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Vecchio 19-07-2014, 15:10   #21
Esperto
L'avatar di super unknown
 

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Originariamente inviata da Stefania90 Visualizza il messaggio
Io penso che se non riusciamo a capirci prima noi da soli nessuno può capirci e aiutarci a pieno perchè non saremo in grado di dare un quadro dettagliato della nostra situazione al medico
Niente di più sbagliato quando si hanno patologie di natura psicologica, se hai bisogno di una cura farmacologica rischi di impiegarci 20anni a comprenderlo, se hai mal di denti lo capisci al volo, ma se non ci si fa aiutare a comprendere noi stessi, la strada potrebbe essere lunga e tortuosa per raggiungere un risultato che magari in una decina di sedute dallo psicoterapeuta raggiungevi, purtroppo, troppo spesso ci si rivolge agli specialisti come ultima spiaggia... dopo anni di prove e frustrazioni.
Vecchio 19-07-2014, 15:53   #22
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Originariamente inviata da Ventolin Visualizza il messaggio
osservazione molto acuta che dovrebbe essere presa sempre in considerazione. Fossilizzarsi su una sola teoria, o su una sola branchia della conoscenza, è la fine stessa della scienza. E indurrà inevitabilmente all'errore o alla parzialità della conoscenza
Secondo me a volte è proprio meglio evitare di dare ad una disciplina un'impalcatura scientifica.
Qualcosa che si possa studiare in maniera abbastanza precisa, di solito, ha al livello sperimentale queste caratteristiche:

1. Discretezza delle variabili e dell'ambiente di uno stato; ovvero, una situazione è determinata da condizioni e parametri precisi, bene identificabili e distinguibili gli uni dagli altri, e da un ambiente (framework o teoria ).
Ad esempio, nella fisica classica, le particelle hanno delle precise caratteristiche (momento angolare, massa, velocità, posizione etc.) e nella meccanica quantistica le hanno pure; però le proprietà di queste caratteristiche nella meccanica quantistica cambiano, perché è cambiato il framework.

2. Universalità dei principi; ovvero, esistono determinate leggi che si applicano sempre, senza eccezioni, che non possono essere assolutamente violate e danno l'impalcatura della teoria. Dall'universalità dei principi nascono teoremi, corollari e tutto quanto.

3. Ripetibilità degli esperimenti potenzialmente all'infinito. Non si formulerebbe mai nessuna scienza se non vedessimo la medesima cosa ripetersi più e più volte.
Se avessimo visto solo moti di tre corpi celesti di dimensioni simili, nessuno sarebbe mai riuscito a dedurre la teoria della gravità newtoniana, perché i moti di quei tre corpi sono caotici e non si ripetono nel tempo.

4. Distinguibilità dei nessi causa-effetto. Se si verificano una moltitudine di situazioni deve essere possibile capire tutti i motivi che le hanno causate e in quale misura in ogni caso.
->4.1 Da qui nasce il bisogno di una formulazione quantitativa delle teorie.

In poche parole, deve essere dimostrata l'esistenza di una relazione matematica che leghi una serie di variabili ad un'altra senza possibilità di fraintendimenti. Sennò niente scienza.

Ad esempio non si potrà mai capire perché ho un certo carattere al livello globale, perché non si sa esattamente in quale misura abbiano influito la genetica, l'ambiente familiare, la società, malattie, etc...

Mentre si può capire perché i matriali ferromagnetici hanno una struttura a domini; sappiamo che l'energia potenziale degli aghetti magnetici deve essere minima, e sappiamo quanto ogni fattore influisce (energia di scambio, magnetostatica, magnetoelastica etc. ).
Conoscendo ogni fattore conosciamo anche la struttura del materiale.
A,B,C,D nelle quantità a,b,c,d implicano E nella quantità e.

5. Bassa varietà di concetti e situazioni.
Se ci sono troppe variabili che si mescolano fra di loro allora diventa impossibile riassumere tutto in una sola teoria.
Ad esempio è impossibile capire al livello scientifico, partendo solo dalle condizioni iniziali ( confini degli stati nel 400 d.C. e distribuzione dei popoli di allora ) perché gli dati al giorno d'oggi hanno questi confini.
Questo perché ci sono troppe variabili in gioco e se pure una formulazione matematica quantativa deterministica fosse possibile, l'equazione sarebbe irresolubile anche con dei computer.
L'imprecisione intrinseca degli input poi porterebbe ad una ampia rosa di possibili output, e addio esattezza.

Se queste condizioni non vengono rispettate neppure approssimativamente, allora secondo me è meglio evitare l'approccio scientifico su larga scala (raccolta dati, formulazione di astrazioni valide universalmente, verifica/falsificazione degli assunti; oppure confronto di teorie esistenti, formulazione di una nuova teoria, verifica/falsificazione degli assunti ) e tentare un approccio diverso, del tipo:
1. Estesissima raccolta dati, che dura tutta la vita;
2. Individuazione dei piccoli "domini" di conoscenza all'interno di un ambito che rispettino le condizioni 1 e 3 (cioè riconoscibilità delle variabili in gioco e dell'ambiente, ripetibilità degli "esperimenti" ) e procedere con piccole astrazioni che non esulino da quei piccoli "domini";
3. Mettere a contatto, soltanto dove e quando possibile, questi domini, con delle intuizioni non forzate.

