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Vecchio 23-06-2013, 21:09   #1
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In passato ho vissuto parecchi momenti difficili, principalmente legati alla collera, alla frustrazione ed al risentimento. Con il tempo però questi sentimenti hanno fatto posto ad altri stati d'animo. Alla frustrazione si è sostituita la depressione, alla collera il senso di colpa, al risentimento la paura. Come ho riportato anche in un altro topic, vedo un terapeuta, ma non mi è servito granché fino ad ora. E' da mesi che la mia vita sta prendendo una picchiata verso il basso, ulteriormente. Qualche settimana fa ho avuto un attacco di panico, o comunque qualcosa di simile. Ero in giro con alcune vecchie conoscenze, quando all'improvviso comincio a sentirmi male, tachicardia, formicolii, sudore freddo, fiatone, dolori agli arti e sensazione di svenimento. Ma quest'episodio di per se non ha alcun significato se non considerato nell'ambito di un quadro più generale. L'ansia, stato d'animo a me fino a qualche tempo fa completamente sconosciuto, sta inesorabilmente conquistando la mia vita. Vengo assalito da paranoie improvvise, sia diurne che notturne, e le rimugino ossessivamente fino alla sfinimento. Sono improvvisamente diventato ipocondriaco e molte notti le passo in preda agli incubi o insonni, il pensiero di una morte improvvisa mi tormenta. Non riconosco più le persone che mi circondano, non le identifico più con il ruolo che avevo dato loro in precedenza, in poche parole sono diventati tutti improvvisamente degli sconosciuti. Lo stress che deriva dall'università non mi è certo d'aiuto; scadenze, esami, programmi di studio, mi stanno letteralmente mandando in pappa quel poco di lucidità che sembra essermi rimasta. Non riesco a parlare compiutamente con nessuno di questa mia situazione, neppure il terapeuta sembra potermi supportare. Gli unici due mezzi con i quali riesco a distendere i nervi sono lo sport e la pornografia. Mi alleno ossessivamente fono allo sfinimento, anche con 40 gradi, ed arrivo a masturbarmi anche più di 3-4 volte al giorno, se ne ho l'occasione. Il problema di questi "rimedi" sono la loro intrinseca caducità, ed il sollievo che ne ricavo è limitato.


La mia vita sembra essermi sfuggita definitivamente di mano, faccio un enorme fatica a tenere insieme i pezzi ma ogni giorno perdo qualcosa in qualche campo. Oramai l'unico posto in cui mi sento al sicuro è la mia camera. Che mi sta succedendo? Chi ci è passato? Come avete reagito, se avete reagito? Davvero non so più che pesci prendere, mi sembra di barcollare nel buio più totale.
Vecchio 24-06-2013, 12:48   #2
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benvenuto nel mio mondo. Vuoi la consolazione? è un periodo troverai una persona che si prenderà cura di te, le cose si sistemeranno blabla...vuoi la verità? fatti forza da subito e cerca di uscirne, perchè ogni giorno che sprofondi nel baratro, sarà più difficile uscirne, finchè un giorno sarà impossibile, e quel giorno sarai uno zombie vero e proprio....credimi, lo so per esperienza diretta, sia mia che di gente che vedo attorno a me. Gli zombie sanno di esserlo e la gente li riconosce e li evita. QUindi aggrappati a qualsiasi cosa e non lasciarti andare, non farti vedere fragile o triste ed impaurito se non con persone fidatissime al 100%, fingi quanto basta per mantenere le apparenze. Sorridi, pure se non hai nulla di cui sorridere. Il mondo non ha bisogno di palle al piede e la società neanche, quindi se ti mostrerai come una persona inutile, sarai scartato inevitabilmente. E' il darwinismo sociale e non c'è scampo.

