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27-05-2023, 21:05
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#1
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Esperto
Qui dal: Aug 2020
Ubicazione: Lombardia orientale
Messaggi: 822
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Secondo voi l'intelligenza è una qualità solamente innata oppure la si può migliorare di molto?
Io sono convinto che sia innata almeno al 90% e che sia migliorabile solo per un 10%; voi cosa ne dite?
Mi riferisco all'intelligenza logica, cioè la velocità con la quale si apprendono e si mettono in pratica concetti nuovi.
Attualmente è la qualità che invidio di più a chi ha la fortuna di averla.
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27-05-2023, 21:13
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#2
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Esperto
Qui dal: Sep 2015
Ubicazione: Tír na nÓg
Messaggi: 13,464
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Che io sappia è innata e pure in gran parte ereditabile.
Certo, in qualche modo può essere comunque migliorata, altrimenti non si spiegherebbe quello che si chiama effetto Flynn, cioè il costante miglioramento nei risultati dei test per l'IQ lungo gli anni registrato in molti paesi:
https://it.wikipedia.org/wiki/Effetto_Flynn
Comunque c'è da dire che anche l'effetto Flynn è molto discusso e criticato.
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27-05-2023, 21:38
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#3
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Esperto
Qui dal: May 2010
Messaggi: 3,857
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La logica razionale è un processo di comprensione delle cose e la costruzione di concetti solidi che con la velocità di elaborazione c'entra fino a un certo "livello"; superato tale punto prendono forma le caratteristiche di pensiero, se fast thinker o deep thinker.
Se ne potrebbe dissertare a lungo volendo.
Poi, per sondare preliminarmente una tale capacità basta fare al proprio interlocutore/trice una semplice (apparente) domanda: "cos'è l'intelligenza?"
Se nella sua risposta si fa riferimento positivamente alla teorie delle "intelligenze multiple" di Gardner, la logica "scorre debole" in lui/lei.
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Ultima modifica di Jai; 27-05-2023 a 21:40.
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27-05-2023, 21:41
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#4
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Banned
Qui dal: Feb 2019
Ubicazione: WindGap
Messaggi: 6,016
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La si può migliorare e purtroppo pure peggiorare.
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27-05-2023, 21:54
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#5
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Esperto
Qui dal: Jul 2014
Ubicazione: Moana, Brunner lake (sì, come no)
Messaggi: 12,954
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Per me è una cosa innata, non ho basi fattuali né conosco risultati di lavori scientifici per supportare la mia opinione. Vedo che le persone grossomodo restano quelle. Chi è destinato a cose belle e interessanti lo manifesta da adolescente e anche prima e purtroppo, come nel mio caso, viceversa.
Chiaramente la capacità di lavoro e applicazione può produrre ampie variabilità in un un senso o nell'altro a seconda che la si abbia o meno, ma secondo me non si esce da un certo intervallo di risultato globale.
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27-05-2023, 23:15
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#6
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: Roma
Messaggi: 28,152
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E' innata ed è anche genetica.
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27-05-2023, 23:16
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#7
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: Roma
Messaggi: 28,152
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Però dobbiamo fare attenzione, perché noi essendo fobici siamo molto frenati. qui c'è gente con intelligenza superiore alla media, che però nella vita reale non spicca perché è frenata dalle fobie.
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27-05-2023, 23:42
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#8
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Esperto
Qui dal: May 2010
Messaggi: 3,857
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Quote:
Originariamente inviata da Keith
E' innata ed è anche genetica.
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Quel che è innato è per sua stessa definizione già di natura genetica, Keith.
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28-05-2023, 00:42
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#9
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Banned
Qui dal: Mar 2011
Messaggi: 5,470
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Mi pare che l'intelligenza abbia una componente passiva e una attiva.
La prima consiste nel lasciare che la realtà che abbiamo di fronte ci parli senza volerla ingabbiare in un nostro schema. E' una forma di ascolto, di sensibilità, anche di gentilezza.
La seconda invece è l'interpretazione, la spiegazione simbolica (linguistica) di quanto percepito. L'ascolto diventa attivo.
In entrambi i casi l'espressione di potenzialità innate dipende in modo imponente da vicissitudini relazionali, educazione, livello culturale, ecc.
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Ultima modifica di Angus; 28-05-2023 a 00:51.
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28-05-2023, 14:39
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#10
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Esperto
Qui dal: Aug 2020
Ubicazione: Lombardia orientale
Messaggi: 822
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Purtroppo o per fortuna c'è da dire che già da quando si nasce si è destinati ad un certo percorso.
Io ho sempre fallito in tutto e la cosa peggiore è che comunque mi sono sempre impegnato, ma se d'altronde faccio fatica a capire e mi dimentico subito le cose nonostante l'impegno, é colpa mia fino ad un certo punto.
Ormai adesso non cerco neanche più di migliorare, non ne vale la pena dovermi impegnare 10 volte tanto per avere un decimo di quello che hanno gli altri.
