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12-04-2015, 02:12
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#24301
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Banned
Qui dal: Apr 2014
Ubicazione: NO
Messaggi: 3,978
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Originariamente inviata da Black_
Non lo definisco io ma la società stessa. Sono le persone normali, quelle in base alle quali il sistema continua ad esistere e ad andare avanti.
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La società non definisce nulla di preciso, a mio avviso. Men che meno un concetto di normalità univoco.
Ammiriamo persone che di " normale " hanno ben poco, perchè si sono distaccate dalla massa o in alcuni casi hanno anche cambiato radicalmente il pensiero collettivo stesso . Quindi in un certo senso l'individualità è più che promossa, ma solo una volta che questa si impone e diviene condivisa.
Se non ci fossero state persone al di fuori della norma in ogni determinato periodo storico la società sarebbe di fatto ferma, morta, stagnante. Se non ci fosse l'illusione, la, seppur minuscola, possibilità di poter migliorare le proprie condizioni di partenza ed arrivare in cima a questa vetta, di diventare " qualcuno ", e quindi non essere più "normali ", crollerebbero la maggior parte delle convenzioni sociali.
Sicuramente serve un desiderio collettivo di "vincere ", di diventare "di più" di quel che si è. Una specie di spinta evoluzionistica che mantenga il sistema in movimento.
Quindi chi è più necessario al sistema ? La massa o l'individuo al di fuori d'essa che serve a dare un modello alla massa stessa affinchè questa abbia un qualcosa verso cui tendere, uno scopo ?
Mbho. Sicuro un sistema del genere necessariamente genera infelicità. Perchè ne ha bisogno, la speranza di poter avere di più, di poter essere di più, muove tutto.
Di sicuro tra chi si sente tagliato fuori dal sistema e questa fantomatica entità, definita la massa, non corre poi tutta questa differenza a ben pensarci, entrambi desiderano una condizione migliore. Entrambi sono in fondo infelici, più o meno consapevolmente.
Chi accetta la sua condizione, riesce ad essere felice senza sentire di dover essere più di ciò che è constantemente, senza la necessità di misurarsi con parametri che non senta davvero suoi, ecco, forse quella persona è lo scarto in quest'ottica.
EDIT : il punto dolente per me è che un sistema sociale che al contempo possa non generare infelicità in una parte ( elevata) della popolazione e garantirsi un auto-miglioramento continuo non riesco ad immaginarlo data la natura umana.
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Ultima modifica di The_Sleeper; 12-04-2015 a 02:28.
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12-04-2015, 10:40
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#24302
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Esperto
Qui dal: Feb 2015
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Messaggi: 1,482
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auguri edo!!!!! altri 100!!!!l'amicizia,una delle cose piu' belle
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12-04-2015, 11:15
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#24303
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Esperto
Qui dal: Feb 2015
Ubicazione: zona cagliari
Messaggi: 1,482
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molti!avrei troppo da raccontare!
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12-04-2015, 11:33
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#24304
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Banned
Qui dal: Dec 2011
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Che danno che ho fatto, ho tagliato di nuovo la frangia para...ora sarò costretta a sottostare ai suoi capricci per mesi finché non mi riallungherà. Mi sto ossessionando.
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12-04-2015, 11:43
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#24305
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Esperto
Qui dal: Nov 2014
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Originariamente inviata da Stefania90
Che danno che ho fatto, ho tagliato di nuovo la frangia para...ora sarò costretta a sottostare ai suoi capricci per mesi finché non mi riallungherà. Mi sto ossessionando.
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piccoli drammi crescono
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12-04-2015, 12:47
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#24306
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Esperto
Qui dal: Jan 2012
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Originariamente inviata da zucchina
"io sono come sansone", che intende?
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Può intendere che si sta, o si vuole compiere, qualcosa che sarà dannoso per altri ma anche per se.
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12-04-2015, 13:02
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#24307
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Qui dal: Dec 2011
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Quote:
Originariamente inviata da DownwardSpiral2
piccoli drammi crescono
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Sei maschio non puoi capire
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12-04-2015, 14:04
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#24308
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Esperto
Qui dal: Dec 2013
Messaggi: 818
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Quote:
Originariamente inviata da The_Sleeper
La società non definisce nulla di preciso, a mio avviso. Men che meno un concetto di normalità univoco.
-----> "Normalitá: 1. Carattere, condizione di ciò che è o si ritiene normale cioè regolare e consueto".
In pratica la società si che definisce ciò che è normale e ciò che non lo é, anche se in maniera indiretta e non arbitraria. Riducendo ancora, ciò che fanno la maggior parte delle persone, cioè, per citare un tuo termine, ciò che fa la "massa".
