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Vecchio 04-12-2009, 00:26   #61
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Eppure io riesco (o meglio sono riuscito) anche ad essere molto socievole in vita mia. è per questo che forse non mi sono mai sentito realmente fobico, nonstante abbia una diagnosi, quanto più bipolare in certe situazioni. ho bisogno dell'approvazione degli altri e ciò mi fa rabbia perchè SO con certezza che sono padrone della mia vita. Ma se gli altri non mi amano, io non mi amo. è brutto perchè la tua libertà va a farsi friggere. Mi ci vogliono troppi, eccessivi, buoni premio (come si chiamano in psicodinamica) per sentrimi bene. E non sentendoli mi sono isolato senza reagire. E ora ho un misto di rabbia e rassegnazione per quello che poteva essere e non è stato
Vecchio 04-12-2009, 00:59   #62
Esperto
 

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Originariamente inviata da Sentenza Visualizza il messaggio
Eppure io riesco (o meglio sono riuscito) anche ad essere molto socievole in vita mia. è per questo che forse non mi sono mai sentito realmente fobico, nonstante abbia una diagnosi, quanto più bipolare in certe situazioni. ho bisogno dell'approvazione degli altri e ciò mi fa rabbia perchè SO con certezza che sono padrone della mia vita. Ma se gli altri non mi amano, io non mi amo. è brutto perchè la tua libertà va a farsi friggere. Mi ci vogliono troppi, eccessivi, buoni premio (come si chiamano in psicodinamica) per sentrimi bene. E non sentendoli mi sono isolato senza reagire. E ora ho un misto di rabbia e rassegnazione per quello che poteva essere e non è stato
tu sei in psicanalisi fondamentalmente, scusa l'offtopic? e a ke indirizzo?
Vecchio 05-12-2009, 22:39   #63
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Originariamente inviata da Intro-spettivo Visualizza il messaggio
tu sei in psicanalisi fondamentalmente, scusa l'offtopic? e a ke indirizzo?
Ti rispondo con 2 gironi di ritardo.
Analisi transazionale: praticamente una via di mezzo tra la psicanalisi freudiana e la tcc, senza gli svantaggi di entrambe (cioè i tempi biblici e il voler dare un senso a tutto della ps an e la cura del sintomo ma non della causa tipica della tcc).
E inoltre ti dovrebbe dare una grande capacità di interagire con gli altri, perchè in qualche modo riconduce gli scambi tra persone (o meglio tra le parti della psiche) a schemi ben prevedibili. è strettamente legata, nella sua parte comportamentale, alla Gestalt.
Per adesso mi ha dato molta consapevolezza della mia situazione, ma mi mancano forse gli strumenti (e in parte la voglia di rischiare) per ottenere veri risultati.

Aprirò un topic nei prossimi giorni per spiegarla meglio, ora c'ho un pò di scazzamento
Vecchio 05-12-2009, 22:58   #64
Esperto
 

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Originariamente inviata da Sentenza Visualizza il messaggio
Ti rispondo con 2 gironi di ritardo.
Analisi transazionale: praticamente una via di mezzo tra la psicanalisi freudiana e la tcc, senza gli svantaggi di entrambe (cioè i tempi biblici e il voler dare un senso a tutto della ps an e la cura del sintomo ma non della causa tipica della tcc).
E inoltre ti dovrebbe dare una grande capacità di interagire con gli altri, perchè in qualche modo riconduce gli scambi tra persone (o meglio tra le parti della psiche) a schemi ben prevedibili. è strettamente legata, nella sua parte comportamentale, alla Gestalt.
Per adesso mi ha dato molta consapevolezza della mia situazione, ma mi mancano forse gli strumenti (e in parte la voglia di rischiare) per ottenere veri risultati.

