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Vecchio 03-01-2023, 17:02   #21
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Originariamente inviata da Warlordmaniac Visualizza il messaggio
Non lo so Abe.
Fai finta che scendiamo di 20 gradi centigradi in media, in pratica se avviene una glaciazione. I canoni di bellezza rimarranno gli stessi?
Vedrai quante tartarughe si capovolgono...
Come i canoni morali, che molte volte derivano dall'utilità.
Ma certe caratteristiche estetiche richieste resteranno le stesse, come ad esempio la simmetria o il rispetto delle proporzioni.
Ringraziamenti da
XL (03-01-2023)
Vecchio 03-01-2023, 17:17   #22
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Originariamente inviata da Schlemiel Visualizza il messaggio
La genetica negli sport è determinante solo in quelli meramente fisici come l'atletica, le persone dell'africa centro meridionale(che è la zona dalla quale deriva tutta l'umanità) hanno vantaggi genetici nella corsa.



La genetica legata al successo con le donne è valida solo per l'aspetto fisico( se sei alto 148 cm sei fottuto puoi applicarti quanto vuoi ma resti quello che sei) ma se si parla di soldi successo e capacità relazionali la genetica non c'entra niente.



Le persone ricche intese come milionarie sono maggiormente di prima generazione, significa che non hanno ereditato e la ricchezza è frutto del loro lavoro.



Di sicuro influisce per persone di successo( che non vuol dire necessariamente essere una rockstar, un ricercatore scientifico può essere un luminare eppure restare sconosciuto a chi non si interessa del suo settore) avere dei genitori che lo spingono ad applicarsi negli studi e nelle passioni.



Gli scacchi sono considerati una disciplina fra le più difficili per complessità di calcolo, per tutta la durata dell'Unione Sovietica lo scenario mondiale è stato dominato da giocatori Sovietici, di diverse etnie, come si applica la genetica a questo caso?



Non si applica, come nel resto dei tuoi esempi la genetica non c'entra niente.



Molti considerano Bobby Fischer il più grande giocatore della storia, gli unici due record negativi li ha avuti contro due Sovietici, Tal e Geller, l'unico fattore apparentemente etnico che appare negli scacchi è la discendenza Ebraica di tantissimi campioni, ma anche qua la genetica non c'entra niente: la differenza la fa anche qua crescere in famiglie dove si invoglia i ragazzi allo studio e gli si fa capire che per avere una vita migliore bisogna studiare e applicarsi.



http://www.senzatregua.it/2021/03/29/6773/
Alla base nasciamo tutti con un temperamento e capacità relazionali diverse, che a loro volta sono determinate dalla struttura del cervello, dal modo in cui le sinapsi si collegano. Questa struttura base é ereditaria, il carattere si forma a partire da essa. Poi é vero che il carattere muta, ma ciò non toglie che esiste una struttura di fondo che rende più facile o difficile lo svilupparsi di determinare caratteristiche.
Se é per questo anche l'estetica é influenzata da fattori ambientali, uno può avere ereditato geni che potenzialmente gli permettano di diventare altro 190, ma poi a causa di malnutrizione e problemi dis alite resta ferma 150..
Vecchio 03-01-2023, 17:30   #23
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Originariamente inviata da Abe's Oddysee Visualizza il messaggio
Alla base nasciamo tutti con un temperamento e capacità relazionali diverse, che a loro volta sono determinate dalla struttura del cervello, dal modo in cui le sinapsi si collegano. Questa struttura base é ereditaria, il carattere si forma a partire da essa. Poi é vero che il carattere muta, ma ciò non toglie che esiste una struttura di fondo che rende più facile o difficile lo svilupparsi di determinare caratteristiche.
Se é per questo anche l'estetica é influenzata da fattori ambientali, uno può avere ereditato geni che potenzialmente gli permettano di diventare altro 190, ma poi a causa di malnutrizione e problemi dis alite resta ferma 150..
Questa teoria dove l'hai letta?