Ammiriamo persone che di " normale " hanno ben poco, perchè si sono distaccate dalla massa o in alcuni casi hanno anche cambiato radicalmente il pensiero collettivo stesso . Quindi in un certo senso l'individualità è più che promossa, ma solo una volta che questa si impone e diviene condivisa.
-----> Insomma...a mio parere esageri e/o fraintendi. Ancora oggi si parla di razzismo e omofobia, altro che ammirazione verso la diversità.
Le idee innovative ci stanno, ma non bisogna essere chissà quale diversità per averle. In verità tutti possono avere idee innovative.
Altro che accettazione della diversità, alla fine, se ci fai caso, vengono accettate solo certi tipi di persone. E non sto parlando di "cose estetiche".
Se non ci fossero state persone al di fuori della norma in ogni determinato periodo storico la società sarebbe di fatto ferma, morta, stagnante. Se non ci fosse l'illusione, la, seppur minuscola, possibilità di poter migliorare le proprie condizioni di partenza ed arrivare in cima a questa vetta, di diventare " qualcuno ", e quindi non essere più "normali ", crollerebbero la maggior parte delle convenzioni sociali.
-------> anche qui non sobo d'accordo con il tuo concetto di normalità.
Sicuramente serve un desiderio collettivo di "vincere ", di diventare "di più" di quel che si è. Una specie di spinta evoluzionistica che mantenga il sistema in movimento.
------->Si sono d'accordo, ma non è un problema, la natura umana ha già di per se questa caratteristica.
Quindi chi è più necessario al sistema ? La massa o l'individuo al di fuori d'essa che serve a dare un modello alla massa stessa affinchè questa abbia un qualcosa verso cui tendere, uno scopo ?
----> Un sistema, che serva o meno, ci sarà sempre.
In singolo se ne fotte degli scopi del sistema, segue le proprie preferenze nelle possibilità che il sistema gli da.
Mbho. Sicuro un sistema del genere necessariamente genera infelicità. Perchè ne ha bisogno, la speranza di poter avere di più, di poter essere di più, muove tutto.
------> Ma questo prescinde dal sistema...
Di sicuro tra chi si sente tagliato fuori dal sistema e questa fantomatica entità, definita la massa, non corre poi tutta questa differenza a ben pensarci, entrambi desiderano una condizione migliore. Entrambi sono in fondo infelici, più o meno consapevolmente.
-------> No, non condivido per niente. Ci sono persone felici e persone infelici, è assurdo riunire le due cose.
Chi accetta la sua condizione, riesce ad essere felice senza sentire di dover essere più di ciò che è constantemente, senza la necessità di misurarsi con parametri che non senta davvero suoi, ecco, forse quella persona è lo scarto in quest'ottica.
------> Insomma, non so.
EDIT : il punto dolente per me è che un sistema sociale che al contempo possa non generare infelicità in una parte ( elevata) della popolazione e garantirsi un auto-miglioramento continuo non riesco ad immaginarlo data la natura umana.
------> Ragionare in termini di felicità/infelicità è difficile.
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Risposto.
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12-04-2015, 14:53
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#24309
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Banned
Qui dal: Apr 2014
Ubicazione: NO
Messaggi: 3,978
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@Black
Ho scritto chiaramente riconoscimento ed ammirazione verso la diversità DOPO che questa s'impone e diviene condivisa. Poi chiaramente mi riferivo ad una diversità nel pensiero principalmente, non somatica o comunque improntata su caratteri fisici. Come dici tu si parte da un sistema in cui vengono accettate un numero chiuso di " variabili" nelle idee, nel carattere etc; ma col tempo chi esula da tali variabili può arrivare a far includere in tale sistema nuove possibilità.
Certo, chiunque potenzialmente potrebbe avere idee innovative. Però nel concreto sono in pochi a metterle in pratica ed esporsi.
Siamo portati ad ammirare, ed incoraggiati a farlo, chi si distacca, chi ha questo carattere di individualità molto forte. Quindi, tirando le somme, chi tanto normale non è.
Ragionare sulla base d'infelicità/felicità è difficile e non molto oggettivo, ok, però tu stesso usi tale distinzione per dire in soldoni " chi si lamenta ed è infelice è sostanzialmente un perdente--> scarto del sistema. La restante quota di persone è quella che fa funzionare il sistema ed il prodotto stesso di tale sistema ".
Eh, peccato che il sistema abbia bisogno di persone infelici in massa per funzionare. Non ci vuole nulla a trovare ricerche che dimostrano che una buona parte della popolazione si dichiara infelice ( ed è una % tendenzialmente crescente nel tempo), di certo non una piccola minoranza di scarti.
