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Vecchio 16-03-2012, 10:06   #1
Intermedio
 

Sapete cosa mi deprime? Non la mancanza di lavoro in sé (che è comunque causa di demoralizzazione) ma l'incapacità a cercarne uno. Avete letto bene: non trovare ma cercare. Sono così inetta e fobica da vedere nero fin dalla premessa, non potrei svolgere alcun tipo di attività - anche la più umile - che abbia come requisito essenziale la socializzazione. Non ho neanche la capacità per affrontare il più stupido dei colloqui di lavoro. A volte neanche riesco a salutare le persone. Sono ridotta malissimo. Mi convinco sempre di più che non comincerò a lavorare finché i miei genitori - dai quali sono totalmente dipendente - non mi offriranno un'attività su un piatto d'argento. Il problema è che - vista la situazione economica discreta della famiglia - non si rendono conto dell'entità del problema. Sanno benissimo della mia fobia e negli ultimi tempi ho cercato più volte il loro aiuto spiegando che questa condizione comincia a pesarmi in modo spropositato... ma sembrano non capire e talvolta sono stata anche aggredita verbalmente per aver fatto notare la triste situazione. Il tempo passa veloce e il tormento aumenta. I miei non sono più giovanissimi e con l'avanzare dell'età comincio a pensare anche alla loro salute. Mi rendo conto che se oggi gli dovesse accadere qualcosa io sarei persa. Non avrei più neanche quel minimo appoggio. E tutto questo ricade anche su quei minimi rapporti sociali che ho. Nel momento in cui mi chiedono l'età e l'occupazione provo un'angoscia terribile che mi fa desiderare sempre di più l'isolamento dal mondo. Scusate lo sfogo ma queste cose dovevo tirarle fuori in qualche modo...
Vecchio 16-03-2012, 10:12   #2
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Mi dispiace, ti capisco perfettamente, per quanto possa valere ...
Vecchio 16-03-2012, 10:38   #3
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Originariamente inviata da IfearEverything Visualizza il messaggio
Sono così inetta e fobica
Per quanto possa valere io ti capisco. Quando iniziai a star male, ai tempi delle superiori, smisi di preoccuparmi di copiare i compiti. Tutti i miei compagni di classe si davano una gran foga a farsi passare la versione di latino dai due secchioni, ma io preferivo starmene per i cazzi miei. Ora reinterpreto quel momento sotto questa chiave di lettura, la paura dei rapporti altrui.

però c'è una cosa che puoi fare. Inizia a redifinire il tuo linguaggio in chave positiva.
Se dici "Sono così inetta e fobica", così lapidario e immutabile, come se fosse un tuo stigma dalla nascita, finirai per crederci. Probabilmente già adesso credi di essere così e non poterci far niente. Ma non è vero, fidati.
Inizia a dire piuttosto cose come "in questo periodo mi sento così inetta e fobica". E' la stessa cosa? No! Per quanto possa essere lungo il periodo, è pur sempre solo una fase!
E il rapporto tra il linguaggio e il nostro sistema di credenze è stato appurato. Correggiti sempre quando ti scappa una frase del tipo "sono + caratteristica negativa". "Cioé, volevo dire... in questo momento mi sento....".

Devi crederci che è solo una malattia. Che è solo come se fosse un cazzo di brutto raffreddore, che è stato trascurato troppo a lungo e s'è cronicizzato.
Sogna di essere normale, di essere sociale. Inizia a vedere nella tua fantasia il tuo alterego che si muove sicuro fra la gente. La tua fantasia è un mondo che appartiene solo a te, puoi far accadere tutte le cose belle che vuoi!
Dovresti cercare anche film e libri persone che socializzano, e guardare molto le persone che lo fanno. Cercare di capire "come cazzo fanno a non aver paura".

Quando accetterai che la tua è solo una fase momentanea e patologica, dovrai rivolgerti ad un terapeuta. Se lo stai già facendo... beh non credo sia un buon terapeuta.


