cancellato16760

Be, mi pare bene per uno che apre un topic dal titolo "La fobia sociale non esiste".
La tua non è semplice paura, la paura è naturale e ce l'hanno pure gli animali,serve a difendersi dal pericolo.
Ma se non c'è nessun pericolo e la tua mente ne crea uno di sana pianta è chiaro che non sei normale...tu che dici.
Se poi non vuoi chiamarla malattia(e sono d'accordo) chiamala come vuoi,chiamala turba,tara,girotondi mentali. Ma di disagio psichico si tratta!

Tutti crescono come persone,sempre e comunque,nel bene nel male,fobici o non fobici...

alessietto

Da quel che ricordo qua c'è gente che vive la fobia sociale come fosse una menomazione dalla nascita tipo essere nati senza occhi.

Se uno è nato senza occhi per quanto si possa impegnare la vedo difficile che ci veda, se uno invece ha "solo" paura di fare qualcosa, se si impegna e ingoia il rospo, la fa. Poi magari se ne pente, ma comunque l'ha fatta. A differenza del cieco che non ha questa possibilità di scegliere

cancellato16760

Mi sembra che tu ne faccia una questione di termini. Puoi chiamarla fobia sociale, puoi chiamarla paura. In entrambi i casi puoi fare qualcosa per risolvere i problemi o almeno migliorare oppure puoi non farlo.
Uno può chiamarla fobia sociale e sedersi sui suoi problemi, un'altro può chiamarla paura e comunque decidere di evitare l'evento temuto.
Non mi sembra che i miei comportamenti siano cambiati da quando uso termini diversi. Anzi, da quando la chiamo fobia sociale mi sono reso conto di avere un problema, di non essere "normale" e ho iniziato a pensare che potrei avere bisogno dell'aiuto di un terapeuta(non ci sono ancora andato,ma ci sto pensando seriamente), mentre finchè la chiamavo semplicemente paura al terapeuta non avevo mai pensato.

Riguardo all'essere nati senza occhi, c'è anche chi nasce con possibilità caratteriali inferiori ad altri e con questo deve fare i conti, provare a migliorare va bene, ma fare cose più grandi di se con l'idea che tanto prima o poi a suon di schiaffi miglioro può anche essere una gran cazzata.

Inoltre nei disturbi di fobia ed evitamento sono presenti delle contorsioni mentali che possono avere poco a che fare con la semplice paura. Io personalmente non sono molto pauroso e nemmeno molto timido, sono le mie contorsioni mentali a bloccarmi,più di quanto farebbe la paura stessa...

super unknown

Molte "paure" le superi soltanto con l'esperienza, e paragonabile alla paura che si ha dell'acqua del mare da bambini, superata per abitudine, poi si impara a nuotare

_Diana_

L'ho notato anche io, solo che loro lo accettano, hanno questo limite e non lo negano/sminuiscono/nascondono.

cancellato16760

Si, è vero, ma se uno non impara a nuotare da bambino avrà grandissime difficoltà ad imparare da grande, e certo se lo si butta in acqua con l'idea o nuota o annega, probabilmente annega...
Le paure andrebbero affrontate correttamente in fase educativa, se ciò non avviene recuperare più avanti può essere in parte possibile,ma costa sicuramente fatica e ci vuole metodo e misura.

muttley

Ho finito i ringraziamenti per cui

claire

Vado sempre al mare e in piscina e ho fatto due anni di nuoto da piccola e un corso da grande,ma ho ancora paura e non so nuotare.
Ho preso la patente dopo mille guide e fatto guide con altre persone,ma non guido.
Ho fatto parecchie assemblee e riunioni in 10anni di lavoro ,l'anno scorso sono scappata in panico incapace di pensare e parlare, davanti a tutti.

Non si superano tutte,le paure.

.:innominato:.