A me risulta che nasciamo neutri e veniamo plasmati dall'ambiente circostante, il carattere si forma con le esperienze, non a caso molte persone vergini che commentano qua sono stupite da fenomeni come la prostituzione onlyfans etc, quando vai a Pompei e trovi i cazzetti a mo di frecce scolpiti nel pavimento che ti guidano verso il bordello, dove ci sono i dipinti delle varie prestazioni, lo ripeto sempre il mondo si ripete di continuo con diverse caratteristiche, onlyfans è l'evoluzione di quelle sale a gettoni dove si pagava per vedere le donnine spogliarsi e darci sotto che a sua volte era l'evoluzione delle cartoline pornografiche etc etc.

Tutte queste teorie secondo me sono fortemente influenzate dalla inesperienza, ci si stupisce di cose che non si conoscono, e allora si inventa che uno ha successo a causa della genetica, tanto per auto assolversi da una vita che non ci piace, ci si mette l'anima in pace col destino, troppo facile.
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muttley (03-01-2023)
Vecchio 03-01-2023, 17:35   #24
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L'avatar di Edwin
 

La selezione naturale non porta al miglioramento della specie, ma ad una migliore possibilità di sopravvivenza NEL CONSTESTO IN CUI SONO.
Quindi le caratteristiche non sono assolute, tant'è che credo ben poco al fatto che gli accoppiamenti vengano scelti in virtù della genetica (perchè tali caratteristiche non sono universali).
Ovviamente parlo di questioni non prettamente fisiche ma culturali. In natura corno più grande = migliore prestanza fisica e quindi si viene più facilmente scelti nell'accoppiamento, ma un attore (ad esempio) sicuramente non è scelto per questa ragione (io dubito che in generale gli umani ragionino come se fossero degli scarabei, ma ammetto possa essere più dibattuta la questione).

Ultima modifica di Edwin; 03-01-2023 a 17:40.
Ringraziamenti da
Hor (03-01-2023), juan (03-01-2023)
Vecchio 03-01-2023, 18:11   #25
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Originariamente inviata da Schlemiel Visualizza il messaggio
Questa teoria dove l'hai letta?

A me risulta che nasciamo neutri e veniamo plasmati dall'ambiente circostante, il carattere si forma con le esperienze, non a caso molte persone vergini che commentano qua sono stupite da fenomeni come la prostituzione onlyfans etc, quando vai a Pompei e trovi i cazzetti a mo di frecce scolpiti nel pavimento che ti guidano verso il bordello, dove ci sono i dipinti delle varie prestazioni, lo ripeto sempre il mondo si ripete di continuo con diverse caratteristiche, onlyfans è l'evoluzione di quelle sale a gettoni dove si pagava per vedere le donnine spogliarsi e darci sotto che a sua volte era l'evoluzione delle cartoline pornografiche etc etc.

Tutte queste teorie secondo me sono fortemente influenzate dalla inesperienza, ci si stupisce di cose che non si conoscono, e allora si inventa che uno ha successo a causa della genetica, tanto per auto assolversi da una vita che non ci piace, ci si mette l'anima in pace col destino, troppo facile.
https://ildiariometropolitano.it/not...reditario.html

Non nasciamo neutri.

Se dal mio discorso hai dedotto che bisogna autoassolversi a fronte degli insuccessi, non hai capito il punto. Io stavo cercando di capire cosa si intendesse per "buona genetica"
Vecchio 03-01-2023, 18:39   #26
Hor
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L'avatar di Hor
 

