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10-12-2013, 18:20
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#41
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Intermedio
Qui dal: Jun 2005
Ubicazione: Italia
Messaggi: 186
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Quote:
Originariamente inviata da ANTIMATERIA
Ho fatto una analisi delle meccaniche profonde
...come puoi bene vedere non funziona quasi nulla nei rapporti moderni...
...un mono pensiero orwelliano che sta producendo un mare di decadenza e basta, in economia, nella scienza, nella politica, nei rapporti sociali, ovunque.
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...sei sicuro di venire dall'Emilia Romagna??!!
Da una terra dove l'allegria è già esplicata dalla parlata, riesci ad essere così catastrofista e complottista verso quei pochi e tanti passi fatti dalle donne negli ultimi 40 anni?
Ovviamente rispetto quello che hai scritto ma credo che alcuni segnali che la società di oggi manda, tu li interpreti a modo tuo.
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Ultima modifica di Uzik; 10-12-2013 a 20:29.
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10-12-2013, 19:40
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#42
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Esperto
Qui dal: Nov 2013
Ubicazione: Emilia Romagna
Messaggi: 1,302
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edit
autocensura modalità: on
p.s. = era troppo bello questo post
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Ultima modifica di ANTIMATERIA; 10-12-2013 a 20:24.
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15-12-2013, 19:34
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#43
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Esperto
Qui dal: Jun 2009
Ubicazione: Oceania, Pista Uno
Messaggi: 63,742
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Hai scritto troppo, mi ci vorrebbero quindici giorni per rispondere per bene a tutto. Farò quello che posso.
Quote:
Originariamente inviata da ANTIMATERIA
Ho fatto una analisi delle meccaniche profonde (non sono cose che risiedono nel conscio), non degli stereotipi, gli stereotipi al contrario sono quelli di oggi, che negano, non indagano queste cose, il risultato è che come puoi bene vedere non funziona quasi nulla nei rapporti moderni, laddove i nostri nonni si amavano veramente, si accontentavano, erano semplici.
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Sì sì, con lo stigma sociale marchiato sulla carne per chiunque osasse trasgredire il sacro vincolo del matrimonio, nonché con una tendenza maggiore ai matrimoni combinati dalle famiglie, direi che se la passavano benone (oggi ci sono grossi problemi lo stesso, ovviamente, benché di diverso genere).
Quote:
Originariamente inviata da ANTIMATERIA
Per non parlare della società in generale che è sostanzialmente disintegreta proprio per l'effetto di mettere stereotipi e ideologia addirittura prima di un banale buon senso da 5 elementare.
C'è un politicamente corretto che domina ogni situazione moderna, un mono pensiero orwelliano che sta producendo un mare di decadenza e basta, in economia, nella scienza, nella politica, nei rapporti sociali, ovunque.
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Io di orwelliano ci vedo il pensiero che tutti gli uomini siano dei cyborg programmati in un modo e tutte le donne siano altrettanti cyborg, programmati in un altro. E trovo molto pericoloso continuare a propagandare idee secondo cui solo perché sei uomo devi comportarti così e se sei donna devi comportarti cosà, con la motivazione che le "meccaniche profonde" ce lo impongono. Ma quando mai? Non ha già sofferto abbastanza gente per queste idee distorte e distopiche?
Quote:
Originariamente inviata da ANTIMATERIA
Purtroppo, come anche ha evidenziarto l'antropologa e femminista Ida Magli, non esiste società matriarcale che non si estingua, che non entri in fasi di decadenza, si condanni all'invasione barbarica, alla dominazione, alla colonizzazione volontaria e accomodante e al crepuscolo dei valori che la sostenevano, è un dato di fatto.
L'attuale dittatura e colonozzazione rappresentata dall'Unione Europea (o globalizzazione) ha, per esempio, come paradigma essenziale il matriarcato e la distruzione dei valori di riferimento degli Stati un tempo patriarcali (la famiglia in primis).
Questa impossbilità del Matriarcato di difendersi dalle aggressioni che subisce dall'esterno, sono il motivo esclusivo per cui il sistema finanzairio, la cia, i servizi segreti, e l'intera cricca politica finanzia e foraggia il movimento femminista con milioni di dollari, laddove il presunto maschilismo non ha, e non ha mai avuto neanche una associazione, nè un dollaro da nessuno.
