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Vecchio 04-05-2012, 15:48   #1
Intermedio
 

Volevo raccontarvi questo lato di me stesso, e confrontarmi con voi e con le vostre esperienze.
In pratica, è da un po di tempo che penso al fatto che, in tutta la mia vita, non sono mai stato capace di reagire come avrei dovuto ai piccoli soprusi, alle cattiverie ed alle piccole violenze delle altre persone. Cioè quando ero piccolo ed anche da adolescente, mi capitava che i ragazzi più forti mi bullassero e mi prendessero in giro, per fortuna, mai in modo eccessivo, ma in ogni caso, ero come incapace di reagire, come terrorizzato, come paralizzato, anche se oggettivamente i tizi in questione non è che fossero chi sa quanto terribili (anzi in fondo non erano niente di che).
Comunque, la cosa che mi fa soffrire, è, che, anche adesso, pur se in forme ovviamente diverse, visto che ho 33 anni e che frequento ambienti sociali dove c'è generalmente gente molto fine ed educata, quando mi capita che una persona, in una qualunque circostanza, si comporti con me, in modo anche velatamente aggressivo e prepotente, inizio a provare un vero e proprio terrore.... e non riesco in alcun modo a reagire. Quindi, sono davvero triste che, anche adesso, non riesco a farmi rispettare come dovrei.
A voi è mai capitato di vivere delle situazioni simili?

Ultima modifica di Acheo; 04-05-2012 a 15:53.
Vecchio 04-05-2012, 15:51   #2
Esperto
L'avatar di fuoridalmondo
 

E' praticamente la storia della mia vita....
Vecchio 04-05-2012, 16:38   #3
Avanzato
L'avatar di Area Cronica
 

Sì sempre, ma se ci riuscite reagite eccome e non porgete nessun'altra guancia.
Vecchio 04-05-2012, 17:16   #4
Esperto
L'avatar di barclay
 

Quote:
Originariamente inviata da Acheo Visualizza il messaggio
A voi è mai capitato di vivere delle situazioni simili?
Certo che sì: tra combattere e fuggire opto sempre per la seconda opzione
Vecchio 04-05-2012, 17:35   #5
Banned
 

io penso di meritarmi di essere trattato male
Vecchio 04-05-2012, 17:36   #6
Esperto
L'avatar di Yumenohashi
 

Quote:
Originariamente inviata da bunker Visualizza il messaggio
io penso di meritarmi di essere trattato male
Scherzi!?!?
Vecchio 04-05-2012, 17:40   #7
Banned
 

Quote:
Originariamente inviata da Acheo Visualizza il messaggio
Volevo raccontarvi questo lato di me stesso, e confrontarmi con voi e con le vostre esperienze.
In pratica, è da un po di tempo che penso al fatto che, in tutta la mia vita, non sono mai stato capace di reagire come avrei dovuto ai piccoli soprusi, alle cattiverie ed alle piccole violenze delle altre persone. Cioè quando ero piccolo ed anche da adolescente, mi capitava che i ragazzi più forti mi bullassero e mi prendessero in giro, per fortuna, mai in modo eccessivo, ma in ogni caso, ero come incapace di reagire, come terrorizzato, come paralizzato, anche se oggettivamente i tizi in questione non è che fossero chi sa quanto terribili (anzi in fondo non erano niente di che).
Comunque, la cosa che mi fa soffrire, è, che, anche adesso, pur se in forme ovviamente diverse, visto che ho 33 anni e che frequento ambienti sociali dove c'è generalmente gente molto fine ed educata, quando mi capita che una persona, in una qualunque circostanza, si comporti con me, in modo anche velatamente aggressivo e prepotente, inizio a provare un vero e proprio terrore.... e non riesco in alcun modo a reagire. Quindi, sono davvero triste che, anche adesso, non riesco a farmi rispettare come dovrei.
A voi è mai capitato di vivere delle situazioni simili?

digli: ok hai ragione e poi te ne vai
inutile star lì a discutere con gen te del genere
Vecchio 04-05-2012, 17:53   #8
Banned
 

Quote:
Originariamente inviata da VUCHAN94 Visualizza il messaggio
Scherzi!?!?
a livello inconscio dico... servirebbe esempio pratico in effetti, ci penso
Vecchio 04-05-2012, 20:48   #9
Banned
 