In bocca al lupo.
Vecchio 16-03-2012, 12:03   #4
Esperto
 

Quote:
Originariamente inviata da IfearEverything Visualizza il messaggio
Sapete cosa mi deprime? Non la mancanza di lavoro in sé (che è comunque causa di demoralizzazione) ma l'incapacità a cercarne uno. Avete letto bene: non trovare ma cercare. Sono così inetta e fobica da vedere nero fin dalla premessa, non potrei svolgere alcun tipo di attività - anche la più umile - che abbia come requisito essenziale la socializzazione. Non ho neanche la capacità per affrontare il più stupido dei colloqui di lavoro. A volte neanche riesco a salutare le persone. Sono ridotta malissimo. Mi convinco sempre di più che non comincerò a lavorare finché i miei genitori - dai quali sono totalmente dipendente - non mi offriranno un'attività su un piatto d'argento. Il problema è che - vista la situazione economica discreta della famiglia - non si rendono conto dell'entità del problema. Sanno benissimo della mia fobia e negli ultimi tempi ho cercato più volte il loro aiuto spiegando che questa condizione comincia a pesarmi in modo spropositato... ma sembrano non capire e talvolta sono stata anche aggredita verbalmente per aver fatto notare la triste situazione. Il tempo passa veloce e il tormento aumenta. I miei non sono più giovanissimi e con l'avanzare dell'età comincio a pensare anche alla loro salute. Mi rendo conto che se oggi gli dovesse accadere qualcosa io sarei persa. Non avrei più neanche quel minimo appoggio. E tutto questo ricade anche su quei minimi rapporti sociali che ho. Nel momento in cui mi chiedono l'età e l'occupazione provo un'angoscia terribile che mi fa desiderare sempre di più l'isolamento dal mondo. Scusate lo sfogo ma queste cose dovevo tirarle fuori in qualche modo...
Ti capisco davvero molto bene, per me cercare lavoro è un'impresa titanica... Mi agito e quando arrivo ai colloqui rispondo a monosillabi e annuisco, sembro un'ebete.
Per fortuna in casa lavorano mio padre e mio fratello, però anche io penso ai miei e mi dispiace che non riesco ad aiutarli e portare a casa qualcosa, l'anno scorso almeno avevo uno straccio di lavoro (in nero ovviamente) e in qualcosa contribuivo e soprattutto se mi serviva qualcosa usavo i miei soldi. Ora ho paura addirittura a parlare con i vicini di casa, figuriamoci ad andare ai colloqui, sono disperata e non so che fare. Spero che tu riesca a trovare una soluzione, te lo auguro di cuore
Vecchio 16-03-2012, 12:10   #5
Intermedio
L'avatar di pisquano
 

Ti capisco, sono nella medesima situazione IfearEverything.
A me riesce un colloquio su 10-15, peccato che una volta assunto tendo ad isolarmi. E purtroppo se non ti integri un po' nel posto di lavoro è molto difficile poi lavorar come si deve...
Ritornando a te, non so quanti anni hai, però se sei giovane potresti provare con qualche tirocinio formativo remunerato in un settore che ti piace, così entri nel mondo del lavoro e ti fai esperienza che è fondamentale. Poi da cosa può nascer cosa...Se non si ha molta esperienza durante il colloquio è importante mostrarsi volenterosi di apprendere.
Vecchio 16-03-2012, 12:40   #6
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anche io ti capisco,e infatti ho deciso di rimandare il momento in cui ricomincerò a cercarmi un lavoro iscrivendomi all università...il mio problema è che io non sopporto dim vedermi in foto,ma quasi tutti nel curriculum la vogliono,ma anche il fatto che io non sto molto a contatto con la gente,non ci so fare,quindi per me,per esempio,lavori come la cameriera o la barista sarebbero imbarazzanti...senza contare che quando la depressione mi sale addoso faccio fatica persino a muovermi,ed posso stare a casa dall uni,ma non potrei rinunciare ad andare a lavorarae
Vecchio 16-03-2012, 13:13   #7
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Lavoro? Lasciamo perdere.
Vecchio 16-03-2012, 15:49   #8
Intermedio
 

Quote:
Originariamente inviata da shady74 Visualizza il messaggio
Io non ho tanto problemi a cercare, quanto piuttosto a trovare... sembra che nessuno abbia bisogno di un dipendente come me, in nessun settore, neanche quelli più umili.
Ecco, appunto. Io non comincio neanche a cercare perché so di essere senza speranza. Sono totalmente incapace a mantenere rapporti sociali, compresi quelli più superficiali. Come ho già scritto, spesso provo paura ed imbarazzo anche nel solo saluto. Una persona così cosa potrebbe fare nella vita? Anche un semplice operaio deve avere un minimo di predisposizione al rapporto umano. Anni fa lo psichiatra (al quale raccontai solo bugie e non il reale problema) mi consigliò una terapia (TCC) che in effetti poteva aiutarmi... ma la evitai. Sono più che convinta di poter ottenere cambiamenti solo rivolgendomi ad un medico competente - e i miei genitori sarebbero d'accordo - ma non riesco a farlo. Rimane solo un pensiero. A prendere un appuntamento e ad andarci non ci penso neanche lontanamente perché ho paura, sono ansiosa.

