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Vecchio 08-07-2015, 21:50   #1
Esperto
L'avatar di Supermanes
 

Stavo pensando che non è di grande conforto veder riconosciuti i propri problemi da parte degli altri. Il senso di alleggerimento del malessere ad essi legato è fasullo, effimero e abbastanza inutile. Non dico che sia brutto che gli altri capiscano, dico solo che non serve a molto. Tempo fa una persona mi disse che le dispiaceva per i miei problemi, che li riteneva gravi (questa persona è normale quindi riterrebbe gravi i problemi di chiunque qui sopra) e che comprendeva se stavo tanto male. Il punto è che questa persona ha continuato a fare la sua vita, io ho continuato a fare la mia non vita, e fine della storia. Le nostre vite si sono incrociate giusto quanto bastava per comprendere come le situazioni fossero tanto diverse, ed è come incontrare per caso una persona famosa che ci rivolge lo sguardo un attimo, credere che a lei importi qualcosa di noi è stupido, così come a chiunque forse.
Devo cercare delle soluzioni reali, la comprensione degli altri il più delle volte è una pacca sulla spalla del corridore al paralitico. Scusate, questo è veramente uno sfogo stasera.
Vecchio 08-07-2015, 22:41   #2
Esperto
L'avatar di Keith
 

in gergo popolare si dice "meglio invidiati che compatiti"

La compassione, almeno a me, serve a niente, anzi mi fa sentire ancora peggio, serve l'aiuto, ma non quello degli altri, quello che noi diamo a noi stessi.
Vecchio 09-07-2015, 00:57   #3
Principiante
L'avatar di Purple Rose
 

La comprensione vera secondo me non è quella che descrivi tu, quella è solo falsa comprensione da parte di una persona falsa oppure svogliata (magari capita anche da parte di "amici"...lo dico per esperienza), cioè che non hanno voglia di dedicarsi all'altro, di ascoltarlo e tagliano corto con frasi quasi di circostanza; oppure potrebbe trattarsi di una sorta di comprensione (falsa o vera, dipende) da parte di persone con le quali hai un rapporto superficiale e che conosci appena, che quindi, conoscendoti poco-nulla, non sanno come agire o, se si tratta di una comprensione falsa, che non gliene può fregar di meno.
Vecchio 09-07-2015, 01:07   #4
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L'avatar di Purple Rose
 

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Originariamente inviata da syd_77 Visualizza il messaggio
in gergo popolare si dice "meglio invidiati che compatiti"

La compassione, almeno a me, serve a niente, anzi mi fa sentire ancora peggio, serve l'aiuto, ma non quello degli altri, quello che noi diamo a noi stessi.
La vera compassione è un dono davvero raro (sia da avere, sia da ricevere). Saranno le mie radici cattoliche (da parecchi anni non credo né frequento, ma poco importa), sarà l'etimologia della parola compassione, ma io penso che la compassione sia ancora più rara e preziosa della vera comprensione (già quella non è da sottovalutare, ed è rara).

Sapere che c'è qualcuno che "è con te", anche se magari non può fare molto, ma che ci tiene davvero a te, che ti pensa, ti parla e si preoccupa per te, può aiutare molto. Forse non in casi "particolarmente gravi", ma in generale secondo me può aiutare.
Fermo restando che innanzitutto occorre imparare a camminare con le proprie gambe, a saper contare su sé stessi e a non dipendere dagli altri.

Penso inoltre che l'invidia sia qualcosa di altamente distruttivo: le persone particolarmente invidiose sono in grado di distruggere le persone oggetto della loro invidia, specie se si tratta di persone emotivamente fragili. Ne studiano i punti deboli e puntano su quelli.

Preferisco la compassione, come l'ho intesa io.

Ultima modifica di Purple Rose; 09-07-2015 a 01:09.
Ringraziamenti da
cancellato2713 (09-07-2015), Myway (09-07-2015), Noriko (09-07-2015), Supermanes (09-07-2015), The_Sleeper (09-07-2015)
Vecchio 09-07-2015, 01:13   #5
Banned
 

Anche volendo, non sempre gli altri possono aiutarci. Per mille motivi,dai più futili ai più seri. A meno che non ci sia da parte dell'altro la volontà espressa di voler fare qualcosa di concreto per noi è opportuno non avere aspettative verso il prossimo e contare il più possibile sulle proprie forze.
Una persona può anche capirmi ma non per questo devo per forza aspettarmi da lui chissà cosa..probabilmente sa cosa sto provando davvero ed empaticamente riesce ad avvicinarsi al mio stato d'animo. Però l'aiuto concreto necessita un impiego di forze che non tutti hanno disponibili.
Vecchio 09-07-2015, 01:16   #6
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L'avatar di Purple Rose
 

