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Vecchio 28-01-2016, 20:19   #1
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Dopo quasi 5 mesi che stavamo insieme tra alti e bassi, l'ho lasciato perché non ha funzionato. Mi trattava spesso male e non è scattato quella cosa in più dentro di me.
Purtroppo ho dovuto farlo, ciò provato più di una volta a credere in noi, credendo che lui cambiasse. Ma tanto era tutto inutile.
Sto pensando però che dopo lui e anche il mio ex che era finita in quel caso scelto da lui, che forse sono io quella sbagliata che forse, non so stare in una relazione.
Vorrei solo stare sola ma ho paura di deprimermi ancora di più e non farcela a rialzarmi.
Ho paura che sia colpa mia che non sono andate queste mie relazioni.
Che sono sbagliata io. E allora come farò non posso cambiare, ho paura che mia nessuno mi accetterà così come sono.
Sono spaventata dal mio futuro, e non tanto star sola mi piace, ma vorrei condividere i miei progetti con qualcuno al mio fianco.
Ma non so se mai questo accadrà.
Vecchio 28-01-2016, 21:50   #2
Banned
 

Cosa non ha funzionato nello specifico?
Era oggettivo che ti trattava male?
Cosa ti aspettavi da lui?

Una relazione come terapia, secondo me, è un approccio sbagliato. Si sta insieme con una persona solo per sentimento, punto.

Anche l'essere accettati incondizionatamente lo trovo sbagliato: in una relazione bisogna sempre venirsi incontro, nei limiti, e se si è "fuori dal mondo" bisogna adeguarcisi limitatamente alla relazione.
Vecchio 28-01-2016, 21:57   #3
Esperto
L'avatar di Inosservato
 

Quote:
Originariamente inviata da Morgana92 Visualizza il messaggio
Vorrei solo stare sola ma ho paura di deprimermi ancora di più e non farcela a rialzarmi.
non sono esperto ma se vuoi stare sola vuol dire che un rapporto lo vedi funzionale ad altro?
così credo sia difficile far durare un fidanzamento

se impari a star bene da sola impari anche a star bene con altri, se da sola non ci sai stare sei sempre a rischio di scelte "sbagliate" (se esiste il giusto e lo sbagliato in certe cose)

detto ciò mettersi in discussione è una pratica sempre interessante, ma per due esperienze finite non è possibile ipotizzare addirittura di essere "il problema"
Ringraziamenti da
cancellato15324 (28-01-2016), Markos (31-01-2016), The_Sleeper (29-01-2016)
Vecchio 29-01-2016, 09:39   #4
Esperto
L'avatar di hermit_nightman
 

Se ti trattava male...nessun rimpianto
Quello "giusto" ti tratterà bene,da principessa...o meglio regina
Vecchio 29-01-2016, 11:54   #5
Esperto
L'avatar di barclay
 

In questi casi, un po' di analisi non guasta: bisogna capire se c'è uno schema nel tipo di partner scelti.
Vecchio 29-01-2016, 12:02   #6
Esperto
L'avatar di barclay
 

Quote:
Originariamente inviata da hermit_nightman Visualizza il messaggio
Quello "giusto" ti tratterà bene,da principessa...o meglio regina
Un'ALTRA utentessa (di cui NON farò il nome) disse che un uomo che tratta una donna da regina è “troppo impegnativo”
Vecchio 29-01-2016, 13:16   #7
Banned
 

Quote:
Originariamente inviata da barclay Visualizza il messaggio
Un'ALTRA utentessa (di cui NON farò il nome) disse che un uomo che tratta una donna da regina è “troppo impegnativo”
Troppo impegnativo o meno, il punto è che comunque crea uno squilibrio nel rapporto. C'è la subordinazione dell'uno all'altra e questo non può essere un bene.

Essere "dolci","teneri", non equivale al mettere l'altro/a su di un piedistallo.
Si può benissimo avere piena cura ed interesse degli altrui bisogni senza castrare i propri.

Più che da regina dovrebbe trattarla da pari, persona. Almeno credo.

Che poi ultimamente dare il rispetto ed affetto dovuti venga visto come zerbinarsi ( perché il vero uomo ha da esse stronzo nella testa di alcuni/e) è un altro paio di maniche.
Ringraziamenti da
cancellato16622 (29-01-2016), clizia (29-01-2016)
Vecchio 29-01-2016, 13:43   #8
Esperto
L'avatar di barclay
 

Quote:
Originariamente inviata da The_Sleeper Visualizza il messaggio
Essere "dolci","teneri", non equivale al mettere l'altro/a su di un piedistallo. Si può benissimo avere piena cura ed interesse degli altrui bisogni senza castrare i propri.
Sarò più chiaro: ho scritto il post che hai quotato subito dopo aver letto questo…
Quote:
Originariamente inviata da liuk76 Visualizza il messaggio
Una relazione come terapia, secondo me, è un approccio sbagliato. Si sta insieme con una persona solo per sentimento, punto. Anche l'essere accettati incondizionatamente lo trovo sbagliato: in una relazione bisogna sempre venirsi incontro, nei limiti
Ed ho pensato a quel tipo di relazione in cui l'uomo DEVE essere PERFETTO, senza alcuna debolezza o difetto, mentre alla donna DEVE essere permesso TUTTO.