Aprirò un topic nei prossimi giorni per spiegarla meglio, ora c'ho un pò di scazzamento
ho capito...no ma io preferisco l'intuito e il provare...
ho come uno squilibrio incredibile tra rischio, protezione (troppa) quindi ririschio...
ma tipo...un discorso tipo in quell'analisi qual è?
ed è legato a un discorso di conoscenza oppure di risoluzione?
Vecchio 05-12-2009, 23:04   #65
Esperto
 

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Originariamente inviata da Nick Visualizza il messaggio
La sensibilità è una virtù, l'ipersensibilità impedisce di vivere.
Quoto, ma aggiungerei che anche l'iposensibilità (o come la vogliamo chiamare) impedisce di vivere bene e può provocare dei danni agli altri, a causa dell'indifferenza alle reazioni che certe cose possono suscitare su di loro (magari perché su di sè non fanno il minimo effetto). E' un po' come se l'ipersensibile ti puntasse gli abbaglianti contro per ogni minima carenza di illuminazione della strada, mentre l'iposensibile viaggia a fari spenti nella notte (tipo Battisti in Emozioni) perché tanto è insensibile a tutto, ma rischiano entrambi di far male a sé stessi e agli altri.
Vecchio 05-12-2009, 23:12   #66
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Originariamente inviata da Intro-spettivo Visualizza il messaggio
ho capito...no ma io preferisco l'intuito e il provare...
ho come uno squilibrio incredibile tra rischio, protezione (troppa) quindi ririschio...
ma tipo...un discorso tipo in quell'analisi qual è?
ed è legato a un discorso di conoscenza oppure di risoluzione?
è più legato alla conoscenza..con essa troverai (o dovresti trovare) le soluzioni che ti consentiranno di vivere pienamente la tua vita, senza le imposizioni proprie della tcc, nè un eccessivo uso dei pensieri disfunzionali nè dei compiti per casa. Si basa parecchio sulle sensazione che una determinata situazione o rivelazione (data dalla terapeuta) infliggono al paziente. Il sentire è cmq considerato più importante del capire, e qua entra principalmente in gioco la mia inettitudine alla sensazioni se non ricondotte ad uno schema logico razionale (sono nettamente più razionale che non impulsivo,e legato più ad una concezione mentale di causa-effetto, che però inevitabilmente si può perdere andando a ricercare le cause prime)
Vecchio 06-12-2009, 02:12   #67
Esperto
 

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Originariamente inviata da aisljng Visualizza il messaggio
è tanto che Winston lurka e annota , e non solo su questo forum
il giorno che andrà a un raduno personalmente sarò felice
Fino a prova contraria, lurkare sui forum non è vietato (specie quando si è stati incerti per tanto tempo se iscriversi o no, se ne valesse la pena, se a qualcuno sarebbe potuto interessare ciò che si aveva da dire, ecc.). Inoltre, non mi sembra di aver “annotato” nessuno scheletro nel’armadio (visto che si tratta di cose accessibili a chiunque sul web) e certamente non sono io quello che cerca di cogliere ogni minima occasione, anche nei discorsi altrui, per cercare di infilarci la polemichetta ad personam e cogliere in fallo il “nemico”.
Per quanto riguarda i raduni, tu a quanti hai partecipato? Anche per me sarebbe meglio se tu ci andassi/fossi andata, sarei curioso di vedere se hai il coraggio di dare del “pezzo di m..” a qualcuno che ti sta antipatico anche dal vivo…
Vecchio 06-12-2009, 03:28   #68
Esperto
 