Quote:
Originariamente inviata da Acheo Visualizza il messaggio
Volevo raccontarvi questo lato di me stesso, e confrontarmi con voi e con le vostre esperienze.
In pratica, è da un po di tempo che penso al fatto che, in tutta la mia vita, non sono mai stato capace di reagire come avrei dovuto ai piccoli soprusi, alle cattiverie ed alle piccole violenze delle altre persone. Cioè quando ero piccolo ed anche da adolescente, mi capitava che i ragazzi più forti mi bullassero e mi prendessero in giro, per fortuna, mai in modo eccessivo, ma in ogni caso, ero come incapace di reagire, come terrorizzato, come paralizzato, anche se oggettivamente i tizi in questione non è che fossero chi sa quanto terribili (anzi in fondo non erano niente di che).
Comunque, la cosa che mi fa soffrire, è, che, anche adesso, pur se in forme ovviamente diverse, visto che ho 33 anni e che frequento ambienti sociali dove c'è generalmente gente molto fine ed educata, quando mi capita che una persona, in una qualunque circostanza, si comporti con me, in modo anche velatamente aggressivo e prepotente, inizio a provare un vero e proprio terrore.... e non riesco in alcun modo a reagire. Quindi, sono davvero triste che, anche adesso, non riesco a farmi rispettare come dovrei.
A voi è mai capitato di vivere delle situazioni simili?
sì. Bene o male io ho cercato sempre di reagire, da ragazzino. Ma sempre frenato da un terrore di fondo, che mi ha impedito di farmi rispettare come avrei meritato di fare.
Come avrei potuto fare, e come ho fatto soltanto nei momenti in cui mi incazzavo pesantemente perché esageravano.
Ora mi accorgo che tante piccole cose mi vengono difficili, ad esempio se una persona mi urta difficilmente ho il coraggio di guardarlo in faccia, e spesso chiedo scusa anche se l'evento è stato provocato dall'altro.

Una volta, stavo facendo le scale mobili e sento tirare lo zaino. Mi volto ma non abbastanza da guardare il tipo, ero imbarazzato e infastidito, così faccio finta di niente. Sento che ancora tira. E poi mi saluta. Era un collega che mi faceva uno scherzo.
E io penso di aver fatto una discreta figura di merda, perché se fosse stato uno sconosciuto avrei come minimo dovuto girarmi con aria imbronciata. L'avrei riconosciuto come collega e lo scherzo sarebbe morto lì. Invece ho fatto la figura del cretino, di quello a cui puoi tirare i coppini che tanto non riesce a dirti niente...
Vecchio 04-05-2012, 21:32   #10
Banned
 

Anche per me è stato così, da ragazzino fino a una certa età reagivo ai sopprusi. Poi dalle scuole medie in poi ho perso la fiducia in me stesso, mi reputavo meno di zero, in un certo senso...

Quote:
Originariamente inviata da bunker Visualizza il messaggio
io penso di meritarmi di essere trattato male
ecco...
...lo pensavo

ora non più
ma c'è anche dell'altro, credo sia stata anche la voglia di rivalsa.
Purtroppo (?) di gente educata e fine non ne ho praticata, ho frequentato sempre ambienti di merda.
Vecchio 04-05-2012, 22:45   #11
Intermedio
 

Quote:
Originariamente inviata da OmbraDiMeStesso Visualizza il messaggio
Fortunatamente ho la lingua abbastanza tagliente e la battuta pronta.
Ti sconsiglio di tenerti tutto dentro. Arriverà il giorno in cui reagirai anche per i torti subiti in passato.. e saranno dolori.
Per quanto ti sia difficile cerca di abituarti rispondere subito, senza pensarci troppo. Prendi la cosa peggiore che ti passa in mente in quel momento e scagliala contro il tuo persecutore.
Vorrei tanto fare come te, cioè, le risposte che vorrei dare mi vengono in mente soltanto dopo tanto tempo ed è un peccato, perchè basterebbe solo un po di coraggio per non fare la figura della persona senza spina dorsale... invece, sul momento, è come se sono incapace di rispondere, di pensare, di elaborare qualcosa. Ma forse, per quanto difficile, dovrei provare a seguire il tuo consiglio, e di "forzarmi" a reagire dicende la prima cosa a cui penso!
Vecchio 04-05-2012, 22:49   #12
Principiante
L'avatar di Pollicina
 

Anch'io la maggior parte delle volte mi blocco, e solo dopo un po' di tempo mi vienne in mente la risposta giusta che avrei dovuto dare. E questa cosa mi fa accumulare rabbia...
Vecchio 04-05-2012, 23:23   #13
Selva
Guest
 

Beh, a me capita sempre, non so reagire, non mi viene in mente qualcosa da dire per rispondere, o a volte mi capita che rimango così male per qualcosa, che non dico nulla, altrimenti mi scendono le lacrime. E se le persone si accorgono che mi viene da piangere, o che piango, o solo per il fatto di non aver reagito, mi sento ancora più stupida, e penso che le persone mi considerino stupida.
Vecchio 05-05-2012, 09:45   #14
Banned
 

putroppo tra i nuovi conoscenti è il primo approccio che conta, ma anche in generale con donne o lavoro
se ti fai vedere sicuro di te e "cattivo" sarà poi difficile che ti prendano in giro in futuro
seinvece ti fai evderer molle, sfigato ecco che inizia la ribalta del bullo
Vecchio 05-05-2012, 12:00   #15
Esperto
L'avatar di Warlordmaniac
 

Quote:
Originariamente inviata da Marco Russo Visualizza il messaggio
sì. Bene o male io ho cercato sempre di reagire, da ragazzino. Ma sempre frenato da un terrore di fondo, che mi ha impedito di farmi rispettare come avrei meritato di fare.
Come avrei potuto fare, e come ho fatto soltanto nei momenti in cui mi incazzavo pesantemente perché esageravano.
Ora mi accorgo che tante piccole cose mi vengono difficili, ad esempio se una persona mi urta difficilmente ho il coraggio di guardarlo in faccia, e spesso chiedo scusa anche se l'evento è stato provocato dall'altro.

