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28-11-2015, 11:47
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#33681
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Esperto
Qui dal: Dec 2014
Ubicazione: Lombardia
Messaggi: 11,439
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Quote:
Originariamente inviata da nonsaprei
E poi una mattina ti svegli come se del giudizio altrui non te ne importasse più nulla (o comunque molto molto meno) e l'ostacolo più grande a questo punto sembra essere apatia e la pigrizia..
Sarà vera sta sensazione?
 
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Te lo auguro 
Io ho spesso la sensazione di essere meno "fobico" di prima, però poi mi rendo conto che il timore del giudizio altrui rimane fortissimo in me, nelle mie scelte e nei miei stati d'animo. Meno nei miei comportamenti quotidiani, quello sì.
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28-11-2015, 12:12
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#33682
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Esperto
Qui dal: Aug 2012
Ubicazione: Banned
Messaggi: 15,422
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che figata al bar qua sotto han messo le stufe nuove , scaldano un casino e son pure carucce
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28-11-2015, 13:31
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#33683
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 191
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I surrender
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28-11-2015, 15:31
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#33684
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Banned
Qui dal: Apr 2013
Ubicazione: Milano
Messaggi: 14,810
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Mi sento fisicamente come una vecchia di 80 anni mezza paralizzata
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28-11-2015, 17:39
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#33685
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Esperto
Qui dal: Jul 2012
Messaggi: 5,197
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'na giungla cazo
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28-11-2015, 18:15
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#33686
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Esperto
Qui dal: Oct 2013
Messaggi: 9,318
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Quote:
Originariamente inviata da Ramingo
E' questo concetto di "rivelazione" che andrebbe analizzato. Pensa alla Rivelazione intesa in senso religioso e cristiano: stando a come la interpretate tu e il buon Josef non sarebbe stata alla portata della Storia e dell'Uomo, e, invece, è stato un concetto possibile nella storia del pensiero e cultuale.
Questo perché, a ben vedere, sottende non lo svelamento integrale, ma uno svelamento che è anche un ri-velare, un velare nuovamente. E sono ancora le tradizioni religiose a spiegarci l'importanza dell'impiego di velature tra sacerdote e fedeli durante il culmine di certe celebrazioni. Il cielo stesso è un velo, in realtà, eppure ci rivolgiamo spesso ad esso quasi fosse il fine. Per ultimo, tornando più profani... ogni nostra interazione qui, con questo mezzo, non è un graduale rivelarsi agli altri per mezzo di uno schermo, un velo? Scusate se mi sono intromesso, ma è un concetto tanto affascinante e non avrei potuto non considerarlo.
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Grazie per il contributo, Ramingo.
Io credo che la nostra interazione qui, su questo forum, da una parte riveli noi stessi mentre dall'altra permetta di crearsi un alter ego, un fantoccio virtuale, senza che noi stessi ce ne rendiamo conto.
Questo vale anche per le comuni relazioni sociali: fino a che punto infatti possiamo permetterci di essere sinceri, evitando menzogne e omissioni?
Questo istinto di depistaggio, che riconosco come facente parte di me, credo che abbia la funzione di impedire di di spogliarci di ogni velo.
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28-11-2015, 22:09
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#33687
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Esperto
Qui dal: Sep 2012
Ubicazione: I'll remain unperturbed by the joy and the madness that I encounter everywhere I turn.
Messaggi: 1,967
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Quote:
Originariamente inviata da Ramingo
E' questo concetto di "rivelazione" che andrebbe analizzato. Pensa alla Rivelazione intesa in senso religioso e cristiano: stando a come la interpretate tu e il buon Josef non sarebbe stata alla portata della Storia e dell'Uomo, e, invece, è stato un concetto possibile nella storia del pensiero e cultuale.
Questo perché, a ben vedere, sottende non lo svelamento integrale, ma uno svelamento che è anche un ri-velare, un velare nuovamente. E sono ancora le tradizioni religiose a spiegarci l'importanza dell'impiego di velature tra sacerdote e fedeli durante il culmine di certe celebrazioni. Il cielo stesso è un velo, in realtà, eppure ci rivolgiamo spesso ad esso quasi fosse il fine. Per ultimo, tornando più profani... ogni nostra interazione qui, con questo mezzo, non è un graduale rivelarsi agli altri per mezzo di uno schermo, un velo? Scusate se mi sono intromesso, ma è un concetto tanto affascinante e non avrei potuto non considerarlo.
