Hor

Tra ieri sera e questa mattina ho pensato a un piano d'azione per il prossimo periodo.
A metà giugno saprò com'è andato il mio manoscritto al concorso letterario. Se, com'è prevedibile, sarà andato male (cioè non sarà passato nemmeno alla fase finale del concorso), metterò temporaneamente da parte la scrittura narrativa e riprenderò con decisione in mano la mia vecchia tesi al fine di pubblicarla, sperando di non arenarmi a metà dell'opera com'è successo tutte le altre volte che ci ho provato.
La cosa più difficile sarà trovare uno spicchio di tempo durante la mia giornata per lavorarci senza sacrificare troppo le altre attività (tra cui soprattutto il lavoro), ma ci sto comunque già pensando, forse un'ora al giorno riesco a ricavarla.

CamillePreakers

Magari le piace il brivido del rischio

Stan Kezza

Immagino avrai considerato che tipo di racconti pubblica o tratta principalmente l'organizzatore del concorso. Che di solito è un editore, o l'emanazione di una casa editrice. Con i concorsi letterari funziona così.
Comunque non smettere mai di scrivere, se ti fa stare bene!

Hor

Il concorso è organizzato direttamente dal gruppo editoriale Mauri Spagnol, che controlla diversi editori, tra cui Guanda, Longanesi e Salani.
Conosco bene questo concorso, non è la prima volta che partecipo.
Comunque attualmente il problema dello scrivere, per me, è trovare il tempo per farlo. Poi, come sempre, c'è da superare il blocco psicologico che mi dice di non essere mai all'altezza di quello che faccio.

Stan Kezza

Dicono che certi ambienti letterari sono una specie di consorteria chiusa, che si ottiene visibilità solo se amici di o parenti di o presentati da. Per gli esordienti non è facile emergere. Ma tu insisti!

Stan Kezza

In ufficio c'è gente che evita il mio sguardo, che lo abbassa quando passo o cose del genere. forse lo fanno perché io sono stato il primo a comportarmi così. Per essere un socio fobico e introverso non ho tantissime difficoltà a muovermi tra gli impiegati, non sempre almeno, ma parlarci è un altro discorso, e comunque non ho proprio l'aspetto di uno che invita a relazionarcisi. Sono abbastanza repulsivo da questo punto di vista. Ecco perché quasi tutti i giorni sono preso dall'ansia e passo un sacco di tempo a far finta di mettere in ordine il magazzino.

claire

Che discorsi di MERDA.

(Non riferito al forum).

Stan Kezza

L'ansia è talmente forte che nello stomaco mi sembra di avere una talpa di quelle che scavano i trafori autostradali.
Non so se sopravvivo oggi :-(

Keith

ho fallito in tutto. adesso sta diventando veramente faticoso vivere

Krieg

Come mi sono ridotto male, sono proprio un disperato

Itachi

Anche stasera esco e pure questo sabato, mi sto integrando in società, non che mi ci trovi benissimo con questi ma sicuramente è meglio che stare da soli

Hor

Sta cominciando a venirmi il brutto sospetto che magari alla fine di questo ciclo di incontri del gruppo di lettura qualcuno proponga di fare magari una cena fuori per "festeggiare". Se fosse, dovrei assolutamente escogitare un modo per tirarmi fuori. Spero comunque di sbagliarmi.

Grenoble

perche scusa? se ti trovi bene con loro dovresti andare, se invece non ti trovi bene non vai.

Grenoble

oggi ho dolori allo stomaco,per via dei miei pensieri

Hor

So per certo che c'è gente che si offende se non ci si adegua ai riti di gruppo.

Grenoble

ti trovi bene con loro?

Hor

Quando si parla di libri sì, quando c'è da fare il cosiddetto "small talk" no. Ma questo per me vale con ogni persona.

Grenoble

secondo me dovresti andare se ti trovi bene.

Varano

a volte dalla fermata del bus osservo le macchine sfrecciare, guardando dentro l'abitacolo ho notato come ci siano molti chad che hanno in mano macchine da 50k o più...per non parlare delle moto.

meno

"Quando comunichi con qualcuno che ti sta di fronte, esprimi i tuoi pensieri anche attraverso gli occhi. Affidarsi solo alle parole significa ridurre la comunicazione a metà". (Kriyananda)

E quando non ci si guarda negli occhi, come in una chat, che si fa? Ci si fida e basta?