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Vecchio Ieri, 21:45   #161
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Originariamente inviata da gaucho Visualizza il messaggio
Free Palestine, dovremmo riconoscere anche noi lo Stato, su sta roba sono più sinistro pazienza

Comunque stasera il nostro Presidente del Consiglio ha chiamato Netanyahu e ha detto che è inaccettabile la situazione.
Magari anche tu se ti informi scoprirai che i palestinesi hanno sempre sabotato qualsiasi trattativa sui due stati, lo sai cosa vuol dire from the river to the sea?
Due statri si può fare, chi comanda là hamas che non fa votare la popolazione da venti anni?
Vecchio Ieri, 22:06   #162
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Originariamente inviata da Sasuke Visualizza il messaggio
Allora prima di tutto non è in atto un genocidio, i dati che circolano sono dati da hamas, una associazione terroristica che da 20 anni vieta anche di votare nella striscia, è in corso una guerra, in guerra muoiono i civili, non mi sembra che per la popolazione tedesca italiana o francese nella seconda guerra mondiale si sia parlato di genocidio, non lo so fa neanche per la popolazione dell'URSS(anche se in quel caso era in atto durante il conflitto, soprattutto tra il 41 e il 43, vennero uccisi sotto occupazione circa 12 milioni di cittadini sovietici), Israele non ha nessun motivo di uccidere civili in quanto tali, anzi l'esercito israeliano avverte con messaggi telefonate volantini prima di bombardare infrastrutture civili, so che sembra strano in quanto nessuno ha mai dimostrato tanto rispetto per i civili in guerra ma così è, i morti civili palestinesi ci sono, come ci sono in qualsiasi conflitto, forse non aiuta il fatto che i militanti di hamas combattono senza divisa militare usano aeree civili come basi e i cvili come scudi umani, sui bambini orfanelli etc al posto tuo non farei sarcasmo, se ti informi scopri che gli ospedali israeliani da decenni curano gratuitamente persone che vengono portate apposta dalla striscia, soprattutto bambini, a me che ci credi o no non importa ma se prendi qualsiasi mia affermazione e fai una ricerca sul web in inglese scoprirai che è proprio così, come scoprirai che i convogli degli aiuti sono scortati dall'esercito israeliano perché hamas li requisisce e li vende senza darli gratis alla popolazione, come potresti scoprire che hamas vieta a qualsiasi ong non gradita a loro di fornire aiuti ai civili, con esplicite e pubbliche minacce di morte, io non bypasso niente siete voi che parlate di genocidio apartheid e cazzate simili quando Israele è abitata per un quarto da non ebrei i quali hanno pari diritti e nessuna discriminazione, la striscia è gestita da una associazione terroristica la quale ha dichiarato guerra sterminando 1300 civili in un pomeriggio quello che succede oggi sono atti di guerra, che sicuramente Israele non voleva, Israele ha vinto 6 guerre in ottanta anni contro vari stati islamici e ha sempre restituito i territori conquistati, se siete convinti che gli serva il territorio della striscia non ci avete capito niente, e se siete convinti che vogliano sterminare i 'palestinesi dentro o fuori da Israele ancora di meno, da quando esiste Israele la popolazione palestinese è sestuplicata e il loro tenore di vita è migliorato in maniera considerevole.
Guarda, capisco che tu voglia difendere Israele, ma quello che scrivi è una caricatura della realtà.

Dire che “non è in atto un genocidio” solo perché i dati arrivano da Gaza è ridicolo: quei dati sono stati confermati da fonti internazionali, dall’ONU, da ONG indipendenti e persino da fonti israeliane. La Corte Internazionale di Giustizia non apre un’indagine per “chiacchiere da bar”.

Hamas è una piaga, certo. Ma questo non rende Israele immune da critiche. Migliaia di civili morti, bombardamenti su scuole, ambulanze, campi profughi (tutto documentato). Se questo per te è “rispetto per i civili”, allora abbiamo standard morali molto diversi.

Quanto agli arabi israeliani: dire che vivono “senza nessuna discriminazione” è propaganda. Esistono quartieri arabi con servizi scadenti, meno fondi pubblici, meno infrastrutture. La legge sullo Stato-nazione del 2018 ha messo nero su bianco che Israele è solo lo Stato del popolo ebraico. Come fai a chiamarla uguaglianza?

