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22-01-2017, 20:27
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#49021
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Esperto
Qui dal: May 2015
Messaggi: 562
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Niente da fare, oh, per quanto mi sforzi la domenica non riesco mai a studiare.
Bah, adesso mi godo quel che resta di questa domenica, e di studio se ne parla domani...
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22-01-2017, 20:54
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#49022
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Esperto
Qui dal: Apr 2014
Messaggi: 1,175
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Se solo mi fossi accorta prima di quanto la mia famiglia sia in realtà un covo di criminali, mi sarei salvata la vita. Persone terrificanti che non sanno cosa voglia dire voler bene, così come non conoscono la pietà. Io ce la sto mettendo tutta, ce l'ho sempre messa tutta, ma ormai vivo allo stremo, a contatto sempre con muffa pesante, scarico di macchine che mi arriva dentro casa, una casa senza infissi praticamente. Mangio malissimo per via della mancanza di soldi, a volte non mangio per niente, salto un giorno di pasti e poi mi strafogo di zuccheri per saziarmi. Mangio pane e sofferenza da così tanto tempo, che sto impazzendo, mi faccio male. Sto ore a lavare coi detersivi e acqua bollente, con tutti i vapori che si mischiano alla muffa, ho mal di testa forti. Ma non tornerei indietro, morivo anche coi miei e mia sorella. Sono matti o peggio delle persone cattive. Un malanno ormai è dietro l'angolo.
Le forze vengono meno, il senso di disgusto per gran parte delle persone che mi circondano viaggia di pari passo con la mia sofferenza. Non vedo altro che gente che vive in superficie. Più muoio e più vedo quello che prima non riconoscevo:
Gente che compra valanghe di roba al supermercato, che si ingozza il sabato e la domenica che ride grottescamente davanti ai programmi demenziali di mediaset, che deride la tua condizione e poi posta cuori e love per il prossimo, che poi non t'aiuta manco morta anche se glielo chiedi perchè pensa prima alle cose sue, però poi quella stessa gente vuole fare volontariato e quando lo fa viene portata ad esempio. Schifo, schifo totale. Non avrei voluto arrivare a dirlo, ad essere una di quelli che odia la società, ho sempre sperato sino all'ultimo di alzare il livello, di riprendermi, ma sono buttata fuori, questa società uccide ogni giorno quel prossimo per cui prega in chiesa o su facebook. Sto vedendo tanto di quel marcio e di tale entità da lasciare a bocca aperta. Orrore, tanto orrore..non potete capire, non potete comprendere se non toccate il fondo e siete giovani e soli, di quanto la gente anche vicina a te se ne fotta totalmente, evitandoti come un qualcosa di fastidioso sul proprio cammino. Gente a cui hai donato, gente per cui ti sei spesa, tanta gente a cui chiedi aiuto e che ti ignora, gente che partecipa anche alla vita politica occupandosi guarda un pò di "politiche sociali" e poi ti fa morire anche se ti conosce. Sto morendo, questa è la verità e nessuno mi sta aiutando. Certo si potrebbe dire che ho rinunciato alla proposta di lavoro di mia sorella..bè valla a spiegare e valla a dimostrare quella sottile violenza psicologica che ti distrugge minuto dopo minuto togliendoti ogni minima capacità di reagire, vai a far comprendere che comunque sarebbe stata una strada senza uscita quella proposta perchè avanzata da chi poi ti tiene in catene psicologiche. Tutto un ricatto morale, sottili dinamiche psicologiche in famiglia che non si possono denunciare perchè invisibili. Alla fine si diventa dei mitomani per gli altri e delle persone che "si vanno a cercare la loro fine"..e così muori senza neanche la pietà intorno, perchè te la sei andata a cercare. Soffrivi prima, cerchi di sottrarti alla sofferenza e ti lasciano a marcire all'inferno perchè hai rifiutato l'aiuto di chi per loro ti stava aiutando, ma che in realtà tu sai che ti stava massacrando. Non ho alleati, è finita. Avrei voluto davvero vivere. Sopporto meglio questa tragedia che non mi sono andata certo a cercare, pensando che probabilmente era destino.
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Ultima modifica di Stella89; 22-01-2017 a 21:02.
