The_Sleeper

Più che altro in base a che criterio definisci il prodotto "valido" di questa società ?

Black_

È rivolta a me?

silenzio

A me non garba affatto avere problemi, mi sono rovinato i miei anni migliori per questo e non ne sono ancora fuori, non posso certo vantarmi per essermi rovinato a causa della mia stessa stupidità, tuttavia almeno in qualcosa mi è servito, nella capacità di sopportare le delusioni (ci sono praticamente abituato ormai), le rinunce, il malumore, nonchè trovare nel silenzio il mio vero mè stesso, tanto da averlo eletto come mio pseudonimo in queste lande, ho fatto dell'ascolto di me stesso la mia legge e ho imparato che l'istinto ha sempre ragione, soprattutto quando lo si ascolta. Ho imparato a sopportare e so qual'è il sapore della pazienza. Ma soprattutto mi sono scoperto capace di distinguere la verità dall'illusione e le bugie dalla verità, nonchè indovinare l'animo delle persone leggendolo negli occhi.
Tutto questo forse non l'avrei mai imparato stordendomi di discorsi futili e parole false o accettando di diventare schiavo del falso lustro del giorno d'oggi e dei giorni passati.
E' come se in un certo modo questa condizione mi abbia come protetto dalla stupidità, dall'immoralità, dall'ipocrisia e dall'arrivismo di questo mondo malato.
Quindi si, sotto questo punto di vista mi reputo abbastanza forte e persino "fortunato", anche se sembra una parola grossa per uno come me.

Black_

Hai imparato una sola cosa: a perdere.
C'è poco da essere fortunati.

silenzio

Beh, se ci pensi bene è una virtù, sono troppe le persone oggi che proprio non sanno accettare le sconfitte, salvo sacrificare tutto quello che avevano di più prezioso per poi arrivare alla fine chiedendosi seriamente se ne fosse valsa davvero la pena.

silenzio

In ogni caso dovresti chiederti non quando comincerai a vincere, ma cosa davvero ritieni importante conquistare.

The_Sleeper

pardon, dimenticato di quotare. Sì, comunque :

E chi vince nella vita ?
Quanti raggiungono l'obbiettivo o il sogno che si sono prefissati, senza doverlo ridurre o adattare ?

L' 1 % a voler essere generosi, il resto deve necessariamente imparare a "perdere" e a venire a compromessi con le proprie aspettative e desideri, prima o poi.
Quindi imparare a "perdere" non è una cosa così inutile ( il che non significa arrendersi ).

Black_

Ma quale virtù. C'è chi vince e chi perde. Abituarsi a perdere rende meno amara la sconfitta ma di sicuro non stai ugualmente vincendo.

Dimmi tu, cosa è importante per noi conquistare?

Black_

Non lo definisco io ma la società stessa. Sono le persone normali, quelle in base alle quali il sistema continua ad esistere e ad andare avanti.

Ippocrates

Ritengo questo post di cattivo gusto ...sia perché è falso a livello contenutistico ,sia per il modo in cui è stato scritto . Non credo proprio che Silenzio abbia imparato a "perdere" ,anzi ..

Black_

Non è falso a livello contenutistico. Non conosco silenzio ne le sue vicende, il post quindi non poteva essere riferito alla sua storia. Ma credo che lui abbia capito cosa volevo dire.

silenzio

Io sto cominciando seriamente a pensare che le sconfitte e le delusioni arrivano quando si tenta di raggiungere obiettivi che non sono quelli che si cercano davvero.
Inconsciamente credo che tutti sappiano qual'è la cosa a cui realmente aspirano, ma siamo troppo presi a cercare di raggiungere obiettivi effimeri che il mondo vuole imporci, che ovviamente non essendo quelli di cui abbiamo veramente bisogno ci lasciano insoddisfatti e perennemente alla ricerca di qualcosa, senza capire cosa sia.
Forse dovremmo davvero fermare la nostra mente e ascoltare il cuore, che probabilmente è da anni che urla e nessuno lo ascolta.

Black_

Tutto ciò è...impossibile. Non esistono obiettivi giusti e obiettivi sbagliati.
Ma adesso vado. Notte.

The_Sleeper

La società non definisce nulla di preciso, a mio avviso. Men che meno un concetto di normalità univoco.

Ammiriamo persone che di " normale " hanno ben poco, perchè si sono distaccate dalla massa o in alcuni casi hanno anche cambiato radicalmente il pensiero collettivo stesso . Quindi in un certo senso l'individualità è più che promossa, ma solo una volta che questa si impone e diviene condivisa.

Se non ci fossero state persone al di fuori della norma in ogni determinato periodo storico la società sarebbe di fatto ferma, morta, stagnante. Se non ci fosse l'illusione, la, seppur minuscola, possibilità di poter migliorare le proprie condizioni di partenza ed arrivare in cima a questa vetta, di diventare " qualcuno ", e quindi non essere più "normali ", crollerebbero la maggior parte delle convenzioni sociali.

Sicuramente serve un desiderio collettivo di "vincere ", di diventare "di più" di quel che si è. Una specie di spinta evoluzionistica che mantenga il sistema in movimento.

Quindi chi è più necessario al sistema ? La massa o l'individuo al di fuori d'essa che serve a dare un modello alla massa stessa affinchè questa abbia un qualcosa verso cui tendere, uno scopo ?

Mbho. Sicuro un sistema del genere necessariamente genera infelicità. Perchè ne ha bisogno, la speranza di poter avere di più, di poter essere di più, muove tutto.

Di sicuro tra chi si sente tagliato fuori dal sistema e questa fantomatica entità, definita la massa, non corre poi tutta questa differenza a ben pensarci, entrambi desiderano una condizione migliore. Entrambi sono in fondo infelici, più o meno consapevolmente.

Chi accetta la sua condizione, riesce ad essere felice senza sentire di dover essere più di ciò che è constantemente, senza la necessità di misurarsi con parametri che non senta davvero suoi, ecco, forse quella persona è lo scarto in quest'ottica.

EDIT : il punto dolente per me è che un sistema sociale che al contempo possa non generare infelicità in una parte ( elevata) della popolazione e garantirsi un auto-miglioramento continuo non riesco ad immaginarlo data la natura umana.

sardinia

auguri edo!!!!!altri 100!!!!l'amicizia,una delle cose piu' belle

sardinia

molti!avrei troppo da raccontare!

Stefania90

Che danno che ho fatto, ho tagliato di nuovo la frangia para...ora sarò costretta a sottostare ai suoi capricci per mesi finché non mi riallungherà. Mi sto ossessionando.

DownwardSpiral2

piccoli drammi crescono

Nexus

Può intendere che si sta, o si vuole compiere, qualcosa che sarà dannoso per altri ma anche per se.

Stefania90

Sei maschio non puoi capire