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Iniziare una storia e portarla avanti..mica è facile
Allora,la domanda è questa: diciamo che per un colpo di fortuna o con impegno uno riesca ad iniziare una storia,superate le difficoltà iniziali,non pensate che sia difficile per un'uomo riuscire a portare avanti una storia? Nel senso che la maggior parte delle ragazze non si accontenta di avere accanto un ragazzo che la ami e con cui si trova bene,ma hanno bisogno di garanzie,aiuto,impegni e progetti futuri quali matrimonio,figli,etc.. voi sareste in grado di affrontare tutto ciò non solo a livello finanziario ma anche dal punto di vista mentale??
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Re: Iniziare una storia e portarla avanti..mica è facile
Meno pippe mentali.
Un mio amico delle elementare che rividi tempo fa non ha soldi, non ha lavoro, ma la sua ragazza lo mantiene e gli paga sempre bevute e cene. Amarsi è affrontare le difficoltà insieme. |
Re: Iniziare una storia e portarla avanti..mica è facile
ma questo è un caso limite però.. non ha ne soldi ne lavoro ma magari è bello e spigliato,no?
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Re: Iniziare una storia e portarla avanti..mica è facile
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Re: Iniziare una storia e portarla avanti..mica è facile
mi sentirei in imbarazzo anche io a farmi pagare tutto,ma fortunatamente la gente molti problemi non se li fà, però situazioni come queste capitano o a ragazzi giovani o cmq per periodi limitati nel tempo,non penso che ci siano donne che riescano a sopportare questa condizione,a parte le crocerossine :) C'è anche da dire che a parti invertite il problema non esiste,anzi sembra essere la normalità. E' capitato solo a me che la maggior parte delle donne che conosco pretendano un'uomo pagatore,risolutore,mantenitore,determinato,etc,et c?
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Re: Iniziare una storia e portarla avanti..mica è facile
É un mio grande problema..
Sono ben capace di iniziare una relazione ma poi sono una frana nel portarla avanti :testata: |
Re: Iniziare una storia e portarla avanti..mica è facile
Al one già è un bel traguardo riuscire ad iniziare una storia,ma poi cos'è che ti impedisce di proseguirla?
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Re: Iniziare una storia e portarla avanti..mica è facile
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Quelle che hai elencato tu sono problematiche a cui non sono arrivato neanche lontanamente |
Re: Iniziare una storia e portarla avanti..mica è facile
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Re: Iniziare una storia e portarla avanti..mica è facile
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Re: Iniziare una storia e portarla avanti..mica è facile
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Tutto questo a patto di non incontrare una persona DAVVERO speciale con cui si instauri un rapporto stupendo, dove non mi sentissi giudicato. Ma credo sia altamente utopico, per cui amen. |
Re: Iniziare una storia e portarla avanti..mica è facile
Io è 9 anni che porto avanti una storia uscire insieme i primi tempi a stata durissima uscire in compagnia non ne parliamo...adesso si vorrebbe sposare e chi c'è la fa ad affrontare un matrimonio! quando ne parla tento sempre di cambiare discorso.. Non è facile ma se trovi la persona giusta che ti accetta per quello che sei, secondo me una relazione si può portare avanti
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Re: Iniziare una storia e portarla avanti..mica è facile
E' impossbile generalizzare, ma le donne oggi hanno proprio bisogno di amore e sostegno e non tanto di quelle cose che dici, queste anzi di solito sono compensative di altro.
Perchè siccome lavorano e sono ambiziose in maniera malata: quel che io vedo come un lavoro di merd.a schiavistico a loro piace più che stara a casa con il compagno, allora il sostegno e l'aiuto a quello che stanno facendo per affermarsi (nella gloria effimara, ma vabbè), gli serve eccome. Così come gli serve sentirsi amate, desiderate, diciamo pure ancora donne, perchè non lo sono più, e non gli sta bene del tutto ed è da li che nasce la mascherata e lo smutandamento generale (e fosse solo esteriore), da una certa insicurezza di fondo. Ma anche (e qui sta il problema nel caso della persona fragile), gli serve un uomo che le dia sicurezza senza essere invadente ed autoritario, e cioè, che, quelle poche volte che è chiamato in causa per esprimere la sua opinione, la tranquillizzi, si prenda la responsabilità di dire cosa deve fare, come se fosse diventata deficiente improvvisamente dopo un mese da amazzone. La condizione dell'uomo è abbastanza pietosa, poichè deve scomparire e comparire come un coniglio nel cappello quando fa comodo, ed invece l'uomo è più efficiente se organizzato nel suo lavoro, anche in quello umano, ma lascianmo stare questa biforcazione nel mio intervento. Queste cose, che sono gratuite tra l'altro, le possiamo dare tutti, e soddisfano la profondità della psiche, appagano nel vero senso della parola. Le altre cose che puoi dare con denaro, potere, successo, cose materiali, appagano anche queste, ma agiscono a livello compensativo di insicurezza, rivalse sociali, autostima e altra robetta. Non c'è dubbio che ipoteticamente una donna giovane ami la prima situazione, una donna adulta la seconda, più che altro per il disincanto e la naturale predisposizione quando si cresce a perdere pezzi di libido e di fantasie per la strada. |
Re: Iniziare una storia e portarla avanti..mica è facile
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Re: Iniziare una storia e portarla avanti..mica è facile
Ragazzi, dovete capire che quello che va fatto non è per noi, ma per l'altra persona.