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22-01-2017, 21:01
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#49023
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 3,212
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Nonostante tutti gli sforzi sempre una quindicenne sembro, tanto vale non sforzarmi più
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22-01-2017, 21:06
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#49024
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 3,212
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@stella mi dispiace per la tua situazione però, per come la vedo io, non si può pretendere che gli altri ci aiutino anche perché spesso hanno anche loro dei problemi da risolvere..
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22-01-2017, 21:36
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#49025
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Esperto
Qui dal: Apr 2014
Messaggi: 1,175
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Quote:
Originariamente inviata da JaneAllison
@stella mi dispiace per la tua situazione però, per come la vedo io, non si può pretendere che gli altri ci aiutino anche perché spesso hanno anche loro dei problemi da risolvere..
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Ho capito, ma qui si tratta di una situazione d'emergenza. Le persone di mia conoscenza a cui mi riferisco, passano tra l'altro molto tempo libero a sollazzarsi (cinema, pranzi fuori, capricci..).
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22-01-2017, 21:47
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#49026
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Esperto
Qui dal: Aug 2016
Ubicazione: Bologna
Messaggi: 8,118
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Che palle andare a dormire presto per la necessità di svegliarsi all'alba...
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22-01-2017, 21:51
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#49027
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Esperto
Qui dal: Sep 2016
Messaggi: 2,053
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Quote:
Originariamente inviata da JericoRose
Io apprezzo la razionalità, le emozioni invece le disprezzo, rendono gli individui deboli e soggetti a commettere errori, sono convinta che se gli esseri umani potessero vedere il proprio futuro commetterebbero comunque gli stessi errori se questi errori sono determinati dall'emotività. Se potessi sbarazzarmi delle emozioni me ne sbarazzerei all'istante, d'altronde a mio avviso sono qualcosa di superfluo che limita molto la specie umana, all'essere umano serve solo la razionalità, la capacità di pensare, la ragione, avvalendosi solo di essa senza l'intralcio dell'emotività potrebbe arrivare a fare grandi cose. La razza umana privandosi delle emozioni potrebbe arrivare a costruire una società perfetta, potrebbe ambire alla pace assoluta e alla prosperità. L'unica emozione che salverei è la compassione, basterebbe solo un pizzico di compassione che non essendo oscurata dalle altre emozioni (rabbia, odio, paura, amore passionale/romantico, tristezza, eccitazione) basterebbe di certo a garantire all'essere umano la capacità di legare con i propri simili.
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Non condivido, anzi direi che è vero il contrario, sono le emozioni la base di tutto. Tra l'altro è stato dimostrato che una persona senza emozioni, senza empatia, etc, si trova ad essere molto in svantaggio rispetto ad un persona normale nell'affrontare pericoli e situazioni in generale.
Forse nel contesto e nella cultura attuale si tende ad associare una persona "forte" ad un persona "razionale"(nel termine comune di razionalità; e in ogni caso queste persone provano lo stesso emozioni). In verità non è esattamente così, dato che le persone più orientate ai propri sentimenti(a livello comportamentale e di personalità) risultano essere spesso più "razionali"(in un accezione questa volta un po' diversa) e più "forti" in tal senso.
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22-01-2017, 22:20
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#49028
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Esperto
Qui dal: Sep 2016
Messaggi: 2,053
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Quote:
Originariamente inviata da JericoRose
Beh appunto l'empatia la salverei, l'amore spassionato e sincero per il prossimo, tutto il resto è superfluo a mio avviso, almeno oggi, la tecnologia ci garantisce una sopravvivenza tranquilla oramai, non dobbiamo più combattere per sopravvivere, dunque la rabbia, la paura, l'odio non hanno più ragione di esistere, così come il desiderio di imporsi sugli altri, l'egoismo, ecc privandosi di queste emozioni si potrebbe arrivare a collaborare in maniera migliore tra esseri umani e arrivare a costruire una società migliore, senza emozioni potremmo avvalerci della nostra razionalità, "raffinandola" con la capacità di provare empatia sincera per il prossimo, per costruire una società migliore.
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Beh si ad ogni contesto ci sono delle caratteristiche che risultano vincenti.