È davvero brutto nascere stupidi ma capire di esserlo, e mi arrabbio molto sapendo che c'è gente più tutelata di me a cui vengono diagnosticati problemi mentali che però magari ha conseguito il diploma con voti buoni o addirittura la laurea.
Ritengo di aver diritto ad un lavoro facile e senza problemi che mi consenta per lo meno di vivere serenamente.
Ovviamente il risarcimento più consono sarebbe una bella vincita di una decina di milioni di euro, senza falsa modestia credo proprio che il karma sia fortemente in debito con me e penso proprio che sarei uno di quelli che più merita una soddisfazione del genere.
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28-05-2023, 17:57
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#11
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Banned
Qui dal: Apr 2020
Messaggi: 13,557
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Innata, come l’ignoranza
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28-05-2023, 18:05
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#12
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Esperto
Qui dal: Jun 2018
Ubicazione: Milano
Messaggi: 1,228
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Se si parla di QI secondo me è migliorabile: ho fatto il test e penso che qualche anno fa avrei preso di più, perchè ero fresco del liceo e della matematica liceale per cui certi calcoli a mente che chiedono di fare mi sarebbero venuti più lesti e precisi. Se mi esercitassi un po' probabilmente il punteggio aumenterebbe per davvero, sia per la questione matematica che di memoria. Non so sulle capacità verbali.
Poi chiaro, ci sono delle predisposizioni naturali innegabili, ma tendo a pensare che l'allenamento possa portare lontano
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28-05-2023, 18:52
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#13
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Esperto
Qui dal: Aug 2012
Messaggi: 1,102
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L'intelligenza è innata..ma il modo di utilizzarla e di farla fruttare o sprecarla dipendono da noi (e dall'ambiente in cui viviamo)
Vedi a proposito, la triste storia di William Sidis
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28-05-2023, 20:20
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#14
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Esperto
Qui dal: Oct 2013
Messaggi: 13,447
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io mi chiederei piuttosto se l'intelligenza sopra la media sia necessaria per fare grandi cose...secondo me basta un'intelligenza nella norma e una forte volontà per fare quello che vuoi.
su questo forum come dice keith molti hanno una mente molto sviluppata, ma difettano di altre qualità
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28-05-2023, 21:57
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#15
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: Roma
Messaggi: 28,152
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Quote:
Originariamente inviata da Varano
io mi chiederei piuttosto se l'intelligenza sopra la media sia necessaria per fare grandi cose...secondo me basta un'intelligenza nella norma e una forte volontà per fare quello che vuoi.
su questo forum come dice keith molti hanno una mente molto sviluppata, ma difettano di altre qualità
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contano la forte volontà, il carattere stabile, la disciplina e le abilità sociali. l'intelligenza serve quella minima indispensabile ed è la meno importante fra le qualità.
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28-05-2023, 22:02
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#16
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Esperto
Qui dal: Aug 2012
Messaggi: 1,102
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Quote:
Originariamente inviata da Keith
contano la forte volontà, il carattere stabile, la disciplina e le abilità sociali. l'intelligenza serve quella minima indispensabile ed è la meno importante fra le qualità.
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Contano il carattere certo..ma non concordo sull'intelligenza...serve anche quella...almeno a certi livelli.
Elon Musk e Bill Gates, tanto per fare due nomi, non sono esattamente persone che difettano di intelligenza
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28-05-2023, 22:04
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#17
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: Roma
Messaggi: 28,152
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Quote:
Originariamente inviata da milton erickson
Contano il carattere certo..ma non concordo sull'intelligenza...serve anche quella...almeno a certi livelli.
Elon Musk e Bill Gates, tanto per fare due nomi, non sono esattamente persone che difettano di intelligenza
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indubbiamente loro si, ma ci sono tanti altri piccoli e medi imprenditori che hanno una bella vita, ma non brillano in QI, però brillano in coraggio, perseveranza e applicazione.
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28-05-2023, 22:06
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#18
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Esperto
Qui dal: Aug 2012
Messaggi: 1,102
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Quote:
Originariamente inviata da Keith
indubbiamente loro si, ma ci sono tanti altri piccoli e medi imprenditori che hanno una bella vita, ma non brillano in QI, però brillano in coraggio, perseveranza e applicazione.
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O forse semplicemente hanno un intelligenza di tipo pratico, che la scuola non valorizza..
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28-05-2023, 22:58
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#19
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: Roma
Messaggi: 28,152
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Quote:
Originariamente inviata da milton erickson
O forse semplicemente hanno un intelligenza di tipo pratico, che la scuola non valorizza..
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io mi sbaglierò ma penso che l'unica cosa che conta nella vita è non avere paura di fare le cose.
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29-05-2023, 13:42
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#20
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Intermedio
Qui dal: Feb 2019
Messaggi: 183
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È un dilemma su cui non mi risulta si sia raggiunto ancora chissà quale consenso. Uno dei libri divulgativi sul tema più noto è quello di Eysenck e Kamin, dove vengono messe a confronto le due opposte visioni. Di seguito dirò l'idea che ho io al riguardo.
