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Vecchio 19-10-2014, 18:11   #1
Esperto
 

La domenica mattina, al contrario di tutte le persone normali, è l'unico giorno della settimana in cui mi sveglio alle 6 senza mettere la sveglia. E' una maledetta condanna, perché tutti gli altri giorni che dovrei svegliarmi alle 6 invece poi mi sveglio alle 7. Comunque, a volte la domenica mattina non trovo nulla di meglio da fare che scrivere, per ritardare il momento in cui devo alzarmi e iniziare la giornata, così avevo scritto tutta una roba che volevo postare qui ma poi l'ho cancellata -perché era troppo lunga e so che molti di voi si stancano.
Invece è una roba importante -non importante come respirare e broccolare, ma comunque.
E così ho deciso masochisticamente di riscriverla, riassumendo il tutto in una forma semplice con frasi elementari senza troppe subordinate, anche perché io non so usare bene le virgole e non si capisce mai un cazzo.
Non prometto niente, comunque.
Beh, ecco, volevo parlare di depressione. Si, lo so, di nuovo. Che barba. Ma coraggio, tanto chi è già depresso al massimo dopo starà peggio.
Allora.
La depressione è una malattia. Giusto? Diciamo di si, senza metterci a disquisire su cosa sia una malattia e cosa sia la depressione.
Chi soffre di depressione, soffre due volte quando praticamente tutti gli altri ne parlano come se si trattasse di un disturbo passeggero dell'umore, confondendola con la tristezza, o come se fosse una condizione che dipende dalla volontà della persona che ne soffre.
Odioso, va bene.
La depressione invece è una malattia a tutti gli effetti.
Come scriveva Wallace, non solo una malattia dell'anima ma anche fisica: come una nausea del corpo. Qualcosa del genere, se volete la definizione precisa andatevi a leggere Wallace (non so se ne vale la pena, ma).
Allora, una malattia è caratterizzata da queste cose:
0-ha delle cause
1-ha dei sintomi
2-ha un decorso
3-può avere una cura definitiva, oppure
4-non c'è una cura definitiva ma si può tenere sotto controllo e conviverci, anche per anni
5-alla fine si muore, non tanto per la malattia ma per semplice determinismo
Concentriamoci sui punti 3 e 4: nel caso della depressione, la situazione varia da persona a persona. Qualcuno può guarire qualcun altro non se ne libererà mai del tutto, ma può imparare a conviverci.
Diciamo che in alcuni casi è come avere l'influenza e in altri casi è come avere il diabete.
Al di là di quello che pensa la gente, che poi c'è gente che voterebbe ancora berlusconi se potesse quindi di quello che pensa già a prescindere non dovremmo fidarci, mi interessa quello che pensa il diretto interessato: il depresso.
Il depresso vuole che la sua condizione venga definita malattia, trattata come una malattia, rispettata come una malattia.
Però egli stesso spesso non rispetta i punti 3 e 4, poiché crede che per lui non ci sia speranza, che niente potrà farlo stare meglio, che non ne vale la pena ecc.
Ora, lo so che spesso è la depressione a parlare, non il depresso.
E' la malattia che succhia forze, energia, voglia di fare qualcosa e la capacità di farlo. Però questo capita con tutte le malattie, la natura matrigna non ha creato malattie che instillino gioia di vivere e felicità. Quella bastarda infame. Ma tant'è. Facciamocene una ragione, e iniziamo ad agire di conseguenza.
Abbiamo una malattia --> curiamoci.
Se non rientriamo nella "fortunata" casistica del punto 3 (quelli per cui c'è una cura definitiva), non dobbiamo disperarci. Siamo diabetici, mettiamola così.
Abbiamo una malattia che ci accompagnerà per il resto della vita, a volte la sentiremo meno a volte di più, ma possiamo comunque tenerla a bada, possiamo conviverci.
Per un diabetico è una seccatura sapere che per il resto della sua vita dovrà fare attenzione all'alimentazione, rinunciare a qualcosa e prendere l'insulina, ma sa che così potrà vivere ancora e sopratutto eviterà di farsi amputare un piede o perdere la vista.
Ecco, nel caso della depressione manca l'elemento del terrore: non sappiamo a cosa andiamo incontro se non interveniamo. Si, certo: crediamo di saperlo.
Ma quasi sempre vivere nella convinzione di sapere qualcosa vuol dire sbagliarsi, e conoscendo un po' come va la vita ci si sbaglia per difetto. E' un dato di fatto. C'è una bella differenza tra il credere di sapere e saperlo per certo.
Le altre malattie sono prevedibili, hanno anni di studi alle spalle, casi e controcasi e intere pagine su internet dove, inserendo i sintomi che hai (senso di spossatezza, mancanza di appetito, febbrucola) puoi facilmente constatare che soffri di una grave patologia che, se non curata, porterà a conseguenze devastanti, quali: paranoia, perdite anali, caduta delle orecchie, dislocamento delle rotule, dipendenza da carlo conti. Così giustamente uno si caga in mano e corre dal medico.
Con la depressione no, è tutto molto più vago. Non si sa di preciso come evolverà la cosa, quali conseguenze ti aspettano nel futuro.
Questo dipende in parte dalla convinzione del depresso che per lui non ci sia un futuro; che continuerà più o meno a vivere allo stesso modo finchè un bel giorno, ancora giovane, morirà pacificamente nel sonno. Oppure deciderà di togliersi la vita, cosa che spesso non indica la reale intenzione di farlo ma è più che altro un pensiero di conforto, come il fatto di sapere che anche nella merda totale c'è comunque una via d'uscita.
Ma appunto tra il credere di sapere e il sapere c'è di mezzo lo spazio siderale.
Per quanto confortante sia pensare al suicidio, nessuno ti dice quanto sia scabroso un corpo tranciato da un treno, quanto sia doloroso morire per asfissia, quanto sia terribile l'agonia di chi decide di buttarsi dal balcone, se non muore subito per l'impatto.
Nessuno ti dice quanto poco dignitoso sia morire soffocati dal proprio vomito dopo un'overdose o spappolarsi il cervello con un fucile (alcuni miti del rock e del cinema ogni tanto lo fanno, ma non vuol dire che sia figo solo perché l'hanno fatto john bonham e marilyn. loro erano fighi comunque, noi no).
Quindi teniamoci pure il pensiero, se ci conforta, ma iniziamo a guardare in faccia le cose come stanno. Iniziamo a immaginarci da vecchi, con le sofferenze e i rimpianti di una vita non vissuta che ci rendono scorbutici e irranciditi, senza nipotini, niente vacanze da pensionato, niente club del burraco, a curarci le emorroidi da soli, senza sapere come usare i telecomandi e i telefonini del futuro. Soli.
[continua]
Vecchio 19-10-2014, 18:12   #2
Esperto
 

