Oblomov

Il mio pensiero sulla cosiddetta società attuale non può che raggiungere delle conclusioni sconfortanti. La società in cui siamo costretti a vivere – vale a dire, tutte le relazioni con tutti gli individui, con tutti gli gli strumenti (materiali, immateriali) che quotidianamente utilizziamo, da qualsiasi punto di vista la guardi, da lontano o maggiormente vicino, a volte mi piace sistemarmi in un punto panoramico per così dire del mio intelletto, a volte scendere nell’analisi dei più piccoli particolari, mi appare di gran lunga l’abominio più incredibile che si possa concepire, anche una mente per così dire perversa non potrebbe pensarne uno peggiore. La società in cui siamo costretti a vivere – questo il mio pensiero – è una società perversa, perché nell’attribuire i valori economici rovescia, mette sotto sopra, perverte quelli che è qualunque individuo dotato di buon senso sono gli unici valori possibili, vale a dire quelli dell’utilità. Non si tratta di scegliere il modello economico, vale a dire non voglio portare avanti un ragionamento che distingua il modello cosiddetto capitalistico da quelle, ad esempio, socialista. Ogni modello economico finora elaborato da quelle teste pensanti che sono gli economisti, è un modello perverso. Associa ad una borsa firmata un valore infinitamente più grande di quello che viene associato, tanto per fare un esempio, ad un chilogrammo di farina. Chi produce la farina, alla quale chiunque dotato di una qualche dose di ragionevolezza dovrebbe attribuire un altissimo valore di uso, in quanto vitale per l’esistenza umana, è soltanto un reietto di questo sistema, un poveraccio, mentre chi produce al borsa firmata è salutato da questa società pervertita come un genio dell’inventiva, eccetera. Produco qualcosa di vitale per l’essere umano, sono uno scarto, produco una merce altamente inutile, sono un genio. Questo il mio pensiero di oggi che ho sviluppato nella pausa pranzo, l’ora d’aria che spezza la giornata lavorativa.

Teach83

Se un chilo di farina costasse come una borsetta di Prada saremmo tutti morti, ma comprendo in parte il tuo ragionamento sul valore.

Tu fai riferimento all'utilità VITALE delle cose, però anche il bello ha una sua utilità.
E non parlo del marchio firmato dal valore fittizio, ma mi riferisco ad una scultura scolpita nel marmo per esempio.
Il bello non ti salva dalla fame come una pagnotta di grano duro, ma nutre il tuo spirito.
Il bello non è mai inutile.

varykino

in parte e'vero come concetto generale , peccato che la borsa di prada nn nutre manco quello

edward00767

Mi sono rotto le palle di avere un fisico schifoso, la baby face, e non riuscire a trovare energie per allenarmi e andare al mare, il tempo passa e mi sento vecchio, devo iniziare a spegnere le emozioni e fare cose senza pensare al giudizio altrui.

David Brent

ma guarda che costa poco proprio perchè è vitale per l'uomo e quindi deve essere disponibile a tutti...mentre un bene di lusso è inutile, non è vitale e quindi se uno lo vuole bene se no amen...e poi non ho capito, produttori di farina sono reietti? ma io credo proprio siano imprenditori milionari, potrei sbagliarmi

Eracle

Si è vero che vengono osannati gli imprenditori della moda, anche se è una cosa superflua, mentre chi produce ciò che è essenziale passa in secondo piano. Dopotutto questa è la società dell'immagine, di Instagram. Preferiamo mostrare ciò che ci rende speciali e migliori degli altri, e nascondere ciò che ci rende uguali o peggiori degli altri, questo si riflette sulla tendenza di chi può permetterselo ad acquistare prodotti di moda che hanno un prezzo molto più alto del loro costo reale, e gli imprenditori fanno bene a farsi pagare per il "lusso". Poi da una parte bisogna anche dire che il successo è anche meritato in certi casi perché non è da tutti produrre un buon prodotto, con materiale di qualità e lavorazioni di qualità.

varykino

si ma lui intende un altra cosa , intende credo , il riconoscimento in societa' , un certo tipo di visibilita' che nel caso del tizio che produce cose inutilmente costose come una borsa griffata , sostanzialmente fa soldi con il nulla , perche alla fine so borse , invece st altri fanno soldi con robe concrete che servono all umanita' , guadagnano si ma hanno meno visibilita'e sopratutto il guadagno e'meritato, nn rubano niente a nessuno .... st altri invece rubbano perche 14 mila euro per una borsa meriti il gulag immediato XD .... poi vabbe se dici sta cosa a una come la santanche' la pensera' sicuramente all opposto .... e c e'pure un motivo , classica promotrice dell inutilita'

Angus

Il punto mi sembra che la nostra non è una vera comunità in cui i sentimenti di apprezzamento nascono dalla gratitudine.