Una volta, stavo facendo le scale mobili e sento tirare lo zaino. Mi volto ma non abbastanza da guardare il tipo, ero imbarazzato e infastidito, così faccio finta di niente. Sento che ancora tira. E poi mi saluta. Era un collega che mi faceva uno scherzo.
E io penso di aver fatto una discreta figura di merda, perché se fosse stato uno sconosciuto avrei come minimo dovuto girarmi con aria imbronciata. L'avrei riconosciuto come collega e lo scherzo sarebbe morto lì. Invece ho fatto la figura del cretino, di quello a cui puoi tirare i coppini che tanto non riesce a dirti niente...
Il fatto è che non si può vivere per gli altri evitando di vivere per gli altri. In molti consigli che ho ricevuto, c'è questa contraddizione.
Questo succede quando gli introversi scimmiottano gli estroversi; pensano che bisogna fregarsene del giudizio degli altri, con lo scopo di "mostrarsi sicuri di sé". E per quale motivo uno deve mostrarsi sicuro di sé? Per piacere agli altri.
Vecchio 05-05-2012, 12:03   #16
Esperto
L'avatar di Warlordmaniac
 

Quote:
Originariamente inviata da Belindo Visualizza il messaggio
putroppo tra i nuovi conoscenti è il primo approccio che conta, ma anche in generale con donne o lavoro
se ti fai vedere sicuro di te e "cattivo" sarà poi difficile che ti prendano in giro in futuro
seinvece ti fai evderer molle, sfigato ecco che inizia la ribalta del bullo
Discordo, si dice spesso così, ma secondo me non è vero. Se sei vittima del bullismo, hai già sbagliato qualcosa.
Tante vittime rimangono vittime proprio perché s'incazzano e fanno ridere.
Chi reagisce spesso ne prende il doppio.
Vecchio 05-05-2012, 12:54   #17
Banned
 

Quote:
Originariamente inviata da Warlordmaniac Visualizza il messaggio
Il fatto è che non si può vivere per gli altri evitando di vivere per gli altri. In molti consigli che ho ricevuto, c'è questa contraddizione.
Questo succede quando gli introversi scimmiottano gli estroversi; pensano che bisogna fregarsene del giudizio degli altri, con lo scopo di "mostrarsi sicuri di sé". E per quale motivo uno deve mostrarsi sicuro di sé? Per piacere agli altri.
Il frainteso nasce dal fatto che non bisogna fregarsene degli altri, ma bisogna imparare a relativizzare i giudizi degli altri.
Se una persona a me sconosciuta mi tira lo zaino, è naturale che io gli debba dire qualcosa: il fatto che io non lo faccio perché inconsciamente temo il suo giudizio, è un mio difetto nella capacità di relativizzare il suo giudizio. Perché un conto è una persona che stimo, la quale mi dà una critica: ci rifletto e posso considerarla costruttiva. Un conto è una persona che invece dice una cosa giusto per ferire.

Scimmiottare infatti non è mai la strada giusta: bisogna assimilare. E non snaturandosi, ma cercando di colmare le proprie lacune come esseri umani, a prescindere dalla propria indole.
Vecchio 05-05-2012, 14:54   #18
Esperto
L'avatar di Warlordmaniac
 

Quote:
Originariamente inviata da Marco Russo Visualizza il messaggio
Il frainteso nasce dal fatto che non bisogna fregarsene degli altri, ma bisogna imparare a relativizzare i giudizi degli altri.
Se una persona a me sconosciuta mi tira lo zaino, è naturale che io gli debba dire qualcosa: il fatto che io non lo faccio perché inconsciamente temo il suo giudizio, è un mio difetto nella capacità di relativizzare il suo giudizio. Perché un conto è una persona che stimo, la quale mi dà una critica: ci rifletto e posso considerarla costruttiva. Un conto è una persona che invece dice una cosa giusto per ferire.
Non la trovo una cosa naturale. Sarebbe naturale se ti fa del male e tu devi difenderti; o se vuole derubarti; ma in soldoni non ti ha fatto nulla.
Tutto rimane in un piano simbolico fine a se stesso, "se faccio così lui pensa, allora significa io sono così, però ci avrei guadagnato se lui avesse pensato...".
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