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Originariamente inviata da Edwin Visualizza il messaggio
La selezione naturale non porta al miglioramento della specie, ma ad una migliore possibilità di sopravvivenza NEL CONSTESTO IN CUI SONO.
Stavo pensando anch'io se intervenire e dirlo.
Purtroppo moltissimi fraintendono la teoria dell'evoluzione pensando che implichi intrinsecamente un "miglioramento" o un "progresso" delle specie, magari in termini di complessità, quando il miglioramento, se così vogliamo chiamarlo, è sempre relativo all'ambiente circostante. Al più si può dire che l'evoluzione favorisce un mutamento delle specie che vanno a occupare tutte le nicchie ecologiche disponibili. Se abbiamo una specie di complessità N e per cambiamenti ambientali si libera una nicchia ecologica in cui quella specie può prosperare con una complessità inferiore a N allora l'evoluzione andrà in quella direzione, cioè in quella che a occhi umani può sembrare una "involuzione" o un "regresso", un "peggioramento".
Ma l'esempio che ha fatto un utente più sopra di un'improvvisa glaciazione che favorisca le specie più paffute spiega mille volte meglio la cosa di tutte le parole che ho usato io adesso.
Ringraziamenti da
XL (03-01-2023)
Vecchio 03-01-2023, 18:40   #27
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Originariamente inviata da Abe's Oddysee Visualizza il messaggio
https://ildiariometropolitano.it/not...reditario.html

Non nasciamo neutri.

Se dal mio discorso hai dedotto che bisogna autoassolversi a fronte degli insuccessi, non hai capito il punto. Io stavo cercando di capire cosa si intendesse per "buona genetica"
Lo dice tale Donatella Manna, non trovo curriculum online e linkedin non aiuta in tal senso, pubblica una raccolta di poesie dal titolo: D come dono e destino.

Tirando a indovinare lei crede al destino e alla predestinazione, io no.

Non era riferito specificatamente a te, sull'autoassolversi, buona genetica è quando non hai tare ereditarie, non sei cardiopatico da giovane, etc.

Per me la genetica si riferisce esclusivamente al proprio fisico.
Vecchio 03-01-2023, 19:05   #28
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Originariamente inviata da Schlemiel Visualizza il messaggio
Lo dice tale Donatella Manna, non trovo curriculum online e linkedin non aiuta in tal senso, pubblica una raccolta di poesie dal titolo: D come dono e destino.



Tirando a indovinare lei crede al destino e alla predestinazione, io no.



Non era riferito specificatamente a te, sull'autoassolversi, buona genetica è quando non hai tare ereditarie, non sei cardiopatico da giovane, etc.



Per me la genetica si riferisce esclusivamente al proprio fisico.
Che il temperamento sia ereditario lo trovi scritto ovunque, fa una ricerca online. Il carattere e la personalità vengono formati invece dall'ambiente, ma la base, ovvero il temperamento, reatano scritti nel nostro codice genetico.

Ma poi scusa, basta fare un semplice ragionamento logico. Cosa determina un temperamento piuttosto che un altro? La struttura del cervello, ovvero, qualcosa di fisico. Se come hai detto tu l'ereditarietà avviene solo su fattori fisiologici, é logico pensare che ciò debba includere necessariamente anche la struttura cerebrale, che a sua volta si lega al temperamento.
Vecchio 03-01-2023, 19:16   #29
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Originariamente inviata da Abe's Oddysee Visualizza il messaggio
Che il temperamento sia ereditario lo trovi scritto ovunque, fa una ricerca online. Il carattere e la personalità vengono formati invece dall'ambiente, ma la base, ovvero il temperamento, reatano scritti nel nostro codice genetico.

Ma poi scusa, basta fare un semplice ragionamento logico. Cosa determina un temperamento piuttosto che un altro? La struttura del cervello, ovvero, qualcosa di fisico. Se come hai detto tu l'ereditarietà avviene solo su fattori fisiologici, é logico pensare che ciò debba includere necessariamente anche la struttura cerebrale, che a sua volta si lega al temperamento.
Scusa ma che il temperamento sia scritto nel codice genetico mi sembra davvero grossa.

Ci sono propensioni istintive verso il riprodursi, prevalere sugli altri, essere più forti, proteggere i figli o meglio i cuccioli, ti riferisci a quello o a cosa?

Le persone non sono come il resto degli animali, sviluppano maggiormente la propria personalità.