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Sarebbe interessante completare il discorso integrandolo con il processo rivelatore che le varie scienze stanno operando in ogni campo, mettendo in discussione qualunque tipo di limite o velo, al punto da poter immaginare che quelli che attualmente definiamo come tali, come è già successo innumerevoli volte, perderanno questo loro valore in futuro. E' vero, apparentemente si tratta soltanto di allargare di volta in volta i confini, di lanciare il sasso leggermente più in là e allontanare il nocciolo del problema, in una prospettiva che vede il senso dell'esistenza nel divenire, nello svolgimento, il cambiamento, il "tendere", piuttosto che nella staticità del fine, e la cristallizzazione che consegue al suo raggiungimento. Apparentemente. Siamo sicuri infatti che questo desiderio di svelarsi e disvelarsi non sia legato esclusivamente al nostro essere "finiti" nel senso più stretto del termine, ovvero condannati a morire? Cosa resterebbe infatti di ogni tipo di tensione, di ogni ricerca dell'uomo, dell'altro, di sé, della conoscenza, di ogni desiderio di evadere la sua materiale e persino mentale finitezza, laddove la scienza gli concedesse finalmente i mezzi per superare il confine più grande di ogni suo orizzonte, quello della morte? Avremmo ancora il bisogno di frapporre fra noi e l'infinito tutti quei veli con i quali ci neghiamo adesso? La suddivisione del tempo in anni, giorni, ore, minuti; le convenzioni e le strutture che imbrigliano, condizionano e trascinano la nostra esistenza; il desiderio di nasconderci affinché il nostro prezioso Io sia preservato, alla faccia di tutto ciò che lo vorrebbe corrompere, da una realtà che non sentiamo nostra, per poter dire a noi stessi che, dopotutto, non abbiamo niente perché non lo abbiamo voluto; cosa resterebbe di tutto questo? Il nostro cervello ha inventato il tempo, dal momento che lo scorrere stesso dei nostri pensieri è una successione di istantanee che non ammette il concetto di contemporaneità; da ciò deriva il fatto che si ha sempre di fronte un muro, persino quando si pensa, quello dell'orizzonte temporale nel quale si articola ciascun pensiero; questi muri e questi limiti quando non esistono ce li creiamo per non soccombere di fronte alla paura della morte, per disperderci e raccoglierci in ogni direzione negli altri, nei libri, in mille azioni più o meno futili che servono soltanto per "ammazzare il tempo" (uccidere la paura della morte, non pensare che dobbiamo morire); ma se l'uomo non dovesse sapere, fin da quando è capace di rappresentarselo, che il suo tempo necessariamente dovrà finire, sentirebbe ancora la necessità di scoprire la propria origine, il suo fine, di moltiplicarsi, di assomigliare a qualcuno o di essere imitato, o piuttosto non penserebbe ad altro che costruire la sua felicità qui, ora, dura e inviolabile come il diamante, e prolungarla nella sua perfetta staticità all'infinito? D'altronde qualsiasi paradiso è rappresentato come luogo di beatitudine e perfezione eterna, il bisogno di cambiare, rinnovarsi, conoscere, andare e venire in paradiso non c'è, c'è il qui e ora che è per sempre, e non è lo stesso qui e ora che vorremmo poter costruire, stringere e accarezzare ("fermati, attimo, sei così bello!") nelle nostre vite, dimenticandoci di tutte quelle giustificazioni che vorrebbero assolverci o condannarci in base a come abbiamo speso il nostro limitato, prezioso tempo?
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Ultima modifica di Josef K.; 29-11-2015 a 02:06.
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28-11-2015, 22:31
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#33688
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Esperto
Qui dal: Aug 2011
Ubicazione: Gnoccolandia
Messaggi: 6,432
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Certe cose non si possono proprio leggere..
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28-11-2015, 22:36
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#33689
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Esperto
Qui dal: Sep 2012
Ubicazione: I'll remain unperturbed by the joy and the madness that I encounter everywhere I turn.
Messaggi: 1,967
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Quote:
Originariamente inviata da Dedalus
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Ahahah, cavolo, ho finito i ringrazia! Stupendo!
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28-11-2015, 23:38
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#33690
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 1,908
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Ama darsi delle arie e poi si lamenta degli altri che si danno delle arie. Perche usa me
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28-11-2015, 23:47
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#33691
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 2,997
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Quote:
Originariamente inviata da IO&EVELYN
stavo pensando.... ma come fanno quelli che lavorano nei ristoranti a Capodanno (e anche Natale) a sopportare la tristezza e la frustrazione immensa che ne deriva?....
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Io ho lavorato quasi sempre in cucina a natale e capodanno negli ultimi dieci anni...è fantastico!! Non devi inventarti scuse per evitare feste e altre boiate!