...
Vecchio 19-07-2014, 16:22   #23
Esperto
L'avatar di Noriko
 

Mamma mia ragazzi quanto ne sapete!!!
Vecchio 19-07-2014, 16:31   #24
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Originariamente inviata da Bluevelvet93 Visualizza il messaggio
Su Freud io invece direi che il suo messaggio sia proprio il contrario del seguire il galateo: il suo scopo terapeutico era infatti proprio quello di rendere il paziente soddisfatto indipendetemente dalle convenzioni sociali.
Ma Freud è sempre stato un borghese beneducato, benestante, benpensante. E per lui tutto sommato sanità mentale era essere bene inseriti nella società tradizionalmente e rispettabilmente patriarcale da cui proveniva. Per questo le femministe ce l'hanno tanto con lui.

P. s. su Sacks ho appena scoperto che quel paziente completamente fatto che per un po' ha avuto un senso dell'odorato quasi canino in realtà era lui!
Vecchio 19-07-2014, 16:35   #25
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una sola cosa so : di non sapere
Vecchio 19-07-2014, 16:42   #26
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Originariamente inviata da super unknown Visualizza il messaggio
Niente di più sbagliato quando si hanno patologie di natura psicologica, se hai bisogno di una cura farmacologica rischi di impiegarci 20anni a comprenderlo, se hai mal di denti lo capisci al volo, ma se non ci si fa aiutare a comprendere noi stessi, la strada potrebbe essere lunga e tortuosa per raggiungere un risultato che magari in una decina di sedute dallo psicoterapeuta raggiungevi, purtroppo, troppo spesso ci si rivolge agli specialisti come ultima spiaggia... dopo anni di prove e frustrazioni.
Ma io non dico di non andare dal medico ma di andare essendo consapevoli, se tu vai dal medico e lui ti chiede di descrivere i tuoi sintomi e tu li descrivi in modo vago il medico può impiegarci una vita a capire cosa hai e magari non azzeccarci, se tu sai descrivergli bene cosa ti senti gli viene più facile la diagnosi.
Stessa cosa con lo psicologo, se noi in prima persona non ci conosciamo come facciamo a collaborare con lo psicologo? Farsi aiutare è giustissimo anzi obbligatorio, ma ci vuole un minimo di auto consapevolezza. Io vedo molte persone su questo sito che probabilmente non si conoscono affondo e sono persone molto insicure, persone che non si amano, che si ritengono sbagliate, persone che dicono "faccio schifo, sono inutile" perchè danno troppo importanza al giudizio altrui, visto che non conoscendosi affondo cercano nel giudizio altrui il modo per conoscersi meglio, ma il giudizio altrui è spesso errato. L'auto consapevolezza è già un grande passo avanti per la risoluzione di qualsiasi problema.
Vecchio 19-07-2014, 16:52   #27
Esperto
L'avatar di Bluevelvet93
 

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Originariamente inviata da anahí Visualizza il messaggio
Ma Freud è sempre stato un borghese beneducato, benestante, benpensante. E per lui tutto sommato sanità mentale era essere bene inseriti nella società tradizionalmente e rispettabilmente patriarcale da cui proveniva. Per questo le femministe ce l'hanno tanto con lui.

P. s. su Sacks ho appena scoperto che quel paziente completamente fatto che per un po' ha avuto un senso dell'odorato quasi canino in realtà era lui!
Le posizioni che aveva erano tutto tranne che popolari e benpensanti per quell' epoca però (e aggiungerei non solo per quell' epoca). L' esistenza della sessualità nei bambini era un pugno nello stomaco, per non parlare degli abusi famigliari che venivano bellamente tenuti nascosti e che nella fase del trauma affettivo era o a dir poco fondamentali.
Vecchio 19-07-2014, 23:49   #28
Esperto
L'avatar di super unknown
 

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Originariamente inviata da Stefania90 Visualizza il messaggio
Ma io non dico di non andare dal medico ma di andare essendo consapevoli, se tu vai dal medico e lui ti chiede di descrivere i tuoi sintomi e tu li descrivi in modo vago il medico può impiegarci una vita a capire cosa hai e magari non azzeccarci, se tu sai descrivergli bene cosa ti senti gli viene più facile la diagnosi.
Stessa cosa con lo psicologo, se noi in prima persona non ci conosciamo come facciamo a collaborare con lo psicologo? Farsi aiutare è giustissimo anzi obbligatorio, ma ci vuole un minimo di auto consapevolezza. Io vedo molte persone su questo sito che probabilmente non si conoscono affondo e sono persone molto insicure, persone che non si amano, che si ritengono sbagliate, persone che dicono "faccio schifo, sono inutile" perchè danno troppo importanza al giudizio altrui, visto che non conoscendosi affondo cercano nel giudizio altrui il modo per conoscersi meglio, ma il giudizio altrui è spesso errato. L'auto consapevolezza è già un grande passo avanti per la risoluzione di qualsiasi problema.
Ad un buon medico bastano pochi elementi per iniziare una cura, le diagnosi le sbagliano i medici mediocri, anche se hanno tutti gli elementi a disposizione, è un errore pensare che bisogna capirsi da soli prima di rivolgersi ad un professionista, conosco utenti che sanno bene quali problemi hanno ma la cosa non gli ha migliorato la vita, hanno solo la consapevolezza di quello che hanno e cosa gli produce, ma continuano a rimandare una visita da uno specialista, solo due persone hanno seguito i miei consigli e hanno ripreso a vivere pienamente, uno era è anche giovane.