PS. grazie a tutti per i post soprattutto quello di Marco Russo (che mi ha provocato una crisi di pianto liberatorio)
Vecchio 16-03-2012, 15:59   #9
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Quote:
Originariamente inviata da IfearEverything Visualizza il messaggio
Ecco, appunto. Io non comincio neanche a cercare perché so di essere senza speranza. Sono totalmente incapace a mantenere rapporti sociali, compresi quelli più superficiali. Come ho già scritto, spesso provo paura ed imbarazzo anche nel solo saluto. Una persona così cosa potrebbe fare nella vita? Anche un semplice operaio deve avere un minimo di predisposizione al rapporto umano. Anni fa lo psichiatra (al quale raccontai solo bugie e non il reale problema) mi consigliò una terapia (TCC) che in effetti poteva aiutarmi... ma la evitai. Sono più che convinta di poter ottenere cambiamenti solo rivolgendomi ad un medico competente - e i miei genitori sarebbero d'accordo - ma non riesco a farlo. Rimane solo un pensiero. A prendere un appuntamento e ad andarci non ci penso neanche lontanamente perché ho paura, sono ansiosa.

PS. grazie a tutti per i post soprattutto quello di Marco Russo (che mi ha provocato una crisi di pianto liberatorio)


bravissima, ora edita il tuo post nella frase in grassetto dai parti oggi, oggi comincia il resto della tua nuova vita!
Vecchio 16-03-2012, 16:24   #10
Principiante
 

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Originariamente inviata da IfearEverything Visualizza il messaggio
Sapete cosa mi deprime? Non la mancanza di lavoro in sé (che è comunque causa di demoralizzazione) ma l'incapacità a cercarne uno. Avete letto bene: non trovare ma cercare. Sono così inetta e fobica da vedere nero fin dalla premessa, non potrei svolgere alcun tipo di attività - anche la più umile - che abbia come requisito essenziale la socializzazione. Non ho neanche la capacità per affrontare il più stupido dei colloqui di lavoro. A volte neanche riesco a salutare le persone. Sono ridotta malissimo. Mi convinco sempre di più che non comincerò a lavorare finché i miei genitori - dai quali sono totalmente dipendente - non mi offriranno un'attività su un piatto d'argento. Il problema è che - vista la situazione economica discreta della famiglia - non si rendono conto dell'entità del problema. Sanno benissimo della mia fobia e negli ultimi tempi ho cercato più volte il loro aiuto spiegando che questa condizione comincia a pesarmi in modo spropositato... ma sembrano non capire e talvolta sono stata anche aggredita verbalmente per aver fatto notare la triste situazione. Il tempo passa veloce e il tormento aumenta. I miei non sono più giovanissimi e con l'avanzare dell'età comincio a pensare anche alla loro salute. Mi rendo conto che se oggi gli dovesse accadere qualcosa io sarei persa. Non avrei più neanche quel minimo appoggio. E tutto questo ricade anche su quei minimi rapporti sociali che ho. Nel momento in cui mi chiedono l'età e l'occupazione provo un'angoscia terribile che mi fa desiderare sempre di più l'isolamento dal mondo. Scusate lo sfogo ma queste cose dovevo tirarle fuori in qualche modo...
Hai un diploma o una laurea? Se si in cosa?
Vecchio 16-03-2012, 16:45   #11
Esperto
 

Quote:
Originariamente inviata da shady74 Visualizza il messaggio
Poi non parliamo dei colloqui, ti squadrano dalla testa ai piedi e non ci mettono due secondi a capire la tua ansia, insicurezza e timidezza.
Io è proprio per questo motivo che ai colloqui nemmeno ci vado.
Giusto ieri ho risposto ad un annuncio per un lavoro non ben specificato. Ho telefonato, mi hanno subito fissato il colloquio per la sera stessa e specificato si trattasse di rappresentanza e vendita porta a porta. Secondo voi ci sono andata? Ovviamente no. Anche se oggi me ne sono pentita...
E se non fosse per la mia amica che mi incoraggia e a volte quasi mi obbliga non mandarei nemmeno curriculum, convinta dell'idea che c'è sempre qualcuno più bravo di me o più "fortunato" di me per cui è inutile anche solo provarci.
Vecchio 16-03-2012, 17:18   #12
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organizziamoci e andiamo a rubare negli ipermercati
Vecchio 16-03-2012, 17:47   #13
Avanzato
 