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Ci manca solo la Spectre... comunque a me non frega nulla né del matriarcato né del maschillismo, mi piacerebbe soltanto che le persone fossero libere di seguire le proprie inclinazioni senza dover essere irreggimentate in un senso o nell'altro.
Quote:
Originariamente inviata da ANTIMATERIA
Stiamo finanziando e mettendocela tutta per giustificare che è necessario che il gatto faccia il cane e viceversa, con una inversione di ruolo impossbile dal momento che l'uomo non può concepire e che se non si concepisce la società invecchia e muore.
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Calzante il paragone di un animale con un essere umano, anzi paragonare una differenza sessuale a quella esistente tra due specie diverse. Darwin te fa un baffo.
Quote:
Originariamente inviata da ANTIMATERIA
E il motivo è perchè l'uomo difende il tessuto sociale, la donna e i figli a costo della vita e la famiglia era un valore grosso, che crea problemi al potere rispetto ad un individuo solo, schiavo del lavoro fino a 70 anni, senza diritti, senza casa, senza identità.
E allora non ci devono essere più uomini, e voi, noi, mi ci metto anche io, se no sembra offensivo, non siamo più uomini per questo motivo: la dittatura orwelliana ne ha decretato la scomparsa.
E la donna non deve più fare figli (in questo c'è un retaggio di cultura new age, culti antichi di streghe, panteismo e animismo, culti della dea madre e altra roba pseudo satanica, che individua il genere umano come il nemico stesso della natura, per tale motivo oggi conta più un cane che un barbone, più un gatto che una persona che soffre e quasi solo la chiesa prende in cura questi relitti prevalentemente maschili condannati allo sterminio sociale), non è più una scelta, è un obbligo, al massimo uno da abbandonare nella prima struttra sovietica dell'indottrinamento che si trova, affinchè impari solo i valori del padrone, del potente che detiene la nostra vita, oltre all'h2o e l'aria e il mare e il verde dei prati, si consegni la mente al Dio di oggi.
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Ma se io uomo non voglio andare a caccia del mammut e se io donna non voglio avere figli per caso dobbiamo venire a chiedere il permesso a te? O non dobbiamo sentirci uomo o donna perché tu o qualcun altro vi arrogate il diritto di decidere chi è uomo e chi non lo è? Non è che l'alternativa è tra la sudditanza al capitalismo e quella alla famiglia patriarcale. E se uno rifiutasse di venire inscatolato in un ruolo di "uomo" deciso da altri, qualunque esso sia?
Quote:
Originariamente inviata da ANTIMATERIA
Guardate i risultati, guardate se funzona, non cosa vi dicono che dovete pensare di politicamente corretto, questo è un disegno su cui si lavora da decine di anni, con l'incessante lavoro di poche associazioni strafinziate, mantente a fondo perduto, non elette da nessuno, che lavorano nell'ombra, nel mistero e che ha attecchito ormai ovunque, nonostante non sia difficile vedere gli esiti a livello morale, culturale, economico, funzionale.
Io ho riscoperto la mia natura maschile nel tempo, cancellata da un mare di roba indotta che mi era stata introdotta, e vi ho visto valori che non si comprano, etica che non cambia a seconda del comodo, coraggio a costo di subire i torti e gli sputi, spirito libero a costo di essere il solo a pensarla a quel modo e capacità di incasellare dei ragionamenti logici e di buoin senso.
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Ma chi decide e definisce questa fantomatica natura maschile? Chi lo decide chi è un maschio e chi no? Tu?
Valori, etica, coraggio, spirito libero, logica, buon senso... sono tutte cose che non hanno sesso: che c'entra la "natura maschile"?
Oppure: se io non voglio fare il primo passo con una donna non sono un maschio? Lo decidi tu?
Quote:
Originariamente inviata da ANTIMATERIA
All'uomo è sempre stato negato ed è probabilmente anche predisposto a non lasciare la compagna con cui si è unito (il 90% dei divorzi è chiesto dalle donne).
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Quelli che tradiscono la moglie cosa sono predisposti a fare secondo te?
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Ultima modifica di Winston_Smith; 16-12-2013 a 17:06.
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15-12-2013, 19:44
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#44
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Esperto
Qui dal: Jun 2009
Ubicazione: Oceania, Pista Uno
Messaggi: 63,742
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Quote:
Originariamente inviata da ANTIMATERIA
Ma per quanto riguarda l'amore.
Non c'è una regola che valga.
L'amore è un momento di follia.
E questo non è reciproco, è sbilanciato, lo è per sua natura.