Ah smettila di masturbarti, o limitati almeno, pure quello è un modo per aumentare il "degrado" ed abbassare l'autostima.
Vecchio 24-06-2013, 13:09   #3
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Originariamente inviata da ilmainato1988 Visualizza il messaggio
Quindi aggrappati a qualsiasi cosa e non lasciarti andare [...] Sorridi, pure se non hai nulla di cui sorridere. Il mondo non ha bisogno di palle al piede e la società neanche, quindi se ti mostrerai come una persona inutile, sarai scartato inevitabilmente. E' il darwinismo sociale e non c'è scampo.
Un tempo anch'io avrei risposto così, ho sempre affrontato i miei problemi di petto, gettandomi anche in situazioni "al limite". La rabbia, il desiderio di riscatto ed un' infelicità bruciante e potente mi spronavano a prendere iniziativa e combattere. Il problema è che dopo quasi un decennio senza sosta di lotte contro me stesso e la mia mente bacata, mi sono accorto che ricascavo sempre negli stessi problemi, niente migliorava e mi sono rassegnato all'idea di aver combattuto contro i mulini al vento. Ho provato con tutte le mie forze ad uscirci, ma ogni volta ci ricadevo. Con la perdita della mentalità competitiva ed agonistica che mi caratterizzava e mi permetteva di sopravvivere nonostante le vicissitudini, ho perso tutto. Ed ora sono spiazzato, confuso e spaventato.
Vecchio 24-06-2013, 14:30   #4
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La mia vita sembra essermi sfuggita definitivamente di mano.
E ci credo,hai sempre le mani impegnate altrove!
Vecchio 24-06-2013, 14:33   #5
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Un tempo anch'io avrei risposto così, ho sempre affrontato i miei problemi di petto, gettandomi anche in situazioni "al limite". La rabbia, il desiderio di riscatto ed un' infelicità bruciante e potente mi spronavano a prendere iniziativa e combattere. Il problema è che dopo quasi un decennio senza sosta di lotte contro me stesso e la mia mente bacata, mi sono accorto che ricascavo sempre negli stessi problemi, niente migliorava e mi sono rassegnato all'idea di aver combattuto contro i mulini al vento. Ho provato con tutte le mie forze ad uscirci, ma ogni volta ci ricadevo. Con la perdita della mentalità competitiva ed agonistica che mi caratterizzava e mi permetteva di sopravvivere nonostante le vicissitudini, ho perso tutto. Ed ora sono spiazzato, confuso e spaventato.
Non è che non ti capisco, è solo che quelli come noi non possono permettersi queste cose. Se ti butti giù, anche se ne hai il diritto, cadi ancora più a fondo ,e non ci sarà nessuno a risollevarti. Quindi l'unica opzione è continuare a lottare, magari non contro il vento e con una vana dispersione di forze ma in modo più mirato, ma continuare a farlo. Non c'è alternativa. La lotta è ovunque e non puoi fuggire, solo affrontarla di petto, per avere chances di vincere. Soprattutto se sei un uomo, la gente non accetta vedere persone fragili ed insicure, magari è costretta a tollerarle, ma internamente prova disprezzo verso i "deboli" e gli sconfitti. Non importa che tu sia nel male o nel bene, l'importante è che tu mostri forza, ed allora sarai ricercato, apprezzato, ammirato. Forza non significa arroganza, mi raccomando, la gente odia gli arroganti, che poi sono degli insicuri mascherati. Forza, sicurezza, decisione, insomma devi dar l'idea che tu sappia il fatto tuo, e se non ne sei capace, secondo me l'unica è fingere al meglio possibile.
Perchè dei deboli non ha pietà nessuno, nemmeno gli altri deboli, anzi soprattutto loro.
Vecchio 24-06-2013, 14:38   #6
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Originariamente inviata da ilmainato1988 Visualizza il messaggio
Non è che non ti capisco, è solo che quelli come noi non possono permettersi queste cose. Se ti butti giù, anche se ne hai il diritto, cadi ancora più a fondo ,e non ci sarà nessuno a risollevarti. Quindi l'unica opzione è continuare a lottare, magari non contro il vento e con una vana dispersione di forze ma in modo più mirato, ma continuare a farlo. Non c'è alternativa. La lotta è ovunque e non puoi fuggire, solo affrontarla di petto, per avere chances di vincere. Soprattutto se sei un uomo, la gente non accetta vedere persone fragili ed insicure, magari è costretta a tollerarle, ma internamente prova disprezzo verso i "deboli" e gli sconfitti. Non importa che tu sia nel male o nel bene, l'importante è che tu mostri forza, ed allora sarai ricercato, apprezzato, ammirato. Forza non significa arroganza, mi raccomando, la gente odia gli arroganti, che poi sono degli insicuri mascherati. Forza, sicurezza, decisione, insomma devi dar l'idea che tu sappia il fatto tuo, e se non ne sei capace, secondo me l'unica è fingere al meglio possibile.
Perchè dei deboli non ha pietà nessuno, nemmeno gli altri deboli, anzi soprattutto loro.
Io preferisco essere odiato per quello che sono che amato per quello che non sono.
Vecchio 24-06-2013, 14:41   #7
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Originariamente inviata da Virus81 Visualizza il messaggio
Io preferisco essere odiato per quello che sono che amato per quello che non sono.
se ragioni così probabilmente sarai sempre odiato e considerato male, se non vieni a compromessi in questa vita non otterrai molto.
Vecchio 24-06-2013, 15:08   #8
Esperto
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In passato ho vissuto parecchi momenti difficili, principalmente legati alla collera, alla frustrazione ed al risentimento. Con il tempo però questi sentimenti hanno fatto posto ad altri stati d'animo. Alla frustrazione si è sostituita la depressione, alla collera il senso di colpa, al risentimento la paura. Come ho riportato anche in un altro topic, vedo un terapeuta, ma non mi è servito granché fino ad ora. E' da mesi che la mia vita sta prendendo una picchiata verso il basso, ulteriormente. Qualche settimana fa ho avuto un attacco di panico, o comunque qualcosa di simile. Ero in giro con alcune vecchie conoscenze, quando all'improvviso comincio a sentirmi male, tachicardia, formicolii, sudore freddo, fiatone, dolori agli arti e sensazione di svenimento. Ma quest'episodio di per se non ha alcun significato se non considerato nell'ambito di un quadro più generale. L'ansia, stato d'animo a me fino a qualche tempo fa completamente sconosciuto, sta inesorabilmente conquistando la mia vita. Vengo assalito da paranoie improvvise, sia diurne che notturne, e le rimugino ossessivamente fino alla sfinimento. Sono improvvisamente diventato ipocondriaco e molte notti le passo in preda agli incubi o insonni, il pensiero di una morte improvvisa mi tormenta. Non riconosco più le persone che mi circondano, non le identifico più con il ruolo che avevo dato loro in precedenza, in poche parole sono diventati tutti improvvisamente degli sconosciuti. Lo stress che deriva dall'università non mi è certo d'aiuto; scadenze, esami, programmi di studio, mi stanno letteralmente mandando in pappa quel poco di lucidità che sembra essermi rimasta. Non riesco a parlare compiutamente con nessuno di questa mia situazione, neppure il terapeuta sembra potermi supportare. Gli unici due mezzi con i quali riesco a distendere i nervi sono lo sport e la pornografia. Mi alleno ossessivamente fono allo sfinimento, anche con 40 gradi, ed arrivo a masturbarmi anche più di 3-4 volte al giorno, se ne ho l'occasione. Il problema di questi "rimedi" sono la loro intrinseca caducità, ed il sollievo che ne ricavo è limitato.