Criticare tutto questo non è antisemitismo. È guardare in faccia la realtà.
Vecchio Ieri, 22:12   #163
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Originariamente inviata da Sikerhoof Visualizza il messaggio
Guarda, capisco che tu voglia difendere Israele, ma quello che scrivi è una caricatura della realtà.

Dire che “non è in atto un genocidio” solo perché i dati arrivano da Gaza è ridicolo: quei dati sono stati confermati da fonti internazionali, dall’ONU, da ONG indipendenti e persino da fonti israeliane. La Corte Internazionale di Giustizia non apre un’indagine per “chiacchiere da bar”.

Hamas è una piaga, certo. Ma questo non rende Israele immune da critiche. Migliaia di civili morti, bombardamenti su scuole, ambulanze, campi profughi (tutto documentato). Se questo per te è “rispetto per i civili”, allora abbiamo standard morali molto diversi.

Quanto agli arabi israeliani: dire che vivono “senza nessuna discriminazione” è propaganda. Esistono quartieri arabi con servizi scadenti, meno fondi pubblici, meno infrastrutture. La legge sullo Stato-nazione del 2018 ha messo nero su bianco che Israele è solo lo Stato del popolo ebraico. Come fai a chiamarla uguaglianza?

Criticare tutto questo non è antisemitismo. È guardare in faccia la realtà.
Tutto quello che ho scritto è documentato, nella striscia è in corso una crisi umanitaria, perché c'è una guerra in corso, Israele ha messo nero su bianco che Israele è lo stato esclusivo del popolo ebraico, non vuol dire che escludono gli altri, vuol dire che anche se metà degli ebrei vivono fuori da Israele lo stato considera Israele come unica patria legittima di chi è ebreo, si tratta di rendere ancora più forte il concetto espresso dalla legge del ritorno, in pratica vuol dire che nessuno stato al mondo tranne Israele riconosce essere ebrei come tratto distintivo identitario.
Vecchio Ieri, 22:13   #164
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Identitario nazionale.
Vecchio Ieri, 22:20   #165
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Originariamente inviata da Sasuke Visualizza il messaggio
Tutto quello che ho scritto è documentato, nella striscia è in corso una crisi umanitaria, perché c'è una guerra in corso, Israele ha messo nero su bianco che Israele è lo stato esclusivo del popolo ebraico, non vuol dire che escludono gli altri, vuol dire che anche se metà degli ebrei vivono fuori da Israele lo stato considera Israele come unica patria legittima di chi è ebreo, si tratta di rendere ancora più forte il concetto espresso dalla legge del ritorno, in pratica vuol dire che nessuno stato al mondo tranne Israele riconosce essere ebrei come tratto distintivo identitario.
Che Israele si definisca “Stato del popolo ebraico” non è solo un richiamo identitario astratto: ha implicazioni concrete. La legge del 2018 ha declassato l’arabo da lingua ufficiale, ha dato priorità alla costruzione di insediamenti ebraici, e ha sancito che solo il popolo ebraico ha il diritto all’autodeterminazione in Israele.
Questa non è solo un’affermazione simbolica: istituzionalizza una gerarchia etnica.

Dire che non si escludono gli altri, quando la legge stessa li esclude da diritti fondamentali di rappresentanza, identità e territorio, è una contraddizione.

Che poi esista una crisi umanitaria “perché c’è una guerra” è una semplificazione: la guerra non giustifica tutto, e il diritto internazionale esiste proprio per limitare gli abusi, anche durante un conflitto.
Bombardare ambulanze, ospedali, convogli umanitari, o lasciare una popolazione senza acqua e medicine non rientra nelle regole della guerra, ed è per questo che la Corte Internazionale di Giustizia ha aperto un procedimento.

