Dunque, riassumendo:
1- Di sera non si può girare nemmeno a piedi perchè c'è il coprifuoco.
2- Se ci si sposta da un comune all'altro ci vuole il lasciapassare, sennò si può anche venire arrestati.
3- Anche nelle ore precedenti al coprifuoco si può uscire SEMPRE COL LASCIAPASSARE IN MANO, solo il tempo necessario per fare provviste, guardati a vista dall'altra gente, paranoica e ipocondriaca al limite della ferocia.
4- Qualsiasi tentativo di distrarre la mente dal problema, anche solo per sopravvivere, viene impedito dal jingle infernale che ripete ossessivamente gli stessi ordini e gli stessi slogan, giorno e notte fino all'isterismo.
5- Atmosfera da città fantasma di notte e paesaggio post-apocalittico di giorno, o quasi, poco ci manca comunque.
6- Paura negli occhi di chi incrociamo e ansia per il futuro, nonchè preoccupazione per la vita dei propri famigliari, parenti e amici.
7- Rischio di essere considerato un pericolo pubblico, un untore degno della galera per avere cercato di respirare aria fresca e di sgranchirsi un po' le gambe.
8- Ospedali intasati e ai limiti del collasso.
9- Riservisti sanitari e militari richiamati al lavoro.
10- Oscuramento notturno a causa dei negozi dei locali chiusi, i quali spesso non riaprono nemmeno di giorno.
11- Divieto assoluto di far visita a parenti e amici e relativo "consiglio" di evitare, nell'intimità dele proprie case, qualsiasi gesto di affetto che richieda il contatto fisico (addirittura il caro Magalli che a "i fatto vostri", o quello che rimane della trasmissione, proclama a tutto schermo "Papà non ti abbraccio perchè ti voglio bene", con chiari riferimento alla festa del Papà il 19 Marzo, che sarà secondo me la più triste della storia umana.
Ho dimenticato qualcos'altro?
Ormai ci mancano solo le sirene antiaree, i rifugi sotterranei e i bombardamenti dal cielo e abbiamo completato il quadretto da nazione in guerra.
Ah si! Una cosa bisognava metterla nella lista, il tesserino per comprare il pane...
P.S.
Se qualcuno volesse fare un Colpo di Stato questo sarebbe proprio il momento giusto: gente barricata in casa, abituata ai controlli e ai limiti sulla libertà personale e militari appostati nelle strade e ai confini delle città.