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Originariamente inviata da superunknown Visualizza il messaggio
Anche volendo, non sempre gli altri possono aiutarci. Per mille motivi,dai più futili ai più seri. A meno che non ci sia da parte dell'altro la volontà espressa di voler fare qualcosa di concreto per noi è opportuno non avere aspettative verso il prossimo e contare il più possibile sulle proprie forze.
Una persona può anche capirmi ma non per questo devo per forza aspettarmi da lui chissà cosa..probabilmente sa cosa sto provando davvero ed empaticamente riesce ad avvicinarsi al mio stato d'animo. Però l'aiuto concreto necessita un impiego di forze che non tutti hanno disponibili.
Vero anche questo.

Non dobbiamo "demonizzare" chi ci compatisce ma non ci aiuta.
In certi casi non è possibile per queste persone aiutarci (per mancanza di mezzi, mancanza di possibilità eccetera) o in altri casi si tratta di persone che non sanno come agire perché non ci conoscono...
Ringraziamenti da
Drifter (09-07-2015)
Vecchio 09-07-2015, 01:18   #7
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Originariamente inviata da Purple Rose Visualizza il messaggio
Penso inoltre che l'invidia sia qualcosa di altamente distruttivo: le persone particolarmente invidiose sono in grado di distruggere le persone oggetto della loro invidia, specie se si tratta di persone emotivamente fragili. Ne studiano i punti deboli e puntano su quelli.
già
Vecchio 09-07-2015, 07:58   #8
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L'empatia non esiste
Vecchio 09-07-2015, 08:59   #9
Avanzato
L'avatar di Fantasia
 

Gli unici che possiamo capirci veramente a fondo siamo noi stessi, gli altri guardano solo "il film" da fuori e per me è già una grande fortuna trovare chi guarda, ascolta, e cerca di capire. è come se un tuo amico va su marte ti racconta il viaggio, le sue emozioni, tu lo guardi immaginando ma per provare quelle cose ti tocca fare anche tu il viaggio
Vecchio 09-07-2015, 10:50   #10
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L'avatar di Noriko
 

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Originariamente inviata da claire Visualizza il messaggio
L'empatia non esiste


L'empatia è il passo che precede la comprensione e penso che quest'ultima sia importantissima per affermare l'identità.

Sentire compresi i motivi es di un'arrabbiatura, fa si che noi agiamo per affrontare il problema con una carica in più, che fa aumentare l'autostima e l' appropriatezza dei nostri sentimenti.
Vecchio 09-07-2015, 10:51   #11
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L'avatar di Purple Rose
 

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Originariamente inviata da claire Visualizza il messaggio
L'empatia non esiste
Ti garantisco che esiste. C'è chi la usa in parte strumentalmente ad esempio per motivi di lavoro (seguendo la scuola della psicologia del sé), c'è chi ne ha fin troppa e non sa controllarla (eccesso di empatia), c'è chi la nasconde, la sotterra...

Forse la maggior parte delle persone ne ha ben poca o l'ha nascosta per così tanto tempo da essersi dimenticata di averla. O c'è chi la prova solo nei confronti di certe tipologie di persone (persone esteticamente piacenti, che hanno le nostre stesse origini etniche...)

Il nostro (o perlomeno, il mio) problema è che ci rapportiamo o che ci tocca rapportarci con queste persone, alle quali non interessa comprendere o compatire l'altro, anzi, è una rottura di balle.

Ultima modifica di Purple Rose; 09-07-2015 a 10:55.
Vecchio 09-07-2015, 12:05   #12
Esperto
 

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Originariamente inviata da Purple Rose Visualizza il messaggio
Ti garantisco che esiste. C'è chi la usa in parte strumentalmente ad esempio per motivi di lavoro (seguendo la scuola della psicologia del sé), c'è chi ne ha fin troppa e non sa controllarla (eccesso di empatia), c'è chi la nasconde, la sotterra...

Forse la maggior parte delle persone ne ha ben poca o l'ha nascosta per così tanto tempo da essersi dimenticata di averla. O c'è chi la prova solo nei confronti di certe tipologie di persone (persone esteticamente piacenti, che hanno le nostre stesse origini etniche...)