Ti è stata diagnosticata dal medico? Nel senso esiste come malattia a sé stante? Esistono diagnosi in cui il medico di dice che hai "solo" la fobia sociale?

claire

Mi è stata diagnosticata in occasione di una depressione ansiosa,quindi non a sè stante ma l'ho sempre sentita quella cosa,anche da piccola quando non ero ancora depressa non capivo più nulla in certi momenti sociali e diventavo viola

super unknown

Se si superasse ogni paura e para mentale a quest'ora non sarei più qui su questo forum probabilmente... Però, l'esperienzase se non è traumatizzante secondo me aiuta molto, io che ho poca esperienza su molte cose, noto e sento questo peso che genera insicurezza ed evitamento.

Clarie, se non ricordo male sei insegnante, comunque insegni, elementari, medie o liceo? L'esperienza ti ha fatto migliorare, prendere il controllo su certe dinamiche che genera la fobiasociale in anbito lavorativo o sei rimasta sempre con le stesse dinamiche sociofobiche che avevi alle prime armi da insegnante?

claire

Scuola primaria.
In questo periodo sto veramente devastata dal lavoro,sono in completo burnout,sempre più sociofobica,con sensi di inferiorità enormi e mi sento giudicata da tutti ad ogni respiro e ogni passo.Vorrei ogni giorno scappare e non lavorare più per liberarmi di queste incombenze quotidiane che mi pesano come macigni.Come dicevo poco fa,non sono scappata alle prime armi,ma al nono anno di insegnamento,letteralmente fuggita da un'assemblea in cui non ho retto per più di tre secondi gli sguardi dei presenti su di me.E altre cose fobiche mi capitano sempre,ammazzandomi.Quindi non direi che l'esperienza ha migliorato le mie dinamiche fobiche,lavoro per senso del dovere (imposto dagli "altri"di cui sento il giudizio addosso sempre),non certo per migliorare e guarire.Insegnare mi risucchia l'autostima e le risorse psicologiche.

reknub

Adesso vado su alfemminile a dire che il ciclo non esiste Basta non volerlobisogna crederci

super unknown

Sei scappata dall'insegnamento o da un assemblea sindacale o qualcosa del genere? Cmqe, come sociofobica, il lavoro da insegnante sarebbe uno degli ultimi lavori che un sociofobico afronterebbe/farebbe, non posso neanche immaginare come ti senti nel farlo ogni giorno, però e ammirevole il fatto che affronti ogni giorno il tuo disagio, a prescindere da tutto, devi essere fiera di te, molto fiera.

Keith

scappare da un assemblea ci può stare, d'altronde se siamo fatti così..capisco la vergogna che hai provato.. l'impegno ce lo metti e tanto anche, come siamo in molti a mettercelo qui. Certo, l'insegnante è un po' antifobico come lavoro, ma penso che alla fine la possibilità di sceglierselo il lavoro è limitata, si prende un po' quello che capita. Qualcuno qui è riuscito è scegliersi i lavori adatti, ci vuole un mix di abilità-coraggio-fortuna.. non sempre capitano tutti e tre i fattori purtroppo

Ansiaboy

poi secondo me è anche da tener conto che i medici non hanno la verità in tasca e quante volte sbagliano diagnosi..

Black_

La timidezza non c'entra con l'introversione. E neanche la fobia sociale. Ma voglio credere(e spero che lo sia) che sia davvero così come dici tu.

Van_Gogh

Anche le tasse a dire la verità non esistono.Basta non pagarle e non farsi trovare da equitalia.Se ti tagliano la luce accendi una candela

claire

Dall'assemblea di classe che avrei dovuto tenere io,con i genitori e gli altri insegnanti.Dovevo leggere un foglio e dopo il "buonasera"mi sono alzata dalla cattedra e mi sono chiusa in bagno chiamando mia madre che venisse a prendermi.

.:innominato:.

Questo è un altro discorso. Ero curioso di sapere se a qualcuno fosse stata diagnosticata esclusivamente quella.