[...] E senza il forum di fs.com, perché, se non chiude prima, un giorno anche i mod diventeranno vecchi e non sapranno più usare i computer del futuro, e non contiamo troppo sul ricambio generazionale.
Ora, bisogna dire che è un diritto di ogni malato scegliere se accettare le cure o meno. Ci sono malattie, come il cancro, per cui la cura non è poi tanto meglio della malattia stessa.. è comprensibile se qualcuno si rifiutasse di fare la chemio, con tutti gli effetti collaterali che ha.
Ma se un diabetico rifiutasse le cure, solo per evitare un po' di sbattimento in cambio di vantaggi molto superiori, sarebbe molto più assurdo.
Dunque:
la depressione non è una malattia = ridicolo
la depressione è una malattia ma non si può curare = ridicolo
*ridicolo = balle
E' vero, rispetto alle altre malattie abbiamo anche degli svantaggi.
Un malato di diabete non è detto che non si senta disperato, ma di solito riceve il sostegno di tutta una rete sociale (famiglia, amici, conoscenti, gli stessi medici), al contrario un depresso spesso è solo ad affrontare la sua condizione.
Deve trovare da solo la forza di reagire, di aiutarsi, di andare avanti, sapendo che probabilmente nessuno gli darà supporto e solidarietà -a volte, nemmeno gli stessi psicomedici.
Io speravo di trovarlo qui, questo supporto. Poi mi sono resa conto che qui puoi avere un po' di empatia e solidarietà, ma che l'attenzione che ricevi non dura nel tempo. All'inizio sei una novità, o se fai un'uscita particolarmente drammatica ricevi attenzione per un po', ma ci saranno altre novità e altre cose più interessanti. Nemmeno io sono esente da questa logica, non la sto criticando: è il limite del virtuale, il limite di riunire in uno stesso luogo molta gente molto eterogenea e con un ricambio molto rapido, in cui gli utenti fissi sono pochi e tutto sommato è giusto non poter prestare attenzione a tutti.
Fondamentalmente, è il limite dei depressi: non si può pretendere che abbiamo la costanza, la voglia e la forza di aiutare altri quando a malapena aiutiamo noi stessi. Passatemi il luogo comune.
Io per prima sono pessima nel rapporto con gli altri, non sono costante e spesso mi comporto in maniera egoista, trascurando gli altri anche quando sento che potrebbero aver bisogno di me.
Non rimproveriamoci troppo duramente per questo. Non pretendiamo troppo da noi stessi e non pretendiamo nulla dagli altri -soprattutto se stanno male.
L'unico aiuto potrebbe venire da quelle persone che sono riuscite a guarire o stare meglio, ma.
Ovviamente io non so quale sia la cura o il trattamento per la depressione. Nella mia sempliciotta ignoranza, posso supporre che si tratti di psicoterapia, farmaci, buone abitudini (fare qualcosa, stare all'aria aperta, fare esercizio, mangiare sano, dormire bene, scopare, che sono cose che vanno bene un po' per tutto), e certo queste cose richiedono sforzi e possono essere una rottura di palle, ma non sono devastanti.
La depressione non è una di quelle malattie la cui cura è devastante quasi quanto la malattia stessa. Abbiamo questo vantaggio, sfruttiamolo. Non è da poco.