Il cervello serve per elaborare esperienze, e si sviluppa e lavora intorno ad esse.
Vecchio 03-01-2023, 19:53   #30
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L'avatar di Warlordmaniac
 

Schliemel, fai il paragone con lo sport se non è chiaro. Il campione è colui che si allena da professionista ma anche favorito da un'ottima genetica. Qualsiasi caratteristica prevede una base di partenza innata.

P.S. persino tra i gemelli omozigoti ci può essere quello forte e quello scarso; e lì vuoi dare la colpa a chi? All'allenatore?
Vecchio 03-01-2023, 20:39   #31
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Originariamente inviata da Schlemiel Visualizza il messaggio
l'unico fattore apparentemente etnico che appare negli scacchi è la discendenza Ebraica di tantissimi campioni, ma anche qua la genetica non c'entra niente: la differenza la fa anche qua crescere in famiglie dove si invoglia i ragazzi allo studio e gli si fa capire che per avere una vita migliore bisogna studiare e applicarsi.
Ho sentito Odifreddi dire che gli ebrei askenaziti hanno un'iperdotazione intellettiva genetica. Chissà. E' fuori di dubbio che la cultura ebraica ha un atteggiamento verso la cultura estremamente diverso da quello occidentale medio (e figuriamoci quello italiano).
Vecchio 03-01-2023, 21:19   #32
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Originariamente inviata da Angus Visualizza il messaggio
Ho sentito Odifreddi dire che gli ebrei askenaziti hanno un'iperdotazione intellettiva genetica. Chissà. E' fuori di dubbio che la cultura ebraica ha un atteggiamento verso la cultura estremamente diverso da quello occidentale medio (e figuriamoci quello italiano).
Che gli ebrei, soprattutto askenaziti, abbiano un qi mediamente (sottolineo mediamente) più alto, é dimostrato.
Questo perché storicamente sono stati a lungo perseguitati e costretti alla fuga e all’era sa, quindi sopravviveva chi dimostrava maggiori capacità di adattamento.
Fin dal medioevo erano esclusi dal possedere terreni e pochissimi lavoravano nell’agricoltura, quindi erano costretti ad impiegarsi in arti, mestieri e commerci, o al prestito di denaro, attività vietata ai cristiani. Tutti lavori dove serviva più cervello che braccio, chi dimostrava intelligenza e scaltrezza poteva prosperare, sposarsi più facilmente e poter mantenere più figli, potendo trasmettere il proprio patrimonio genetico agli eredi, cosa facilitata dall’elevatissimo tasso di endogamia.
Altro fattore importante é stato il mancato assorbimento di molte tra le migliori intelligenze della cristianitá nel clero, sia maschile che femminile (fino a non troppo tempo fa era piuttosto comune mandare i ragazzini bravi con pochi mezzi a continuare gli studi in seminario, indirizzandone spesso la carriera, ma le alternative erano poche), cosa che, almeno teoricamente, impediva poi loro di trasmettere il proprio patrimonio genetico. I rabbini invece hanno sempre avuto le loro famiglie.
Sia chiaro che non ne faccio una questione morale, dicendo che sono buoni o cattivi, riporto delle dinamiche storiche che possono aiutare a spiegare fatti come, ad esempio, la loro sproporzionata rappresentanza tra i vincitori del premio Nobel o tra i multimilionari, o sul perseverare di certi stereotipi antisemiti.

Ma tutto questo era per dire che l’attenzione allo studio é stata sicuramente una causa, ma anche un effetto di una maggiore “cura” verso l’aspetto intellettuale (con una maggiore propensione al rifiuto del dogmatismo rispetto ai cristiani) che si é sviluppata nei secoli.
Ringraziamenti da
Angus (03-01-2023)
Vecchio 03-01-2023, 21:28   #33
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Originariamente inviata da Warlordmaniac Visualizza il messaggio
Schliemel, fai il paragone con lo sport se non è chiaro. Il campione è colui che si allena da professionista ma anche favorito da un'ottima genetica. Qualsiasi caratteristica prevede una base di partenza innata.

