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07-12-2013, 15:48
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#1
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: Roma
Messaggi: 28,113
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Allora,la domanda è questa: diciamo che per un colpo di fortuna o con impegno uno riesca ad iniziare una storia,superate le difficoltà iniziali,non pensate che sia difficile per un'uomo riuscire a portare avanti una storia? Nel senso che la maggior parte delle ragazze non si accontenta di avere accanto un ragazzo che la ami e con cui si trova bene,ma hanno bisogno di garanzie,aiuto,impegni e progetti futuri quali matrimonio,figli,etc.. voi sareste in grado di affrontare tutto ciò non solo a livello finanziario ma anche dal punto di vista mentale??
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07-12-2013, 16:09
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#2
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Esperto
Qui dal: Apr 2013
Ubicazione: Toscana
Messaggi: 2,270
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Meno pippe mentali.
Un mio amico delle elementare che rividi tempo fa non ha soldi, non ha lavoro, ma la sua ragazza lo mantiene e gli paga sempre bevute e cene.
Amarsi è affrontare le difficoltà insieme.
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07-12-2013, 16:16
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#3
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: Roma
Messaggi: 28,113
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ma questo è un caso limite però.. non ha ne soldi ne lavoro ma magari è bello e spigliato,no?
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07-12-2013, 16:40
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#4
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Esperto
Qui dal: Jun 2013
Ubicazione: Philadelphia (Light)
Messaggi: 1,102
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Quote:
Originariamente inviata da steg
ma questo è un caso limite però.. non ha ne soldi ne lavoro ma magari è bello e spigliato,no?
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più che altro il caso limite è che a questo stia bene a farsi pagare tutto dalla ragazza, io ci starei malissimo
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07-12-2013, 16:49
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#5
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: Roma
Messaggi: 28,113
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mi sentirei in imbarazzo anche io a farmi pagare tutto,ma fortunatamente la gente molti problemi non se li fà, però situazioni come queste capitano o a ragazzi giovani o cmq per periodi limitati nel tempo,non penso che ci siano donne che riescano a sopportare questa condizione,a parte le crocerossine C'è anche da dire che a parti invertite il problema non esiste,anzi sembra essere la normalità. E' capitato solo a me che la maggior parte delle donne che conosco pretendano un'uomo pagatore,risolutore,mantenitore,determinato,etc,et c?
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Ultima modifica di Keith; 07-12-2013 a 16:51.
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07-12-2013, 17:08
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#6
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Super Moderator
Qui dal: Jun 2013
Ubicazione: Lombardia
Messaggi: 7,566
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É un mio grande problema..
Sono ben capace di iniziare una relazione ma poi sono una frana nel portarla avanti
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07-12-2013, 17:10
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#7
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: Roma
Messaggi: 28,113
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Al one già è un bel traguardo riuscire ad iniziare una storia,ma poi cos'è che ti impedisce di proseguirla?
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07-12-2013, 17:23
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#8
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Esperto
Qui dal: Jun 2013
Ubicazione: Philadelphia (Light)
Messaggi: 1,102
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Quote:
Originariamente inviata da steg
Al one già è un bel traguardo riuscire ad iniziare una storia,ma poi cos'è che ti impedisce di proseguirla?
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anche a me è successo di far naufragare la mia unica storia, ci sono infinite difficoltà nel rapporto di coppia, che si sommano alle infinità difficoltà personali che ho io.
Quelle che hai elencato tu sono problematiche a cui non sono arrivato neanche lontanamente
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07-12-2013, 17:28
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#9
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Super Moderator
Qui dal: Jun 2013
Ubicazione: Lombardia
Messaggi: 7,566
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Quote:
Originariamente inviata da steg
Al one già è un bel traguardo riuscire ad iniziare una storia,ma poi cos'è che ti impedisce di proseguirla?
