Certamente c'è una sorta di continuità tra il genio assoluto totalmente dimenticato durante la vita e il genio riconosciuto in vita (es. Einstein) ma diciamo che in media il valore emerge comunque anche prima della dipartita del genio di turno.
Non ci vedo grandi svantaggi ad avere capacità fuori del comune, o comunque i vantaggi superano di un ordine di grandezza gli inconvenienti. Parlo del genio "medio", gli Evariste Galois sono stati relativamente rari e come tali fanno poco testo.
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24-04-2016, 14:28
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#7
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 896
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Secondo me il vero problema è che desideriamo riconosciuto ciò che noi consideriamo "il nostro genio". Dovremmo fare le cose che ci stimolano o che amiamo senza aspettarci ne applausi ne fischi.
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24-04-2016, 14:36
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#8
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 1,907
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Si . Molti geni hanno dei punti di vista che spaccano brutalmente i vecchi modi quindi possono risultare sgradevoli, spiacevoli, assurdi agli occhi altrui o comunque portare un po di scomodita. Se poi non e riconosciuto o se viene ridicolizzato possono fare sentire la persona sola , sgradevole , non molto bene di testa. Mi si ricorda qui la storia del re folle
http://www.efficacemente.com/2013/01/inseguire-sogni/
Dipende anche dal talento. Ci sono dei talenti che sono facilmente misurabili come possono essere quelli in campo scientifico ( fino ad un certo punto) ma ci sono altri molto meno misurabili.
Diciamo che essere un po rompiscatoli e inevitabile se si vuole venire riconosciuti
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Ultima modifica di cancellato13248; 24-04-2016 a 14:43.
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24-04-2016, 14:48
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#9
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Intermedio
Qui dal: Apr 2016
Messaggi: 117
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Il genio, soprattutto se artistico, viene spesso etichettato come tale dopo la morte dell'artista. Molti pittori famosi in vita erano persone comuni (addirittura sotto la media) ed ad oggi i loro quadri valgono milioni.
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24-04-2016, 15:25
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#10
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Banned
Qui dal: Nov 2013
Messaggi: 2,712
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Quote:
Originariamente inviata da muttley
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Ti andrebbe di spiegare il tuo punto di vista?
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24-04-2016, 15:37
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#11
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Banned
Qui dal: Nov 2013
Messaggi: 2,712
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Quote:
Originariamente inviata da pokorny
Non sono molto d'accordo; se si va a vedere, geni incompresi, realmente incompresi ce ne sono stati molto pochi. Un tipico esempio è Bach, la cui grandezza si dice dovette aspettare parecchio per essere riconosciuta mentre alla sua epoca era già ben noto ma presso i circoli ristretti dei veri intenditori di musica. Certamente c'è una sorta di continuità tra il genio assoluto totalmente dimenticato durante la vita e il genio riconosciuto in vita (es. Einstein) ma diciamo che in media il valore emerge comunque anche prima della dipartita del genio di turno.
Non ci vedo grandi svantaggi ad avere capacità fuori del comune, o comunque i vantaggi superano di un ordine di grandezza gli inconvenienti. Parlo del genio "medio", gli Evariste Galois sono stati relativamente rari e come tali fanno poco testo.
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Un genio incompreso, proprio perché incompreso non viene riconosciuto, e quindi rimane nell'oscurità.
Potenzialmente potrebbero essere migliaia i geni incompresi, ma proprio perché incompresi, non sono conosciuti.
Perciò non si può dire che di geni realmente incompresi ce ne sono stati pochi.
Ad esempio, io potrei essere un grandissimo musicista, ma se nessuno fosse in grado di comprendere la mia arte, io rimarrei per sempre un musicista qualunque.
Il genio di Bach, presto o tardi, invece, è stato riconosciuto, perciò non può essere considerato un genio incompreso.
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24-04-2016, 15:51
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#12
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Banned
Qui dal: Nov 2013
Messaggi: 2,712
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Quote:
Originariamente inviata da Blue Moon
Secondo me il vero problema è che desideriamo riconosciuto ciò che noi consideriamo "il nostro genio". Dovremmo fare le cose che ci stimolano o che amiamo senza aspettarci ne applausi ne fischi.
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Il genio, la propria genialità la riconosce già, se si impegna per fare qualcosa, è per cercare di far comprendere la propria genialità anche agli altri.
Ma anche un genio, se si rende conto di star perdendo solo tempo, perde lo stimolo nel continuare a condividere la propria genialità.
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Ultima modifica di Strange Man; 24-04-2016 a 16:04.
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24-04-2016, 15:59
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#13
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 896
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Quote:
Originariamente inviata da Strange Man
Il genio la propria genialità la riconosce già, se si impegna per fare qualcosa, è per cercare di far comprendere la propria genialità anche agli altri.
Ma anche un genio, se si rende conto di star perdendo solo tempo, perde lo stimolo nel continuare a condividere la propria genialità.
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Appunto. Il problema è desiderare che anche gli altri comprendano la genialità del presunto genio, che magari poi tanto genio non è. .-. Penso che un modo per uscire da questo circolo vizioso fatto di frustrazione sia spendere le proprie forze ed energie in qualcosa che amiamo e ci fa stare bene, nonostante eventuali giudizi negativi sul nostro lavoro.
