Weltschmerz

L'ho riletta e penso che l'abbia scritta un po' male

Black93

Test tastiera: dfsakj ltyiolfdjktyljjktufchdgtkegrfhtikyfd lkjtyiujjktuiyrfhedgftkjjktufdskjjkftudkjfdtegrftk jjkfdhfikjdtj : positivo
scusate....noia

Marco Russo

Forse mi sono ricordato il senso della vita. Forse ho ancora speranze.

Pablo's way

Marò che ansia, e che è ?!

CareyVayu

ti supplico illuminami...per me rimane ancora un enorme mistero!

Moonwatcher

Di cosa ti sei fatto stavolta?

alice89

mi devo rassegnare, non avrò mai una vita normale.

illumi

Sempre le stesse...abbiamo capito...ma che due palle!

Vi piace ostentare?

Rispondo io per voi: SI

Baloordo

Ma quanto cazzo parlano 'sti politici...

sakuraclamp

Vorrei avere una casa con piscina per andare a farmi una nuotata quando ho voglia di andare a piangere...

Carciofo

Felicità a momenti, e futuro incerto.

Rasko

c'è il testimone di pif su mtv, tra l'altro parla di corsi motivazionali

bartolo

mo leggo qualcosa, se penso alla mia situazione con la negatività del momento faccio la nottata

CareyVayu

è un pensiero complesso, che non voglio concretizzare in parole scritte, perchè le parole fanno paura così come i pensieri espressi a voce.Ho paura che quel pensiero se concretizzato faccia molto più male di quanto già non faccia ed è solo un abbozzo offuscato di pensiero, se scritto potrebbe diventare devastante, demolente, abbattermi in un batter di ali e schiacciarmi.

BANZAI!

rispondo a sto topic per ammazzare il tempo xd

Rick Blaine

Molti sono narcisisticamente dediti a una ridicola glossolalia. Mi piacerebbe farci a botte.

***

Les hommes, il faut les voir d'en haut. J'éteignais la lumière et je me mettais à la fenêtre: ils ne soupçonnaient même pas qu'on pût les observer d'en dessus. Ils soignent la façade, quelquefois les derrières, mais tous leurs effets sont calculés pour des spectateurs d'un mètre soixante-dix. Qui donc a jamais réfléchi à la forme d'un chapeau melon vu d'un sixième étage? Ils négligent de défendre leurs épaules et leurs crânes par des couleurs vives et des étoffes voyantes, ils ne savent pas combattre ce grand ennemi de l'Humain: la perspective plongeante. Je me penchais et je me mettais à rire: où donc était-elle, cette fameuse "station debout " dont ils étaient si fiers: ils s'écrasaient contre le trottoir et deux longues jambes à demi rampantes sortaient de dessous leurs épaules.

Dedalus

Ho cancellato tutti i miei ultimi messaggi (Liviana, quel che ho scritto sull’amore l’ho scritto io, ti basta cercare parte del testo su Google per provarti che non l’ho preso da nessuna parte), ovviamente non potrò eliminare quel che di me sarà stato citato, ma non importa: quel che viene citato più non mi appartiene; il “quote” permette di schivare la funzione della conversazione prostituendo l’intelligenza e l’espressione in sterile dibattito. Il Dedalus che vien citato spesso non è Dedalus, ma è la piccineria, la malafede, la cattiveria, la pignoleria di qualcun altro.
Quel che su un forum spesso non si capisce è che chi parla non sta sul banco degli imputati. Ma quel che è peggio, è che i minchiadura del caso non stanno su quello del giudice. Ma citare imputa, perciò si sviluppano così tante tavole rotonde forumistiche sui massimi e anche sui minimi sistemi, come la parodia e la farsa di un popperiano processo falsificazionista, in cui si crede per davvero di partecipare alla costruzione di un sapere col semplice rimbeccarsi a vicenda. Ripigliatevi.
Citare (quotare — bruttissimo verbo, ma è per intenderci), per il fatto stesso di contenere e circoscrivere parte del testo, dona all’al di là del citato uno status di sanzione, di giudizio. Quel che viene espresso dopo la citazione è lo sguardo dell’ufficiale che passa in rassegna il plotone attento a non farsi cogliere in fallo. Nel “quote”, un sopra e un sotto viene consolidato, un’assiologia stabilita, una definitività imposta. Perciò quel che viene a morire è l’orizzontalità della conversazione a favore del continuo rimpallo di opinioni. Non serve più chiedersi cosa l’altro abbia voluto dire, non si risponde più ad un pensiero, ma si contrappongono parole a parole (è possibile contraddire di tutto, parecchio più sforzo richiede l’argomentare coerentemente una tesi contraria). Il che vuol dire che è impossibile raggiungere una sintesi, che non la si vuole raggiungere, di quel che dici io ne faccio quel che ne pare: e infatti citando neutralizzo un discorso, lo congelo, e lo porto lì dove voglio io, ovvero lì dove io mi affermo. Tagliare la parte del discorso che mi vien più comoda vuol dire punirla perché afferma qualcosa di rischioso, mostrarla assurda o pericolosa, e dunque ribadire lo status quo, di cui assumo la parte del questurino: intimidatorio e castrante.
Dunque, vista che questa è la situazione, qua non ho da dire più niente.

Se non l’intelligenza, rispetto vorrebbe che dopo quel che ho detto non si citasse il mio discorso.

Winston_Smith

Sono d'accordo sul fatto che chi parla non sta necessariamente sul banco degli imputati.
Ma se per te citare imputa, allora non dovresti citare quello che scrivono altri (seppur indirettamente) come hai fatto qui, per esempio:

Su queste pagine leggo spesso un argomento dalla forza tanto più inconsistente quanto più viene insistentemente riproposto, ovvero la parità assoluta dei sessi.

Non so tu, ma io non riesco a leggere nel pensiero altrui, posso far riferimento solo a quello che si dice. Argomentare una tesi contraria mi riesce difficile se non riesco prima a capire qual è la tesi a cui controbattere, e della quale a volte (specie quando è espressa in forma ai miei occhi astratta e ambigua) non riesco ad avere una visione sintetica, ma analitica. Per non parlare del fatto che le mie richieste di chiarimento del pensiero altrui spesso cadono nel vuoto.

Ecco, il risultato finale è questo. Se citi qualcuno, sei un travisatore piccino e in malafede. Ergo, stiamoci zitti oppure limitiamoci a monologare uno alla volta, elaborando ognuno una propria teoria filosofica/politica/sociale più o meno completa che parla solo a sé stessa e non ha punti di contatto/contrasto apparente con le affermazioni altrui. Chiedere a uno "Scusa, ma con questa frase che volevi dire? Io ho capito così e non sono d'accordo" diventa atto di lesa maestà, sterile dibattito, prostituzione dell'intelligenza e dell'espressione, ecc. ecc.
Ripigliati (cit.)

Inosservato

bhahahahah più che altro mi piaceva l'emoticon, dovevo usarla capisci? non potevo trattenermi

ma si, il metodo dell'estrapolazione subdola di una frase dal contesto è tipico dei forum, non ti arrabbiare dammi retta, è un pò come voler dimostrare di aver ragione al bar parlando di politica o donne, tutti ti parlano sopra, è uno sforzo inutile in gran parte.
ma comunque se cancelli nessuno leggerà mai il tuo pensiero completo, e ciò è un peccato in quanto da qualche parte nel mare della rete troverai qualcuno che si prenderà la briga di leggerti e di condividere il tuo pensiero

Winston_Smith

Ah ecco, siamo alla bestemmia "decontestualizzata" di berlusconiana memoria