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Vecchio 19-11-2010, 21:08   #1
Esperto
L'avatar di Robedain
 

E' un mio pensiero/sega mentale ricorrente che penso riguardi molti di voi: considerate la mia poca vita sociale ai tempi dell'adolescenza e il fatto che per molti anni sia uscito con il contagocce con una compagnia di amici e sia rimasto spesso in casa chiuso nel mio mondo e nella mia zona di comfort, rifiutando i contatti con il mondo esterno (sbagliando)...

Ora mi sto ricreando piano piano un gruppo di amici con il quale uscire settimanalmente, provando la gioia di piacevoli chiacchierate/risate in compagnia di persone che sono in situazioni simili alla mia e che mi comprendono...

Tuttavia ho spesso il timore, se dovessi incontrare persone nuove abbastanza estroverse o con una forte personalità, insomma diverse da me, di non essere all'altezza e di non saper parlare con serenità di argomenti comuni anche di attualità o comunque che la maggioranza dà per scontati, proprio a causa della mia scarsa esperienza sociale e al mio prolungato isolamento passato che mi fa sentire spesso fuori dal mondo e indietro rispetto agli altri anche sui temi più banali...
Oppure temo di non sapermi comportare bene in situazioni sociali di per sè banali e di assumere un comportamento sbagliato che gli altri possano giudicare come cafonaggine o snobbismo...

Forse è anche questo che mi porta ancora oggi a chiudermi a volte in me stesso, in stile evitante: la paura del confronto (e della possibile derisione/isolamento conseguente) con chi ha più esperienza, è più spigliato socialmente, con chi ha più argomenti di discussione rispetto a me (per cui rischio il mutismo con conseguente imbarazzo del non sapere che cosa dire), unita a un'autostima che è migliorata ma che so essere ancora bassa rispetto a come la vorrei...

Ho cercato di spiegare lucidamente il mio pensiero, anche perchè non mi piace piangermi addosso; tramite questo post non cerco commiserazione bensì confronto con chi si sente immerso in situazioni simili, per cercare di capire come ovviare a tutto questo: credo si sia capito il senso del topic...

Vi ritrovate nella mia descrizione? Come reagite a queste situazioni? Riuscite in qualche modo a compensare positivamente le vostre inesperienze sociali adattandovi al contesto in cui vi trovate in quel momento?
Vecchio 19-11-2010, 21:24   #2
Esperto
L'avatar di Myway
 

Per quanto mi riguarda non ho mai avuto periodi di reclusione assoluta in casa, a fasi altalenanti una vita sociale, compatibilmente col posto in cui vivo che non è esattamente las vegas, l'ho sempre avuta.
Certo no nsono mai stato un'assiduo frequentatore di discoteche, party fashion ecc, però uscite per pub, pizzerie , ciname, cene in casa tra amici, qualche vacanza, attività sportive varie ecc ecc non mi sono mai mancate, ciononostante il disagio c'è stato comunque, le difficoltà con l'altro sesso derivanti da timidezze e insicurezze varie idem.
Forse se avessi trovato un bel gruppo affiatato con cui uscire, qualche ragazza un minimo meno fredda il disagio sarebbe stato inferiore, ma la fortuna da questo punto di vista mi è sempre stata avversa, però non credo che sia il numero di uscite adolescenziali in quanto tale che possono far cambiare le cose, magari hai qualche possibilità inpiù di fare incontri fortunati,ma le cose evidentemente dovevano andare in un certo modo.