E' già sbagliato chiedersi: cosa penso io? cosa faccio io? io io io E' questo il problema. Chiedetevi: cosa vuole lei? cosa posso fare per lei? cosa le piace fare a lei? Proprio perchè siete sensibili, saprete ascoltare e capire, e anche adattarvi a stare sotto per certi versi, a non imporvi che non è male come caratteristica, perchè se lei vuole vedere un film mestruato e a voi vi sta bene, dura di più il rapporto. Avete tutto per fare felice una donna, che vi manca scusate? Il probema è che l'insicurezza non piace, e non è la sensibilità, la capacità di tolleranza, di dialogo, di emozionarsi, questo piace, eccome se piace. A loro non piace occuparsi di voi come fa una madre, dei vostri problemi, dei vostri panni, perchè hanno i loro e vogliono chi aiuta loro, anche se quando vi amano lo fanno. Ma insomma, dovete capirlo e uscire da questo schema. E si comincia a non chiedere aiuto per sè, quando si da aiuto agli altri, quando si dona. |
Re: Iniziare una storia e portarla avanti..mica è facile
Io avrei persino problemi a poterla iniziare una storia non solo a portarla avanti, calcolate che qui sul forum c'e gente (come me) che non ha mai avuto minimamente una singola esperienza con una ragazza, e non saprebbero nemmeno da dove cominciare, beati voi che potete, almeno potete provare la bellezza di avere una compagna, abbracciarla ed amarla per un periodo della vostra vita, noi siamo destinati a rimanere soli a vita purtroppo :(
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Re: Iniziare una storia e portarla avanti..mica è facile
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Re: Iniziare una storia e portarla avanti..mica è facile
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Re: Iniziare una storia e portarla avanti..mica è facile
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Intanto c'è un istinto di protezione dell'uomo verso la donna che un po' è culturale e un po' è innato: una donna problematica è una donna che soffre, una donna che soffre genera ego nell'istinto di protezione, non c'è nessun corto-circuito. Tale istinto la donna non lo ha minimamente, quello che ha di equiparabile è l'istinto materno. Quindi la donna è sensibile verso tutti i bambini (li odia anche se vogliamo in alcuni casi, poichè è all'oggetto dell'amore che rivolgi l'odio come rovescio della medaglia). Oppure surroga, devia: lo si vede anche dai comportamenti tipicamente femminili verso i surrogati materni: cuccioli, animaletti, nei lavori come educatrice, insegnante, lavori nei servizi sociali con handicap e disagio, etc.. riversa qualcosa di istintuale e innato, e direi anche con grandi capacità naturali e talento a iosa. A volte, nella famosa "sindrome da crocerossina", tale istinto devia verso l'adulto e il partner disadattato: il genio fallito incompreso, il freakettone, il diverso, il disgraziato, e compagnia bella. Quando esso devia, si tratta però di una sublimazione, una surrogazione, che nasconde facilmente meccaniche irrisolte con se stessa: il senso materno, la capacità di affrontare la maternità. Diciamo che si preferisce/ci si adatta a fare da "pseudo-madre" tamponando la pulsione dell'istinto feroce che preme, senza però averne gli stessi obblighi (per lei probabilmente impossibili da gestire: hanno spesso sindromi da abbandono - insicurezze di autostima - rapporti glaciali con la madre). Tutte cose nell'uomo completamente assenti. Intanto, a differenza della donna che ha il bambino come oggetto di amore/odio (ed è infatti il bambino che uccide, non compie quasi mai uxoricidio), l'oggetto di amore e odio dell'uomo è proprio la donna. Secondariamente, ma sempre collegato a questo, l'uomo ha un autentico istinto di protezione nei confronti non solo della sua compagna, ma di tutte le donne in generale (da cui è derivata la tendenza al pensiero astratto e la crezione di sistemi filosofici universali), non compiendo mai alcuna deformazione e spostamento dall'oggetto dell'amore primario (la madre - la donna), mentre la donna (che ama primariamente anche lei la madre-la donna), compie una rimozione e spostamento di questo amore rimanendo sostanzialmente ambivalente, tendenzialmente bisessuale a livello inconscio, e con disanime abbastanza conflittuali che spiegano del tutto, a mio avviso l'andazzo dei tempi moderni. Aggiungo che la donna ha ancora bisogno di protezione, nonostante l'emancipazione inganni in senso contrario: è un bisogno inconscio, è un bisogno naturale, che è meno evidente perchè il ruolo di protezione compiuto dal maschio storicamente, è oggi compiuto dalla società (leggi - polizia - asili nido - assistenza - associazioni pro donna - praticamente metà debito pubblico), ma questo non significa che sia assente nel profondo. Ecco che difficimente potrà apprezzare, essere favorevolmente colpita, e istintualmente attratta dall'uomo insicuro. Questo significa semplicemente che vanno affrontate certe paure, perchè la sensibilità è molto apprezzata, ma va capito che difficilmente (a meno di non beccare una crocerossina, e io ne ho beccate parecchie) è possbile trovare donne che non sentano a pelle che non è la cosa giusta per loro, ai limiti del fastidio (perchè è così che il loro istinto: che è selezionatore, a differenza del nostro che è di andare con chiunque, manda segnali alla mente, non se ne rendono neanche conto di cosa arriva). La prima cosa da fare è togliersi dalla mente che ciò che provate voi, che sentite voi per la donna sia corrisposto, è un altro mondo. E non è colpa loro, è la natura che ci ha fatti giustamente diversi. Dopo di che ci si accorge che quello che vogliono è essere amate, capite, coccolate, protette, ascolatate, e che si tratta di donare affetto. Ora voi siete sensibili e affetto è una parola che dovreste capire, si tratta di fare a loro quel che vorremmo per noi, e capita anche che ricambiano. Non vengono a salvarvi, non gli frega di voi. |
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