Comunque, non era il punto fare riflessioni in astratto sulla cosa, tanto non portano a molto.
Lo era per me capire in base a cosa tu identifichi le condizioni necessarie per definire qualcuno uno scarto di tale sistema, dato che sembri basarti sull'infelicità manifestata c'è allora una contraddizione :
Il sistema produce più scarto ( persone non contente, infelici) che non "prodotto valido" per funzionare e quindi la condizione di normalità è l'infelicità --> non ha senso definire scarto chi è infelice
E per tale motivo dicevo che in fondo tra la massa " normale" e chi si sente infelice ed escluso da tale massa non c'è questa enorme distinzione. La massa stessa è infelice e deve esserlo per far funzionare le cose. Siamo quasi tutti " perdenti".
Mi pare che condizione necessaria per la vita e la sua evoluzione è che ci siano pochissimi "vincitori" ed una pletora di " perdenti". Che l'infelicità sia fisiologica insomma. Quindi non riesco ad usare il tuo concetto di " perdenti .
L'unico caso sarebbe quello per cui i pochissimi individui " vincenti" sono il prodotto finito di questo sistema e tutto il resto è " scarto", non di certo il massimo dell'efficienza.
Io non sono in grado di definire chi è il vincente ed il perdente in modo oggettivo, tu dando dello scarto in modo così secco sembri averlo un criterio oggettivo per farlo e sentirti in diritto di giudicare perdenti altri individui.
Questo m'interessava chiarire.
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Ultima modifica di The_Sleeper; 12-04-2015 a 14:57.
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12-04-2015, 15:08
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#24310
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Esperto
Qui dal: Dec 2013
Messaggi: 818
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Quote:
Originariamente inviata da The_Sleeper
@Black
Ho scritto chiaramente riconoscimento ed ammirazione verso la diversità DOPO che questa s'impone e diviene condivisa. Poi chiaramente mi riferivo ad una diversità nel pensiero principalmente, non somatica o comunque improntata su caratteri fisici. Come dici tu si parte da un sistema in cui vengono accettate un numero chiuso di " variabili" nelle idee, nel carattere etc; ma col tempo chi esula da tali variabili può arrivare a far includere in tale sistema nuove possibilità.
Certo, chiunque potenzialmente potrebbe avere idee innovative. Però nel concreto sono in pochi a metterle in pratica ed esporsi.
Siamo portati ad ammirare, ed incoraggiati a farlo, chi si distacca, chi ha questo carattere di individualità molto forte. Quindi, tirando le somme, chi tanto normale non è.
Ragionare sulla base d'infelicità/felicità è difficile e non molto oggettivo, ok, però tu stesso usi tale distinzione per dire in soldoni " chi si lamenta ed è infelice è sostanzialmente un perdente--> scarto del sistema. La restante quota di persone è quella che fa funzionare il sistema ed il prodotto stesso di tale sistema ".
Eh, peccato che il sistema abbia bisogno di persone infelici in massa per funzionare. Non ci vuole nulla a trovare ricerche che dimostrano che una buona parte della popolazione si dichiara infelice ( ed è una % tendenzialmente crescente nel tempo), di certo non una piccola minoranza di scarti.
Comunque, non era il punto fare riflessioni in astratto sulla cosa, tanto non portano a molto.
Lo era per me capire in base a cosa tu identifichi le condizioni necessarie per definire qualcuno uno scarto di tale sistema, dato che sembri basarti sull'infelicità manifestata c'è allora una contraddizione :
Il sistema produce più scarto ( persone non contente, infelici) che non "prodotto valido" per funzionare e quindi la condizione di normalità è l'infelicità --> non ha senso definire scarto chi è infelice
E per tale motivo dicevo che in fondo tra la massa " normale" e chi si sente infelice ed escluso da tale massa non c'è questa enorme distinzione. La massa stessa è infelice e deve esserlo per far funzionare le cose. Siamo quasi tutti " perdenti".
Mi pare che condizione necessaria per la vita e la sua evoluzione è che ci siano pochissimi "vincitori" ed una pletora di " perdenti". Che l'infelicità sia fisiologica insomma. Quindi non riesco ad usare il tuo concetto di " perdenti .
L'unico caso sarebbe quello per cui i pochissimi individui " vincenti" sono il prodotto finito di questo sistema e tutto il resto è " scarto", non di certo il massimo dell'efficienza.
Io non sono in grado di definire chi è il vincente ed il perdente in modo oggettivo, tu dando dello scarto in modo così secco sembri averlo un criterio oggettivo per farlo e sentirti in diritto di giudicare perdenti altri individui.
Questo m'interessava chiarire.