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Originariamente inviata da Sentenza Visualizza il messaggio
è più legato alla conoscenza..con essa troverai (o dovresti trovare) le soluzioni che ti consentiranno di vivere pienamente la tua vita, senza le imposizioni proprie della tcc, nè un eccessivo uso dei pensieri disfunzionali nè dei compiti per casa. Si basa parecchio sulle sensazione che una determinata situazione o rivelazione (data dalla terapeuta) infliggono al paziente. Il sentire è cmq considerato più importante del capire, e qua entra principalmente in gioco la mia inettitudine alla sensazioni se non ricondotte ad uno schema logico razionale (sono nettamente più razionale che non impulsivo,e legato più ad una concezione mentale di causa-effetto, che però inevitabilmente si può perdere andando a ricercare le cause prime)
boh...non ho capito....cioè sei andato in crisi xke sei troppo logico?
Vecchio 06-12-2009, 15:16   #69
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Originariamente inviata da Intro-spettivo Visualizza il messaggio
boh...non ho capito....cioè sei andato in crisi xke sei troppo logico?
Non esattamente.. è che mi manca parzialmente l'intelligenza emotiva, cioè prima di tutto le cose le ragiono e poi le sento, sono incapace di sentire col cuore e non col cervello.
Ciò non significa che non sono sensibile, anzi lo sento fin troppo, ma è più una sensazione cerebrale che non sentimentale.
Per farti un esempio: Sono bravissimo a compiere una cosa secondo uno schema logico, ma se si frappone un qualche impedimento, un ostacolo che devo saper superare, vado in panico. Con un pò di allenamento ora sono riuscito a superare in piccola parte questa sensazione, perchè ho capito che i problemi o sono impossibili da superare e quindi tanto vale non provarci nemmeno, o c'è spesso una soluzione anche evidente, e quindi preoccuparsi troppo è solo deleterio. Ci sto lavorando e mi sembra che a tratti riesca ad ottenere qualche buon risultato, ma proprio perchè la causa di partenza è la mancanza di reazione agli ostacoli, è sicuramente un processo lungo da apprendere.

Forse è un po' fumosa come spiegazione, ma al momento non riesco a spiegarmi meglio.

Mi ha colpito una cosa di te , introspettivo. Il fatto è che senti di avere una missione nella vita, anche se non capisci quale. è la stessa sensazione che provo spesso, perlomeno nei momenti di disagio sociale.
Forse siamo realmente diversi dal resto dell'umanità?
Questo è un bell'input per ragionarci sopra
Vecchio 06-12-2009, 15:27   #70
Avanzato
L'avatar di kiara84
 

ma è bellissimo! io piango a volte anche per la pubblicità dei pan di stelle! XD

Vabbè sono patologica...

ma non c'è niente di male...

Se però una cosa ti limita...cerca di capire se è per la società che non va bene e quindi ti fai problemi per quello o se non sta bene a te...
Vecchio 06-12-2009, 15:51   #71
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Sono convinto che il giorno in cui riuscirò a piangere sarà quello in cui avrò risistemato la mia intelligenza emotiva.L'ultima volta risale a 9 anni fa. A parte l'effetto devastante che mi fanno alcuni film e i ricordi perduti, e che mi fanno commuovere, non riesco proprio a buttare fuori lacrime..
Vecchio 07-12-2009, 05:22   #72
Esperto
 

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Originariamente inviata da kiara84 Visualizza il messaggio
ma è bellissimo! io piango a volte anche per la pubblicità dei pan di stelle! XD

Vabbè sono patologica...

ma non c'è niente di male...

Se però una cosa ti limita...cerca di capire se è per la società che non va bene e quindi ti fai problemi per quello o se non sta bene a te...
io di solito piango o per l'estrema tristezzza (dolore) oppure per l'estrema felicità a cui xo non credo xke in fondo i problemi sono il sale della vita. li risolviamo, ma li cerchiamo anke...altrimenti...cosa avremmo da fare?!

ecco, verso ki prova dolore sono molto solidale, quello si, è una mia peculiarità
Vecchio 07-12-2009, 06:10   #73
Esperto
 

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Originariamente inviata da Sentenza Visualizza il messaggio
Sono convinto che il giorno in cui riuscirò a piangere sarà quello in cui avrò risistemato la mia intelligenza emotiva.L'ultima volta risale a 9 anni fa. A parte l'effetto devastante che mi fanno alcuni film e i ricordi perduti, e che mi fanno commuovere, non riesco proprio a buttare fuori lacrime..
guarda ke non vorrei ke poi vai in fissa come me con sta storia delle emozioni...non è ke sei sotto a ipercontrollo?
non vorrei ke la tua terapia sia a scopo normalizzante...boh, dico io. è ke devo dirti ke il tuo discorso mi è sembrato un po' strano...boh!