altro errore è quello di prendere il forum come oro colato, dietro una tastiera ci si può spacciare per chiunque... es. tino docet.
Vecchio 20-07-2014, 02:20   #29
Esperto
L'avatar di dentromeashita
 

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Originariamente inviata da Stefania90 Visualizza il messaggio
Ma io non dico di non andare dal medico ma di andare essendo consapevoli, se tu vai dal medico e lui ti chiede di descrivere i tuoi sintomi e tu li descrivi in modo vago il medico può impiegarci una vita a capire cosa hai e magari non azzeccarci, se tu sai descrivergli bene cosa ti senti gli viene più facile la diagnosi.
Stessa cosa con lo psicologo, se noi in prima persona non ci conosciamo come facciamo a collaborare con lo psicologo? Farsi aiutare è giustissimo anzi obbligatorio, ma ci vuole un minimo di auto consapevolezza. Io vedo molte persone su questo sito che probabilmente non si conoscono affondo e sono persone molto insicure, persone che non si amano, che si ritengono sbagliate, persone che dicono "faccio schifo, sono inutile" perchè danno troppo importanza al giudizio altrui, visto che non conoscendosi affondo cercano nel giudizio altrui il modo per conoscersi meglio, ma il giudizio altrui è spesso errato. L'auto consapevolezza è già un grande passo avanti per la risoluzione di qualsiasi problema.
lo psicologo è una stampella,è ovvio che devi partire da delle autodiagnosi(come almeno il sapersi riconoscere il mal di denti)per farti aiutare...(poi sarà lui a scovare anche le carie)
Vecchio 20-07-2014, 17:16   #30
Esperto
L'avatar di Noriko
 

Un po' di consapevolezza e senso critico non fa male, è chiaro che i farmaci non te li prescriverai tu.

Inoltre l'introspezione per capirti meglio, guiderà lo psicologo e lo psichiatra a una maggiore chiarezza, in fondo tu sei partecipe attivo della tuo miglioramento e non sei passivo, come succedeva in passato quando ti rivolgevi a un medico.

Penso che una maggiore riflessione la potrai esercitare anche leggendo validi libri es di narrativa, senza la mediazione di autori psicologi che esprimono teorie.

Ultima modifica di Noriko; 20-07-2014 a 18:08.
Vecchio 20-07-2014, 17:32   #31
Banned
 

Il problema e' che lo psicologo purtroppo non può' fare granché per il carattere introverso, se io leggendo un libro di psicologia imparo a capirmi, a capire che il mio carattere non e' sbagliato e ad acquistare cosi più sicurezza in me stessa ne vale la pena, io cosi sono uscita dalla FS, non sono più timida e insicura come prima proprio grazie a questa presa di coscienza. Purtroppo per il carattere introverso non posso fare nulla ma almeno non soffro più come prima.
Vecchio 20-07-2014, 20:48   #32
Esperto
L'avatar di linea77
 

prova ad andare da una psicologa e vedi che ti dice
Vecchio 21-07-2014, 18:08   #33
Esperto
 

Quote:
Originariamente inviata da muttley Visualizza il messaggio
La psicologia è una disciplina affascinante, peccato che la sua natura di scienza non esatta la renda invisa a persone come WS
Quote:
Originariamente inviata da pokorny Visualizza il messaggio
chi è WS???
Sono io.
Diciamo che "scienza" è già un complimento se riferito a certe degenerazioni della psicologia
Vecchio 21-07-2014, 21:58   #34
Esperto
L'avatar di phabio
 

La parola psicologia è già sbagliata in sè perchè psicologia deriva dalla parola studio della psiche, ma psiche in greco non vuol dire mente, vuol dire anima.
Quindi è una scienza già inficiata già dal nome.
Vecchio 21-07-2014, 23:06   #35
Banned
 

Quote:
Originariamente inviata da phabio Visualizza il messaggio
La parola psicologia è già sbagliata in sè perchè psicologia deriva dalla parola studio della psiche, ma psiche in greco non vuol dire mente, vuol dire anima.
Quindi è una scienza già inficiata già dal nome.

Sì ma l'anima era altra cosa da quella che intendiamo noi oggi.
Il nome è giusto, quel che per me non è corretto è chiamarla scienza.
Vecchio 22-07-2014, 10:08   #36
Esperto
L'avatar di Noriko
 

Sono d'accordo in parte a non considerarla scienza, anche se in realtà è così.
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