Il testo che avevo scritto stamattina mi sa che era venuto meglio, ma non me lo ricordo. Avevo scritto qualcosa sui malati di peste del medioevo e le cure casalinghe e c'era un qualche nesso con i vecchi in fila alle poste (tipo che in futuro anche noi avremo diritto a lamentarci dei disturbi legati alla dep come i vecchi in fila alle poste si lamentano della loro sciatica, per riempire i tempi morti) e avevo anche trovato un titolo più originale. Lo so, tendo a divagare.
Vi dovrete accontentare di questa versione e perdonatemi la bugia, avevo detto che avrei semplificato invece ho fatto il solito casino.

P.n. precisazioni necessarie:
1-non assumo arbitrariamente che la depressione sia una malattia, lo dice l'oms (who, quello che è). Rispetto anche le tesi secondo cui non è una malattia, non è una presa di posizione assoluta: tendo sempre a mettere in discussione le mie certezze. Se appartenete al filone non-malattia non ve la prendete, la dep è vostra e ve la potete gestire voi (cit.)
2-generalizzo, lo so. parlo de "i depressi" come se parlassi a nome di tutti i depressi del mondo. Lo so che non è così, che c'è chi la pensa diversamente e non condividerà niente neanche un po'. Aprite la vostra app mentale "Winston 3.0" e aggiungete "alcuni", "qualcuno", "in certi casi", "manco per il cazzo" ove necessario.
3-non sono capace di parlare seriamente delle cose serie.
Se leggete le mie minchiate, non pensate che mi stia divertendo a scriverle, pensate che più minchiate dico più ritengo seria la cosa di cui parlo. Se una cosa mi fa stare male, non dirò mai a nessuno che sto male per quella cosa. Troverò un modo stupido per raccontarla, perché credo che la sofferenza di viverla sia già sufficiente senza metterla pure sul tragico, e alla fine ognuno ha già abbastanza sofferenza di suo senza aggiungerci pure la mia. Non chiedo a nessuno di stare male con me o per me. Non sono divertente, in quanto sprovvista di senso dell'umorismo, ma se qualcuno sorride alle mie cazzate, da qualche parte so che una fata continua a vivere.
Tutto quello che chiedo è di non prendere queste cose come quello che sembrano (minchiate) ma per quello che sono (sofferenza), e avere un po' di rispetto.
Se volete commentare seriamente fatelo, se volete commentare con tono leggero fatelo, se non volete commentare non fatelo, ma se volete rompere le palle con cose che non c'entrano niente... beh, fatelo lo stesso, ma sappiate che io leggerò e vi maledirò augurandovi peli incarniti sotto le ascelle.
Agli altri comunque auguro buone cose, e fate i bravi (cit.).