C'è una persona che ama (uomo o donna) e una persona che è amata (uomo o donna), c'è un certo interscambio, ma la reciprocità è una favoletta, figlia di questa maniera egositica di computare ciò che diamo e riceviamo, un contratto, sovrastrutture mentali, scarsa conoscenza delle dinamiche profonde nei legami.
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Quindi, sempre se non ho capito male e spero davvero di aver capito male, la regola (stabilita da te? sulla base di? boh) dice che in un rapporto di coppia c'è chi si fa il culo e chi se la spassa, chi si occupa delle debolezze dell'altro e chi invece se ne sbatte di aiutare l'altro nei suoi momenti di difficoltà, o per usare le tue parole che "non verrà a salvarlo/a, non gliene frega nulla di lui/lei". E la reciprocità sarebbe un computo egoista?
Mizzega, se questi sono i rapporti di coppia evviva il monte Athos.
Quote:
Originariamente inviata da ANTIMATERIA
Nel profondo c'è una tendenza a soddisfare istinti diversi che spiegano il fatto che si è inadatti all'inversione dei ruoli, non può funzionare a livello pratico, la società senza immigrazione si estingue, con l'immigrazione non si estingue, ma decade, si indebolisce.
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Ma me li spiegheresti questi istinti diversi che "nel profondo" hanno TUTTI gli uomini e TUTTE le donne, senza eccezioni, e che definiscono dei "ruoli" scolpiti nella pietra che abracadabra guai a toccarli? Mi daresti una definizione del "ruolo" dell'uomo DOC, magari un elenco per punti? Sarei curioso di sapere se rientro nei requisiti ^^
P.S.: Evvai con lo stereotipo che l'immigrazione indebolisce la società, immagino per la perdita della purezza della razza...
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27-04-2014, 17:27
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#45
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: Roma
Messaggi: 28,152
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Mi trovo costretto ad auto-riesumare questo mio vecchio post, in quanto la questione è ancora per me irrisolta.
Premesso che trovare un/una partner è un'impresa titanica.
Appurato il fatto che, a parte casi eccezionali, le fobiche/introverse non vogliono stare con i loro simili, ci dobbiamo relazionare con donne normali/estroverse.
Se voi riusciste a trovare una ragazza o per chi già ce l'ha, riuscireste a gestire oltre al rapporto con lei anche il rapporto con soggetti esterni alla coppia? Ad esempio familiari, amici, parenti di lei?
Premetto che essendo io quasi del tutto asociale, non avrei alcun interesse a frequentare le persone legate a lei, ma solo lei o al massimo amici in comune se sono persone interessanti. Di contro c'è il fatto che la ragazza media ha tutta una rete sociale in cui vorrebbe coinvolgere il suo uomo.
Ovviamente io fra lo scegliere una domenica con lei a casa dei suoi oppure una domenica a casa da solo, sceglierei la seconda.
Per non parlare di tutte le onnipresenti e reiterate cerimonie religiose dei parenti di lei, cose che io odio più delle malattie.
Qualcuno penserà che è una mia paranoia per un'ipotetica situazione futura, ma purtroppo è una situazione in cui già mi sono trovato dentro, con conseguente e prevedibile fine della storia.
Voi cosa fareste?
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27-04-2014, 17:45
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#46
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Avanzato
Qui dal: Mar 2013
Messaggi: 402
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Io ho un'amica che ha una vita sociale perfettamente normale, però ha un patrigno piuttosto antipatico... anzi, diciamo che è proprio un orso e non vuole vedere nessuno. 'Sta povera ragazza ha rischiato di essere lasciata perchè il ragazzo non sopportava il fatto di poter essere integrato nella famiglia di lei in modo "normale" (pranzi o cene insieme, telefonate, cose così). Io sono rimasta senza parole perchè mi sembra inconcepibile dare tutta questa importanza al contesto sociale di una persona, capisco l'essere un minimo interessati a conoscere la famiglia della persona che ami, ma vederla addirittura come fondamentale è assurdo D:
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27-04-2014, 17:52
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#47
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: Roma
Messaggi: 28,152
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Quote:
Originariamente inviata da Ashe
Io ho un'amica che ha una vita sociale perfettamente normale, però ha un patrigno piuttosto antipatico... anzi, diciamo che è proprio un orso e non vuole vedere nessuno. 'Sta povera ragazza ha rischiato di essere lasciata perchè il ragazzo non sopportava il fatto di poter essere integrato nella famiglia di lei in modo "normale" (pranzi o cene insieme, telefonate, cose così). Io sono rimasta senza parole perchè mi sembra inconcepibile dare tutta questa importanza al contesto sociale di una persona, capisco l'essere un minimo interessati a conoscere la famiglia della persona che ami, ma vederla addirittura come fondamentale è assurdo D:
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Il contrario di come la vedo io a me sarebbe andato a genio il patrigno di lei, "non mi vuoi a casa tua? Bene! Stiamo meglio entrambi!"