Ma non capisco come puoi escludere alcune emozioni di netto come la rabbia o addirittura la paura. Le emozioni sono collegate tra loro e anche se non sembra o anche se possono sembrarci negative o inutili, in verità ci servono. (Se non hai paura come fai a difenderti?)
E in ogni caso anche se consideri il panorama attuale, non sai come saranno le cose in futuro. Un una situazione di stasi, di equilibrio, si sa, non esiste. L'unico equilibrio che si può ottenere è tramite lo sviluppo(almeno nel lungo periodo).
(La razionalità(per come la intendiamo) non ci farà in ogni caso provare empatia o altre emozioni, neanche se lo vogliamo, quindi...)
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22-01-2017, 22:52
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#49029
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Esperto
Qui dal: May 2010
Messaggi: 3,855
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Quote:
(Se non hai paura come fai a difenderti?)
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Applica quel concetto non al singolo ma all'unione dei singoli.
Se una società, l'ecosistema umano, è composta dai singoli e agli stessi vien preclusa la possibilità di provare (ed esercitare) emozioni "negative" allora tutta la rete interazionale tra di essi sarà priva di qualsivoglia effetto a catena tristemente distruttivo e conseguenze tattiche da "difesa".
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Ultima modifica di Jai; 23-01-2017 a 00:21.
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22-01-2017, 23:18
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#49030
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Esperto
Qui dal: Nov 2014
Ubicazione: sotto il letto
Messaggi: 4,296
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e tutto tende al grande bang
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22-01-2017, 23:21
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#49031
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Esperto
Qui dal: Sep 2016
Messaggi: 2,053
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Quote:
Originariamente inviata da Itachi
Applica quel concetto non al singolo ma all'unione dei singoli.
Se una società, l'ecosistema umano, è composta dai singoli e agli stessi vien preclusa la possibilità di provare (ed esercitare) emozioni "negative" allora tutta la rete interazionale tra di essi sarà priva di qualsivoglia effetto a catena tristemente distruttivo e conseguenze tattiche da "difesa".
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Ma in verità non è che perché le definiamo emozioni negative significa che sono inutili e/o dannose.
Parli di queste emozioni come il male assoluto causa di tutte le disgrazie di questo mondo. E che senza ci sarebbe un mondo perfetto, nella piena razionalità.
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23-01-2017, 00:20
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#49032
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Esperto
Qui dal: May 2010
Messaggi: 3,855
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Quote:
Ma in verità non è che perché le definiamo emozioni negative significa che sono inutili e/o dannose.
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Analizza bene questa frase da te scritta in quanto v'è un'errore alla base, applicalo al contesto da me espresso poc'anzi e dimmi: Cosa vedi?
Ognuno crede d'esser nel giusto, ognuno crede nella propria giustizia ed è la ragione principale del perché si genera, in generale, il senso d'ingiustizia e insoddisfazione per l'uno e/o per l'altro.
Mi spiego meglio:
Un individuo non si arrabbia dal nulla ma da una reazione a catena che lo ha coinvolto, e le reazioni, ergo relazioni, non son tutte dirette ma si distinguono anche in quelle indirette le quali, quest'ultime, sono in nettissima maggioranza.
Idem quando si tratta degli svariati moventi che hanno come risultato l'azione del ferire e del ferito in quanto ognuno pone ad essi motivazioni personali in merito al sé del momento e/o da dottrine alla base della loro personale educazione; ne consegue quindi la comparsa di ragionamenti e modi ti perpetuare l'effimero ed il dannoso attraverso l'ambiente a loro familiare e quindi da chi essi, nel caso, hanno avuto modo di "prendere da esempio".
Quote:
Parli di queste emozioni come il male assoluto causa di tutte le disgrazie di questo mondo. E che senza ci sarebbe un mondo perfetto, nella piena razionalità.
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No, caro utente, presta l'adeguata attenzione... si parla dell'essere umano, e l'essere umano, posizionando la lente d'ingrandimento in direzione della sua psiche, è un costrutto organico complesso costituito da emozioni.