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28-11-2015, 23:48
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#33692
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Esperto
Qui dal: Dec 2014
Ubicazione: Lombardia
Messaggi: 11,439
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Quote:
Originariamente inviata da Semifobico
Io ho lavorato quasi sempre in cucina a natale e capodanno negli ultimi dieci anni...è fantastico!! Non devi inventarti scuse per evitare feste e altre boiate! 
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esatto è quello che volevo rispondergli quando ho letto quel post, ma tu hai proprio l'esperienza diretta quindi chi meglio di te
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28-11-2015, 23:51
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#33693
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 2,997
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Quote:
Originariamente inviata da Blue Sky
esatto è quello che volevo rispondergli quando ho letto quel post, ma tu hai proprio l'esperienza diretta quindi chi meglio di te 
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E non solo le feste, hai anche sempre qualcosa da fare il sabato sera,invece che stare sul forum a scrivere nel topic del sabato sera!
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28-11-2015, 23:53
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#33694
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Esperto
Qui dal: Dec 2014
Ubicazione: Lombardia
Messaggi: 11,439
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Quote:
Originariamente inviata da Semifobico
E non solo le feste, hai anche sempre qualcosa da fare il sabato sera,invece che stare sul forum a scrivere nel topic del sabato sera!
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Questo invece è un problema
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Ultima modifica di Blue Sky; 28-11-2015 a 23:55.
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29-11-2015, 01:01
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#33695
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Esperto
Qui dal: Mar 2014
Ubicazione: Emilia
Messaggi: 13,239
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Ieri sono andato a letto alle 21.50 e mi sono alzato dal letto alle 6 come un comune cristiano... stasera andrò all'1, ma è comunque prestissimo. Inizio a preoccuparmi.
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29-11-2015, 02:58
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#33696
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Esperto
Qui dal: Mar 2014
Ubicazione: Emilia
Messaggi: 13,239
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Nell'ultima settimana sto mangiando molto meno di quanto stessi facendo prima... eppure ho guadagnato peso!  qualcuno sa se è un fenomeno naturale del cambio di dieta?
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29-11-2015, 04:11
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#33697
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Banned
Qui dal: Jun 2014
Ubicazione: Via Lattea
Messaggi: 19,119
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Quote:
Originariamente inviata da Roberto97
Nell'ultima settimana sto mangiando molto meno di quanto stessi facendo prima... eppure ho guadagnato peso!  qualcuno sa se è un fenomeno naturale del cambio di dieta?
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Ma non dovevi andare a letto?
Oggi al supermercato ho visto che vendevano carbone per la griglia, ovviamente la mia mente ha pensato subito ad un utilizzo alternativo, i soliti pensieri spassosi della mia mente.
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29-11-2015, 04:12
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#33698
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Esperto
Qui dal: Mar 2014
Ubicazione: Emilia
Messaggi: 13,239
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Quote:
Originariamente inviata da Svers0
Ma non dovevi andare a letto? 
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L'avevo scritto prima di venire al PC... e questa macchina malefica mi ha imprigionato benchè sia stanchissimo 
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29-11-2015, 04:13
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#33699
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Banned
Qui dal: Apr 2014
Messaggi: 2,188
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Dipende dalle calorie che consumi... magari ti sei mosso di meno in sti giorni e cmq i cambiamenti di peso non sono mai istantanei e gli effetti si vedono solo dopo qualche giorno...
Riguardo i pasti, è una questione di metabolismo... se prima mangiavi di più, ma facevi più pasti, non ti cambia molto... il problema è quando si concentra tanto cibo in poco tempo...se invece viene dilazionata lungo tutta la giornata, quella quantità di cibo riesci a smaltirla meglio...
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29-11-2015, 04:20
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#33700
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Esperto
Qui dal: Mar 2014
Ubicazione: Emilia
Messaggi: 13,239
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Quote:
Originariamente inviata da PazzoGlabroKK
Dipende dalle calorie che consumi... magari ti sei mosso di meno in sti giorni e cmq i cambiamenti di peso non sono mai istantanei e gli effetti si vedono solo dopo qualche giorno...
Riguardo i pasti, è una questione di metabolismo... se prima mangiavi di più, ma facevi più pasti, non ti cambia molto... il problema è quando si concentra tanto cibo in poco tempo...se invece viene dilazionata lungo tutta la giornata, quella quantità di cibo riesci a smaltirla meglio...
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In effetti potrebbe essere che senza accorgermene abbia aumentato il cibo mangiato durante i pasti che faccio e mi sia fregato da solo  sembra proprio che dovrò introdurre quella tanto odiosa attività fisica che a pensarci fa quasi preferire uno stato di reclusione a vita
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