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Originariamente inviata da Sentenza Visualizza il messaggio
Per farti un esempio: Sono bravissimo a compiere una cosa secondo uno schema logico, ma se si frappone un qualche impedimento, un ostacolo che devo saper superare, vado in panico. Con un pò di allenamento ora sono riuscito a superare in piccola parte questa sensazione, perchè ho capito che i problemi o sono impossibili da superare e quindi tanto vale non provarci nemmeno, o c'è spesso una soluzione anche evidente, e quindi preoccuparsi troppo è solo deleterio. Ci sto lavorando e mi sembra che a tratti riesca ad ottenere qualche buon risultato, ma proprio perchè la causa di partenza è la mancanza di reazione agli ostacoli, è sicuramente un processo lungo da apprendere.

Forse è un po' fumosa come spiegazione, ma al momento non riesco a spiegarmi meglio.

Mi ha colpito una cosa di te , introspettivo. Il fatto è che senti di avere una missione nella vita, anche se non capisci quale. è la stessa sensazione che provo spesso, perlomeno nei momenti di disagio sociale.
Forse siamo realmente diversi dal resto dell'umanità?
Questo è un bell'input per ragionarci sopra
Domanda, ma poi nn te ne faccio +: vai in panico xke devi pensare a come farla perfetta? o xke ti senti in colpa di farla? Si ti kiedo xke sta analisi transazionale...si, è fumosa! nn la conosco, ma mi sembra un po' troppo logica...comunque va beh, tentar non uccide, basta ke pensi sempre ke hai un intuito

Per la considerazione della missione...beh si, so per certo ke non posso racchiudere la mia esistenza in un bit, non posso sapere con certezza cosa faccio domani. ci provo, insomma, per sapere chi sono, cercando anke di uniformarmi così come essere fedele a quello ke sento (ke è la cosa principale e ke ho scoperto essere frutto dell'esperienza oltre ke della natura). tanto, la paura + grande è quella di non riuscire ad essere tot e tot, ma se tra trovare ill tuo ambiente e un po' di certezze personali te la cavi...direi ke va bene così, di + non si può fare sinceramente, fortuna permettendo (niente malattie, incidenti e un ambiente familiare con cui poter dialogare). comunque dio mi sta sul cazzo, non si fa raggiungere (soffro di perfezionismo!). alcuni psicologi si sono dedicati al perfezionismo, per esempio. se qualcuno di voi ne soffre probabilmente è facile ke sia sensibile e intelligente (ci vogliono tutte e due le cose. la sensibilità per captare subito fortissimo le richieste dell'ambiente, l'intelligenza per farlo. l'altra intelligenza è quella critica basata sui gusti personali. essere è veramente un macello *io cantante. comunque come metodo base io per esempio tutte le delusioni tento di redirigerle su qualcosa, se sento ke si può o è consono...)
Vecchio 07-12-2009, 06:30   #74
Esperto
 

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Originariamente inviata da Sentenza Visualizza il messaggio
Forse siamo realmente diversi dal resto dell'umanità?
Questo è un bell'input per ragionarci sopra
per noi intendi i sensibili?

si. le persone molto sensibili e intelligenti hanno una bella differenza rispetto al resto dell'umanità, ma è un dato di fatto.