Secondo me vi è una intelligenza "di base" a livello di hardware; quella che però viene comunemente intesa così è più il modo in cui questa si esplicita relativamente a un dato contesto.
Ognuno nasce con delle caratteristiche organiche che possono essere più o meno performanti. Non esisterà la perfezione, ma bisogna ammettere vi siano persone "uscite meglio" di altre dal punto di vista puramente genetico (e anche probabilmente, poi, per la qualità di gravidanza e parto). Un individuo più "riuscito" è più bello (vi sono più armonia e simmetria nelle sue fattezze), più sano (si ammala meno), più "vispo" / sveglio fin da piccolo sia nella coordinazione psico-motoria che nella capacità di capire e risolvere problemi. Ritengo di avere più volte constatato quanto un bambino/ragazzino "bello" abbia generalmente delle buone qualità un po' in tutti gli ambiti citati, e quanto invece ad avere problemi cognitivi o motori siano quelli che già ad una singola occhiata paiono avere qualcosa che non va. Questo per sostenere quanto in un individuo, almeno in partenza, tutte le sue caratteristiche siano in realtà collegate.
Si potrebbe giustamente obiettare che in realtà vi siano belli/belle rincoglioniti, o mezzi-disabili (tipo con qualche spettro autistico) che si rivelano dei geni. Vediamo perchè.
Evolutivamente tendiamo a rispettare, temere e dare più credito alle persone belle, e proprio perchè riconosciamo intimamente la qualità del loro pool genetico (quindi sì, la bellezza nuda e cruda libera dagli influssi culturali presenta dei canoni obiettivi). Nella nostra società questo è vero all'ennesima potenza, essendo molto concentrata sull'immagine (oltre che sulla performance, specie se sportiva e/o riproduttiva). Chi, quindi, è bello/a (e quindi, verosimilmente, ha anche un fisico bello e performante), tende a vivere una esistenza un po' più in discesa, almeno per certe cose. E quando non ti devi scervellare troppo per ottenere quello vuoi o per razionalizzare l'ennesima cantonata, è facile non ti sia dato modo di sviluppare chissà quali doti intellettuali (la riflessione in genere origina quasi sempre da sofferenza e frustrazione, in quanto non ha senso porsi problemi finchè si è contenti e le cose filano lisce).
Per quanto riguarda i "freaks" geniacci, intanto bisogna vedere quando eventualmente sono iniziati a diventarlo (Stephen Hawking ad es. si è ammalato dopo che già aveva dato dimostrazione del suo genio). Per il resto sec me sono casi eccezionali in cui magari vi è una sorta di compensazione sempre a livello di hardware.
Già da questi discorsi emerge quanto poi a fare una enorme differenza sia il contesto in cui uno cresce. Per farla breve, se uno ha un hardware buono, in un modo o nell'altro lo farà fruttare. Ma bisogna vedere se questo avverrà in maniera armonica e utile rispetto al contesto sociale in cui cresce oppure no. Cerco di spiegarmi meglio.
Un membro geniale di una tribù amazzonica, capace di trovare soluzioni strepitose in quel contesto, portato a New York sarebbe considerato un troglodita utile forse solo a pulire i cessi di qualche motel (e probabilmente accadrebbe qualcosa di simile anche il contrario). Ma quindi quest'uomo è intelligente o no? Qui emerge l'aspetto relativistico del discorso (e quello per cui a me i test di intelligenza fanno ridere : fanne fare uno a qualcuno che ad es. non conosce i numeri o le operazioni o che non sa leggere ma che è un geniaccio in altri termini, e risulterà un deficiente).
Generalmente vengono considerati intelligenti quelli che, per un motivo o per l'altro, riescono a mettere a frutto il loro hardware di base in modo vincente in rapporto a quello che viene richiesto e incentivato nel relativo contesto sociale. Motivo per cui reputo questo modo di parlare dell'intelligenza molto riduttivo e fuorviante, sia perchè in questo modo qualcuno potrebbe aver ottenuto risultati apprezzabili anche senza esserlo più di tanto (basta che in fondo abbia recitato/fatto la parte che gli veniva richiesta anche senza chissà quale capacità critica), e sia perchè, per converso, chi non dovesse riuscire ad avere successo e magari finisce su un marciapiede allora potrebbe arrivare ad essere considerato un idiota di default.
Ognuno parte con un hardware. Nutrirlo con stimoli ed esperienze positive innesca un circolo virtuoso che mi risulta lo possa persino migliorare da un punto di vista organico. Se il modo in cui lo nutri è in linea coi modi che il tuo contesto sociale celebra e incentiva, allora è verosimile avrai successo e prospererai (e gli altri pensino che sei intelligente). Altrimenti o trovi vie alternative (dando fondo alla tua intelligenza altrove oppure in modi che contrastano con la società - vedi ad esempio i geni che ad una certa finiscono al gabbio per frode o altro di illegale), oppure (o in concomitanza, non potendo valorizzare la tua intelligenza serenamente con costanza e alla luce del sole) pian piano diventi un coglione perdendo in parte o totalmente le tua qualità intellettive, per quanto promettenti inizialmente.
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