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01-02-2018, 23:02
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#41
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Esperto
Qui dal: Sep 2016
Ubicazione: Italia
Messaggi: 4,240
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Non si rendono conto che hanno un grosso potere tra le mani almeno finché dura la lezione.
I bulletti se la ridono, ma un fobico/timido può essere traumatizzato da un insegnante prepotente e tiranno.
Avevo un prof di ginnastica che lo chiamavo Adolf, era pazzo ci metteva tutti in riga come nell'esercito e gridava Disciplinaaa! Via di corsa attorno alla palestra finché si stramazzava al suolo, poi su per le pertiche !! Vai con il quadro svedese (pazzesco), salto in alto, braccia a candeliere era temuta da tutti. Posizione da indiano braccia aperte,alte e piegate lui da dietro ti prendeva i gomiti e uno strattone indietro sentivi scrock delle ossa e una fitta ai pettorali!!! Pretendeva che i genitori andassero alle udienze anche da lui...
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Ultima modifica di Jacksparrow; 01-02-2018 a 23:08.
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01-02-2018, 23:14
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#42
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Esperto
Qui dal: Jul 2012
Messaggi: 25,943
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Quote:
Originariamente inviata da Jacksparrow
Pretendeva che i genitori andassero alle udienze anche da lui...
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Perchè non avrebbero dovuto?
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01-02-2018, 23:35
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#43
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Esperto
Qui dal: Aug 2007
Messaggi: 23,198
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Quote:
Originariamente inviata da claire
Ma io sono piú skillata
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Hai sbagliato consonante, sostituisci la "l" con la "z"
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02-02-2018, 00:03
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#44
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Esperto
Qui dal: Aug 2012
Ubicazione: Banned
Messaggi: 18,249
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Quote:
Originariamente inviata da Driver
Non generalizziamo, però sono d'accordo con te. Gli insegnanti attuali di qualsiasi scuola (elementari, medie, superiori) a parte i pochissimi giovani, hanno un rapporto osceno con la tecnologia e non se ne rendono nemmeno conto. Sentivo di un insegnante delle medie, nemmeno così anziano, che non sapendo far partire un cd sbraitava cose del tipo "maledetti aggeggi elettronici", roba detta nel 2017 dove l'informatica te la trovi pure dal panettiere.
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ovviamente nn so tutti cosi , era sott inteso , pero so parecchi cosi , sara' un caso boh XD
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02-02-2018, 00:08
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#45
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Esperto
Qui dal: Sep 2016
Ubicazione: Italia
Messaggi: 4,240
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02-02-2018, 00:14
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#46
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Esperto
Qui dal: Dec 2014
Messaggi: 4,730
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Quote:
Originariamente inviata da Jacksparrow
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Morto. Magari squola lo si dice in dialetto veneto e si è confusa.
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02-02-2018, 09:38
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#47
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Esperto
Qui dal: Jul 2012
Messaggi: 25,943
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Quote:
Originariamente inviata da MEandjustMe
Morto. Magari squola lo si dice in dialetto veneto e si è confusa.
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Guarda che scuola e squola si pronuncia uguale
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02-02-2018, 10:39
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#48
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Esperto
Qui dal: Nov 2007
Messaggi: 6,861
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Ripensando anche alla mia esperienza, credo gli insegnanti siano a volte, comprensibilmente, persone che non hanno sempre tempo, voglia, pazienza di essere sensibili mentre devono "tenere" una classe. Penso che mancasse (mancasse?) anche una formazione a riguardo.
Rammento però pochi episodi significativi che mi abbiano coinvolto, ero silenziosissimo, non davo loro fastidio, anche se a qualcuna sono stato sul cul per la schiappaggine nelle sue materie. Beh, volendo ce n'è uno poco distante da questo discorso -muttley alert: non mi ferì, ma lo trovai tutto sommato non degno del comportamento di un'insegnante- è quando una mi prese in giro per più giorni per aver utilizzato un termine in perfetto italiano, ma considerato forbito e fuori luogo. Ora, pazienza i compagni, pronti ad attaccarsi a tutto, ma tu che sei insegnante, e di italiano-latino pure!
