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04-04-2017, 19:22
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#1
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Esperto
Qui dal: Dec 2015
Messaggi: 1,455
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Che ne pensate? Vi viene mai voglia di lasciare tutto, rinnegare i valori marci della società, partire senza più tornare,vivere nella natura selvaggia?
A me si, tante volte, nella mia vita per ora non ho concluso nulla, ne in ambito sociale, ne in ambito sentimentale, ne in ambito lavorativo, ne in qualsiasi altro ambito. Nulla è andato come speravo per il momento. Il lavoro mi logora, in famiglia è un disastro, non ho voglia di spendere alcun soldo, non mi interessano le cose materiali, non mi interessa lavorare, sposarmi, fare figli, comprare casa, comprare COSE ecc ecc. In questa società non vivo bene, ho problemi a socializzare, combatto con la solitudine ogni giorno, cerco di essere più aperto ma fallisco sempre, ci ho provato tante volte, non riesco a cambiare, sono fatto così. Insomma non sono felice, non riesco ad essere felice.
Davanti ad una vita del genere, di fronte alla "corsa del topo" mi viene solo voglia di mollare tutto e andare via, senza dir niente a nessuno, prendere il primo treno e vivere senza le catene del sistema.
Io mi do tempo altri 6-7 anni, poi se nulla sarà cambiato spero troverò il coraggio di farlo.
Non so se avete visto il film Into The Wild , tralasciando la mia opinione, che ne pensate della storia di McCandless? (che tra l'altro è una storia vera), avete mai pensato di mollare tutto? avreste il coraggio? se si, fareste come ha fatto il protagonista del film, oppure vi organizzereste meglio? magari costruendovi una casetta in mezzo alle montagne o cose del genere?
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04-04-2017, 19:38
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#2
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Esperto
Qui dal: Oct 2013
Messaggi: 13,447
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Forse a volte idealizziamo troppo la natura. È un posto ostile e scomodo per chi ha vissuto sempre in casa.
Io, poi, se non ho un rifugio vado in ansia per via dell'agorafobia.
Senza contare animali, fango, freddo, ecc.
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04-04-2017, 20:14
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#3
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Intermedio
Qui dal: Apr 2013
Ubicazione: Veneto
Messaggi: 134
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È un pensiero ricorrente... da anni metto via soldi, e ho sempre questa idea di poter smettere di lavorare quando voglio e vivere dei miei risparmi finché non sarò al verde, e poi si vedrà... è un idea stupida, lo so, ma non ho obiettivi in nessun ambito della vita (lavorativo, relazionale, etc...), continuo ad accumulare denaro perché non mi interessa spenderlo per cose materiali, vivo con poco...
Tre o quatto anni fa volevo comprarmi un camper e viverci, ci ero arrivato vicinissimo, poi ho lasciato perdere.
Il lavoro mi logora, mi stressa; odio la routine quotidiana.
Se non avessi sta schifosa paura di tutto ciò è nuovo, se ascoltassi di più il cuore e meno la mente, imparerei a suonare un qualche strumento e andrei a fare il musicista di strada, e fanculo tutti
Ogni tanto ho questi momenti di pazzia, di voglia estrema di libertà, ma la paura ha sempre la meglio.
Into the wild l'ho visto e m'è piaciuto. Ma penso che non potrei mai ritirarmi dal tutto dalla società; tutto sommato la gente, anche se a volte mi fa paura, mi piace. Ho bisogno di condividere i miei pensieri, impazzirei a stare sempre solo, e penso che per tutti sia così.
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04-04-2017, 20:24
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#4
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Esperto
Qui dal: May 2014
Ubicazione: Lombardia
Messaggi: 14,158
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ci ho pensato più di una volta... ma per vivere così bisogna avere delle capacità particolari che in pochi hanno... accendere il fuoco senza accendini o fiammiferi, costruire un rifugio sicuro, procacciarsi il cibo, conoscere bene piante ,fiori ,funghi e simili... la società moderna per quanto merdosa possa essere ci ha abituati troppo bene... ci ha viziati... se abbiamo fame andiamo al supermercato e compriamo da mangiare, se abbiamo freddo accendiamo i termosifoni, se siamo sporchi e vogliamo lavarci basta aprire il rubinetto, se ci annoiamo basta accendere la tv o andare su internet... in mezzo ai boschi tutte queste comodità non ci sono...
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04-04-2017, 20:24
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#5
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Esperto
Qui dal: Mar 2017
Messaggi: 2,906
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Quote:
Originariamente inviata da Locharb
Che ne pensate? Vi viene mai voglia di lasciare tutto, rinnegare i valori marci della società, partire senza più tornare,vivere nella natura selvaggia?
A me si, tante volte, nella mia vita per ora non ho concluso nulla, ne in ambito sociale, ne in ambito sentimentale, ne in ambito lavorativo, ne in qualsiasi altro ambito. Nulla è andato come speravo per il momento. Il lavoro mi logora, in famiglia è un disastro, non ho voglia di spendere alcun soldo, non mi interessano le cose materiali, non mi interessa lavorare, sposarmi, fare figli, comprare casa, comprare COSE ecc ecc. In questa società non vivo bene, ho problemi a socializzare, combatto con la solitudine ogni giorno, cerco di essere più aperto ma fallisco sempre, ci ho provato tante volte, non riesco a cambiare, sono fatto così. Insomma non sono felice, non riesco ad essere felice.