Anche io son messo un pò male. Non sto nemmeno cercando più un lavoro. I miei mi hanno proposto qualcosa ma non mi piace. Il mio primo vero lavoro é stato l'unico frutto della mia iniziativa. Un'altro me lo trovò mio padre, ma adesso non so minimamente cosa fare.
Vecchio 16-03-2012, 18:14   #14
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Originariamente inviata da IfearEverything Visualizza il messaggio
Sapete cosa mi deprime? Non la mancanza di lavoro in sé (che è comunque causa di demoralizzazione) ma l'incapacità a cercarne uno. Avete letto bene: non trovare ma cercare. Sono così inetta e fobica da vedere nero fin dalla premessa, non potrei svolgere alcun tipo di attività - anche la più umile - che abbia come requisito essenziale la socializzazione. Non ho neanche la capacità per affrontare il più stupido dei colloqui di lavoro. A volte neanche riesco a salutare le persone. Sono ridotta malissimo. Mi convinco sempre di più che non comincerò a lavorare finché i miei genitori - dai quali sono totalmente dipendente - non mi offriranno un'attività su un piatto d'argento. Il problema è che - vista la situazione economica discreta della famiglia - non si rendono conto dell'entità del problema. Sanno benissimo della mia fobia e negli ultimi tempi ho cercato più volte il loro aiuto spiegando che questa condizione comincia a pesarmi in modo spropositato... ma sembrano non capire e talvolta sono stata anche aggredita verbalmente per aver fatto notare la triste situazione. Il tempo passa veloce e il tormento aumenta. I miei non sono più giovanissimi e con l'avanzare dell'età comincio a pensare anche alla loro salute. Mi rendo conto che se oggi gli dovesse accadere qualcosa io sarei persa. Non avrei più neanche quel minimo appoggio. E tutto questo ricade anche su quei minimi rapporti sociali che ho. Nel momento in cui mi chiedono l'età e l'occupazione provo un'angoscia terribile che mi fa desiderare sempre di più l'isolamento dal mondo. Scusate lo sfogo ma queste cose dovevo tirarle fuori in qualche modo...
ti quoto. Ho appena finito un corso e avevo problemi anche a salutare all'inizio e alla fine e anche semplicemente a fare domande.
Non ho mai chiesto niente ma cosa possiamo fare??possiamo solo sforzarci fino allo sfinimento e non riusciremo e superare le paure.
Anche nei negozi ero bloccata ora entro e chiedo alle commesse..
Sono una donna ormai come posso vivere s3e non mi sveglio un pò??
imponitelo anche tu all'inzio fallirai ma alla lunga chi non molla vince
Vecchio 16-03-2012, 18:23   #15
Banned
 

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Originariamente inviata da IfearEverything Visualizza il messaggio
Sapete cosa mi deprime? Non la mancanza di lavoro in sé (che è comunque causa di demoralizzazione) ma l'incapacità a cercarne uno. Avete letto bene: non trovare ma cercare. Sono così inetta e fobica da vedere nero fin dalla premessa, non potrei svolgere alcun tipo di attività - anche la più umile - che abbia come requisito essenziale la socializzazione. Non ho neanche la capacità per affrontare il più stupido dei colloqui di lavoro. A volte neanche riesco a salutare le persone. Sono ridotta malissimo.
tale e quale
Vecchio 16-03-2012, 18:25   #16
Banned
 

Quote:
Originariamente inviata da Marco Russo Visualizza il messaggio

bravissima, ora edita il tuo post nella frase in grassetto dai parti oggi, oggi comincia il resto della tua nuova vita!
pare facile....
Vecchio 16-03-2012, 18:34   #17
Esperto
L'avatar di unmalatodicuore
 

Ultimamente faccio anche io queste riflessioni. La mia situazione non è, come ho ribadito più volte nel forum, cosi patologica: tuttavia mi rendo conto che gli unici lavori che oggi si possono fare senza avere nessuna particolare abilità e partendo da zero, sono tutti lavori che ti mettono a strettissimo contatto con la gente. Cameriere, barista, call center, vendita porta a porta.
Più che avere terrore del rapporto con la gente, sono impieghi che proprio non sarei in grado di fare. Sono lavori assurdi, magari anche per come vedo io queste professioni. Proprio non cela farei.
bah...cmq ti capisco benissimo...