La mia vita sembra essermi sfuggita definitivamente di mano, faccio un enorme fatica a tenere insieme i pezzi ma ogni giorno perdo qualcosa in qualche campo. Oramai l'unico posto in cui mi sento al sicuro è la mia camera. Che mi sta succedendo? Chi ci è passato? Come avete reagito, se avete reagito? Davvero non so più che pesci prendere, mi sembra di barcollare nel buio più totale.
Sono come te,ci sono dentro da un pezzo,abbiamo molte spiacevoli cose e pensieri in comune.
Quote:
se ragioni così probabilmente sarai sempre odiato e considerato male, se non vieni a compromessi in questa vita non otterrai molto.
E vero che si devono fare compromessi con la società,ma anche con se stessi e per se stessi,altrimenti rischi di diventare ciò che non sei,e ricadere negli stessi problemi che si combattevano.
C'è da dire che la nostra cultura non ha più un ideologia ben definita su come "dovrebbe" essere un normale rapporto con gli altri(non so se mi spiego).O almeno fa finta di averla,ma credo che sia sbagliata,e credo che lo sappia anche lei(la nostra cultura),o noi in generale,ma che si vada avanti per inerzia,perchè ormai e tutto già costituito.
Gli attacchi di panico,il fiatone,non riconoscere più le persone per come le si vedeva una volta,per me sono tutti segni che c'è qualcosa che non va.
Parlo SOLO per esperienza mia personale,ma sforzarsi troppo per far vedere agli altri che sei forte ti porta all'alienazione,presto o tardi.
Come sono io,più o meno...
Però giusto non devi abbatterti,magari cerca di guardarti attorno con tutta la tranquillità che riesci,staccca il cervello per un po' per capire cosa c'è che non va.
Purtroppo non ho consigli neanche per me,se non di cambiare le abitudini di vita.