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02-02-2018, 11:20
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#49
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Esperto
Qui dal: Dec 2005
Messaggi: 5,048
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Agli occhi degli insegnanti sono stato un ameba per quasi 10 anni.
Sempre zitto:nessuna domanda, nessun commento, mai casinista. Dicevo quelle paroline per arrivare alla sufficienza durante le interrogazioni e nient'altro.
Durante le medie ero bullizzato in parte da un gruppetto della mia classe.
Il prof di musica si divertiva a stuzzicare la mia poca reattività e la mia timidezza. Passo un periodo che tutte le volte che faceva l'appello al mio nome faceva sempre e solo battutine:
"Zivago" Io:"presente" il prof:" si sicuro Zivago?" "Ci sei oggi vero?" e risate annesse da parte sua e di tutta la classe!
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02-02-2018, 11:49
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#50
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Esperto
Qui dal: Jul 2012
Messaggi: 25,943
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Io vorrei chiedere scusa ai miei insegnanti,ero monella e maleducata,specialmente alle medie,abbiamo distrutto un prof,lui era fragile ma ci voleva bene,io gli davo del tu,me ne fregavo, e tutta la classe faceva casino e non gli portava rispetto mai.Ora so quanto dev'essere stato difficile per lui, mancava di autorevolezza,ma era una buona persona.
I prof di matematica sono quelli che mi hanno dato filo da torcere,perchè erano bravissimi,e io no,erano autorevoli e io fobica,li ho odiati e maledetti tanto,oggi li ringrazio.
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02-02-2018, 13:16
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#52
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Esperto
Qui dal: Jun 2009
Ubicazione: Oceania, Pista Uno
Messaggi: 65,154
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Quote:
Originariamente inviata da muttley
Sicuro di aver notato questo in maniera obiettiva e imparziale?
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Sicuro di stare intervenendo in maniera obiettiva e imparziale, data la tua professione?
Quote:
Originariamente inviata da muttley
In base alla mia esperienza, da una e dall'altra parte della barricata, le persone più estroverse e casinare ricevono continui richiami e osservazioni sul proprio comportamento, con la differenza che loro sono generalmente molto meno permeabili ai commenti esterni (caratteristica del fobico è invece l'estrema suscettibilità), arrivando spesso ad attuare strategie più o meno consce per scatenare commenti e addirittura rimproveri proprio al loro indirizzo. In genere si tratta di richieste di attenzione dovute a scarso accudimento e trascuratezza da parte dei loro "caregivers". Il fobico è invece una persona che solitamente preferisce evitare commenti e critiche, in quanto la sua indole fragile e la sua autostima lo rendono molto più permeabile. Il carattere è un po' come il fisico: un fisico forte e robusto può reggere sforzi intensi e prolungati senza risentire della minima fatica, un fisico debole può percepire come titanici anche degli sforzi moderati. Forse tu non te ne accorgevi, ma anche gli estroversi ricevevano commenti a pioggia, diverso però era il loro modo di reagire e relazionarsi.
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Intanto, fosse anche tutto come dici tu, resterebbe il fatto che certi commenti possono essere oggetto di discussione e forse non in linea con quello che dovrebbe essere il compito pedagogico di un insegnante. Il fatto che certi commenti, rivolti agli estroversi, non sortiscano apparentemente effetti negativi su di essi non implica di per sé che tali commenti non possano essere inopportuni (se un alunno addirittura cerca più o meno consciamente di provocarli per attirare attenzione, forse sarebbe il caso di cambiare registro) o che automaticamente allora debbano andare bene anche per i fobici/introversi/timidi (del resto, sempre dal punto di vista pedagogico, un bravo insegnante dovrebbe almeno intuire che rivolgersi allo stesso modo a tutti gli alunni non sempre è efficace). Tra l'altro, per quello che ho visto, l'estroverso di turno veniva "commentato" più che altro quando entrava in conflitto con la buona condotta in classe, invece il "chiuso" della situazione si beccava ogni tot qualche frecciata anche se non contravveniva alle norme della didattica, anzi a volte più stava tranquillo e più veniva stuzzicato.