Ultima modifica di awasted; 19-10-2014 a 18:20.
Vecchio 19-10-2014, 18:34   #3
Esperto
L'avatar di berserk
 

Veramente ti capisco Awasted,nel senso che ti girano quando senti post che riscrivono la "teoria" della depressione o che dicono : non prendete farmaci,ce la potete fare da soli e bla bla...solo chi non si alza dal letto per settimane o chi riaffaccia alla vita dopo mesi o addirittura anni chiedendosi cosa sia successo sa che razza di schifo sia questa malattia.
Vecchio 19-10-2014, 19:26   #4
Esperto
L'avatar di pokorny
 

Quote:
Originariamente inviata da berserk Visualizza il messaggio
Veramente ti capisco Awasted,nel senso che ti girano quando senti post che riscrivono la "teoria" della depressione o che dicono : non prendete farmaci,ce la potete fare da soli e bla bla...solo chi non si alza dal letto per settimane o chi riaffaccia alla vita dopo mesi o addirittura anni chiedendosi cosa sia successo sa che razza di schifo sia questa malattia.
sottoscrivo...
Vecchio 19-10-2014, 20:11   #5
Avanzato
L'avatar di Pulcina
 

Hai ragione.

No sarcasmo eccetera.
Hai scritto cose che condivido.

Purtroppo la cura per la depressione non sempre funziona perché sono dell'idea che sia più corretto parlare di depressioni, ovvero generate da cause diverse.
Secondo me non è sempre "colpa" di poca seroronina.

Come la febbre.
Può essere la polmonite oppure il morbillo.
La temperatura si alza in entrambi i casi, ma il trattamento è diverso.

Qual è lo squilibrio chimico che mi rende depressa?
Impossibile saperlo.
Dunque ciao.
Vecchio 19-10-2014, 21:40   #6
Principiante
L'avatar di Sappy
 

ai lov iu.
Vecchio 20-10-2014, 17:41   #7
Banned
 

se uno e veramente depresso , non ce la fa a leggere tutto questo
Vecchio 20-10-2014, 19:07   #8
Esperto
 

Io ho sorriso alle tue cazzate
Anzi, devo dire che è la prima volta che mi leggo di un argomento così importante e pesante in modo così leggero.
Mi piace tanto quello che hai scritto e come l'hai scritto, mi piace il tuo punto di vista.
Io non credo di soffrire di depressione, nessun camice bianco mi ha mai fatto la diagnosi, sono troppo scoglionata perfino per rivolgermi ad uno psicologo e questo mi ha fatta auto-inquadrare tra gli evitanti... Però, quando hai detto questa frase, mi sono riconosciuta:
"non si può pretendere che abbiamo la costanza, la voglia e la forza di aiutare altri quando a malapena aiutiamo noi stessi"
E mi rendo conto che è vera.
E mi fa sta stare un po' meglio (perchè mi sento meno in colpa, perchè in fondo non c'è niente di sbagliato a essere incostanti e incoerenti) e un po' peggio (perchè ho paura di non riuscire un giorno a uscire da me stessa e perchè aiutare gli altri è quello che vorrei fare nella mia vita, ma non sono nemmeno capace di sostenere me stessa...)
E sai? Se persone come te scrivessero libri, con questo modo di fare, con questo tono, forse anche la gente pigra che non mette occhi su qualcosa più lungo di 10 righe imparerebbe che la depressione è una cosa seria.

