DeltaVR80

ovvio che lo sei tutii lo siamo qua

Maffo

Perché son stronzi ecco perché

Ezp97

Devo dire che vedendo su Instagram è pieno di ragazzi giovani e bravi a tatuare…mi ricordo che 7/8 anni fa non era così…

cuginosmorfio

And don't forget Keith

froschio

.

- HE WAS DA BEST GUY AROOOOOUND


- What about the threads he opened?


- WHAT THREAAAAAAAAAAAAADSS??

Qwerty

Non so inglese, ma se c'è petizione per sconto di pena per Varano e Keith mi unirei , oggi non scrive quasi nessuno qui

Hor

Domani dovrebbe tornare gaucho, magari ci sarà un po' più di vivacità.

Vespa1976

Sono proprio scazzato... non posso allenarmi perché sto facendo recuperare il fisico ed anche a causa del maltempo...quindi mi annoio perché vorrei uscire ma non so cosa fare e dove andare...a questo punto, domani me ne andrò al cinema...purtroppo da solo, ma meglio che starsene a casa...

Maffo

Ha scritto una roba contro le donne che adesso non ricordo

juan

Fino ad una certa età ero molto emotivo e avevo la lacrima facile. Poi ho imparato a gestire le emozioni in maniera diversa e mi sono trasformato in una specie di clown. Anche quando sto male ho sempre la battuta pronta. Non ho mai pianto davanti a psicologi e psichiatri. Quando sono teso di fronte a loro inizio a fare battute, a ridere, a raccontare aneddoti o eventualmente a derealizzare. Per questo ho detto alla psicologa che sento che il mio malessere non vale abbastanza per gli altri perché non piango e non faccio scenate, e che sono frustrato perché in un anno di terapia non sono ancora riuscito a mostrarmi in maniera autentica. Ormai sento che non si torna più indietro. Non credo riuscirò a reimparare a sentirmi in diritto di manifestare il mio malessere. Perché alla fine è di questo che si tratta. Io sento di valere così poco da non volermi manifestare, quasi come se fossi un disturbo per gli altri, devo chiedere il permesso per stare male e ho paura che anche se lo manifestassi nessuno mi darebbe retta perché io non merito di essere preso in considerazione, di essere accolto, rispettato o amato.

anahí

Sai che per me e' un po' il contrario? Nei periodi piu' difficili ho episodi di pianto (quasi esclusivemente quando sono da sola) che mi risulta difficile controllare, mentre fino a qualche anno fa non piangevo quasi mai. Il fatto e' che e' una roulette russa, a volte mi sento rinvigorita dopo mentre altre sto ancora piu' a terra. Ancora non ho capito questa cosa

juan

Io riesco a piangere solo quando arrivo ad un limite e mi fa stare peggio perché il ragionamento che faccio è che siccome ho pianto vuol dire che sto male, che sono patetico, che mi sono ridotto proprio male e allora sto ancora peggio. Oltre alla depressione pure i sensi di colpa. Però anche tenersi tutto dentro, ti lacera. L'ideale sarebbe pensare di potersi esprimere liberamente.

Hor

Non so se e quanto c'entri, ma a me sembra sempre di mentire a tutti, anche a psicologi e psichiatri con cui ho avuto a che fare, a volte anche con le persone con cui nella vita ho avuto più confidenza. Ho la tendenza a nascondermi, dissimulare, occultare sotto doppi o tripli strati quello che penso, sento e sono.
Per certi versi forse è un inevitabile portato di una vita in cui in effetti ho delle cose che è meglio nascondere, e anche del fatto che sono cresciuto con due genitori che non conoscevano il concetto di privacy rispetto ai loro figli (mia madre ha sempre spiato in maniera subdola tutte le attività di noi figli, un giorno magari aprirò un thread al riguardo), ma ho comunque sempre avuto anche una tendenza al nascondimento fin da piccolo, ricordo che intorno alla quinta elementare o alla prima media mi facevo dei rudimentali codici cifrati per poter scrivere cose mie senza che nessuno le capisse.

Qwerty

Ho avuto proprio questa sensazione di te, non sono ancora riuscita a inquadrare che tipo di persona sei, mentre con alcuni utenti è stato piuttosto facile..

Angus

A partire da questo, i feedback positivi che ricevi nelle interazioni, quando prendono sul serio la lettera della tua comunicazione, non puoi "capitalizzarli", e dunque non ti servono a granché, o sbaglio?

Invece di "sei una bella persona, amabile, valida e stimabile in virtù di quello che mi stai comunicando", non ti servirebbe "capisco che mi stai mentendo per motivi tuoi, ma vedo comunque la tua forza e la tua bellezza, e se non la vedo io comunque so che c'è, in quanto è data"?

froschio

Qualcosa mi dice che l'unica differenza tra le persone come te e tutte le altre è semplicemente che le prime possiedono abbastanza tendenza e capacità introspettiva per analizzarti e notare ciò. La maggioranza delle persone vive di maschere ma a malapena se ne accorge. Credo. Non lo so. è giusto un pensiero.

Hor

Penso che in questo come in molti altri casi ci sia una differenza tra il normale e il patologico (per quanto non mi piaccia usare quest'ultima parola). Un contro è interpretare diversi ruoli o anche personalità a seconda delle diverse situazioni in cui si ritrova, un altro è essere ossessionati dall'idea di non far penetrare le altre persone in quello che si percepisce come il proprio intimo e per questo dissimulare il più possibile. C'è una differenza di grado tra le due cose.

cuginosmorfio

@Hor

L'importante è mentire il meno possibile a sé stessi (per un fatto di salvaguardia mentale, se interessa). Per il resto, tutti mentono ogni giorno. Sarebbe il caos, altrimenti (cioè un altro tipo di caos oltre a quello che viviamo quotidianamente).

Molti fobici esistono anche perché non possono/riescono ad esprimere sé stessi e finiscono incastrati in un gioco delle parti di difficile gestione.

Secondo me.

juan

Quando hai il doc diventa difficile distinguere tra vero e falso.

Hor

Vedi sopra la risposta a froschio.
Per me c'è una differenza tra il mentire "normale" e quello "patologico".
È la differenza che intercorre (per fare un esempio chiarificatore, non dico sia per forza la stessa cosa) tra l'ansia che può provare una persona qualunque di fronte a un evento sociale, che è gestibile, e l'ansia che prova una persona fortemente sociofobica, che lo porta a bloccarsi o a evitare del tutto la socialità.