Mi rendo sempre più conto, qualora ce ne fosse ancora bisogno, di quanto sia dannosa questa mia impulsività..
Vorrei tanto riuscire a riflettere qualche secondo in più prima di agire, invece parto in quarta e puntualmente sbaglio.
Ieri ho commesso l'ennesima leggerezza dettata dalla troppa fretta..
Niente di che, dopotutto non ho ammazzato nessuno, però non mi è piaciuto.
Fanno bene a detestarmi..
Capisco in anticipo che sto per sbagliare, ma la tentazione diventa talmente forte che non riesco a trattenermi.
Dentro si crea una tale energia che se non la sprigiono mi sento male.
Ma dura poco.
Infatti dopo qualche istante di sollievo inizia la lunga e lenta agonia del rimugino..
Ripercorro in lungo e in largo il tutto ed è li' che realizzo la cazzata che ho commesso, e me ne pento inutilmente..
Qualche volta provo a "rimediare" ma finisco per aggiungere un nuovo errore a quello già commesso..
Finchè non arriva la fase finale, quella del crollo..
A quel punto mi metto nell'angolo come un pugile suonato e sfogo..
Un film visto e stravisto..
Ecco il mio non meritarmi niente.. La spiegazione è in queste poche righe.
Cosi' non si andrà mai da nessuna parte.. e infatti da nessuna parte sono andato.
Però mi dispiace..