Ultima modifica di Myway; 19-11-2010 a 21:32.
Vecchio 19-11-2010, 21:50   #3
Esperto
L'avatar di barclay
 

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Originariamente inviata da Robedain Visualizza il messaggio
Vi ritrovate nella mia descrizione? Come reagite a queste situazioni? Riuscite in qualche modo a compensare positivamente le vostre inesperienze sociali adattandovi al contesto in cui vi trovate in quel momento?
L'inesperienza è irrilevante: se ti comporti da testa di cazzo, ti troverai bene sempre e comunque… il problema è riuscirci
Vecchio 19-11-2010, 22:23   #4
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Originariamente inviata da Robedain Visualizza il messaggio
Tuttavia ho spesso il timore, se dovessi incontrare persone nuove abbastanza estroverse o con una forte personalità, insomma diverse da me, di non essere all'altezza e di non saper parlare con serenità di argomenti comuni anche di attualità o comunque che la maggioranza dà per scontati, proprio a causa della mia scarsa esperienza sociale e al mio prolungato isolamento passato che mi fa sentire spesso fuori dal mondo e indietro rispetto agli altri anche sui temi più banali...
Oppure temo di non sapermi comportare bene in situazioni sociali di per sè banali e di assumere un comportamento sbagliato che gli altri possano giudicare come cafonaggine o snobbismo...
Caspita Robe, è come se fossi stata io a scrivere il post... è la stessa identica cosa che succede a me questo senso di inadeguatezza vista l'inesperienza sociale. Mi complimento anche per il titolo che hai dato al thread.. ignoranza sociale.. proprio così definirei questa nostra immaturità interpersonale!
Vecchio 20-11-2010, 00:32   #5
Esperto
L'avatar di Robedain
 

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Originariamente inviata da TerzaCagna Visualizza il messaggio
Caspita Robe, è come se fossi stata io a scrivere il post... è la stessa identica cosa che succede a me questo senso di inadeguatezza vista l'inesperienza sociale. Mi complimento anche per il titolo che hai dato al thread.. ignoranza sociale.. proprio così definirei questa nostra immaturità interpersonale!
Eh sì, ignoranza nel senso che ignoriamo cose che gli altri danno per assodate...
Vecchio 20-11-2010, 00:34   #6
Esperto
L'avatar di Rocky Balboa
 

Quote:
Originariamente inviata da TerzaCagna Visualizza il messaggio
Caspita Robe, è come se fossi stata io a scrivere il post... è la stessa identica cosa che succede a me questo senso di inadeguatezza vista l'inesperienza sociale. Mi complimento anche per il titolo che hai dato al thread.. ignoranza sociale.. proprio così definirei questa nostra immaturità interpersonale!
succede anche a me di non sentirmi all'altezza ed inadeguato, poi ho da sempre delle forti difficoltà nel gestire i rapporti con altre persone, nel mio caso la combinazione del carattere istintivo+inesperienza è devastante.
Vecchio 20-11-2010, 00:38   #7
Banned
 

Io sono ignorantissimo, in senso sociale e non.
Vecchio 20-11-2010, 00:46   #8
Banned
 

Un tempo ero paranoico al riguardo. Mi vergognavo della mia inesperienza come la chiami tu. Poi diciamo che mi è passata.
Negli ultimi tempi devo confessarti però che mi piacerebbe un figlio/a e mi son trovato a pensare: "ma quando mi chiederà cosa facevo da giovane che gli rispondo?"
Ovviamente sono seghe mentali. Resta il triste fatto che se non riuscirò ad uscire da questa situazione, è meglio lasciar perdere. Non voglio influenzare già da piccolo la mia creatura.
Non se lo meriterebbe.
Ti capisco al 100%.
Vecchio 20-11-2010, 00:57   #9
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Sono veramente me stesso solo quando sono solo, con gli altri faccio l'attore e quindi mi adeguo alla parte che devo recitare in quel momento, pur non annullando la mia personalità.

Cmq credo che se mi voglio "riabilitare" è normale che all'inizio faccio figure di merda
Vecchio 20-11-2010, 01:05   #10
Banned
 

Quote:
Originariamente inviata da moonwatcherII Visualizza il messaggio
Io sono ignorantissimo, in senso sociale e non.
Nessuno che mi dica che almeno la seconda parte è un pensiero disfunzionale?
Vecchio 20-11-2010, 01:07   #11
Esperto
L'avatar di Myway
 