In secondo luogo, ed entrando nel merito: a me sembra come minimo discutibile il modus operandi di insegnanti che nell'esercizio delle loro funzioni si disperano perché il figlio ha lo stesso segno zodiacale (!) di un alunno poco stimato (questa fa a gara con la Fedeli, insomma).
Ma soprattutto trovo estremamente antipedagogico il caso della definizione di autismo appioppata dalla classe al bullato di turno, con tanto di risata collettiva, in cui l'insegnante si limita al "ma no, dai" con sorrisetto di circostanza e basta, senza cogliere l'occasione per spiegare alla classe cosa è davvero l'autismo e quanto sia grave prenderlo a pretesto per schernire qualcuno, come se fosse un marchio d'infamia.
Invece di cavarsela con l'autoassolutorio "Siete fobici e la prendete sempre a male", sarebbe ora che qualche esponente della classe insegnante avesse l'onestà intellettuale di fare autocritica per le "mele marce" della categoria.
Proprio muttley che si scaglia contro la "vulgata fobica" autoassolutoria e deresponsabilizzante dovrebbe per coerenze evitare di ricorrere a facili "vulgate docenti" (alunni definiti a priori come ostili, prevenuti o peggio "irrecuperabili", come in un altro caso qui citato).
Vorrei proprio sapere cosa ne pensano lui e claire degli episodi citati, sempre che non mi sia sfuggito qualche post, ma non mi pare.
Tutto questo discorso ovviamente non è minimamente diretto allo scopo di colpevolizzare gli insegnanti in toto. Sono figlio di insegnanti e so bene quanti rospi ci siano da ingoiare per una paga tutt'altro che gratificante, e quanto nella percezione più diffusa siano alunni e famiglie ad avere sempre ragione. E' anche per difendere meglio i tanti insegnanti che fanno i loro dovere che bisogna stigmatizzare il comportamento di chi si lascia trascinare, insieme a una parte dei suoi alunni, dai luoghi comuni più banali e retrivi e dimentica la particolare formazione, apertura mentale e aggiornamento continuo che dovrebbero far parte della sua sensibilità umana e professionale.
Quote:
Originariamente inviata da muttley
Ciò che per alcuni poteva essere un richiamo magari per altri diventa un'umiliazione. Se ad un invito a stare zitto, il classico estroverso non ribatte ma sta' in silenzio arrossendo, potrebbe suscitare l'ilarità della classe e trasformare il tutto in una presunta "umiliazione". Invece spesso ribatte e risponde per le rime e trasforma l'ilarità in una reazione a suo vantaggio. Come vedi la natura stessa delle relazioni è interattiva, risultato del modo di comportarsi di ambedue le parti in causa, ed è anche in tuo possesso la facoltà di trasformare quello che appare come un tentativo di umiliazione in un modo per spiegare (assertivamente) perché si è in un certo modo, perché si è silenziosi e si parla poco, nonché altre cose (lentezza nella comprensione di determinate materie e concetti, soglie brevi di attenzione eccetera). In quel caso, la reazione dell'insegnante e della classe può essere diversa. Siamo attori delle nostre vite, non solo spettatori passivi, e chi ha difficoltà a relazionarsi deve contare anche sulle proprie forze per vincere queste difficoltà, diversamente pare che si voglia soltanto aiuto e commiserazione dall'esterno, finendo per mettersi sullo stesso piano di soggetti inabili e bisognosi della sola "carità" altrui.
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Metti sullo stesso piano un ragazzo o un bambino nell'età dello sviluppo con un adulto fatto e finito?
Ma è l'insegnante che deve fare pedagogia verso gli alunni o viceversa?
E' ovvio che l'alunno possa e debba aspettarsi aiuto e comprensione da parte dell'insegnante (il cui ruolo è anche per questo delicatissimo e importantissimo), ma stiamo scherzando?
Qua siamo proprio al rifiuto del ruolo e delle rseponsabilità che ne conseguono.