Difendere Israele non significa dover chiudere gli occhi su tutto. Anche chi ama un paese può (e deve) criticarlo quando sbaglia.
Vecchio Ieri, 22:21   #166
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Si ok allora sei negazionista del genocidio.
A posto, era una delle opzioni.
Vecchio Ieri, 22:23   #167
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Originariamente inviata da claire Visualizza il messaggio
Si ok allora sei negazionista del genocidio.
A posto, era una delle opzioni.
Io ho citato alcuni fatti non ci hai neanche provato a informarti o confutare.
Vecchio Ieri, 22:27   #168
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Originariamente inviata da Sikerhoof Visualizza il messaggio
Che Israele si definisca “Stato del popolo ebraico” non è solo un richiamo identitario astratto: ha implicazioni concrete. La legge del 2018 ha declassato l’arabo da lingua ufficiale, ha dato priorità alla costruzione di insediamenti ebraici, e ha sancito che solo il popolo ebraico ha il diritto all’autodeterminazione in Israele.
Questa non è solo un’affermazione simbolica: istituzionalizza una gerarchia etnica.

Dire che non si escludono gli altri, quando la legge stessa li esclude da diritti fondamentali di rappresentanza, identità e territorio, è una contraddizione.

Che poi esista una crisi umanitaria “perché c’è una guerra” è una semplificazione: la guerra non giustifica tutto, e il diritto internazionale esiste proprio per limitare gli abusi, anche durante un conflitto.
Bombardare ambulanze, ospedali, convogli umanitari, o lasciare una popolazione senza acqua e medicine non rientra nelle regole della guerra, ed è per questo che la Corte Internazionale di Giustizia ha aperto un procedimento.

Difendere Israele non significa dover chiudere gli occhi su tutto. Anche chi ama un paese può (e deve) criticarlo quando sbaglia.
L'arabo in Israele è lingua ufficiale studiata parlata e esposta ovunque Wikipedia può anche dirti che è declassata ma se ti capita vedrai scritte in arabo dappertutto e lo sentirai parlare dappertutto e non esiste nessuna gerarchia etnica anzi nel mondo del lavoro i non ebrei in Israele sono avvantaggiati perché non sono obbligati a svolgere il servizio militare e entrano a lavorare o all'università due e tre anni prima degli ebrei, ripeto l'esercito israeliano avverte prima di bombardare, e scorta gli aiuti umanitari, che regala, è hamas che impedisce il libero accesso agli aiuti.
Vecchio Ieri, 22:28   #169
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Da quel che sento mi pare che ormai siano rimasti (fortunatamente) ben pochi a difendere Israele anche perché è indifendibile. Anche gente di destra tipo mio padre condanna ferocemente questo genocidio, almeno c’è qualcosa su cui destra, sinistra, centro, angolo sono d’accordo.
Vecchio Ieri, 22:45   #170
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Che poi parlate di gerarchia etnica, la metà degli ebrei è di tratti somatici uguali agli arabi per il semplice motivo che vivono in quelle zone da sempre, tutti parlano ebraico, l'unico modo per distinguere un arabo da un ebreo mizrahi è dai vestiti, se sono laici non li può distinguere nessuno, e la metà degli ebrei in Israele è laica o atea, forse credevate che gli ebrei sono più bianchi o cose del genere, non è così, anche volendo voglio vedere come si può discriminare qualcuno che parla la stessa lingua si veste uguale e ha gli stessi tratti somatici, pure circoncisi sono, ma forse secondo voi si controllano i documenti ogni volta che parlano
Vecchio Ieri, 22:49   #171
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L'arabo in Israele è lingua ufficiale studiata parlata e esposta ovunque Wikipedia può anche dirti che è declassata ma se ti capita vedrai scritte in arabo dappertutto e lo sentirai parlare dappertutto e non esiste nessuna gerarchia etnica anzi nel mondo del lavoro i non ebrei in Israele sono avvantaggiati perché non sono obbligati a svolgere il servizio militare e entrano a lavorare o all'università due e tre anni prima degli ebrei, ripeto l'esercito israeliano avverte prima di bombardare, e scorta gli aiuti umanitari, che regala, è hamas che impedisce il libero accesso agli aiuti.
È vero che l’arabo è presente nello spazio pubblico israeliano (sui cartelli, nei documenti, nelle scuole) ma dalla legge del 2018 non è più considerato una lingua ufficiale paritaria: è stato declassato a “lingua con status speciale”. Non è solo “Wikipedia a dirlo”, è scritto nella legge stessa, e lo denunciano anche organizzazioni israeliane per i diritti civili. Questo non vuol dire che l’arabo sia sparito, ma che il suo valore simbolico e istituzionale è stato ridimensionato.

