Pablo's way

Pure io a casa, ma sti pirla non mi hanno fatto ancora arrivare il portatile quindi non potrò lavorare a parte rispondere a qualche mail con il cell...

Pablo's way

Hai fatto bene, è una forma di rispetto anche per gli altri, io avrei ammazzato un mio collega che dopo una giornata a tossire il giorno successivo è venuto a lavoro per poi doversene andare a metà giornata perché si sentiva male...

In questo momento ci vuole più attenzione e responsabilità da parte di tutti.

Atraius

Ahah, no noi usiamo sempre il portatile. Oggi ero in ufficio quindi quando sono uscito ho portato via anche il portatile e sono a posto

Pablo's way

Molte aziende si stanno accorgendo ora quanto fossero infondati i pregiudizi sul telelavoro, se oggi si infetta qualcuno devi chiudere interi uffici, come è successo da noi, se la gente potesse lavorare da casa e recarsi il meno possibile in ufficio in situazioni di emergenza come questa, non ci sarebbero interruzioni dell'operatività e disagi.

Blue Sky

Io devo dire che sullo smart-working sono più tra gli scettici che tra gli entusiasti.
A parte questo momento contingente ovviamente, e concordo anche con la riflessione per cui le aziende devono essere più strutturate per gestire casi di emergenza come questo: ad esempio io ho avuto qualche giorno di facoltà di fare smart.working ma non l'ho fatto, perché non ho un pc valido a casa e non ho il cellulare aziendale.

Però in generale, devo dire che ho alcuni dubbi, senza pregiudizi, sull'efficacia del lavoro da casa. Anzitutto mi dispiace ma sicuramente l'80% dei lavoratori lavorerebbe con meno inensità, ma poi si perde tantissimo quanto a condivisione, scambio veloce di informazioni, e lavoro di squadra. Secondo me i colleghi e il capo li devi vedere di persona, e averli lì al tuo fianco.
Detto da me che sono una persona introversa sembra strano, ma credo che ci sia un valore nel lavorare in contesti condivisi.

Pablo's way

Sono dubbi che condivido, infatti penso non debba essere la regola, ti deve dare quella flessibilità che serve quando ci sono emergenze generali o del singolo lavoratore. Io conto di farne un utilizzo limitato a massimo 1-2 giorni a settimana.

Atraius

Dove lavoro io siamo abituati allo smart-working. Ci sono molte persone che fanno 1 o 2 giorni a settimana da casa.
Poi sono d'accordo sul discorso condivisione, scambio di idee con i colleghi ecc. Ma sul lavorare con meno intensità non tanto, o meglio, dipende: se hai delle cose ben precise da fare e sai che tanto oggi o domani devi farle, non cambia molto essere in ufficio o essere a casa. Anzi, a casa di solito hai meno interruzioni esterne (colleghi che hanno bisogno e vengono a chiederti qualcosa, persone che entrano e escono dall'ufficio ecc.), quindi riesci a lavorare più concentrato. In genere lavorando da casa sento anche meno pressione e lavoro un po' più rilassato. Almeno queste cose valgono per me

Gummo

Serata fallita, non fosse per una piacevole chattata di 2 ore con un vecchio amico.
Domani mi voglio ubriacare, guardando il muro e immaginandomi i connotati del Corona virus, brindando alla fine.

alien boy

ma non tutti hanno fatto l'università e tutti questi problemi non se li fanno. Il lavoro è qualcosa che tocca prima o poi quasi a tutti; e l'Università è destinata a finire.

Brutton

E se il Corona Virus facesse una strage di persone inutili e arroganti distraendo così la popolazione facendola andare in confusione dimenticandosi degli sfigati?

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Warner84

Esatto, io penso che il 95% e forse anche di più delle persone che conosco non l'ha proprio fatta. Non sta scritto da nessuna parte che bisogna farla, io non avevo più voglia di studiare e di buttare dei soldi non mi andava e me ne sono andato a lavorare.

alien boy

95% direi proprio di no, se si parla di persone relativamente giovani. Conosco gente che non l'ha fatta, che è sistemata, lavora, fa una vita normale ed ha pure più interessi e conoscenze, in senso generale, rispetto a me che l'ho fatta e non ho ricavato quello che mi sarei aspettato. Un vantaggio dell'università è che ti puoi prendere del tempo per vivere qualche anno in più da persona relativamente libera da impegni (gli esami non devi fari per forza in tempo, anche se poi rischi qualcosa) e con possibilità a livello sociale più interessanti rispetto al mondo lavorativo; ma se hai problemi di evitamento, sociofobia e simili, non riesci neanche a viverla bene, anzi può essere un ulteriore contesto dove ti vedi inadeguato rspetto agli altri e alla vita.

Warner84

La percentuale è riferita alle persone che conosco io, non dicevo in generale. Se si decide di farla perché c'è interesse reale allora va bene, ma farla tanto per prendersi tempo per non andare a lavorare per me è solo una perdita di soldi e tempo, questo è il mio pensiero poi ognuno è libero di fare ciò che meglio crede ci mancherebbe altro. Poi come dici bene tu se uno ha problemi di fobia sociale o simili ce li avrà in ogni contesto, anche l'università.

redone

Ho perso interesse in tutto una volta mi piaceva leggere o ascoltare la musica,adesso il massimo che faccio è guardare You Tube!!!!

lowman's

nel mio percorso di fallimento universitario questo passaggio non si è avverato, anche io ero convinto che lasciata l'università avrei trovato facilmente lavoro, invece non fu così e a causa dell'inesperienza e del fatto che nessuno mi desse consigli sul da farsi, non seppi muovermi nella maniera corretta e persi solo altro tempo


e comunque, col senno di poi, mi sarei voluto laureare, sarebbe stato bello rendere felice i miei genitori e darmi una botta di autostima, ma non avevo proprio le energie per fare l'università

alien boy

ma a parte la consapevolezza non si può fare altro che seguire quella strada, lavoro oppure Università più lavoro, a meno che non si possa vivere di rendita. Che poi in quest'ultimo caso uno si potrebbe annoiare e sentire inutile, per cui dovrà porsi il problema di come superare questo vuoto, se lo vuole superare. Io ancora non sono riuscito a trovare qualcosa che sia desiderabile e che non contenga un costo da pagare, tanto che ormai credo che non esista: quindi o fai qualcosa o ci stai.

Warner84

Io ho fatto le superiori in un istituto tecnico che ti rende appetibile per il mercato del lavoro senza bisogno dell'università. Io stesso non l'ho mai presa in considerazione l'idea di farla, qualche professore, tipo la professoressa di matematica (materia nel quale ero molto portato) avrebbe avuto molto piacere che ci fossi andato. Per quanto riguarda il lavoro sono stato fortunato perché l'azienda dove lavoro aveva mandato lettere a tutti quelli dell'ultimo anno della mia specializzazione invitandoli a presentarsi perché cercavano ragazzi da inserire, ancor prima di fare gli esami avevo già il lavoro che mi aspettava, una settimana dopo aver fatto l'esame orale ero già a lavorare. Mi scelsero probabilmente perché fui l'unico a presentarsi essendo lontano dalla città.

alien boy

stesso problema*, se uno mi chiedesse cos'è una permuta non saprei dirglielo.

*anche se io non ho amici con cui uscire, mentre tu puoi addirittura parlare di una maggioranza

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Che strapalle

thevenin

non parlano di figa?