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Che sia un bel traguardo sono completamente d'accordo, e sono riuscito a 'superarlo' facilmente nelle (poche) occasioni che ho avuto con ragazze di cui ero innamorato e con cui c'era buon felling... Il fatto è che trovo difficile portare avanti la storia perché non so come relazionarmi... perché quella ragazza non è più una semplice amica con cui ridere e scherzare, ma ora è la persona con cui 'sto insieme'... Divento più serio, non so come trattarla nelle diverse occasioni, ho paura che standole troppo accanto le privo la libertà, credo sempre di sbagliare tutto, se non risponde ai miei messaggi penso che non mi voglia più bene... Mi faccio un casino di paranoie tipo queste ed appaio impacciatissimo, tant'è che le ragazze cambiano opinione di me
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07-12-2013, 18:27
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#10
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: Roma
Messaggi: 28,113
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Quote:
Originariamente inviata da Al One
Che sia un bel traguardo sono completamente d'accordo, e sono riuscito a 'superarlo' facilmente nelle (poche) occasioni che ho avuto con ragazze di cui ero innamorato e con cui c'era buon felling... Il fatto è che trovo difficile portare avanti la storia perché non so come relazionarmi... perché quella ragazza non è più una semplice amica con cui ridere e scherzare, ma ora è la persona con cui 'sto insieme'... Divento più serio, non so come trattarla nelle diverse occasioni, ho paura che standole troppo accanto le privo la libertà, credo sempre di sbagliare tutto, se non risponde ai miei messaggi penso che non mi voglia più bene... Mi faccio un casino di paranoie tipo queste ed appaio impacciatissimo, tant'è che le ragazze cambiano opinione di me
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infatti penso che per la maggior parte di noi che abbiamo avuto poche e brevi storie il problema sia il come comportarsi nelle varie situazioni. E' come per il lavoro,tutti vogliono esperienza,ma nessuno vuole fartela fare..
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07-12-2013, 18:34
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#11
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Esperto
Qui dal: Oct 2013
Ubicazione: Torino
Messaggi: 913
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Quote:
Originariamente inviata da Al One
Che sia un bel traguardo sono completamente d'accordo, e sono riuscito a 'superarlo' facilmente nelle (poche) occasioni che ho avuto con ragazze di cui ero innamorato e con cui c'era buon felling... Il fatto è che trovo difficile portare avanti la storia perché non so come relazionarmi... perché quella ragazza non è più una semplice amica con cui ridere e scherzare, ma ora è la persona con cui 'sto insieme'... Divento più serio, non so come trattarla nelle diverse occasioni, ho paura che standole troppo accanto le privo la libertà, credo sempre di sbagliare tutto, se non risponde ai miei messaggi penso che non mi voglia più bene... Mi faccio un casino di paranoie tipo queste ed appaio impacciatissimo, tant'è che le ragazze cambiano opinione di me
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Uno dei tanti motivi, ma credo quello più significativo, per cui ho il terrore di iniziare una storia. Non saprei come comportarmi nel 99% dei casi, tutto ciò che farei sarebbe iperscandagliato, se possibile più di quanto non faccia già adesso da solo. E ho paura di rovinarmi.
Tutto questo a patto di non incontrare una persona DAVVERO speciale con cui si instauri un rapporto stupendo, dove non mi sentissi giudicato. Ma credo sia altamente utopico, per cui amen.
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07-12-2013, 18:37
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#12
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Principiante
Qui dal: Nov 2013
Ubicazione: Lombardia
Messaggi: 9
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Io è 9 anni che porto avanti una storia uscire insieme i primi tempi a stata durissima uscire in compagnia non ne parliamo...adesso si vorrebbe sposare e chi c'è la fa ad affrontare un matrimonio! quando ne parla tento sempre di cambiare discorso.. Non è facile ma se trovi la persona giusta che ti accetta per quello che sei, secondo me una relazione si può portare avanti
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07-12-2013, 18:47
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#13
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Esperto
Qui dal: Nov 2013
Ubicazione: Emilia Romagna
Messaggi: 1,302
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E' impossbile generalizzare, ma le donne oggi hanno proprio bisogno di amore e sostegno e non tanto di quelle cose che dici, queste anzi di solito sono compensative di altro.
Perchè siccome lavorano e sono ambiziose in maniera malata: quel che io vedo come un lavoro di merd.a schiavistico a loro piace più che stara a casa con il compagno, allora il sostegno e l'aiuto a quello che stanno facendo per affermarsi (nella gloria effimara, ma vabbè), gli serve eccome.
Così come gli serve sentirsi amate, desiderate, diciamo pure ancora donne, perchè non lo sono più, e non gli sta bene del tutto ed è da li che nasce la mascherata e lo smutandamento generale (e fosse solo esteriore), da una certa insicurezza di fondo.
Ma anche (e qui sta il problema nel caso della persona fragile), gli serve un uomo che le dia sicurezza senza essere invadente ed autoritario, e cioè, che, quelle poche volte che è chiamato in causa per esprimere la sua opinione, la tranquillizzi, si prenda la responsabilità di dire cosa deve fare, come se fosse diventata deficiente improvvisamente dopo un mese da amazzone.