Vecchio 20-10-2014, 21:36   #9
Esperto
L'avatar di wallis
 

Quote:
Originariamente inviata da awasted Visualizza il messaggio
[...].
Io speravo di trovarlo qui, questo supporto. Poi mi sono resa conto che qui puoi avere un po' di empatia e solidarietà, ma che l'attenzione che ricevi non dura nel tempo. ..
....
Fondamentalmente, è il limite dei depressi: non si può pretendere che abbiamo la costanza, la voglia e la forza di aiutare altri quando a malapena aiutiamo noi stessi.
......
L'unico aiuto potrebbe venire da quelle persone che sono riuscite a guarire o stare meglio, [/SIZE]
E'un pensiero che ho avuto oggi :
Come diventerebbe questo forum se si inserissero persone che hanno affrontato con successo questa malattia e ne sono venuti fuori .
Naturalmente non c'è una via unica per guarire ma esempi di vittoria danno speranza possono dare spunti , muovono qualcosa di positivo dentro di noi in contrasto con la tendenza all'immobilismo della malattia.
Vecchio 20-10-2014, 22:15   #10
Esperto
L'avatar di super unknown
 

D'accordo su tutto, tranne il paragonare la depressione al diabete, sono due cose ben distinte, il diabete è una malattia degenerativa a prescindere da come lo curi, la depressione no, ti assicuro che tutti i diabetici preferirebbero essere depressi e non diabetici, per il resto d'accordo con te, la depressione è una malattia e va curata con i farmaci, si ottengono buoni o buonissimi risultati con la costanza.

Ultima modifica di super unknown; 20-10-2014 a 22:17.
Vecchio 20-10-2014, 22:47   #11
Avanzato
L'avatar di Pulcina
 

Quote:
Originariamente inviata da super unknown Visualizza il messaggio
D'accordo su tutto, tranne il paragonare la depressione al diabete, sono due cose ben distinte, il diabete è una malattia degenerativa a prescindere da come lo curi, la depressione no, ti assicuro che tutti i diabetici preferirebbero essere depressi e non diabetici, per il resto d'accordo con te, la depressione è una malattia e va curata con i farmaci, si ottengono buoni o buonissimi risultati con la costanza.
No.
La depressione porta alla morte se non curata e non sempre i farmaci fanno qualcosa.
Entrambe sono malattie NON desiderabili.
Vecchio 20-10-2014, 23:28   #12
Esperto
L'avatar di super unknown
 

Dalla depressione si può guarire dal diabete no
Vecchio 21-10-2014, 07:31   #13
Banned
 

@awasted Le tue "minchiate" (sofferenze) le ho lette con molto interesse, molto sensato il discorso sulla back door, vista come pensiero momentaneamente consolatorio che già si sa non verrà messo in pratica, se tu manchi di ironia non so chi ne abbia.
@berserk purtroppo temo tu abbia ragione.

Ultima modifica di rosadiserra; 21-10-2014 a 10:30. Motivo: supplemento
Vecchio 21-10-2014, 07:43   #14
Avanzato
L'avatar di Pulcina
 

Quote:
Originariamente inviata da super unknown Visualizza il messaggio
Dalla depressione si può guarire dal diabete no
Credici.
La puoi tenere sotto controllo a vita se hai fortuna.


Poi anche da certe forme di diabete (leggere) si può guarire.
https://www.fondazioneveronesi.it/ar...abete-guarisce
http://www.diabetericerca.org/3rd-pa...oo-videos.html

Ultima modifica di Pulcina; 21-10-2014 a 07:47.
Vecchio 21-10-2014, 08:31   #15
Esperto
L'avatar di super unknown
 

si parla di diabete insulino trattato, non di forme lievi che puoi tenere sotto controllo con la dieta, comqe, vai a leggere cosa comporta il diabete, il diabete di per sè ti fa un soggetto depresso ber gli sbalzi glicemici, tu parli senza cognizioni di causa, sono due malattie differenti, meglio avere una forma di depressione curabile che avere una forma di diabete curabile insulino trattato, un esempio banale, tu se sei depressa mangi, ti abbuffi e lunico problema saranno i kg in più, un diabetico quando e depresso non può sfogarsi con la tua facilità, pena, rischia il com iper glicemico, fai un po te...
Vecchio 21-10-2014, 09:17   #16
Esperto
L'avatar di IO&EVELYN
 