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Originariamente inviata da moonwatcherII Visualizza il messaggio
Nessuno che mi dica che almeno la seconda parte è un pensiero disfunzionale?
Vabbè te lo dico io, non sei ignorante
Vecchio 20-11-2010, 01:14   #12
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Quote:
Originariamente inviata da Myway Visualizza il messaggio
Vabbè te lo dico io, non sei ignorante
Grazie, ora sto meglio.
Vecchio 20-11-2010, 02:02   #13
Esperto
L'avatar di Woland12
 

Quote:
Originariamente inviata da Robedain Visualizza il messaggio

Tuttavia ho spesso il timore, se dovessi incontrare persone nuove abbastanza estroverse o con una forte personalità, insomma diverse da me, di non essere all'altezza e di non saper parlare con serenità di argomenti comuni anche di attualità o comunque che la maggioranza dà per scontati, proprio a causa della mia scarsa esperienza sociale e al mio prolungato isolamento passato che mi fa sentire spesso fuori dal mondo e indietro rispetto agli altri anche sui temi più banali...
Oppure temo di non sapermi comportare bene in situazioni sociali di per sè banali e di assumere un comportamento sbagliato che gli altri possano giudicare come cafonaggine o snobbismo...

Forse è anche questo che mi porta ancora oggi a chiudermi a volte in me stesso, in stile evitante: la paura del confronto (e della possibile derisione/isolamento conseguente) con chi ha più esperienza, è più spigliato socialmente, con chi ha più argomenti di discussione rispetto a me (per cui rischio il mutismo con conseguente imbarazzo del non sapere che cosa dire), unita a un'autostima che è migliorata ma che so essere ancora bassa rispetto a come la vorrei...

Vi ritrovate nella mia descrizione? Come reagite a queste situazioni? Riuscite in qualche modo a compensare positivamente le vostre inesperienze sociali adattandovi al contesto in cui vi trovate in quel momento?
Io mi ritrovo molto, in particolare pensando ai rapporti con le ragazze. In certi casi ho l'impressione che volendo potrei manifestare un comportamento simil-estroverso con una ragazza per apparire più attraente. Non lo faccio però mai. E questo perchè il mio passato mi pesa sulle spalle come un macigno, e subito una vocina nella mia mente mi dice: "Ma chi vuoi prendere per il culo?? A lungo termine non combineresti niente, come hai sempre fatto, e alla prima chiaccherata con una che ti conosce verresti sputtanato. Lascia perdere". Ed è a suon di questi pensieri che la mia situazione, in questo versante, non è mai cambiata.

Discorso analogo, ma più tollerabile, per le amicize maschili. Anche in questo caso, se ho a che fare, per la prima volta, con della gente perfettamente integrata il mio passato mi blocca. Solo che in questo caso siccome il rapporto è meno profondo e non sento il peso di avere una ragazza davanti, volendo riesco a mascherare abbastanza certi miei aspetti.
Vecchio 20-11-2010, 13:52   #14
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Originariamente inviata da Johnny_Marrone Visualizza il messaggio
Bah, lo sapevo già, sono mesi che lo dico...

Scherzo, ovviamente
Vecchio 20-11-2010, 14:06   #15
Intermedio
L'avatar di uffosa
 

Robedain devo dire che è sempre un piacere leggere i tuoi post, sono molto costruttivi e con ottime riflessioni da cui prendere spunto. Ti esprimi con chiarezza, ma senza piangerti addosso. Sai analizzare razionalmente i tuoi pensieri, ma anche con una certa sensibilità.
Detto questo, posso dire che mi ritrovo in quello che hai scritto. L'unica cosa da fare, secondo me, è lavorare ancora sulla tua autostima, perchè è la scarsa fiducia in noi stessi e la scarsa (se non inesistente) consapevolezza delle nostre capacità che ci fa sentire inadeguati e inferiori agli altri.
Dobbiamo accettare i periodi negativi della nostra vita e considerarli non come un qualcosa da rimpiangere o che ci ha fatto soffrire, ma come un momento di crescita. Dalle cose che leggo in questo, e in altri tuoi post, sono sicura che dalle esperienze negative saprai trarre insegnamenti e spunti per migliorarti sempre di più. Se continui così non tarderà il giorno in cui conoscerai il vero te stesso e potrai esprimerlo con più facilità.
Vecchio 20-11-2010, 19:07   #16
Esperto
L'avatar di Gufetto
 

