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Originariamente inviata da Teal
Che gli ebrei, soprattutto askenaziti, abbiano un qi mediamente (sottolineo mediamente) più alto, é dimostrato.
Questo perché storicamente sono stati a lungo perseguitati e costretti alla fuga e all’era sa, quindi sopravviveva chi dimostrava maggiori capacità di adattamento.
Fin dal medioevo erano esclusi dal possedere terreni e pochissimi lavoravano nell’agricoltura, quindi erano costretti ad impiegarsi in arti, mestieri e commerci, o al prestito di denaro, attività vietata ai cristiani. Tutti lavori dove serviva più cervello che braccio, chi dimostrava intelligenza e scaltrezza poteva prosperare, sposarsi più facilmente e poter mantenere più figli, potendo trasmettere il proprio patrimonio genetico agli eredi, cosa facilitata dall’elevatissimo tasso di endogamia.
Altro fattore importante é stato il mancato assorbimento di molte tra le migliori intelligenze della cristianitá nel clero, sia maschile che femminile (fino a non troppo tempo fa era piuttosto comune mandare i ragazzini bravi con pochi mezzi a continuare gli studi in seminario, indirizzandone spesso la carriera, ma le alternative erano poche), cosa che, almeno teoricamente, impediva poi loro di trasmettere il proprio patrimonio genetico. I rabbini invece hanno sempre avuto le loro famiglie.
Sia chiaro che non ne faccio una questione morale, dicendo che sono buoni o cattivi, riporto delle dinamiche storiche che possono aiutare a spiegare fatti come, ad esempio, la loro sproporzionata rappresentanza tra i vincitori del premio Nobel o tra i multimilionari, o sul perseverare di certi stereotipi antisemiti.
Ma tutto questo era per dire che l’attenzione allo studio é stata sicuramente una causa, ma anche un effetto di una maggiore “cura” verso l’aspetto intellettuale (con una maggiore propensione al rifiuto del dogmatismo rispetto ai cristiani) che si é sviluppata nei secoli.
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Un rabbino e un prete vanno insieme a pranzo, a un certo punto viene servito del maialetto, il rabbino dice:
no grazie, non mangio maiale.
Il prete ridendo risponde:
peggio per te non sai cosa ti perdi!
A fine pranzo il rabbino saluta il prete e gli dice:
io vado, torno a casa da mia moglie, e tu?
Io? Non sono sposato..
Ah, non sai cosa ti perdi!
Ora cosa sia meglio se mangiare maiale o poter avere una famiglia mi pare non ci sia discussione, secondo me anche il fatto di costringere persone al celibato non permette una completa comprensione della vita, parlare di cose delle quali non si ha esperienza non ha molta credibilità.