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Ti rispondo solo su un concetto che non condivido( e dato che poi tutto il tuo discorso dipende da questo):
Non condivido il fatto che la maggior parte delle persone sono infelici:
-Non è detto che chi si dichiara infelice, lo sia effettivamente.
-Questa sorta di infelicità diffusa si può definire come una sorta di caratteristica della natura umana, che non si accontenta mai, che appunto, come abbiamo detto, tende sempre a migliorare.
Riguardo allo scarto e agli infelici: mi riferisco alla visione "normale" di ciò. Per la società, il sistema, lo siamo(passami il termine ma non voglio dire che tutti gli utenti di questo forum lo siamo, giacché non conosco nessuno; anzi potenzialmente nessuno in questo forum potrebbe esserlo, ma ognuno sa la sua storia). Non è un punto di vista oggettivo al 100% ma la maggior parte la pensa così.
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12-04-2015, 15:59
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#24311
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Esperto
Qui dal: Oct 2012
Ubicazione: Nel tempo
Messaggi: 1,186
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<<Siamo tutti prigionieri di una concezione rigida di ciò che è importante e ciò che non lo è, puntiamo gli occhi ansiosi sull'importante, mentre di nascosto, alle nostre spalle, l'insignificante conduce la sua guerriglia che finirà col cambiare inosservata il mondo cogliendoci di sorpresa.>>
(Il libro del riso e dell'oblio; Milan Kundera)
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12-04-2015, 16:02
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#24312
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Esperto
Qui dal: Apr 2012
Ubicazione: A volte in soffitta, a volte in cantina.
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Quote:
Originariamente inviata da Emil
<<Siamo tutti prigionieri di una concezione rigida di ciò che è importante e ciò che non lo è, puntiamo gli occhi ansiosi sull'importante, mentre di nascosto, alle nostre spalle, l'insignificante conduce la sua guerriglia che finirà col cambiare inosservata il mondo cogliendoci di sorpresa.>>
(Il libro del riso e dell'oblio; Milan Kundera)
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Interessante! Molto acuta questa osservazione!
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12-04-2015, 16:50
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#24313
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 1,550
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Oggi ci starebbe da dio un bella uscita in moto
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12-04-2015, 17:05
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#24314
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Esperto
Qui dal: Apr 2013
Ubicazione: ♪♫♪In un mondo di favole incantato che esiste solo nella mia testa♪♫
Messaggi: 3,688
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Quote:
Originariamente inviata da zucchina
che palle che palle che palleee oggi a letto non farò che ingrassare.
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anch'io sto ingrassandoooo, anche se non a letto, ma sulla sedia
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12-04-2015, 17:49
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#24315
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Esperto
Qui dal: Apr 2012
Ubicazione: A volte in soffitta, a volte in cantina.
Messaggi: 6,895
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Secondo voi è possibile trovare un programma che sceglie foto a caso da Google Immagini? Magari completo di ricerca personalizzata?
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12-04-2015, 18:22
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#24316
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Esperto
Qui dal: Jul 2013
Ubicazione: Provincia di Milano
Messaggi: 4,733
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domani non sarà una bella settimana, già a partire da lunedi (ovviamente).
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12-04-2015, 18:29
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#24317
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Esperto
Qui dal: Sep 2012
Messaggi: 10,850
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Quote:
Originariamente inviata da IO&EVELYN
domani non sarà una bella settimana, già a partire da lunedi (ovviamente).
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come mai? (se posso)
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12-04-2015, 18:35
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#24318
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Esperto
Qui dal: Jul 2013
Ubicazione: Provincia di Milano
Messaggi: 4,733
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Quote:
Originariamente inviata da Ansiaboy
come mai? (se posso)
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domani devo incontrare la donna che mi piace e sicuramente farò o dirò qualcosa di sbagliato e la infastidirò..... martedi ospedale come da consueto.... mercoledi, giovedi e venerdi niente di programmato.... ma non me la sento bene.
(perchè di sbagliato? perche è gia Fidanzata ecco si lo so sempre quelle impegnate vado a mirare xdxd)
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12-04-2015, 19:44
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#24319
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Esperto
Qui dal: Sep 2012
Messaggi: 10,850
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Quote:
Originariamente inviata da zucchina
se vomito dimagrisco se non vomito non dimagrisco, a me la scelta ç_ç
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far esercizio fisico o metterdi a dieta no?
a me è capitato che per pigrizia evitavo di mangiare perche mi seccava troppo e sentivo i morsi della fame
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12-04-2015, 20:02
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#24320
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Esperto
Qui dal: May 2010
Ubicazione: Nervenleben.
Messaggi: 2,958
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È quasi lunedì.
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