P.S. persino tra i gemelli omozigoti ci può essere quello forte e quello scarso; e lì vuoi dare la colpa a chi? All'allenatore?
Prendiamo il calcio: conta la velocità e lì chi ha origine Africana è avvantaggiato, ma il dominio dei neri non si vede però, ci sono altre determinanti che dipendono dall'allenamento o da una certo estro come nel caso di Maradona o Zidane.

I neri dominano nell'atletica leggera e basta, ci sono poi casi dovuti a programmazione, come nel caso degli scacchisti Sovietici, i pugili Cubani hanno una ottima scuola statale e fra i non professionisti sono sempre a medaglia anche alle olimpiadi.

Nel rugby stanno emergendo giocatori di origine Africana, ma i ruoli più tecnici restano o a giocatori bianchi o comunque non vi è preponderanza nera, parlo soprattutto di mediani e estremi, il Sud Africa campione del mondo in quei ruoli infatti schiera se può giocatori bianchi, non per il loro colore ma perchè sono più bravi, mentre fra gli avanti hanno una mischia devastante dovuta anche a una prima linea nera(non tutta ma ne hanno talmente tanti di piloni forti che non gli pesa il turn over hanno diverse prime scelte).

Gli Africani sono avvantaggiati per resilienza se sono del nord e avvantaggiati per potenza e velocità se del centro sud, per il resto mi viene da dire che in uno sport dove conta maggiormente la preparazione più che la genetica un bianco con una genetica normale può tranquillamente vincere.

Se guardiamo i giocatori che nel 2006 vinsero il mondiale di calcio non mi pare fossero geneticamente superiori ai loro avversari.
Vecchio 03-01-2023, 21:39   #34
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Originariamente inviata da Teal Visualizza il messaggio

Altro fattore importante é stato il mancato assorbimento di molte tra le migliori intelligenze della cristianitá nel clero, sia maschile che femminile (fino a non troppo tempo fa era piuttosto comune mandare i ragazzini bravi con pochi mezzi a continuare gli studi in seminario, indirizzandone spesso la carriera, ma le alternative erano poche), cosa che, almeno teoricamente, impediva poi loro di trasmettere il proprio patrimonio genetico. I rabbini invece hanno sempre avuto le loro famiglie.
A questo non avevo mai pensato. Sì, un effetto deve averlo avuto.
Ringraziamenti da
Teal (03-01-2023)
Vecchio 03-01-2023, 21:39   #35
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Originariamente inviata da Angus Visualizza il messaggio
Ho sentito Odifreddi dire che gli ebrei askenaziti hanno un'iperdotazione intellettiva genetica. Chissà. E' fuori di dubbio che la cultura ebraica ha un atteggiamento verso la cultura estremamente diverso da quello occidentale medio (e figuriamoci quello italiano).
Gli ashkenaziti hanno origine dal nord Italia, sono un gruppo di persone che circa mille anni fa si è trasferita in Germania, da 800 anni buoni ossia da quando alcune comunità furono sterminate durante le crociate, si sono sparsi per tutta l'Europa centro orientale, scambiando genetica con popolazioni di diverse nazioni.

Quindi di particolare hanno solo un aplogruppo che accerta almeno un ascendente sia ashkenazita.

Diversi nobel di discendenza Ebraica sono atei o agnostici, non è un discorso di religione ma proprio come dici tu di cultura, essere in esilio per decine di secoli li ha spinti a studiare, per avere maggiori chances in paesi governati da non Ebrei.
Vecchio 03-01-2023, 21:41   #36
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Originariamente inviata da Schlemiel Visualizza il messaggio
Diversi nobel di discendenza Ebraica sono atei o agnostici, non è un discorso di religione ma proprio come dici tu di cultura, essere in esilio per decine di secoli li ha spinti a studiare, per avere maggiori chances in paesi governati da non Ebrei.
Ma non è solo una questione di "studiare", è proprio una cultura o una popolazione meno incline al pregiudizio e dunque più tollerante e affidabile. Con gli ebrei ci puoi ragionare, insomma, molto più di quanto sia comune.
Vecchio 03-01-2023, 21:55   #37
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Prendiamo il calcio: conta la velocità e lì chi ha origine Africana è avvantaggiato, ma il dominio dei neri non si vede però, ci sono altre determinanti che dipendono dall'allenamento o da una certo estro come nel caso di Maradona o Zidane.