Avevo addirittura pensato di riciclarmi nel narcotraffico, magari come corriere............:mio dio:
Scherzo ovviamente, ma a pensarci bene...
Vecchio 16-03-2012, 18:41   #18
Banned
 

Quote:
Originariamente inviata da IfearEverything Visualizza il messaggio
Sapete cosa mi deprime? Non la mancanza di lavoro in sé (che è comunque causa di demoralizzazione) ma l'incapacità a cercarne uno. Avete letto bene: non trovare ma cercare. Sono così inetta e fobica da vedere nero fin dalla premessa, non potrei svolgere alcun tipo di attività - anche la più umile - che abbia come requisito essenziale la socializzazione. Non ho neanche la capacità per affrontare il più stupido dei colloqui di lavoro. A volte neanche riesco a salutare le persone. Sono ridotta malissimo. Mi convinco sempre di più che non comincerò a lavorare finché i miei genitori - dai quali sono totalmente dipendente - non mi offriranno un'attività su un piatto d'argento. Il problema è che - vista la situazione economica discreta della famiglia - non si rendono conto dell'entità del problema. Sanno benissimo della mia fobia e negli ultimi tempi ho cercato più volte il loro aiuto spiegando che questa condizione comincia a pesarmi in modo spropositato... ma sembrano non capire e talvolta sono stata anche aggredita verbalmente per aver fatto notare la triste situazione. Il tempo passa veloce e il tormento aumenta. I miei non sono più giovanissimi e con l'avanzare dell'età comincio a pensare anche alla loro salute. Mi rendo conto che se oggi gli dovesse accadere qualcosa io sarei persa. Non avrei più neanche quel minimo appoggio. E tutto questo ricade anche su quei minimi rapporti sociali che ho. Nel momento in cui mi chiedono l'età e l'occupazione provo un'angoscia terribile che mi fa desiderare sempre di più l'isolamento dal mondo. Scusate lo sfogo ma queste cose dovevo tirarle fuori in qualche modo...

Ho subito talmente tanto in termini di sofferenza psicopatologica che vivere a contatto con delle merde sul lavoro mi sembra il meno ecco perchè in questo periodo forse riescoa a cercare lavoro. Anche a me i miei hanno una certa e penso anche io le stesse cose che pensi
Vecchio 17-03-2012, 00:53   #19
Esperto
L'avatar di enemyofthesun
 

Nemmeno io cerco più, per le medesime ragioni. Non so l'età di IfearEverything, la mia si aggira sui 30 con 0 esperienze lavorative.
Arriviamo alla fine del mese lo stesso in casa, ma senza strafare ovviamente.
Più che altro è frustrante il tempo che passa in casa, specialmente in settimana, di mattina, di pomeriggio, sapere che gli altri studiano o lavorano e tu sei da anni a cazzeggiare, ma mica divertendoti, angosciato, depresso e frustrato, pieno di sensi di colpa e vergogna. ATROCE.
Ma questa è la mia settimana tipo.
Vecchio 17-03-2012, 13:53   #20
Banned
 

Quote:
Originariamente inviata da enemyofthesun Visualizza il messaggio
Nemmeno io cerco più, per le medesime ragioni. Non so l'età di IfearEverything, la mia si aggira sui 30 con 0 esperienze lavorative.
Arriviamo alla fine del mese lo stesso in casa, ma senza strafare ovviamente.
Più che altro è frustrante il tempo che passa in casa, specialmente in settimana, di mattina, di pomeriggio, sapere che gli altri studiano o lavorano e tu sei da anni a cazzeggiare, ma mica divertendoti, angosciato, depresso e frustrato, pieno di sensi di colpa e vergogna. ATROCE.
Ma questa è la mia settimana tipo.
Non puoi andare avanti così, lo sai che se non svolti ti aspetta solo il suicidio vero????? se non riusciamo ad entrare nel mercato del lavoro qualcosa dovremo pur inventarci per non finire sottoterra prematuramente...........
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