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24-04-2016, 15:59
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#14
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Banned
Qui dal: Nov 2013
Messaggi: 2,712
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Quote:
Originariamente inviata da Sample
Si . Molti geni hanno dei punti di vista che spaccano brutalmente i vecchi modi quindi possono risultare sgradevoli, spiacevoli, assurdi agli occhi altrui o comunque portare un po di scomodita. Se poi non e riconosciuto o se viene ridicolizzato possono fare sentire la persona sola , sgradevole , non molto bene di testa. Mi si ricorda qui la storia del re folle
http://www.efficacemente.com/2013/01/inseguire-sogni/
Dipende anche dal talento. Ci sono dei talenti che sono facilmente misurabili come possono essere quelli in campo scientifico ( fino ad un certo punto) ma ci sono altri molto meno misurabili.
Diciamo che essere un po rompiscatoli e inevitabile se si vuole venire riconosciuti
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Ecco, quella storia rappresenta bene il concetto.
Una persona geniale, se non riconosciuta, vive male, e viene indotta all'adattamento.
Ma anche nell'adattamento, la persona continuerà a vivere male, perché incapace di reprimere completamente il proprio genio.
Perciò, un genio non riconosciuto, vive male in ogni caso, purtroppo è così.
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24-04-2016, 16:03
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#15
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Banned
Qui dal: Nov 2013
Messaggi: 2,712
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Quote:
Originariamente inviata da giuseppe.
Il genio, soprattutto se artistico, viene spesso etichettato come tale dopo la morte dell'artista. Molti pittori famosi in vita erano persone comuni (addirittura sotto la media) ed ad oggi i loro quadri valgono milioni.
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Van Gogh ne è l'emblema.
Nel suo caso, la genialità è stata un grave difetto per lui, che ha vissuto tutta un vita di stenti, per poi finire con il diventare pazzo.
Il riconoscimento postumo, seppur attribuisce valore, è totalmente inutile.
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24-04-2016, 16:10
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#16
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Banned
Qui dal: Nov 2013
Messaggi: 2,712
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Quote:
Originariamente inviata da Blue Moon
Appunto. Il problema è desiderare che anche gli altri comprendano la genialità del presunto genio, che magari poi tanto genio non è. .-. Penso che un modo per uscire da questo circolo vizioso fatto di frustrazione sia spendere le proprie forze ed energie in qualcosa che amiamo e ci fa stare bene, nonostante eventuali giudizi negativi sul nostro lavoro.
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Ma un vero genio, non sarà mai in grado di reprimere la propria genialità, non sarà mai in grado si smettere di cercare di condividere la propria genialità, proprio perché è quello che ama fare.
Un musicista geniale, per stare bene deve fare musica. Ma se nessuno riconosce il suo genio, il musicista venderà poco, sarà costretto a fare altro, e non potrà dedicarsi più alla cosa che gli consentirebbe una vita serena.
Perciò vivrà male, ed è una fine inevitabile per tutti i geni incompresi.
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24-04-2016, 18:10
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#17
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Banned
Qui dal: Jul 2014
Messaggi: 7,147
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ciò che fa il genio deve essere comprensibile
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24-04-2016, 18:38
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#18
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Banned
Qui dal: Jul 2014
Messaggi: 7,147
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cioè non intendo dire che non ci siano o non ci siano stati geni incompresi ma questo insuccesso è dovuto al fatto che non hanno avuto la possibilità o la capacità di mostrare le loro qualità superiori (in un dato campo), non hanno trovato l'utenza, diciamo così, adatta a recepirle nel momento in cui utilizzavano la loro genialità o abilità. Ma se invece ha una certa possibilità di 'pubblicizzarsi' il genio, specie al giorno d'oggi, verrà prima o poi riconosciuto.
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Ultima modifica di alien boy; 24-04-2016 a 18:40.
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24-04-2016, 19:24
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#19
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Esperto
Qui dal: Sep 2013
Ubicazione: Infinitamente nel tuo pensiero.
Messaggi: 3,213
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Quote:
Originariamente inviata da Strange Man
Van Gogh ne è l'emblema.
Nel suo caso, la genialità è stata un grave difetto per lui, che ha vissuto tutta un vita di stenti, per poi finire con il diventare pazzo.
Il riconoscimento postumo, seppur attribuisce valore, è totalmente inutile.
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Van Gogh era un genio ma non era per lui un difetto anzi, riusciva ad esprimere se stesso e la sua sofferenza dipingendo, quello che l'ha fatto impazzire era la sua malattia mentale, che nello stesso tempo gli ha permesso di essere un grande pittore.
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24-04-2016, 19:46
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#20
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Esperto
Qui dal: Jun 2009
Ubicazione: Oceania, Pista Uno
Messaggi: 65,154
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Quote:
Originariamente inviata da muttley
Non sono d'accordo col topic starter.
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Da quanto scrivi qui non sembrerebbe:
Quote:
Originariamente inviata da muttley
Non hai capito Winston, il senso di ciò che affermo è: può un artista con contratto multimiliardario, vincolato a regole contrattuali ben precise (a meno che qualcuno voglia illudersi che tali contratti prevedano la totale libertà artistica, anche quella di non fare album per vent'anni o fare dischi di musica concreta), produrre musica veramente ispirata e personale senza rompere regole contrattuali? Liberi di pensare che sia così, beati voi che siete cosi candide
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E visto che per essere riconosciuti, almeno oggigiorno, occorre entrare nel circuito della distribuzione di massa, in un modo o nell'altro, ne conseguirebbe che un genio musicale non potrebbe comporre musica ispirata e indipendente (quindi "geniale") se non a prezzo di non veder riconosciuto il suo genio.
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