I neri dominano nell'atletica leggera e basta, ci sono poi casi dovuti a programmazione, come nel caso degli scacchisti Sovietici, i pugili Cubani hanno una ottima scuola statale e fra i non professionisti sono sempre a medaglia anche alle olimpiadi.

Nel rugby stanno emergendo giocatori di origine Africana, ma i ruoli più tecnici restano o a giocatori bianchi o comunque non vi è preponderanza nera, parlo soprattutto di mediani e estremi, il Sud Africa campione del mondo in quei ruoli infatti schiera se può giocatori bianchi, non per il loro colore ma perchè sono più bravi, mentre fra gli avanti hanno una mischia devastante dovuta anche a una prima linea nera(non tutta ma ne hanno talmente tanti di piloni forti che non gli pesa il turn over hanno diverse prime scelte).

Gli Africani sono avvantaggiati per resilienza se sono del nord e avvantaggiati per potenza e velocità se del centro sud, per il resto mi viene da dire che in uno sport dove conta maggiormente la preparazione più che la genetica un bianco con una genetica normale può tranquillamente vincere.

Se guardiamo i giocatori che nel 2006 vinsero il mondiale di calcio non mi pare fossero geneticamente superiori ai loro avversari.
Nello sport sono soprattutto gli afroamericani e i caraibici ad emergere, ovvero i discendenti degli schiavi, o meglio, dei più forti e resistenti tra loro che si sono potuti accoppiare e riprodurre.
Nel mezzofondo e nella maratona sono fortissimi keniani ed etiopi, ma provengono per la maggior parte da settori di popolazione cresciuti sugli altipiani.
Che “geneticamente” i bianchi siano superiori per tattica, nello sport, non mi sembra. Ad esempio la fortissima nazionale della Francia é composta in maggioranza da giocatori di colore, cresciuti peró in un contesto europeo, quindi credo che siano abilità che si acquisiscono, non innate. Certo, il vantaggio fisico ce l’hanno.
Vecchio 03-01-2023, 22:01   #38
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Originariamente inviata da Schlemiel Visualizza il messaggio
Prendiamo il calcio: conta la velocità e lì chi ha origine Africana è avvantaggiato, ma il dominio dei neri non si vede però, ci sono altre determinanti che dipendono dall'allenamento o da una certo estro come nel caso di Maradona o Zidane.

I neri dominano nell'atletica leggera e basta, ci sono poi casi dovuti a programmazione, come nel caso degli scacchisti Sovietici, i pugili Cubani hanno una ottima scuola statale e fra i non professionisti sono sempre a medaglia anche alle olimpiadi.

Nel rugby stanno emergendo giocatori di origine Africana, ma i ruoli più tecnici restano o a giocatori bianchi o comunque non vi è preponderanza nera, parlo soprattutto di mediani e estremi, il Sud Africa campione del mondo in quei ruoli infatti schiera se può giocatori bianchi, non per il loro colore ma perchè sono più bravi, mentre fra gli avanti hanno una mischia devastante dovuta anche a una prima linea nera(non tutta ma ne hanno talmente tanti di piloni forti che non gli pesa il turn over hanno diverse prime scelte).

Gli Africani sono avvantaggiati per resilienza se sono del nord e avvantaggiati per potenza e velocità se del centro sud, per il resto mi viene da dire che in uno sport dove conta maggiormente la preparazione più che la genetica un bianco con una genetica normale può tranquillamente vincere.

Se guardiamo i giocatori che nel 2006 vinsero il mondiale di calcio non mi pare fossero geneticamente superiori ai loro avversari.
Ma tu stai parlando di genetica razziale (o "etnica" per chi sceglie di tifare sinistra), io non intendevo solo quella. Anche all'interno della stessa famiglia ci sono differenze di talento: prendi Maradona coi fratelli o meglio ancora in relazione al figlio. Diego era il più allenato? Tsè, era il più talentuoso.