Chi non ha la competenza e la formazione necessarie per un certo mestiere sarebbe meglio che facesse altro, meglio per lui e meglio per chi ha a che fare con lui o risente dell'effetto del suo lavoro. Questo vale per ogni tipo di lavoro.
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Ultima modifica di Winston_Smith; 02-02-2018 a 13:27.
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02-02-2018, 13:33
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#53
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Esperto
Qui dal: Jun 2009
Ubicazione: Oceania, Pista Uno
Messaggi: 65,154
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Quote:
Originariamente inviata da Jacksparrow
Si usciva dalle superiori senza saper fare alcun mestiere, la scuola è sempre stata su un altro mondo rispetto alla realtà del lavoro.
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Quest'affermazione implica che non si abbia ben chiaro cosa debba essere la scuola.
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02-02-2018, 16:52
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#54
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Esperto
Qui dal: Jul 2010
Ubicazione: qui vicino
Messaggi: 31,353
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Quote:
Originariamente inviata da Winston_Smith
Quest'affermazione implica che non si abbia ben chiaro cosa debba essere la scuola.
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vabbè dai, questa è un pò una scusa, preparare culturalmente e formare e la libertà di pensiero e blablabla e blablabla ok, è vero, ci mancherebbe, ma non toglie che se la scuola preparasse la persona in parte anche a ciò che arriva dopo non sarebbe una cosa brutta, in molti paesi questo avviene
non mi riferisco ad elementari e medie, lì si cadrebbe nell'eccesso opposto, quei sistemi che vorrebbero inquadrare il bambino di 5 anni e definirli la professione futura mi sanno un pò di fabbrica di robot
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02-02-2018, 17:01
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#55
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Messaggi: 7,393
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Quote:
Originariamente inviata da Inosservato
vabbè dai, questa è un pò una scusa, preparare culturalmente e formare e la libertà di pensiero e blablabla e blablabla
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Che poi magari fosse vero. Invece ci sono materie (non faccio nomi ) che per me sono da abolire o quantomeno da rivedere, altrochè libertà di pensiero. Mi viene in mente un esempio che farebbe triggerare delle persone che stanno leggendo la discussione comunque
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02-02-2018, 17:47
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#56
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Esperto
Qui dal: Sep 2012
Messaggi: 10,892
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Quote:
Originariamente inviata da Bluevelvet93
. Mi viene in mente un esempio che farebbe triggerare delle persone che stanno leggendo la discussione comunque
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che esempio? il latino? la letteratura italiana? il greco?
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02-02-2018, 17:48
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#57
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Esperto
Qui dal: Jan 2018
Ubicazione: Milano
Messaggi: 1,092
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Quote:
Originariamente inviata da Ansiaboy
che esempio? il latino? la letteratura italiana? il greco?
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Sono quasi certo che intende la filosofia. Si vince un premio?
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02-02-2018, 18:03
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#58
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Messaggi: 7,393
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Mi riferivo a una nota opera di letteratura che abbiamo studiato ogni settimana per tre cazzo di anni.
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02-02-2018, 18:06
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#59
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Esperto
Qui dal: Jul 2012
Messaggi: 5,188
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Quote:
Originariamente inviata da Bluevelvet93
Mi riferivo a una nota opera di letteratura che abbiamo studiato ogni settimana per tre cazzo di anni.
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I promessi sposi o la divina commedia
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02-02-2018, 18:07
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#60
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Esperto
Qui dal: Jun 2009
Ubicazione: Oceania, Pista Uno
Messaggi: 65,154
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Quote:
Originariamente inviata da Bluevelvet93
Mi riferivo a una nota opera di letteratura che abbiamo studiato ogni settimana per tre cazzo di anni.
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E che vi hanno fatto studiare poco e male, nella maggior parte dei casi.
Quindi sarebbe stato il caso di studiarla meglio, non certo di abolirla del tutto.
Quote:
Originariamente inviata da Harold Finch
I promessi sposi o la divina commedia
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Appunto, quanto ho detto vale per entrambe.
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