Il nostro (o perlomeno, il mio) problema è che ci rapportiamo o che ci tocca rapportarci con queste persone, alle quali non interessa comprendere o compatire l'altro, anzi, è una rottura di balle.
Secondo me la storia dell'empatia è una cazzata, ognuno capisce solo quello che lo riguarda e l'ha toccato, al massimo c'è qualcuno che si sforza di mettersi nei panni altrui, ma non è possibile per ovvie ragioni, quindi inutile cercarla.È una cosa idealizzata, come mi sento io posso saperlo e sentirlo solo io.Fine
Ringraziamenti da
Keith (09-07-2015)
Vecchio 09-07-2015, 12:10   #13
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Originariamente inviata da Noriko Visualizza il messaggio
L'empatia è il passo che precede la comprensione e penso che quest'ultima sia importantissima per affermare l'identità.

Sentire compresi i motivi es di un'arrabbiatura, fa si che noi agiamo per affrontare il problema con una carica in più, che fa aumentare l'autostima e l' appropriatezza dei nostri sentimenti.
Forse ci sono persone a cui basta poco per sentirsi comprese veramente.
Io so che dovrei semplicemente smettere di cercare roba dagli altri.
È molto più semplice accettare che nessuno può capire, si mettono le giuste distanze.A cercare empatia e comprensione si rimane delusi presto o tardi, quando si pensa di averla trovata e poi ci si ritrova ancora una volta soli di fronte alla propria merda, è molto peggio.

O forse quello della comprensione è un discorso che vale per chi sta emotivamente benone, la cui autostima è già sufficientemente forte e non ha bisogno costantemente di conferme per sentirsi normale.Allora diventa un piacevole "di più",parlare di un problema e vedere che un altro si sforza di capire.Non vale per chi si sente sbagliato di suo e cerca negli altri giustificazioni per esistere.

Ultima modifica di claire; 09-07-2015 a 12:16.
Ringraziamenti da
cancellato2713 (09-07-2015)
Vecchio 09-07-2015, 12:23   #14
Esperto
L'avatar di Myway
 

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Originariamente inviata da Joseph Visualizza il messaggio
La comprensione può anche spaventare o dare noia, nel caso in cui l'altro ci rimandi una parte di noi che non vorremmo o abbiamo bisogno di non vedere.
Questo è vero...spesso la comprensione che vorremmo è solo essere assolti, l'abbraccino, la faccettina consolatoria e altre inutilità simili o che arrivasse uno con la bacchetta magica a far sparire in un secondo i nostri problemi...
Vecchio 09-07-2015, 12:29   #15
Esperto
L'avatar di Noriko
 

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Originariamente inviata da claire Visualizza il messaggio
Forse ci sono persone a cui basta poco per sentirsi comprese veramente.
Io so che dovrei semplicemente smettere di cercare roba dagli altri.
È molto più semplice accettare che nessuno può capire, si mettono le giuste distanze.A cercare empatia e comprensione si rimane delusi presto o tardi, quando si pensa di averla trovata e poi ci si ritrova ancora una volta soli di fronte alla propria merda, è molto peggio.
Empatia per me significa voler bene alle persone (non a tutti ovvio) sentirle vicine e sentire la loro tristezza o gioia secondo il nostro modo di percepire la tristezza e la gioia.

Non credo che la maggior parte della gente si senta sempre delusa, ogni tanto sì ma non sempre come può succedere a noi, nel cercare la "roba degli altri" .
Ringraziamenti da
morgana (10-07-2015)
Vecchio 09-07-2015, 13:25   #16
Esperto
L'avatar di Noriko
 

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Originariamente inviata da Joseph Visualizza il messaggio

L'altro empatizza con noi su una nostra sensazione conscia, semi-conscia o inconscia?
Puoi spiegarti meglio, magari ampliare un po' Mi interessa risponderti... se riesco. Perché secondo me avviene tutto istintivamente.
Ciao! grazie.
Vecchio 09-07-2015, 18:21   #17
Esperto
L'avatar di Noriko
 

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Originariamente inviata da Joseph Visualizza il messaggio
Oh ma tu quindi che ne pensi, non dei miei tentativi di reinventare l'acqua calda, ma dell'empatia?
Penso che l'empatia sia un istinto di protezione e di proiezione verso la persona che vuoi bene, che sai ad esempio cosa potrà addirittura provare emotivamente e prevedere un suo comportamento.

Per quanto riguarda l'aspetto razionale credo sì come hai detto tu che centri ma questo forse in un secondo momento, in un primo momento il ruolo primario è l'istinto.
Vecchio 09-07-2015, 18:48   #18
Esperto
L'avatar di Weltschmerz
 

Se è solo a parole e/o è un conoscente non aiuta davvero.
Immagino si possa esprimere con il linguaggio del corpo, abbracci e ascolto senza giudizi (nemmeno "è grave" che è già un giudizio).
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