si può dire di no fino che si vuole o negare, ma secondo me la principale differenza è l'incapacità a staccarsi dal lato vivo della vita, dalla verità, da un sano rapporto di interesse e scambio e di empatia, da una emotività reale e non fasulla, da una conoscenza di sé oltre la socialità.
le tattiche dei normali per vivere sono tantissime e normalmente di facciata. non sono ovviamente tutti così, però provate a fissare le persone normali negli occhi. dopo un po' scappano, si sentono inseguite. xke non sanno niente di loro, allora scappano xke li metti di fronte a una verità troppo forte: che c'è qualcuno dentro di loro con cui non sanno di avere a che fare. e non parlo di allenarsi a saper tenere lo sguardo, dico di aspettare ke arrivi la paura di quando succede e sentire ke onta ha. va beh non parlo ovviamente di tutti e poi ci sono di mezzo sempre i valori ke possono farti piacere una persona o no.
insomma. "normali si", "normali no", ma solo entro un certo cerchio di verità, per quello ke mi riguarda (ke poi sembra una cazzata ma sfocia anke in ambiti ben diversi dalla compagnia e dal cucco. pensiamo di avere problemi ora, aspettate i 30 o 40! se gli estroversi non fanno una bella coltivazione di quello ke sono qui rischiamo di trovarei i nostri coetanei cretini fino a quando campiamo! xke l'impatto peggiore è la chiusura affettiva e sensibilità (qui sta la prova di quello che dico), problemi al lavoro, disuguaglianze e inattenzioni sociali. di tutto! che loro reggono rimuovendo la loro vocina interna, noi no xke su quello tendenzialmente ci campiamo).

sono quasi sicuro ke la risposta, a parte tutto, sia questa. è pieno di prove. io non le ignoro, ci ho provato ho rischiato la vita, mo basta. a costo di farmi sparare non mi tradirò mai +

siamo solo un po' sensibili

Ultima modifica di Intro-spettivo; 07-12-2009 a 06:33.
Vecchio 07-12-2009, 15:03   #75
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Ti rispondo un pò a spot perchè faccio sempre casino con i multiquote

Capitolo panico: un pò l'una un pò l'altra. Per la mia insicurezza una cosa devo farla in maniera perfetta, altrimenti non so (o meglio non sapevo) come gestirla:
ieri mi ha chiamato un mio amico proponendomi un lavoro di 5 giorni. Il problema è che a gennaio inizierò un nuovo lavoro e sto seguendo attualmente un corso in cui ho un numero di ore limitate che posso saltare. Però sto mio amico (nonchè ex datore di lavoro) mi ha aiutato molto a cercare lavoro e quindi mi sentivo terribilmente in colpa a rifiutare il lavoro. gli ho detto in un primo momento di sì. Ma poi ho capito che sarebbe stata una cazzata perdere quanto di buono e l'impegno che ci avevo messo per quel corso, e l'ho richiamato ieri sera rifiutando il lavoro.
Una volta ragionando con un altro forumista mi diceva che bisognerebbe imparare a dire di sì alle proposte che ti vengono fatte in ogni ambito. Il mio problema è il contrario, cioè troppe volte mi sento in colpa, e per non deludere una persona le dico di sì anche se vorrei rifiutare.
Questione di troppa sensibilità, come ti dicevo. e il bello che la gente se le dici di no ti guarda pure male, perchè da te si aspetterebbe una tua risposta positiva (in analisi transazionale: copione di vita che senti immodificabile). La troppa sensibilità (o meglio emotività) ti uccide. I "normali" (se mi leggesse la mia psi mi ucciderebbe, ma così rendo l'idea) questi problemi non se li pongono o meglio non si lasciano influenzare più di tanto. è per questo che mi sento diverso (disturbo evitante di personalità? Può essere). Migliore? No, non credo. Vorrei farmi meno problemi. Vorrei sentirmi in pace con me stesso e con gli altri , cosa che attualmente non possiedo

per quanto riguarda l'analisi transazionale ti apro a breve un topic, così cerco di spiegare di cosa si tratta
Vecchio 07-12-2009, 15:19   #76
Esperto
 