Dire che “non esiste nessuna gerarchia etnica” è ingenuo o volutamente negazionista. Esistono evidenze molto documentate di disuguaglianze sistemiche tra cittadini ebrei e cittadini arabi in Israele: nei fondi pubblici, nella pianificazione urbana, nell’accesso alla terra, nei tassi di demolizione delle abitazioni, e nelle opportunità professionali. Il fatto che i cittadini arabi non facciano il servizio militare, ad esempio, non è un vantaggio: in molti settori professionali si preferiscono i veterani dell’esercito, e questo finisce per penalizzare proprio chi non ha servito, cioè quasi tutti gli arabi.

Quanto alla guerra in corso: che l’IDF in certi casi scorti convogli o avvisi prima di colpire non nega le migliaia di vittime civili, i bombardamenti su scuole, ospedali, ambulanze, né le denunce da parte dell’ONU, dell’OMS, della Croce Rossa. E no, non è tutto colpa di Hamas. Il diritto internazionale obbliga tutte le parti in conflitto a proteggere i civili, e l’uso di scudi umani non autorizza bombardamenti indiscriminati.
Vecchio Ieri, 23:00   #172
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Originariamente inviata da Sikerhoof Visualizza il messaggio
È vero che l’arabo è presente nello spazio pubblico israeliano (sui cartelli, nei documenti, nelle scuole) ma dalla legge del 2018 non è più considerato una lingua ufficiale paritaria: è stato declassato a “lingua con status speciale”. Non è solo “Wikipedia a dirlo”, è scritto nella legge stessa, e lo denunciano anche organizzazioni israeliane per i diritti civili. Questo non vuol dire che l’arabo sia sparito, ma che il suo valore simbolico e istituzionale è stato ridimensionato.

Dire che “non esiste nessuna gerarchia etnica” è ingenuo o volutamente negazionista. Esistono evidenze molto documentate di disuguaglianze sistemiche tra cittadini ebrei e cittadini arabi in Israele: nei fondi pubblici, nella pianificazione urbana, nell’accesso alla terra, nei tassi di demolizione delle abitazioni, e nelle opportunità professionali. Il fatto che i cittadini arabi non facciano il servizio militare, ad esempio, non è un vantaggio: in molti settori professionali si preferiscono i veterani dell’esercito, e questo finisce per penalizzare proprio chi non ha servito, cioè quasi tutti gli arabi.

Quanto alla guerra in corso: che l’IDF in certi casi scorti convogli o avvisi prima di colpire non nega le migliaia di vittime civili, i bombardamenti su scuole, ospedali, ambulanze, né le denunce da parte dell’ONU, dell’OMS, della Croce Rossa. E no, non è tutto colpa di Hamas. Il diritto internazionale obbliga tutte le parti in conflitto a proteggere i civili, e l’uso di scudi umani non autorizza bombardamenti indiscriminati.
Anche da questo messaggio si capisce che stai citando cose dal web ma non sai di cosa stai parlando, in Israele gli arabi o chiunque non è ebreo può scegliere se fare il militare o no (discorso a parte per gli haredim, gli ebrei ortodossi religiosi)se fare servizio civile o se non fare niente, e la percentuale dei militari di carriera è più alta fra gli arabi che fra gli ebrei, anche perché partono come volontari, Israele è uno stato sotto attacco continuo quindi fare il militare è visto come un onore, in un posto così pericoloso è logico apprezzare chi ha servito nell'esercito e difende lo stato.
Vecchio Ieri, 23:07   #173
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Ah lascio una chicca per i propal sinistro referendari affranti nostrani, per avere la cittadinanza in Israele bastano tre anni di residenza, i vari ius per i non ebrei non interessano, alla faccia della discriminazione genocida imperialista destrorsa dell'impero giudaico massone.
Vecchio Ieri, 23:10   #174
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Originariamente inviata da Sasuke Visualizza il messaggio
Che poi parlate di gerarchia etnica, la metà degli ebrei è di tratti somatici uguali agli arabi per il semplice motivo che vivono in quelle zone da sempre, tutti parlano ebraico, l'unico modo per distinguere un arabo da un ebreo mizrahi è dai vestiti, se sono laici non li può distinguere nessuno, e la metà degli ebrei in Israele è laica o atea, forse credevate che gli ebrei sono più bianchi o cose del genere, non è così, anche volendo voglio vedere come si può discriminare qualcuno che parla la stessa lingua si veste uguale e ha gli stessi tratti somatici, pure circoncisi sono, ma forse secondo voi si controllano i documenti ogni volta che parlano
Guarda, nessuno ha mai sostenuto che la discriminazione in Israele avvenga perché gli arabi sembrano diversi fisicamente dagli ebrei mizrahi o sefarditi. Non è una questione di aspetto o di religione, ma di diritti e trattamento concreto. I tratti somatici simili non impediscono affatto la presenza di discriminazioni. Basti pensare che in tanti contesti nel mondo (anche tra persone con lingua, cultura e aspetto simile) esistono disuguaglianze ben documentate.