Mah, personalmente sono 10 anni che non ho contatti sociali, ho 27 anni a livello di carta d'identità ma sono rimasto a quando ero adolescente e quindi non sono "idoneo" per i miei coetanei di oggi, più svegli, formati, insomma pronti e immersi nella vita sociale e nel mondo contemporaneo.
Neanche per gli adolescenti di oggi sono pronto, poiché comunque sono più spigliati di come ero io allora...e anche io tendo a subire la personalità quasi di chiunque e non mi sento all'altezza di nessuno.

Comunque sarà una banalità ma l'importante è trovare chi rispetta la nostra condizione dove ci si sente inferiori agli altri e si deve fare i conti con la spigliatezza altrui...la paura del confronto è una brutta bestia...
Vecchio 20-11-2010, 20:19   #17
Esperto
L'avatar di vikingo
 

la stessa mia condizone quoto in oto,tanti anni di isolamento per cui mi mancano le abiita sociali che sto cercando di ricostruirmi
Vecchio 20-11-2010, 20:24   #18
Banned
 

non sono praticamente mai uscito fino ai 19 anni (tre mesi fa)....ovviamente il tempo perso non lo si può recuperare...ma le basi (e non solo) se uno trova l'opportunità di uscire 3-4 sere a settimana credo li possa recuperare in 5-6 mesi...
Vecchio 22-11-2010, 00:29   #19
Esperto
L'avatar di Robedain
 

Quote:
Originariamente inviata da uffosa Visualizza il messaggio
Robedain devo dire che è sempre un piacere leggere i tuoi post, sono molto costruttivi e con ottime riflessioni da cui prendere spunto. Ti esprimi con chiarezza, ma senza piangerti addosso. Sai analizzare razionalmente i tuoi pensieri, ma anche con una certa sensibilità.
Detto questo, posso dire che mi ritrovo in quello che hai scritto. L'unica cosa da fare, secondo me, è lavorare ancora sulla tua autostima, perchè è la scarsa fiducia in noi stessi e la scarsa (se non inesistente) consapevolezza delle nostre capacità che ci fa sentire inadeguati e inferiori agli altri.
Dobbiamo accettare i periodi negativi della nostra vita e considerarli non come un qualcosa da rimpiangere o che ci ha fatto soffrire, ma come un momento di crescita. Dalle cose che leggo in questo, e in altri tuoi post, sono sicura che dalle esperienze negative saprai trarre insegnamenti e spunti per migliorarti sempre di più. Se continui così non tarderà il giorno in cui conoscerai il vero te stesso e potrai esprimerlo con più facilità.
Grazie del commento Uffosa, sei molto gentile...
Hai parlato bene, se c'è una cosa che sto imparando negli ultimi anni è di vedere il lato positivo delle cose ed essere contento di ciò che ho e sono (anche se poco), impegnandomi giorno per giorno a migliorare un po' alla volta, perchè lamentarsi sempre non serve a nulla...
Devo considerare la mia situazione con i suoi lati negativi come una lezione da cui imparare...
L'obiettivo è proprio quello: riuscire a essere alla fine se stessi, senza più maschere inibitorie...
Vecchio 08-12-2010, 15:33   #20
Avanzato
L'avatar di Semir1978
 

@Robedain

Gli anni fondamentali della vita sono considerati quella compresi tra l'adolescenza e i 25 anni circa, proprio perché è in questo periodo che ci costruiamo le amicizie e facciamo "esperienze".

Se per un motivo o per l'altro (Fobia sociale, depressione, ansia, ecc...) perdiamo questo "treno", ci ritroveremo inesperti dal punto di vista sociale. Superati i 30 anni, avendo perso le "esperienze della giovinezza", agli occhi degli altri appariremo meno maturi.
Si discute di calcio, lavoro e cavolate varie? Bene.
Discutono sul muto della casa, dei loro figli, o cose più serie? Siamo messi da parte come bambini.
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