Esse determinano la consistenza, la più o meno veemenza e la propulsione alla creazione e risposta agli stimoli esterni. Sono ciò che regolano gli istinti primordiali e le impalcature razionali e gestionali dei sentimenti (quindi la nascita della forma e della dinamica dei moventi da essi prodotti) determinati da continui rapporti IN/OUT che possono essere più o meno marcati in base all'individuo preso in esame.
Ora, se io ti chiedessi di immaginare per un momento, prendendoti tutto il tempo che ti serve, un mondo libero dal VERO deterrente di faide, litigi e guerre, se ti chiedessi di immaginare ogni individuo privo della volontà e facoltà d'applicazione razionale alle sue emozioni distruttive e convogliare le sue energie nella diametralmente opposta applicazione razionale alle sue emozioni costruttive (e quindi l'annullamento di ogni sorta di difesa al proprio ego in merito a personali e inevitabilmente litigiose "maiuscole" cause), quelle stesse emozioni negative le osserveresti (anche) secondo un'ottica ottimistica? Credi si possano prestare ad un tipo di utilità che impedisca certamente la nascita di nuovi orizzonti nuvolosi?
È bene che te lo ricordi, nel caso non si fosse già capito: non stiamo parlando di eventi, di possibile risoluzione, del tipo "se la vita* di mette al tappeto, arrabbiati, stringi i denti, rialzati e reagisci" (per fare un'esempio), piuttosto di "una vita* che ti tende la mano senza farti volutamente lo sgambetto".
*In senso lato, quindi togliendo situazioni in cui la rete interpersonale delle relazioni non è causa di problemi (es. patologie).
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Ultima modifica di Jai; 23-01-2017 a 00:27.
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23-01-2017, 00:35
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#49033
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Banned
Qui dal: Dec 2015
Messaggi: 1,319
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Quote:
Originariamente inviata da Itachi
Applica quel concetto non al singolo ma all'unione dei singoli.
Se una società, l'ecosistema umano, è composta dai singoli e agli stessi vien preclusa la possibilità di provare (ed esercitare) emozioni "negative" allora tutta la rete interazionale tra di essi sarà priva di qualsivoglia effetto a catena tristemente distruttivo e conseguenze tattiche da "difesa".
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Quote:
Originariamente inviata da Itachi
Analizza bene questa frase da te scritta in quanto v'è un'errore alla base, applicalo al contesto da me espresso poc'anzi e dimmi: Cosa vedi?
Ognuno crede d'esser nel giusto, ognuno crede nella propria giustizia ed è la ragione principale del perché si genera, in generale, il senso d'ingiustizia e insoddisfazione per l'uno e/o per l'altro.
Mi spiego meglio:
Un individuo non si arrabbia dal nulla ma da una reazione a catena che lo ha coinvolto, e le reazioni, ergo relazioni, non son tutte dirette ma si distinguono anche in quelle indirette le quali, quest'ultime, sono in nettissima maggioranza.
Idem quando si tratta degli svariati moventi che hanno come risultato l'azione del ferire e del ferito in quanto ognuno pone ad essi motivazioni personali in merito al sé del momento e/o da dottrine alla base della loro personale educazione; ne consegue quindi la comparsa di ragionamenti e modi ti perpetuare l'effimero ed il dannoso attraverso l'ambiente a loro familiare e quindi da chi essi, nel caso, hanno avuto modo di "prendere da esempio".
No, caro utente, presta l'adeguata attenzione... si parla dell'essere umano, e l'essere umano, posizionando la lente d'ingrandimento in direzione della sua psiche, è un costrutto organico complesso costituito da emozioni.
Esse determinano la consistenza, la più o meno veemenza e la propulsione alla creazione e risposta agli stimoli esterni. Sono ciò che regolano gli istinti primordiali e le impalcature razionali e gestionali dei sentimenti (quindi la nascita della forma e della dinamica dei moventi da essi prodotti) determinati da continui rapporti IN/OUT che possono essere più o meno marcati in base all'individuo preso in esame.