La condizione dell'uomo è abbastanza pietosa, poichè deve scomparire e comparire come un coniglio nel cappello quando fa comodo, ed invece l'uomo è più efficiente se organizzato nel suo lavoro, anche in quello umano, ma lascianmo stare questa biforcazione nel mio intervento.
Queste cose, che sono gratuite tra l'altro, le possiamo dare tutti, e soddisfano la profondità della psiche, appagano nel vero senso della parola.
Le altre cose che puoi dare con denaro, potere, successo, cose materiali, appagano anche queste, ma agiscono a livello compensativo di insicurezza, rivalse sociali, autostima e altra robetta.
Non c'è dubbio che ipoteticamente una donna giovane ami la prima situazione, una donna adulta la seconda, più che altro per il disincanto e la naturale predisposizione quando si cresce a perdere pezzi di libido e di fantasie per la strada.
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07-12-2013, 18:58
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#14
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Super Moderator
Qui dal: Jun 2013
Ubicazione: Lombardia
Messaggi: 7,566
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Quote:
Originariamente inviata da steg
infatti penso che per la maggior parte di noi che abbiamo avuto poche e brevi storie il problema sia il come comportarsi nelle varie situazioni. E' come per il lavoro,tutti vogliono esperienza,ma nessuno vuole fartela fare..
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giustissimo
Quote:
Originariamente inviata da Alchemist
Uno dei tanti motivi, ma credo quello più significativo, per cui ho il terrore di iniziare una storia. Non saprei come comportarmi nel 99% dei casi, tutto ciò che farei sarebbe iperscandagliato, se possibile più di quanto non faccia già adesso da solo. E ho paura di rovinarmi.
Tutto questo a patto di non incontrare una persona DAVVERO speciale con cui si instauri un rapporto stupendo, dove non mi sentissi giudicato. Ma credo sia altamente utopico, per cui amen.
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Infatti...Io mi chiedo sempre, con speranza, se riuscirò un giorno ad incontrare questa persona speciale, anche se sarà impossibile
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07-12-2013, 19:07
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#15
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: Roma
Messaggi: 28,113
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Quote:
Originariamente inviata da Alchemist
Uno dei tanti motivi, ma credo quello più significativo, per cui ho il terrore di iniziare una storia. Non saprei come comportarmi nel 99% dei casi, tutto ciò che farei sarebbe iperscandagliato, se possibile più di quanto non faccia già adesso da solo. E ho paura di rovinarmi.
Tutto questo a patto di non incontrare una persona DAVVERO speciale con cui si instauri un rapporto stupendo, dove non mi sentissi giudicato. Ma credo sia altamente utopico, per cui amen.
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Quote:
Originariamente inviata da ANTIMATERIA
E' impossbile generalizzare, ma le donne oggi hanno proprio bisogno di amore e sostegno e non tanto di quelle cose che dici, queste anzi di solito sono compensative di altro.
Perchè siccome lavorano e sono ambiziose in maniera malata: quel che io vedo come un lavoro di merd.a schiavistico a loro piace più che stara a casa con il compagno, allora il sostegno e l'aiuto a quello che stanno facendo per affermarsi (nella gloria effimara, ma vabbè), gli serve eccome.
Così come gli serve sentirsi amate, desiderate, diciamo pure ancora donne, perchè non lo sono più, e non gli sta bene del tutto ed è da li che nasce la mascherata e lo smutandamento generale (e fosse solo esteriore), da una certa insicurezza di fondo.
Ma anche (e qui sta il problema nel caso della persona fragile), gli serve un uomo che le dia sicurezza senza essere invadente ed autoritario, e cioè, che, quelle poche volte che è chiamato in causa per esprimere la sua opinione, la tranquillizzi, si prenda la responsabilità di dire cosa deve fare, come se fosse diventata deficiente improvvisamente dopo un mese da amazzone.
La condizione dell'uomo è abbastanza pietosa, poichè deve scomparire e comparire come un coniglio nel cappello quando fa comodo, ed invece l'uomo è più efficiente se organizzato nel suo lavoro, anche in quello umano, ma lascianmo stare questa biforcazione nel mio intervento.
Queste cose, che sono gratuite tra l'altro, le possiamo dare tutti, e soddisfano la profondità della psiche, appagano nel vero senso della parola.
Le altre cose che puoi dare con denaro, potere, successo, cose materiali, appagano anche queste, ma agiscono a livello compensativo di insicurezza, rivalse sociali, autostima e altra robetta.
Non c'è dubbio che ipoteticamente una donna giovane ami la prima situazione, una donna adulta la seconda, più che altro per il disincanto e la naturale predisposizione quando si cresce a perdere pezzi di libido e di fantasie per la strada.