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27-04-2014, 18:03
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#48
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Banned
Qui dal: Feb 2013
Messaggi: 1,418
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Quote:
Originariamente inviata da syd_77
Mi trovo costretto ad auto-riesumare questo mio vecchio post, in quanto la questione è ancora per me irrisolta.
Premesso che trovare un/una partner è un'impresa titanica.
Appurato il fatto che, a parte casi eccezionali, le fobiche/introverse non vogliono stare con i loro simili, ci dobbiamo relazionare con donne normali/estroverse
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Io appartengo ai casi eccezionali
Per me sarebbe impossibile stare con qualcuno anche solo vagamente diverso da me. E poi non mi reggerebbe due giorni di fila
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27-04-2014, 18:13
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#49
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: Trani
Messaggi: 9,419
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Quote:
Originariamente inviata da syd_77
Voi cosa fareste?
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Quello che sto già facendo e cioè evitare.
È capitato di aver conosciuto ragazze in rete...di nessuna di quelle che ho frequentato ho conosciuto amici, quando mi è stato proposto di uscire con i loro amici o parenti ho sempre inventato balle per non andarci...infatti le relazioni, se cosi si può dire, sono durate pochissimo, al massimo 4 o 5 uscite....oltre che altro inventavo? Quindi sparivo.
Almeno prima ci provavo a conoscere, ora evito, cosi mi risparmio la frustrazione.
Forse l unoca soluzione potrebbe essere una ragazza che ti conoace da un bel po di tempo, un amica che frequenti spesso per esempio, come in una comitiva di vecchi amici, sa come sei fatto....e accetta comunque di stare con te.
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27-04-2014, 18:18
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#50
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: Roma
Messaggi: 28,152
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Quote:
Originariamente inviata da Equilibrium
Quello che sto già facendo e cioè evitare.
È capitato di aver conosciuto ragazze in rete...di nessuna di quelle che ho frequentato ho conosciuto amici, quando mi è stato proposto di uscire con i loro amici o parenti ho sempre inventato balle per non andarci...infatti le relazioni, se cosi si può dire, sono durate pochissimo, al massimo 4 o 5 uscite....oltre che altro inventavo? Quindi sparivo.
Almeno prima ci provavo a conoscere, ora evito, cosi mi risparmio la frustrazione.
Forse l unoca soluzione potrebbe essere una ragazza che ti conoace da un bel po di tempo, un amica che frequenti spesso per esempio, come in una comitiva di vecchi amici, sa come sei fatto....e accetta comunque di stare con te.
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concordo su tutta linea, tranne l'ultima parte, hai dimenticato la "regola dell'amico"
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27-04-2014, 18:31
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#51
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: Trani
Messaggi: 9,419
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Quote:
Originariamente inviata da syd_77
concordo su tutta linea, tranne l'ultima parte, hai dimenticato la "regola dell'amico"
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Gia e figurati mi sembrava una delle ipotesi piu plausibili
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27-04-2014, 19:02
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#52
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: Roma
Messaggi: 28,152
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Quote:
Originariamente inviata da Hal86
sinceramente la penso uguale. Insomma, cavoli, comunque dovrebbe pur sempre essere una cosa piacevole!.. non si può per ogni cosa farne chissà quale patema o cosa ostica... Uomini e donne intessono naturalmente relazioni dall'alba dei tempi perchè hanno piacere di averne.. non esageriamo con stà visione apocalittica che sembra quasi che avere una relazione sia... non lo so... come dover affrontare lo sbarco in normandia da soli armati di un coltello... ECCHECCOS'E?! XD
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il paragone ci sta tutto, ma io mi riferivo a questo:
http://www.fobiasociale.com/iniziare...2/#post1279243
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27-04-2014, 20:32
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#53
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Esperto
Qui dal: Apr 2012
Ubicazione: Milano
Messaggi: 3,934
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Ma... come si inizia una storia?
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