Ora, se io ti chiedessi di immaginare per un momento, prendendoti tutto il tempo che ti serve, un mondo libero dal VERO deterrente di faide, litigi e guerre, se ti chiedessi di immaginare ogni individuo privo della volontà e facoltà d'applicazione razionale alle sue emozioni distruttive e convogliare le sue energie nella diametralmente opposta applicazione razionale alle sue emozioni costruttive (e quindi l'annullamento di ogni sorta di difesa al proprio ego in merito a personali e inevitabilmente litigiose "maiuscole" cause), quelle stesse emozioni negative le osserveresti (anche) secondo un'ottica ottimistica? Credi si possano prestare ad un tipo di utilità che impedisca certamente la nascita di nuovi orizzonti nuvolosi?
È bene che te lo ricordi, nel caso non si fosse già capito: non stiamo parlando di eventi, di possibile risoluzione, del tipo "se la vita* di mette al tappeto, arrabbiati, stringi i denti, rialzati e reagisci" (per fare un'esempio), piuttosto di "una vita* che ti tende la mano senza farti volutamente lo sgambetto".
*In senso lato, quindi togliendo situazioni in cui la rete interpersonale delle relazioni non è causa di problemi (es. patologie).
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MA DA DOVE VIENI TU DEVO SAPERE Più COSE SU DI TE !
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Ultima modifica di Yamcha; 23-01-2017 a 00:45.
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23-01-2017, 00:39
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#49034
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Banned
Qui dal: Jul 2016
Ubicazione: Qua
Messaggi: 424
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Se nessuno provasse paura schiatterebbero tutti.
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23-01-2017, 00:44
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#49035
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Esperto
Qui dal: May 2010
Messaggi: 3,855
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Quote:
Originariamente inviata da Yamcha
MA DA DOVE VIENI TU
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Da un mondo in cui la specificità e la ripartizione delle singole esperienze divengono ai miei occhi impalcature volte ad appannare, e a volte mascherare, la Matrice su cui le stesse son poggiate e i cui punti fondamentali dimenticati.
Quote:
Originariamente inviata da Yamcha
DEVO SAPERE Più COSE SU DI TE !
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Buona fortuna.
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Ultima modifica di Jai; 23-01-2017 a 00:47.
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23-01-2017, 01:04
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#49036
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Banned
Qui dal: Jul 2016
Ubicazione: Qua
Messaggi: 424
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Quote:
Originariamente inviata da JericoRose
Le persone coraggiose muoiono più facilmente dei paurosi? Magari se sono poco razionali e impulsivi si, ma se usano la ragione per comprendere il bene e il male non rischiano di mettersi in situazioni di pericolo. Le emozioni servono a preservarci ma se si usa la ragione per sostituirle farne le veci, non si ottiene lo stesso risultato?
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La distinzione tra razionalità e impulsività a volte è labile e soggettiva.
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23-01-2017, 01:04
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#49037
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Banned
Qui dal: Jul 2014
Messaggi: 7,102
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Ma se questo mondo 'perfetto' alla fine non viene realizzato o non si nota un avvicinamento sensibile verso di esso nell'arco della propria vita... come ci si sente? Si accetta la cosa senza alcuna emozione?
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23-01-2017, 01:05
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#49038
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Banned
Qui dal: Dec 2015
Messaggi: 1,319
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Quote:
Originariamente inviata da Itachi
Da un mondo in cui la specificità e la ripartizione delle singole esperienze divengono ai miei occhi impalcature volte ad appannare, e a volte mascherare, la Matrice su cui le stesse son poggiate e i cui punti fondamentali dimenticati.
Buona fortuna.
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Siamo un po' riservati
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23-01-2017, 01:19
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#49039
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Esperto
Qui dal: Sep 2016
Messaggi: 2,053
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Quote:
Originariamente inviata da Itachi
Analizza bene questa frase da te scritta in quanto v'è un'errore alla base, applicalo al contesto da me espresso poc'anzi e dimmi: Cosa vedi?
Ognuno crede d'esser nel giusto, ognuno crede nella propria giustizia ed è la ragione principale del perché si genera, in generale, il senso d'ingiustizia e insoddisfazione per l'uno e/o per l'altro.
Mi spiego meglio:
Un individuo non si arrabbia dal nulla ma da una reazione a catena che lo ha coinvolto, e le reazioni, ergo relazioni, non son tutte dirette ma si distinguono anche in quelle indirette le quali, quest'ultime, sono in nettissima maggioranza.