Quote:
Originariamente inviata da super unknown Visualizza il messaggio
si parla di diabete insulino trattato, non di forme lievi che puoi tenere sotto controllo con la dieta, comqe, vai a leggere cosa comporta il diabete, il diabete di per sè ti fa un soggetto depresso ber gli sbalzi glicemici, tu parli senza cognizioni di causa, sono due malattie differenti, meglio avere una forma di depressione curabile che avere una forma di diabete curabile insulino trattato, un esempio banale, tu se sei depressa mangi, ti abbuffi e lunico problema saranno i kg in più, un diabetico quando e depresso non può sfogarsi con la tua facilità, pena, rischia il com iper glicemico, fai un po te...


si ma infatti quotone. (anche la depressione comunque è devastante)
Vecchio 21-10-2014, 10:51   #17
Avanzato
L'avatar di Pulcina
 

Quote:
Originariamente inviata da super unknown Visualizza il messaggio
si parla di diabete insulino trattato, non di forme lievi che puoi tenere sotto controllo con la dieta, comqe, vai a leggere cosa comporta il diabete, il diabete di per sè ti fa un soggetto depresso ber gli sbalzi glicemici, tu parli senza cognizioni di causa, sono due malattie differenti, meglio avere una forma di depressione curabile che avere una forma di diabete curabile insulino trattato, un esempio banale, tu se sei depressa mangi, ti abbuffi e lunico problema saranno i kg in più, un diabetico quando e depresso non può sfogarsi con la tua facilità, pena, rischia il com iper glicemico, fai un po te...
Stai facendo confusione.
Ovvio che una forma *lieve* di depressione è preferibile ad una forma di diabete gravissima, che paragone è, scusami?
Così come non è possibile paragonare il diabete gestazionale che sparisce col parto con uno insulino dipendente.

Se leggi, io ho scritto che sono due malattie entrambi terribili.
Sai cos'è una depressione gravissima?
Mi pare di no.
Porta alla morte, se non lo sai.


Diabete e depressione sommate sono il peggio del peggio, ma non lo sai che se sei depresso puoi pure ammalarti di diabete (anche come effetto collaterale dei farmaci e no, non è terrorismo antifarmaco ad esempio qui: http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC3136028/ )?

Poi trovo l'ultima frase di una superficialità cosmica... Sfogarsi col cibo non è solo "chili in più", ci sono dietro millemila patologie associate all'obesità.

Ultima modifica di Pulcina; 21-10-2014 a 11:01.
Vecchio 21-10-2014, 21:27   #18
Banned
 

Quote:
Originariamente inviata da Pulcina Visualizza il messaggio
Stai facendo confusione.
Ovvio che una forma *lieve* di depressione è preferibile ad una forma di diabete gravissima, che paragone è, scusami?
Così come non è possibile paragonare il diabete gestazionale che sparisce col parto con uno insulino dipendente.

Se leggi, io ho scritto che sono due malattie entrambi terribili.
Sai cos'è una depressione gravissima?
Mi pare di no.
Porta alla morte, se non lo sai.


Diabete e depressione sommate sono il peggio del peggio, ma non lo sai che se sei depresso puoi pure ammalarti di diabete (anche come effetto collaterale dei farmaci e no, non è terrorismo antifarmaco ad esempio qui: http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC3136028/ )?

Poi trovo l'ultima frase di una superficialità cosmica... Sfogarsi col cibo non è solo "chili in più", ci sono dietro millemila patologie associate all'obesità.
ha ragione pulcina la depressione ti toglie tutte le energie vitali , non è vita
il diabete debilita ma si vive lo stesso
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