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Originariamente inviata da sagoma
sono proprio morto dentro. Mi ritrovo e riconosco delle situazioni vissute in precedenza, come quelle che una volta riuscivo ad apprezzare e mi facevano sentire vivo, ma mentre penso che potrei riapprezzarle le vivo con distacco ed è come se si allontanassero e non fossero più per niente palpabili, metaforicamente parlando. Non so più che aspettarmi (di bello) dalla vita. Mi è rimasta solo la paura. Ma che mi è rimasta a fare se sono un morto vivente? Cosa c'è di cosa importante ancora da perdere?
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(mi rispondo da solo...) ma non è che ci sia solo da perdere. Ti può pure, per dire, arrivare una coltellata nello stomaco
(che può causare comunque una perdita considerando le conseguenze da un certo punto di vista, ma si può fermare l'attenzione di su quello che viene a creare)