Sto leggendo un libro molto interessante che vi consiglio che si chiama " I nostri conflitti interni" di Karen Horney.
Il libro parla di nevrosi, personalità nevrotiche.
E illustra questa cosa molto interessante che chiama " immagine idealizzata", come strategia per compensare al conflitto nevrotico (illustra anche tante altre cose ma mi ha colpito particolarmente questa! E non posso riportare tutto il libro qui!!).
In pratica dice che la personalità nevrotica, per sopperire ai suoi numerosi conflitti, si costruisce un'immagine idealizzata ( "creazione di un'immagine di ciò che il nevrotico pensa di essere, o di ciò che, a tratti, sente di poter o dover essere"), differente dal suo " sè reale".
Immagine idealizzata e sè reale sono praticamente 2 opposti.
Ad esempio : uno potrebbe avere un sè realistico autoritario/aggressivo e avere un'immagine idealizzata accondiscendete/sensibile/sottomessa.
Vi riporto alcuni passi del libro:
"Secondo il preciso grado in cui l'immagine si distacca dalla realtà, essa tende a rendere la persona arrogante, nel preciso significato del termine - arrogarsi delle qualità che non si hanno, o che si hanno potenzialmente, ma non effettivamente. E quanto più l'immagine è irrealistica tanto più rende la persona vulnerabile e avida di affermazione e riconoscimento esterni.
....Se l'interesse del nevrotico è quello di convincere se stesso che egli è la sua immagine idealizzata, egli sviluppa la convinzione di essere realmente la creatura umana raffinata, l'intelligenza superiore, di cui gli errori stessi sono perfezioni. Se il suo interesse è centrato sul realistico sè , che a confronto dell'immagine idealizzata è estremamente meschino, la critica autodispregiativa è in primo piano. ...il quadro del sè risultante da una simile denigrazione è lontano dalla realtà quanto lo è l'immagine idealizzata. Se infine il centro di interesse gravita sulla discrepanza tra l'immagine idealizzata e il sè reale, allora tutto ciò di cui egli si accorge e tutto ciò che noi possiamo osservare, sono i suoi incessanti tentativi di colmare il vuoto e di incitare se stesso verso la perfezione.
...Le tendenze nevrotiche indeboliscono l'autodecisione , perchè l'individuo è guidato, invece di essere lui stesso il conduttore.
....Qualunque dubbio o critica proveniente dall'esterno, ogni presa di coscienza della propria incapacità di aderire all'immagine, qualunque intuizione delle forze operanti dentro di lui, possono farla esplodere o crollare (l'immagine ).
Deve imporre delle restrizioni alla propria vita per paura di esporsi a tali pericoli.
... può inconsciamente odiare chiunque sia autoritario o chi , essendo migliore di lui, minacci di distruggere il concetto che egli ha di se stesso.
...Oppure ,se la propria arroganza viene repressa, può ammirare ciecamente persone apertamente convinte della propria importanza.
...il peggior inconveniente è la risultante alienazione dal sè. Noi non possiamo sopprimere o eliminare parti di noi senza diventare estranei a noi stessi."
Qualcuno ha mai sentito parlare di questa cosa dell'immagine idealizzata? Mi sembra uno degli spunti più interessanti (e inquietanti...) che io abbia mai trovato. Mi piacerebbe capire di più.
O qualcuno ha riflessioni in merito leggendo queste cose?