per la metodologia: non mi interessa, basta ke non sia roba iperlogica e ke lasci spazio al tentativo e va bene tutto

per il resto: io sono in totale accordo, capita precisamente così pure a me. mi sembra di dovermi curare dell'autostima altrui. sono passato anke in compagnie (capita spesso al sud questa cosa dell' OFFENDERSI se non si fa una cosa per l'altro) in cui avevo paura ke se dicevo di no una volta o se tiravo fuori la mia personalità li facevo incazzare. poi dopo la rabbia mia veniva fuori il senso di colpa per non essere stato etc etc.
comunque, per quanto possa fare incazzare la tua terapeuta, i normali sembrano mediamente fatti per chiudere i canali del cervello e seguire il culo di quello davanti, e la cosa sta andando peggiorando, almeno qui a milano.
con gli affetti discorso diverso xke con gli affetti buttandomici a pieno "cambio identità" quindi non sto li a fare discussioni, vedo quello ke capita.
comunque non saprei ke dire...mi sembra ke la situazione spesso sia un gioco a ki rispetta di più il ruolo imposto o la volontà altrui, capita spesso ovunque. anziché parlare si obbliga. non dico "tutti sulle proprie idee" oppure "tutti sull'idea del gruppo". dico ke si potrebbe parlare e trovarsi maggiormente. boh! Nn lo so, comunque quello ke rovina è il darsi troppo quindi: o cambi compagnia, o cambi tu oppure si trova un modo per convivere. non sono molte le cose. io spessissimo mi trovo proprio a dovermi sentire in carico delle cose.
credo ke la soluzione sia un po' assecondare il proprio carattere, un po' stare coi propri simili, un po' imparare a essere duri il giusto senza snaturarsi...ba.
infatti un grosso difetto delle persone di questo forum è ke continuano a riferirsi a "difetti personali da risolvere". no, è tutto il contrario. il tizio ke abbiamo dentro non si può pittare del colore ke preferiamo, lo si può solo seguire, quinidi è un gioco di interessi e piaceri (ke passano xo dal personale!)
Vecchio 07-12-2009, 15:32   #77
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Ottima risposta.
Il giusto mix tra le mie esigenze e il savoir faire con gli altri è di vitale importanza. non si può stare sempre isolati, finisci per impazzire, o perlomeno io finirei con l'impazzire, perchè alla fine sono a tratti un individuo socializzante. ma disintegrare la propria personalità perchè gli altri non approverebbero mi rendo conto che è da pazzi. Io ho incominciato ad essere isolato perchè non capivano come una persona potesse recarsi da sola in Irlanda per seguire il sogno della propria esistenza. il bar era ed è tuttora il loro mondo. Voglia di rischiare, di mettersi in gioco, zero. Voglia di criticare le scelte altrui, mille (e pure su questo forum ci sono parecchi esempi). No, ci deve essere qualcosa in più su questo pianeta che Dio, Buddha, Allah o il bosone di Higgs mi hanno dato come scopo. E voglio confrontarmi con gli altri per capire dove può essere la mi strada

Ultima modifica di Sentenza; 07-12-2009 a 23:30.
Vecchio 07-12-2009, 15:46   #78
Esperto
 

grande sentence vada per il busone di higgs
Vecchio 07-12-2009, 15:46   #79
Esperto
 

secondo me sta per nascere un'altra discussione di carattere sociale di la....di la....

come dove..

la!!!

http://www.fobiasociale.com/ipersess...pulsiva-12977/
Vecchio 07-12-2009, 15:53   #80
Banned
 

Quote:
Originariamente inviata da Intro-spettivo Visualizza il messaggio
grande sentence vada per il busone di higgs
Il bosone di higgs dà la massa alla materia ed è pura energia (o almeno da quello che mi ricordo di fisica). Più divinità di così

Ora devo staccare, se mi magari mi lasci qualche contatto in mp..
Per l'altra discussione ci dò un'occhiata quando rientro
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