edward00767

Che trash le discussioni del forum di oggi

Angus

Francesco Bianconi uno di noi tris

Hor

A volte mi dico che la mia vita non è poi troppo male, ho raggiunto dei traguardi e ho delle cose, anche se piccole, che riesco a gustarmi.
Ma sono momenti che durano molto poco, perché poi mi torna in mente tutto quello che ho perso nel tempo, tutto quello che non sono riuscito a ottenere e non riuscirò mai ottenere, le cose che ho reputato e reputo tuttora importanti e a cui m'è negato l'accesso, tutti i problemi che mi trascino dietro e che a questo punto è impossibile pensare riuscirò mai a risolvere, dovrò per forza conviverci fino all'ultimo giorno.
Fatto sta che sto passando giornate in cui passo molto velocemente da momenti in cui trovo il tutto quasi sopportabile ad altri di grandissimo sconforto, in cui l'unica è trovare qualcosa per distrarmi da pensieri altrimenti troppo cupi.

cancellato25904

Mi sembra un approccio negativo e aggressivo verso una persona con problemi psichiatrici, sono domande da fare per colloqui di lavoro semmai o da corsi motivazionali.

Stan Kezza

Credo che fosse una domanda per stimolarmi alla riflessione, fa parte di un percorso di motivazione - appunto - che stiamo facendo. Avere fiducia in me stesso, se non ne avessi sarebbe inutile cercare di avere una vita sociale.

cancellato25904

Ho capito ma è un approccio che non condivido con un bisognoso di aiuto, magari con scarsa autostima.

Il discorso del dare agli altri poi introduce sensi di colpa, ci credo che ti è venuto da piangere.

dystopia

In base alla mia esperienza, a volte lo fanno, perché vogliono farti riflettere e portarti gradualmente al cambiamento. La domanda "chi sei?" è una delle più difficili, quindi ne derivano molte altre domande. Forse glielo ha chiesto per capire in che modo lui pensa a se stesso, se ha delle convinzioni distorte che lo frenano. Comunque è molto comune piangere durante la seduta, e non significa per forza che lo psicologo è stato troppo aggressivo, succede perché le domande sono mirate a smuovere le acque, quindi ti mette di fronte alle tue stesse regole autoimposte e alle tue stesse contraddizioni, anch'io piangevo spesso.

cancellato25904

Io ho sempre avuto dialoghi basati su fatti concreti, anzi tendevo io a fine seduta ad alleggerire la tensione parlando dei quadri alle pareti, rendendomi conto che non ne sapeva niente e li aveva appesi come arredamento( fu un pessimo segnale, usa opere d'arte per dare un tono alla stanza senza conoscerle pensai, scorretto e falso).

Mi sarebbe piaciuto ricevere una domanda esistenziale del genere per sfogare il mio ego con un discorso astruso citando testi religiosi e esegesi solo per mettere l'interlocutore in difficoltà, anche se quasi certamente se ne sarebbe sbattuto i maroni prendendomi per pazzo doc.

Far piangere le persone è male, le persone andrebbero fatte sorridere e andrebbero incoraggiate, in un posto dove ho lavorato c'era una psicologa bravissima mandava via tutti col sorriso, una volta un ragazzo che dall'aspetto era un ultra fobico per eccellenza si era lamentato che nessuno voleva uscire con lui era senza amici e sempre solo a casa, la dottoressa gli ha detto va bene andiamo, e nel mezzo della seduta sono usciti dalla struttura per andare al bar a prendere qualcosa insieme, lui era contentissimo.

La shock terapia emozionale la trovo una tortura che non aiuta minimamente un depresso.

cancellato21990

Apro il forum alle 21.22 e vedo i primi titoli. Pensavo di aver sistemato i giornali di gossip, cioè, minchiate questa mattina.....che deja vu....

David Brent

è un rischio però fare come quella terapista eh, cioè una terapista non è un'amica e non dovrebbe renderti dipendente da lei o creare un rapporto alla pari, altrimenti quando esci dalla seduta che fai? a quel ragazzo avrebbe giovato di più imparare come scardinare i propri pensieri le proprie paure ecc, poi magari ha fatto pure quello nella terapia non lo so, ovviamente. Se la mia psicologa mi invitasse al bar in mezzo alla seduta mi sentirei trattato da idiota onestamente e dubiterei della sua serietà professionale onestamente

cancellato25904

Portare una persona che non esce mai di casa e non ha conoscenze a bere un un caffè al bar mi sembra un gesto di grande umanità, al ragazzo ha fatto molto piacere.

dystopia

Nel mio caso si partiva da fatti concreti ma io, per mio stesso modo di ragionare, portavo tutto sul piano astratto. Anch'io guardavo i quadri alle pareti ma non chiedevo niente perché non volevo uscire dall'argomento principale e poi perché in generale non mi piace mettere le persone in difficoltà. Forse sono io che ho la lacrima facile ma piangevo per mie riflessioni, non per una loro forma di aggressività. Però una volta con lo psichiatra ci ho pure un po' litigato perché mi ha detto una cosa che non mi è piaciuta molto. Bravissima la psicologa che anziché perdersi in chiacchiere astratte è andata al bar con il ragazzo. Molto apprezzabile. Forse si fa un uso esagerato della" terapia d'urto", che non funziona con tutti, però io al pianto non associo sempre qualcosa di negativo, dipende.

Ezp97

Tra poche settimane sveglia alle 4.30

David Brent

sì vero poi per carità se l'ha fatto avrà fatto le sue considerazioni non voglio giudicare però boh magari poi il ragazzo si affeziona troppo a lei e ci soffre perchè pensa ah cavolo le persone fossero tutte come la mia psicologa ecc

a me a 18 anni sarebbe successo così

dystopia

Sono d'accordo, anche io lo trovo un bel gesto. Per molte persone andare al bar a prendersi il caffè è una cosa da niente, invece per il ragazzo era un'esperienza apparentemente irraggiungibile, quindi gli ha fatto bene. Anche perché alcune volte si ha più bisogno di praticità che di chiacchiere, di chiacchiere ti possono anche ubriacare per anni, e non sempre i problemi si risolvono. Nel senso che alla teoria deve accompagnarsi anche la pratica, altrimenti restano solo parole.

Unspecified

Musk idealizza e a volte realizza un mucchio di cazzate, ma perché non concepisce un modo per eliminare o almeno diminuire la necessità del sonno? Senza danni all'organismo ovviamente.
Penso che un'ipotesi del genere potrebbe risultare perfettamente in linea con il suo modo di vivere, ma a me non frega nulla di quel modo di vivere iper-produttivo, semplicemente vorrei avere più tempo durante la giornata e inoltre sopporterei molto di più un lavoro notturno, così da avere il resto della giornata libera...

esteem

Sono veramente un cadavere, praticamente non mangio da 3/4 giorni e non ho mai smesso di lavorare. Domani ultimo giorno della settimana, e speriamo di riprendermi.

cancellato21990

Ormai vivo in ansia con questa attività....mi sono svegliata alle 4.00...volevo farmi un giro per casa...poi mi sono costretta a dormire...infine ho mangiato la brioches del bar mentre sistemavo i giornali...un pezzo io e un pezzo il gatto...

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Dormire (bene) è letteralmente dio
Non ci rinuncerei mai... È come fare una pulizia completa del cervello e del corpo...
X3

Norlit

Solidarietà, penso la stessa cosa