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Il tuo discorso può essere applicato in contesti evoluti di persone che vivono in paesi ricchi quali stati uniti e paesi del nord-europa, ma in Italia dove le donne che hanno un lavoro stabile e ben retribuito sono una minoranza questa concetto non rispecchia la maggioranza dei casi. Da quello che vedo è preponderante il cercare da parte delle donne il famoso "buon partito" che le dia sicurezza anche a costo di badare poco al carattere e all'aspetto fisico e,correggetemi se sbaglio, un fobico/evitante/timido pur'avendo un carattere eccezionale,comprensivo,etc non è proprio l'ideale per dare sicurezza..
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07-12-2013, 19:13
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#16
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Esperto
Qui dal: Nov 2013
Ubicazione: Emilia Romagna
Messaggi: 1,302
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Ragazzi, dovete capire che quello che va fatto non è per noi, ma per l'altra persona.
E' già sbagliato chiedersi: cosa penso io? cosa faccio io? io io io
E' questo il problema.
Chiedetevi: cosa vuole lei? cosa posso fare per lei? cosa le piace fare a lei?
Proprio perchè siete sensibili, saprete ascoltare e capire, e anche adattarvi a stare sotto per certi versi, a non imporvi che non è male come caratteristica, perchè se lei vuole vedere un film mestruato e a voi vi sta bene, dura di più il rapporto.
Avete tutto per fare felice una donna, che vi manca scusate?
Il probema è che l'insicurezza non piace, e non è la sensibilità, la capacità di tolleranza, di dialogo, di emozionarsi, questo piace, eccome se piace.
A loro non piace occuparsi di voi come fa una madre, dei vostri problemi, dei vostri panni, perchè hanno i loro e vogliono chi aiuta loro, anche se quando vi amano lo fanno.
Ma insomma, dovete capirlo e uscire da questo schema.
E si comincia a non chiedere aiuto per sè, quando si da aiuto agli altri, quando si dona.
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Ultima modifica di ANTIMATERIA; 07-12-2013 a 19:15.
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07-12-2013, 19:33
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#17
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Esperto
Qui dal: Oct 2013
Messaggi: 581
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Io avrei persino problemi a poterla iniziare una storia non solo a portarla avanti, calcolate che qui sul forum c'e gente (come me) che non ha mai avuto minimamente una singola esperienza con una ragazza, e non saprebbero nemmeno da dove cominciare, beati voi che potete, almeno potete provare la bellezza di avere una compagna, abbracciarla ed amarla per un periodo della vostra vita, noi siamo destinati a rimanere soli a vita purtroppo
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07-12-2013, 19:47
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#18
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: Roma
Messaggi: 28,113
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Quote:
Originariamente inviata da peppe89
Io avrei persino problemi a poterla iniziare una storia non solo a portarla avanti, calcolate che qui sul forum c'e gente (come me) che non ha mai avuto minimamente una singola esperienza con una ragazza, e non saprebbero nemmeno da dove cominciare, beati voi che potete, almeno potete provare la bellezza di avere una compagna, abbracciarla ed amarla per un periodo della vostra vita, noi siamo destinati a rimanere soli a vita purtroppo
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si,peppe89 hai ragione,già è difficilissimo iniziare,per quanto mi riguarda mi riferivo alle mie pochissime (3) brevi storie che ho avuto, in cui non è stata tanto la difficoltà iniziale in quanto ci hanno provato loro, ma il difficile poi è gestire le fasi successive.. le richieste frequenti di uscite, gite, conoscenze di genitori,amici etc.. per chi come me è pigro e ha i suoi tempi la cosa si fà pressante e da qui nascono le incomprensioni.. per quanto mi riguarda dovrei relazionarmi con donne che hanno anche loro i tempi dilatati come me, del tipo fidanzamento di 5 anni tranquillo ognuno a casa sua e senza impegni poi si vede.. magari..
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09-12-2013, 19:15
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#19
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Esperto
Qui dal: Jun 2009
Ubicazione: Oceania, Pista Uno
Messaggi: 63,742
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Quote:
Originariamente inviata da ANTIMATERIA
Il probema è che l'insicurezza non piace, e non è la sensibilità, la capacità di tolleranza, di dialogo, di emozionarsi, questo piace, eccome se piace.
A loro non piace occuparsi di voi come fa una madre
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Viceversa invece no problem (nel senso che i dogmi sociali trovano normale tollerare l'insicurezza femminile, almeno fino a un certo punto)?