Idem quando si tratta degli svariati moventi che hanno come risultato l'azione del ferire e del ferito in quanto ognuno pone ad essi motivazioni personali in merito al sé del momento e/o da dottrine alla base della loro personale educazione; ne consegue quindi la comparsa di ragionamenti e modi ti perpetuare l'effimero ed il dannoso attraverso l'ambiente a loro familiare e quindi da chi essi, nel caso, hanno avuto modo di "prendere da esempio".
No, caro utente, presta l'adeguata attenzione... si parla dell'essere umano, e l'essere umano, posizionando la lente d'ingrandimento in direzione della sua psiche, è un costrutto organico complesso costituito da emozioni.
Esse determinano la consistenza, la più o meno veemenza e la propulsione alla creazione e risposta agli stimoli esterni. Sono ciò che regolano gli istinti primordiali e le impalcature razionali e gestionali dei sentimenti (quindi la nascita della forma e della dinamica dei moventi da essi prodotti) determinati da continui rapporti IN/OUT che possono essere più o meno marcati in base all'individuo preso in esame.
Ora, se io ti chiedessi di immaginare per un momento, prendendoti tutto il tempo che ti serve, un mondo libero dal VERO deterrente di faide, litigi e guerre, se ti chiedessi di immaginare ogni individuo privo della volontà e facoltà d'applicazione razionale alle sue emozioni distruttive e convogliare le sue energie nella diametralmente opposta applicazione razionale alle sue emozioni costruttive (e quindi l'annullamento di ogni sorta di difesa al proprio ego in merito a personali e inevitabilmente litigiose "maiuscole" cause), quelle stesse emozioni negative le osserveresti (anche) secondo un'ottica ottimistica? Credi si possano prestare ad un tipo di utilità che impedisca certamente la nascita di nuovi orizzonti nuvolosi?
È bene che te lo ricordi, nel caso non si fosse già capito: non stiamo parlando di eventi, di possibile risoluzione, del tipo "se la vita* di mette al tappeto, arrabbiati, stringi i denti, rialzati e reagisci" (per fare un'esempio), piuttosto di "una vita* che ti tende la mano senza farti volutamente lo sgambetto".
*In senso lato, quindi togliendo situazioni in cui la rete interpersonale delle relazioni non è causa di problemi (es. patologie).
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Mannaggia non astrarre i tuoi pensieri che poi non si capisce niente, o quanto meno rendi difficile la lettura.
Comunque non c'è bisogno di "eliminare" delle emozioni(ipotizzando che ciò sia possibile) per "un applicazione razionale delle emozioni costruttive". Basta una maggior consapevolezza e un cultura quantomeno diversa, per un miglioramento sostanziale. Ma i problemi di questo mondo sono altri, o almeno per il momento.
Poi parli di emozioni distruttive in un ottica esclusiva formata da noi persone. In verità non è così, l'oggetto delle nostre emozioni non solo esclusivamente persone.
Inoltre non è possibile stabilire a priori le utilità o meno derivanti dalle nostre emozioni. Le emozioni possono essere viste positivamente o negativamente ma poi sono i fatti conseguenti a tali emozioni che possono essere costruttivi o positivi. Ma non si può a priori determinare questi fatti dalle sole emozioni, perché entrano in gioco molte variabili, in primo luogo la cultura(in un'accezione generale), tanto per fare un esempio. Così come sono gli stessi fatti che a loro volta determinano tali emozioni, in un gioco di reazioni dirette ed indirette da te descritto.
La rabbia, il dolore, la paura, etc, ci stanno tutti, a mio parere, dopotutto è l'aspetto più interessante della nostra esistenza.
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23-01-2017, 01:22
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#49040
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Banned
Qui dal: Nov 2013
Messaggi: 2,710
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Perché le relazioni sociali devono essere così difficili...
Forse perché non ho fatto le dovute esperienze causa fobia, quindi adesso non so comportarmi nei vari contesti.
Ma non può essere nemmeno questo, perché spesso e volentieri mi capita di non sapermi comportare anche in contesti dove ho già avuto altre esperienze, quasi come se dimenticassi ciò che ho imparato da quell'esperienza.
Amnesia comportamentale? Chissà se esiste...
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