Sono invece basati sull'ammirazione, e di che? Del contributo al bene pubblico? Ma il produttore di farina è un imprenditore come gli altri, non fa beneficienza. Il suo contributo è collaterale.

Il produttore di borse invece è brillante (come molti ambiscono ad essere per sentirsi meno vulnerabili) e percepito come tale più di quanto sia (avendo la moda un che di esoterico, nel senso che le sue logiche non sono immediatamente comprensibili). Incarna inoltre un'idea di eleganza e savoir faire, utili a sedurre gli altri, sulla cui solidarietà non si può contare.

Il produttore di farina, se fallisce, finisce a fare il facchino sottopagato (perché il rdc è per i pigri, è bene toglierlo), quello di borse ha la capacità di sopravvivere vendendo olio di serpente.

Abuela

Solo perché non sappiamo che faccia abbia un produttore di farina non significa che sia un reietto e tantomeno un santo, magari è un evasore che passa la sua vita in vacanza a boca raton e poi il fatto che la farina costi poco rispetto a una borsa firmata non significa che non marcino sul prezzo mettendo comunque in difficoltà chi ha veramente bisogno

varykino

quello si ma nn vanno a intervistare un farinaio lodandolo come genio , cosa che avviene a un coglione qualsiasi che si chiama gucci , penso sia questo il punto ... diciamo il primo nn prende medaglie nonostante sia molto piu utile dell altro

Abuela

Sì ma Gucci era lo stilista, che piaccia o no la moda è anche un'arte, che poi non tutti lo concepiscano è un altro discorso. Sarebbe come criticare il fatto che ci ricordiamo di van Gogh e non del raccoglitore di patate.

varykino

beh e' proprio questa la critica sollevata.

io la trovo sensata.

cioe'se era per me nn loderei nessuno dei 2 ma vabbe' , proprio per questo trovo in difetto chi viene lodato , questo io .... oblomov nn lo so.
oblomov ha lanciato il sasso e s e'addormentato sul sofa' XD

Crepuscolo

Io non l'ho mica capito il discorso. I proprietari di brand alimentari come Barilla, De Cecco, Lavazza, Kinder... Non contano nulla per le persone?

Delta80

Finalmente weekend

Varano

quando vedo gli operai lavorare con il trapano sotto il sole cocente, ad asfaltare le strade, a fare lavori pesanti...non posso fare a meno di sentirmi in colpa.
penso che potrei esserci lì io al posto loro e mi vengono i brividi, ma vedo che gli altri se ne sbattono allegramente.
anche quando qualcuno ha un malore, gli unici commenti umani sono quelli che propongono fasce orarie notturne. ma si percepisce che per la maggior parte delle persone questi lavoratori siano sub-umani

Keith

Empatia fra lavoratori zero. abbiamo un debito di riconoscenza verso queste persone che fanno i lavori all'aperto e pesanti. Io ho già problemini di salute causati da un lavoro molto meno faticoso di quelli. Se facessi l'operaio sarei già morto da un pezzo.

Delta80

Stasera quasi quasi mi ascolterò vecchie canzoni degli 883

Varano

io non sono mai stato religioso, ma vedere le facce dei giovani che vanno a lisbona per la giornata mondiale della gioventù riconferma le idee che avevo su questi ragazzi. hanno le facce pulite, sorridono e si vede che sono tutte brave persone. chissà se fossi cresciuto in un ambiente simile, a volte me lo chiedo...c'era una ragazza del mio paese che faceva il boy scout e queste cose della parrocchia, non ho avuto l'audacia di provarci ma penso che in quel caso avrei dovuto farlo. anche se sicuramente suo padre avrebbe storto il naso...la reputazione che uno si fa nell'adolescenza è un marchio indelebile.
e in parte anche veritiera, ancora adesso non sono il massimo delle frequentazioni.

gaucho

Ho frequentato l’oratorio per anni e sono finito male comunque, devi avere una buona famiglia alle spalle se no ti senti comunque inferiore e vieni tagliato fuori, anche la santità è ereditaria

Varano

immaginavo, ma la faccia pulita ti è rimasta almeno?