Se sei allenatore di una squadra di bambini e te li cresci, vedrai che qualcuno farà carriera, qualcuno migliorerà, qualcuno rimarrà scarso; da che dipende? Dall'allenatore? In minima parte sì, ma un allenatore non è che ha il tocco magico con qualcuno ed è incompetente con qualcun altro.

Quando dici che "ci sono altre discriminanti che dipendono dall'allenamento" fai un po' di confusione. Sia le capacità coordinative che le capacità condizionali risentono del talento e dell'allenamento, non è che le prime sono costruite e le seconde innate.
Ringraziamenti da
cancellato25904 (03-01-2023)
Vecchio 03-01-2023, 22:07   #39
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Originariamente inviata da Angus Visualizza il messaggio
Ma non è solo una questione di "studiare", è proprio una cultura o una popolazione meno incline al pregiudizio e dunque più tollerante e affidabile. Con gli ebrei ci puoi ragionare, insomma, molto più di quanto sia comune.
Si dice due ebrei tre opinioni

Dipende da cosa si vuole ragionare, se di religione, no.

Ci sono casi di illustri rabbini Italiani che dialogano, come il capo rabbino di Roma, ma la verità è che un non ebreo non ha i mezzi per discutere di religione ebraica, l'unico periodo storico nel quale ci sono state dispute diciamo motivate è stato in Spagna tra il 1200-1400, quando convertiti da ebrei a cristiani con iter di studi religioso ebraico fecero scoprire ai non ebrei cosa ci fosse scritto nel Talmud(che in una parte detta Ghemarà contiene opinioni personali, che non sono vincolanti per nessuno e anche per questo contengono opinioni non solo discutibili ma che sono là proprio per essere discusse, fenomeno inconcepibile per un esegeta cattolico), il risultato fu che bruciarono tutti i testi reperibili e gli ebrei vennero cacciati dai territori sotto dominio spagnolo.

A parere mio una cultura religiosa che porta a studiare per tutta la vita, a conoscere più lingue, a porsi continuamente domande, si, apre la mente e rende più intelligenti o comunque elastici nel pensiero.

Il fatto è che però non si trasmettono queste caratteristiche, vanno sviluppate singolarmente e gli studiosi di questo in genere non sono persone che intraprendono vita pubblica, non è che se uno ha avuto 10 generazioni di studiosi abbia la scienza infusa, o studia o rimane ignorante.
Vecchio 03-01-2023, 22:12   #40
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Originariamente inviata da Teal Visualizza il messaggio
Nello sport sono soprattutto gli afroamericani e i caraibici ad emergere, ovvero i discendenti degli schiavi, o meglio, dei più forti e resistenti tra loro che si sono potuti accoppiare e riprodurre.
Nel mezzofondo e nella maratona sono fortissimi keniani ed etiopi, ma provengono per la maggior parte da settori di popolazione cresciuti sugli altipiani.
Che “geneticamente” i bianchi siano superiori per tattica, nello sport, non mi sembra. Ad esempio la fortissima nazionale della Francia é composta in maggioranza da giocatori di colore, cresciuti peró in un contesto europeo, quindi credo che siano abilità che si acquisiscono, non innate. Certo, il vantaggio fisico ce l’hanno.
Io ho fatto l'esempio del rugby, in teoria essendo un misto di velocità e potenza dovrebbero emergere loro, invece vai a vedere quest'anno un nostro giocatore, Capuozzo, che pesa 70 kili, gioca in uno dei club migliori al mondo e ha guidato la nostra nazionale a risultati straordinari.

E ripeto quasi sempre estremi e mediani sono bianchi, non perchè i bianchi siano geneticamente più tecnici ma perchè hanno più esperienza e tradizione, non mi stupirei se fra 20 anni i migliori interpreti di questi ruoli siano neri sudafricani.

A me sembra che la pensiamo uguale.
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