Unspecified

Ho dovuto sostituire la tavoletta del cesso rotta (elegantemente detta "copriwater" alla signorina che me l'ha venduta).
Forse dovrei dirlo al proprietario di casa, ma non penso lo farò, tanto è identica a quella vecchia e non ho voglia di chiamarlo a cose già fatte.

Syd90

ipotesi 3

Ci mettona na vita a iscriversi, lo fanno con l emozione del momento, passano 10 giorni per l attivazione, l emozione é passata o hanno trovato altri lidi piú immediati

Come direbbe un certo king the thrill is gone

Hor

È quello che ho fatto anch'io, di cambiarla senza dire nulla alla padrona di casa.
Quando le ho riconsegnato l'appartamento non si è accorta di niente, anche perché saranno stati più di dieci anni che in quella casa non ci entrava.

Unspecified

Io il mio proprietario non l'ho proprio mai visto, l'unica volta che l'ho chiamato per un'informazione sull'autoclave mi ha risposto: "Non ricordo"

Syd90

Ti devi spaventare ti devi spaventareeeeeeeee

Syd90

Un polloooooooooooooooooooooo

https://youtu.be/yaSZ_MvJSe4?feature=shared

cuginosmorfio

Ci ho pensato, ma non volevo sembrare polemico

Hor

Ho terminato la seconda stesura della prima parte della cosa che sto scrivendo, con due giorni di anticipo sul previsto.
Domani comincio la terza stesura, che spero di completare in un mese.
In teoria dovrei fare in tempo per il concorso a cui voglio partecipare, che scade il 10 aprile.

Hassell

La tavoletta del water fa parte della normale manutenzione ordinaria di qualunque appartamento in affitto, non si deve avvertire nessuno, che io sappia.

Syd90

So che può sembrare na coincidenza che dopo un ban parli di questo argomento ma ti assicuro che è il contrario di una coincidenza

Unspecified

Bevo alcol, supero la situazione sociale, e poi vomito per eliminare almeno quel po' che è eliminabile.
Bulimia alcolica, chissà se esiste.
Comunque la pace eterna me la meriterei tutta, direi che ho sofferto abbastanza.

Syd90

Nooo io indendevo nagaoka de devi spavendà de lui pegghe é un legadore

Xchénnpossoreg?

In questo momento ho 8 pagine di Chrome aperte più Twitch (reaction), Youtube (musica) e un gioco di Steam in pausa.

A breve il mio pc esploderà, lo sento

3stm

topic che vorrei aprire e non aprirò:

-che banca avete?

-e se le persone smettessero di lavorare?

-le 10 caratteristiche di un fobico

Unspecified

Comunque non avevo idea che esistessero i copriwater in legno lol, questo mondo non finirà mai di stupirmi...
Anzi speriamo finisca presto

claire

PERCHE’ A SANREMO SAMMY BASSO E’ STATO RICORDATO CON LE MIGLIORI INTENZIONI, MA NEL PEGGIOR MODO POSSIBILE

Le buone intenzioni non bastano: il ricordo di Sammy Basso fatto da Carlo Conti e Jovanotti a Sanremo, è stato inspiration porn. Una dimostrazione di abilismo in cui Sammy Basso non è stato ricordato per quello che era, cioè biologo e ricercatore scientifico, ma perché “pesava come una mela”.

Occasione sprecata nella prima serata del Festival di Sanremo. Un minuto e quaranta secondi di ricordo sbagliato di Sammy Basso.
Tra l’altro “Sammy” è sempre stato pronunciato trasformando la "a" in una "e", ma la pronuncia corretta è con la "a". Cioè: Sammy. Si chiamava così, Basso.

Lo dico con dispiacere, ma qualcuno deve pure dirlo: Carlo Conti e Jovanotti ci hanno provato, ma non è stato sufficiente. Se il ricordo è pubblico, le parole che si usano sono importanti perché escono dai cassetti e formano l’opinione pubblica. Le parole non sono neutre, e se sono quelle sbagliate distorcono il focus e il concetto viene fuori all’opposto delle intenzioni. Perché su quelle io non ho nessun dubbio: le intenzioni di Carlo Conti e Lorenzo Cherubini erano ottime, semplicemente hanno sbagliato ricordo.

La malattia rarissima di Sammy Basso si chiama progeria. Non è una parolaccia, si può dire. Esattamente come ha fatto Bianca Balti in conferenza stampa quando ha detto “ho il cancro”. Non lo ha chiamato “brutto male”, gli ha dato il nome che ha: cancro. Non è l’innominabile, e la comunità psicologica è d’accordo: le malattie si chiamano con il loro nome, altrimenti hanno vinto loro.
Per ricordare una persona che ha passato la sua vita nella ricerca scientifica, poi, è davvero il minimo. Perciò lo riscrivo io: progeria.

Carlo Conti: “Nonostante tutto, amava la vita”, ripetuto due volte: “Nonostante tutto”.
Ebbene: Sammy Basso non avrebbe voluto un’altra vita, era il suo messaggio principale. Avrebbe voluto una cura, ma non avrebbe voluto rinascere senza progeria, perché la sua vita era quella e lui le voleva un bene immenso; questo era il punto focale del pensiero di Sammy Basso. Certamente era anche il pensiero più disequilibrante per chi ascolta, ma se lo vuoi ricordare, allora lo devi fare con le sue parole, non con i tuoi preconcetti.

E poi quel verbo: “Insegnare”. Sempre collegato alla sua malattia e mai alla ricerca scientifica, ad esempio. Un sapore di inspiration porn ovunque. Cioè persone con disabilità che vengono usate come veicolo motivazionale per le persone non disabili, sulla semplice base delle loro circostanze di vita. Ad esempio ricordare Sammy Basso non perché è stato un importante ricercatore scientifico, e da qui trarre ispirazione e motivazione, ma perché sorrideva. Cioè un'azione comune, non straordinaria, a cui viene dato valore eccezionale perché la persona in questione aveva una malattia rarissima. Questo è appunto inspiration porn.

Sammy Basso era un biologo e un ricercatore scientifico, non un motivatore di cantanti o conduttori.

Sammy Basso è riuscito a far avanzare la ricerca scientifica in generale, e sulla progeria in particolare, grazie anche al suo corpo: soprattutto il cervello. Per questo ieri sarebbe dovuto essere ricordato.

E poi, perché no, anche una parolina sul fatto che la ricerca scientifica in Italia è mal pagata, con finanziamenti ridotti a meno dell'osso, avrebbero potuto dirla, visto che si trattava del lavoro – e della vita – di Sammy Basso.

Saverio Tommasi

gaucho

Buon San Valentino

cuginosmorfio

I radical chic: quelli che si credono di essere elevati moralmente e culturalmente ed invece sono solo degli cretini ipocriti.
L'importante è apparire, anche sfruttando le disgrazie degli utili idioti (tipo la Balti).

claire

Come dice Tommasi, ci hanno provato, ma non è facile e l'occasione è stata sprecata.
Chi dice che con l'inclusione siamo a posto e anzi ce n'è troppa, non vede quanta strada c'è ancora da fare.
L'importante è almeno darsela una certa direzione, invece che fottersene perché" grazieaggesu non mi riguarda, ho le mie di rogne e vivo attorno al mio ombelico".

Lost75

Sono in pausa caffè con i colleghi, mentre loro stanno su WhatsApp con le proprie femmine, io sto su fs.com