Ultima modifica di AbitanteDiMarte; 24-06-2013 a 15:14.
Vecchio 24-06-2013, 15:14   #9
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sforzarsi per ESSERE forte, per abituarti a considerare te stesso forte, cosicchè nei rapporti con gli altri APPARIRAI forte e sicuro. Credo che questo faccia solo bene. O è meglio che comportarsi da deboli, precipitare nella stima di sè ed alienarsi dalla gente per paura e vergogna di ciò che si è. IN sostanza, bisogna amarsi, rispettarsi, e si verrà rispettati. Se ti odi tu per primo, non potrai che essere odiato dagli altri. (vabbè ovvio )
Vecchio 24-06-2013, 15:19   #10
Esperto
L'avatar di AbitanteDiMarte
 

Quote:
Originariamente inviata da ilmainato1988 Visualizza il messaggio
sforzarsi per ESSERE forte, per abituarti a considerare te stesso forte, cosicchè nei rapporti con gli altri APPARIRAI forte e sicuro. Credo che questo faccia solo bene. O è meglio che comportarsi da deboli, precipitare nella stima di sè ed alienarsi dalla gente per paura e vergogna di ciò che si è. IN sostanza, bisogna amarsi, rispettarsi, e si verrà rispettati. Se ti odi tu per primo, non potrai che essere odiato dagli altri. (vabbè ovvio )
Giusto,Giusto! mi era sfuggita l'essenza!




E cambiare le abitudini....
Vecchio 24-06-2013, 15:34   #11
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le abitudini fanno la differenza: se hai e sai di avere abitudini da nerd sfigato, non potrai mai SENTIRTI forte, quindi apparire forte. Viceversa, se sai di condurre una vita "come dovrebbe essere", questo ti dà fiducia in te stesso che trasmetterai agli altri con risultati positivi. Ma tra il dire ed il fare....(non per niente sono qui).
Vecchio 24-06-2013, 17:16   #12
Principiante
L'avatar di Darkerthanblack
 

"sforzarsi a essere forte", "comportati come gli altri vorrebbero "," non farti vedere debole"... io trovo questi suggerimenti allucinanti. io il consiglio che ho da darti è di esprimere il tuo disagio apertamente, anche urlando se questo serve. non devi nascondere assolutamente niente perché non c'è niente di cui vergognarsi. non si cambia il carattere, le abitudini, l'umore per piacere agli altri. vivere secondo le apparenze equivale a condurre una non vita.
Vecchio 24-06-2013, 17:20   #13
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Quote:
Originariamente inviata da Darkerthanblack Visualizza il messaggio
"sforzarsi a essere forte", "comportati come gli altri vorrebbero "," non farti vedere debole"... io trovo questi suggerimenti allucinanti. io il consiglio che ho da darti è di esprimere il tuo disagio apertamente, anche urlando se questo serve. non devi nascondere assolutamente niente perché non c'è niente di cui vergognarsi. non si cambia il carattere, le abitudini, l'umore per piacere agli altri. vivere secondo le apparenze equivale a condurre una non vita.
io trovo allucinante consigliare di mostrare apertamente il proprio malessere in una società che cerca in ogni modo di metterlo a tacere e quindi isola quelli che ne sono portatori...è come consigliare il proprio suicidio sociale. Ma tu ti guardi in giro? vedi cosa dice la gente di quelli che stanno male? non so di che generazione tu sia, ma di certo in quella over anni 80-90 di certo è così. C'è una linea netta che separa i "fighi" e gli "sfigati" e nessuno vuole farsi amico di uno sfigato, a meno che non abbia altra scelta migliore.
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