N.B.— Se poi questo è il caso di Morgana92, NON LO SO

Ultima modifica di barclay; 29-01-2016 a 13:48.
Vecchio 29-01-2016, 14:44   #9
Esperto
L'avatar di Josef K.
 

Quote:
Originariamente inviata da Morgana92 Visualizza il messaggio
Dopo quasi 5 mesi che stavamo insieme tra alti e bassi, l'ho lasciato perché non ha funzionato. Mi trattava spesso male e non è scattato quella cosa in più dentro di me.
Purtroppo ho dovuto farlo, ciò provato più di una volta a credere in noi, credendo che lui cambiasse. Ma tanto era tutto inutile.
Sto pensando però che dopo lui e anche il mio ex che era finita in quel caso scelto da lui, che forse sono io quella sbagliata che forse, non so stare in una relazione.
Vorrei solo stare sola ma ho paura di deprimermi ancora di più e non farcela a rialzarmi.
Ho paura che sia colpa mia che non sono andate queste mie relazioni.
Che sono sbagliata io. E allora come farò non posso cambiare, ho paura che mia nessuno mi accetterà così come sono.
Sono spaventata dal mio futuro, e non tanto star sola mi piace, ma vorrei condividere i miei progetti con qualcuno al mio fianco.
Ma non so se mai questo accadrà.


Mi dispiace, capisco quello che provi. In questi momenti non è facile restare obiettivi su quanto si valga, quel che si voglia ed individuare perciò il confine tra le nostre mancanze e quelle degli altri. E' importante però non vedere colpe dove non ci siano, pensando che tu sia sbagliata nel non accettare l'amore o il sentimento che ti arrivino in forme che non incontrano il tuo, dal momento che il sentimento non è un valore assoluto, qualcosa che tu sia costretta a ricambiare o soddisfare per dimostrare a te stessa di esserne all'altezza, e perciò "normale". Tu sei quello che sei, non c'è alcuna maledizione su di te, nessun errore, destino già scritto dal quale tu debba smarcarti, imponendoti di ragionare e sentire con la testa ed il cuore altrui. Il fatto che tu abbia dei problemi, e che possa vivere in modo complesso la tua sensibilità e fragilità, non ha nulla a che fare con quanto sia legittimo attendersi dagli altri - il rispetto reciproco che vi dovete - nel momento nel quale si tratti di incontrarvi sul piano affettivo. Ama te stessa, vivi la libertà di questo sentimento, rendine parte chi desideri e concedigli quel che sei, e che lui possa fare altrettanto per se stesso e per te, l'uno per l'altra secondo le vostre possibilità e responsabilità.

Ultima modifica di Josef K.; 29-01-2016 a 14:57.
Ringraziamenti da
Markos (31-01-2016), The_Sleeper (29-01-2016)
Vecchio 29-01-2016, 15:26   #10
Esperto
 

Ti scegli quelli sbagliati pensando siano quelli giusti. Succede a molti.
Ringraziamenti da
cancellato15732 (31-01-2016)
Vecchio 29-01-2016, 15:39   #11
Esperto
L'avatar di barclay
 

Quote:
Originariamente inviata da M.me Adelaide Visualizza il messaggio
cercare dei rapporti non proprio tradizionali ma più adatti alle tue esigenze
Sono curioso: che intendi per “non tradizionali”
Vecchio 29-01-2016, 16:33   #12
Esperto
 

C'è anche chi in un rapporto cerca la sottomissione completa
Vecchio 29-01-2016, 19:42   #13
Esperto
L'avatar di barclay
 

Quote:
Originariamente inviata da M.me Adelaide Visualizza il messaggio
Ad esempio ci di aspetta che, se non ci sono impedimenti logistici, ci si veda più volte a settimana, o cmq il più possibile.
Magari una persona che necessita di molti spazi soffre una simile frequenza.

Oppure ci si aspetta una condivisione dei pensieri non dico totale ma molto profonda, e magari invece una persona sente di dover gestire da sola senza neanche parlarne determinate cose.
L'importante è che ci sia equilibrio: non giudicherei "sana" una relazione in cui soltanto lei ha diritto a star sola e soltanto lei ha diritto ad avere segreti o peggio in cui «Oggi voglio stare da sola» significhi «Oggi voglio stare da sola con [nome di un maschione]»

Ultima modifica di barclay; 29-01-2016 a 19:45.
Vecchio 30-01-2016, 17:42   #14
Esperto
L'avatar di barclay
 

Quote:
Originariamente inviata da M.me Adelaide Visualizza il messaggio
Sei tu che hai introdotto la disparità. Io non giudicherei sana neanche un rapporto in cui LUI ha dei diritti che lei non ha.
Non direi: sono sempre state le donne a darmi l'aut-aut, giustificandosi dicendo che sono merce avariata e quindi non potevo pretendere niente (hanno usato altre parole, ma il succo del loro discorso era quello)

Ultima modifica di barclay; 30-01-2016 a 17:44.
Vecchio 31-01-2016, 00:58   #15
Esperto
L'avatar di barclay
 

Quote:
Originariamente inviata da M.me Adelaide Visualizza il messaggio
ma mica da questo deduco che tutti gli uomini con tutte le donne fanno così
Infatti io deduco che tutte le donne fanno così CON ME (e non con tutti gli uomini)
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