Davanti ad una vita del genere, di fronte alla "corsa del topo" mi viene solo voglia di mollare tutto e andare via, senza dir niente a nessuno, prendere il primo treno e vivere senza le catene del sistema.
Io mi do tempo altri 6-7 anni, poi se nulla sarà cambiato spero troverò il coraggio di farlo.
Non so se avete visto il film Into The Wild , tralasciando la mia opinione, che ne pensate della storia di McCandless? (che tra l'altro è una storia vera), avete mai pensato di mollare tutto? avreste il coraggio? se si, fareste come ha fatto il protagonista del film, oppure vi organizzereste meglio? magari costruendovi una casetta in mezzo alle montagne o cose del genere?
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Ci penso ogni giorno a mollare tutto. Il film non l'ho visto, ma lo vedrò presto.
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04-04-2017, 20:27
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#6
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Esperto
Qui dal: Sep 2016
Ubicazione: Italia
Messaggi: 4,205
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L'idea è buona ma la natura non sempre così ospitale.
Se vai in Alaska sono aumentati i lupi a dismisura oltre a varie problematiche.
Non è detto che la comunità del posto sia così benevola e accogliente, e non è il caso di abitare soli in mezzo al bosco.
Il concetto di mollare tutto è chiaro e pure condiviso da me, c'è da capire dove nel mio caso preferisco ai caraibi.
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04-04-2017, 20:38
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#7
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Banned
Qui dal: Apr 2014
Ubicazione: NO
Messaggi: 3,978
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Ci ho pensato e ci penso ancora con una certa frequenza.
A metà tra scherzo e considerazione seria, ho detto ai miei che se entro i 30 non mi sentirò sereno qui, finirò a prendermi una qualche pallottola in testa in giro per il globo.
Solo che ultimamente mi pare una non-soluzione, un liberarsi di nessuna catena.
Se si ammette l'esistenza di un sistema disumanizzante, questa scelta mi sembra più una resa incondizionata ad esso. Farne ugualmente il gioco, quindi rimanere all'interno delle scelte che questo impone e/o permette.
Quando da "dissidente" che potrebbe cercare di cambiare qualcosa, nel suo piccolo, arrivi invece a fare la scelta di lasciare perdere e andare a fare una vita di stenti e crepare in culo ai lupi, mi pare tu stia comunque facendo il gioco di questo stato delle cose - come opposizione ti stai autoeliminando.
Senza contare che questa fantasia diverrà sempre meno realizzabile, col passare del tempo, e non è praticabile su larga scala. Rimane una soluzione individualista.
Un po' anche ci spero che venga tolta del tutto qualsiasi sterile speranza a cui attaccarsi per farsi andare bene tutto.
Che non rimanga nessuna via di fuga reale o immaginaria.
Concordo sul discorso dell'idealizzare la Natura; in quelle condizioni è brutale e spietata più che accogliente e rassicurante.
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04-04-2017, 21:07
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#8
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Avanzato
Qui dal: Dec 2016
Ubicazione: In un universo tangente
Messaggi: 288
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Ho sempre ammirato la storia di questo ragazzo ( come di qualsiasi altra persona che riesce a sfuggire al "sistema"); ho amato il film, ne sono rimasta affascinata, ma credo che la sua sia stata una scelta tanto coraggiosa quanto avventata.
Non ho ancora capito se fosse stato un pazzo o qualcuno talmente credente in certi suoi ideali da attuarli anche senza avere i mezzi per farlo, senza porsi dubbi sui propri limiti.
Certo , per garantirsi un minimo di sopravvivenza in più si era aggrappato all'unica cosa umana civilizzata (civiltà che tanto aveva rifiutato ) che ha trovato in mezzo alla sua natura selvaggia :un vecchio bus abbandonato. Pensare che un giovane sia morto così, da solo, mi ha fatto stare male.
Credo che in pochi oggi riescano a fare scelte del genere. Io non ci riuscirei mai, crollerei dopo poco. Bisognerebbe prepararsi bene prima su cosa si andrà a affrontare... a cacciare, coltivare la terra, conoscere vegetazione e animali....e non credo che siano attività particolarmente piacevoli.
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06-04-2017, 14:31
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#9
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Intermedio
Qui dal: Jan 2015
Ubicazione: Toscana
Messaggi: 197
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Quote:
Originariamente inviata da Varano
Forse a volte idealizziamo troppo la natura. È un posto ostile e scomodo per chi ha vissuto sempre in casa.
Io, poi, se non ho un rifugio vado in ansia per via dell'agorafobia.
Senza contare animali, fango, freddo, ecc.
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Già è dura vivere in campagna figuriamoci "Into The Wild"
Chiedetelo ad Artemio....
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