In Israele, i cittadini arabi sono ufficialmente riconosciuti come gruppo nazionale distinto, e i dati statistici li distinguono apertamente dagli ebrei. Non è una “teoria complottista”: è l'Istituto Centrale di Statistica israeliano che fa questa classificazione.

Poi, il fatto che molti arabi parlino ebraico, siano laici, o condividano aspetti culturali con gli ebrei israeliani non impedisce che ci siano barriere di tipo burocratico, legale ed economico. La discriminazione moderna non si basa più solo su razze “visibili”, ma su strutture istituzionali, leggi, e trattamenti preferenziali o svantaggi sistemici.
Vecchio Ieri, 23:12   #175
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Originariamente inviata da Sikerhoof Visualizza il messaggio
Guarda, nessuno ha mai sostenuto che la discriminazione in Israele avvenga perché gli arabi sembrano diversi fisicamente dagli ebrei mizrahi o sefarditi. Non è una questione di aspetto o di religione, ma di diritti e trattamento concreto. I tratti somatici simili non impediscono affatto la presenza di discriminazioni. Basti pensare che in tanti contesti nel mondo (anche tra persone con lingua, cultura e aspetto simile) esistono disuguaglianze ben documentate.

In Israele, i cittadini arabi sono ufficialmente riconosciuti come gruppo nazionale distinto, e i dati statistici li distinguono apertamente dagli ebrei. Non è una “teoria complottista”: è l'Istituto Centrale di Statistica israeliano che fa questa classificazione.

Poi, il fatto che molti arabi parlino ebraico, siano laici, o condividano aspetti culturali con gli ebrei israeliani non impedisce che ci siano barriere di tipo burocratico, legale ed economico. La discriminazione moderna non si basa più solo su razze “visibili”, ma su strutture istituzionali, leggi, e trattamenti preferenziali o svantaggi sistemici.
Cita una legge che discrimina qualcuno in Israele poi ne riparliamo.
Vecchio Ieri, 23:37   #176
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Anche da questo messaggio si capisce che stai citando cose dal web ma non sai di cosa stai parlando, in Israele gli arabi o chiunque non è ebreo può scegliere se fare il militare o no (discorso a parte per gli haredim, gli ebrei ortodossi religiosi)se fare servizio civile o se non fare niente, e la percentuale dei militari di carriera è più alta fra gli arabi che fra gli ebrei, anche perché partono come volontari, Israele è uno stato sotto attacco continuo quindi fare il militare è visto come un onore, in un posto così pericoloso è logico apprezzare chi ha servito nell'esercito e difende lo stato.
Il fatto che in Israele alcuni cittadini arabi possano scegliere di prestare servizio militare, non significa che godano automaticamente della stessa considerazione sociale, degli stessi diritti pratici o delle stesse opportunità.

Il punto non è il servizio militare in sé, ma il peso che ha nella società israeliana e quanto incide sull’accesso a certe risorse. In molte situazioni (borse di studio, alloggi universitari, impieghi pubblici e privati) aver fatto il servizio militare è un requisito, o almeno un vantaggio competitivo. Questo genera, nei fatti, una disuguaglianza strutturale, perché la maggior parte dei cittadini arabi, pur potendo arruolarsi, non lo fa (e questo ha cause culturali, storiche e politiche ben precise).

Inoltre, alcune comunità arabe che vorrebbero partecipare al servizio civile incontrano ostacoli burocratici o politici, o si trovano sotto pressione sociale da entrambe le parti. Non è una questione in bianco e nero.