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09-12-2013, 21:23
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#20
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Esperto
Qui dal: Nov 2013
Ubicazione: Emilia Romagna
Messaggi: 1,302
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Quote:
Originariamente inviata da Winston_Smith
Viceversa invece no problem (nel senso che i dogmi sociali trovano normale tollerare l'insicurezza femminile, almeno fino a un certo punto)?
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In realtà si, è proprio così.
Intanto c'è un istinto di protezione dell'uomo verso la donna che un po' è culturale e un po' è innato: una donna problematica è una donna che soffre, una donna che soffre genera ego nell'istinto di protezione, non c'è nessun corto-circuito.
Tale istinto la donna non lo ha minimamente, quello che ha di equiparabile è l'istinto materno.
Quindi la donna è sensibile verso tutti i bambini (li odia anche se vogliamo in alcuni casi, poichè è all'oggetto dell'amore che rivolgi l'odio come rovescio della medaglia).
Oppure surroga, devia: lo si vede anche dai comportamenti tipicamente femminili verso i surrogati materni: cuccioli, animaletti, nei lavori come educatrice, insegnante, lavori nei servizi sociali con handicap e disagio, etc.. riversa qualcosa di istintuale e innato, e direi anche con grandi capacità naturali e talento a iosa.
A volte, nella famosa "sindrome da crocerossina", tale istinto devia verso l'adulto e il partner disadattato: il genio fallito incompreso, il freakettone, il diverso, il disgraziato, e compagnia bella.
Quando esso devia, si tratta però di una sublimazione, una surrogazione, che nasconde facilmente meccaniche irrisolte con se stessa: il senso materno, la capacità di affrontare la maternità.
Diciamo che si preferisce/ci si adatta a fare da "pseudo-madre" tamponando la pulsione dell'istinto feroce che preme, senza però averne gli stessi obblighi (per lei probabilmente impossibili da gestire: hanno spesso sindromi da abbandono - insicurezze di autostima - rapporti glaciali con la madre).
Tutte cose nell'uomo completamente assenti.
Intanto, a differenza della donna che ha il bambino come oggetto di amore/odio (ed è infatti il bambino che uccide, non compie quasi mai uxoricidio), l'oggetto di amore e odio dell'uomo è proprio la donna.
Secondariamente, ma sempre collegato a questo, l'uomo ha un autentico istinto di protezione nei confronti non solo della sua compagna, ma di tutte le donne in generale (da cui è derivata la tendenza al pensiero astratto e la crezione di sistemi filosofici universali), non compiendo mai alcuna deformazione e spostamento dall'oggetto dell'amore primario (la madre - la donna), mentre la donna (che ama primariamente anche lei la madre-la donna), compie una rimozione e spostamento di questo amore rimanendo sostanzialmente ambivalente, tendenzialmente bisessuale a livello inconscio, e con disanime abbastanza conflittuali che spiegano del tutto, a mio avviso l'andazzo dei tempi moderni.
Aggiungo che la donna ha ancora bisogno di protezione, nonostante l'emancipazione inganni in senso contrario: è un bisogno inconscio, è un bisogno naturale, che è meno evidente perchè il ruolo di protezione compiuto dal maschio storicamente, è oggi compiuto dalla società (leggi - polizia - asili nido - assistenza - associazioni pro donna - praticamente metà debito pubblico), ma questo non significa che sia assente nel profondo.
Ecco che difficimente potrà apprezzare, essere favorevolmente colpita, e istintualmente attratta dall'uomo insicuro.
Questo significa semplicemente che vanno affrontate certe paure, perchè la sensibilità è molto apprezzata, ma va capito che difficilmente (a meno di non beccare una crocerossina, e io ne ho beccate parecchie) è possbile trovare donne che non sentano a pelle che non è la cosa giusta per loro, ai limiti del fastidio (perchè è così che il loro istinto: che è selezionatore, a differenza del nostro che è di andare con chiunque, manda segnali alla mente, non se ne rendono neanche conto di cosa arriva).
La prima cosa da fare è togliersi dalla mente che ciò che provate voi, che sentite voi per la donna sia corrisposto, è un altro mondo.
E non è colpa loro, è la natura che ci ha fatti giustamente diversi.
Dopo di che ci si accorge che quello che vogliono è essere amate, capite, coccolate, protette, ascolatate, e che si tratta di donare affetto.
Ora voi siete sensibili e affetto è una parola che dovreste capire, si tratta di fare a loro quel che vorremmo per noi, e capita anche che ricambiano.
Non vengono a salvarvi, non gli frega di voi.
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Ultima modifica di ANTIMATERIA; 09-12-2013 a 21:27.
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