Israele è sicuramente un paese complesso, dove convivono elementi democratici e tensioni profonde. Bisogna riconoscere che esistono disparità reali, documentate da numerosi studi e rapporti (ad esempio Human Rights Watch, Adalah, B’Tselem).
Vecchio Ieri, 23:55   #177
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Originariamente inviata da Sasuke Visualizza il messaggio
Cita una legge che discrimina qualcuno in Israele poi ne riparliamo.
Ne ho già parlato, ma a quanto pare devo ripetermi: la Legge Fondamentale sullo Stato-Nazione del Popolo Ebraico, approvata nel 2018.

Questa legge stabilisce che Israele è lo Stato-nazione del popolo ebraico, e che l'autodeterminazione nazionale è riservata solo al popolo ebraico. L’arabo, che prima era lingua ufficiale al pari dell’ebraico, è stato declassato a “lingua con uno status speciale”.

Non si tratta solo di simboli: una legge fondamentale ha lo stesso peso di una costituzione (che Israele non ha formalmente), quindi stabilisce la gerarchia dei valori giuridici dello Stato. E in questo caso, rende ufficiale che i cittadini ebrei hanno una centralità identitaria superiore rispetto agli altri. È una discriminazione istituzionalizzata, e molti cittadini arabi israeliani (oltre che intellettuali ebrei e giuristi) l’hanno denunciata come tale.

Inoltre, non tutto ciò che è discriminatorio passa necessariamente da leggi scritte in modo esplicito.
Chiedere una legge che dica apertamente "tu sei discriminato" è un po’ ingenuo. Oggi la discriminazione istituzionale spesso opera in modo molto più sottile, ma non per questo è meno reale.
Vecchio Oggi, 00:26   #178
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Originariamente inviata da Sikerhoof Visualizza il messaggio
Ne ho già parlato, ma a quanto pare devo ripetermi: la Legge Fondamentale sullo Stato-Nazione del Popolo Ebraico, approvata nel 2018.

Questa legge stabilisce che Israele è lo Stato-nazione del popolo ebraico, e che l'autodeterminazione nazionale è riservata solo al popolo ebraico. L’arabo, che prima era lingua ufficiale al pari dell’ebraico, è stato declassato a “lingua con uno status speciale”.

Non si tratta solo di simboli: una legge fondamentale ha lo stesso peso di una costituzione (che Israele non ha formalmente), quindi stabilisce la gerarchia dei valori giuridici dello Stato. E in questo caso, rende ufficiale che i cittadini ebrei hanno una centralità identitaria superiore rispetto agli altri. È una discriminazione istituzionalizzata, e molti cittadini arabi israeliani (oltre che intellettuali ebrei e giuristi) l’hanno denunciata come tale.

Inoltre, non tutto ciò che è discriminatorio passa necessariamente da leggi scritte in modo esplicito.
Chiedere una legge che dica apertamente "tu sei discriminato" è un po’ ingenuo. Oggi la discriminazione istituzionale spesso opera in modo molto più sottile, ma non per questo è meno reale.
Non c'è niente di discriminatorio in quello che citi e infatti ricorri a : la discriminazione opera in modo molto più sottile, la verità è che lo stato non discrimina nessuno ma come scrivi c'è tensione sociale, sarà che i vicini tentano dal 1948 di distruggere Israele con varie guerre sarebbe strano se non ce ne fossero.
Vecchio Oggi, 00:34   #179
Esperto
L'avatar di muttley
 

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Originariamente inviata da Sasuke Visualizza il messaggio
Anche da questo messaggio si capisce che stai citando cose dal web ma non sai di cosa stai parlando
Perché tu invece da cosa ricavi le tue info se non dal web? Hai canali di informazione alternativi al web? Sei stato in Israele, hai contatti con il paese, sei un membro del Mossad?
Vecchio Oggi, 00:42   #180
Esperto
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Originariamente inviata da muttley Visualizza il messaggio
Perché tu invece da cosa ricavi le tue info se non dal web? Hai canali di informazione alternativi al web? Sei stato in Israele, hai contatti con il paese, sei un membro del Mossad?
Si, per quanto riguarda il Mossad viene citato sempre a sproposito intanto anche tu oltre fare ironia o accusare non contesti niente nel merito.
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