Originariamente inviata da Ezp97

E che ci vuoi fare, è la vita.

Originariamente inviata da Unspecified

Che risposta del cazzo.

Originariamente inviata da Ezp97

Cosa dovrei dirgli? Che la fatina magica con la bacchetta di notte risolverà tutti i tuoi problemi del cazzo in questa società spietata? A cosa serve illudere, dire andrà tutto bene etc...non andrà bene proprio niente, si finirà nel baratro di questo passo.

Originariamente inviata da anahí

Alla fine anche io ho deciso di mettere delle persone in lista ignorati
Per adesso sono a 8, vediamo come mi sembra

Originariamente inviata da anahí

Risp con qualche riflessione a chi ha espresso disapprovazione per l'atto di mettere persone in lista ignorati

Mi sorprende quanto si "politicizzi" la decisione, suggerendo quasi delle analogie con la questione del rapporto tra libertà di espressione e censura. Invece è una scelta molto personale, e penso che se una persona tiene alla tolleranza e alla comprensione di chi è diverso da sé, un buon esercizio sarebbe appunto quello di cercare di capire le motivazioni che possono spingere una persona a mettere qualcuno in lista "ignorati". Senza derubricare subito questa azione a "non mi piace quando qualcuno non è d'accordo con me quindi fingo che non esista".

Se le immagini di gore estremo mi fanno impressione, quando sto su reddit o altri social metto una funzione che sfuoca le immagini così, in modo da non doverle vedere. Se nella vita reale una persona mi dice cose che mi fanno stare male e chiaramente ha tanta rabbia verso una categoria di persone di cui io faccio parte, allora se posso la evito. Analogamente. Se alcuni utenti scrivono sistematicamente cose che mi turbano e mi fanno stare male, che mi triggerano ansia o emozioni negative, io per fruire lo stesso del forum serenamente li nascondo. È semplice e ha più a che fare con il benessere personale che non con la tolleranza ideologica. E nessuno è dentro la testa di nessun altro, quindi non penso che nessuno possa sapere se le emozioni negative sono tanto gravi da rendere "giustificato" il gesto. Non vi è fin troppo familiare la frustrazione di dover rispondere a chi sostiene che siete semplicemente troppo delicatini, e che bisogna farsi forza e basta per superare le nostre ansie?

Un conto è esporsi a idee che espandono il nostro modo di vedere le cose, ed esporsi a prospettive che possono aiutarci ad arricchirci. Un altro, totalmente diverso, è esporsi indiscriminatamente a qualsiasi cosa, senza riguardo per il proprio benessere. Che poi, uscire dalla comfort zone fortifica sempre? Non è che a volte ciò di cui una persona ha bisogno è comfort e serenità?







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Originariamente inviata da spezzata

Non faccio altro che mangiare e ingrassare, mangiare e ingrassare, mangiare e ingrassare.

Originariamente inviata da Stan Kezza

Cioè, gli altri ti snobbano e ignorano, e la sfigata saresti tu?

Originariamente inviata da gaucho

Solidarietà, per quel che può servire. Ormai lavorare toglie dignità, invece di darla.

Soprattutto se non hai nessuno alle spalle che ti da una mano o almeno ti supporta moralmente, ti capisco.

Purtroppo qua sopra c’è chi ti direbbe che è colpa tua ed è giusto così se non guadagni 1 milione all’ora come Bill Gates, perché non sei talentuoso e allora devi fare la fame anche lavorando come un mulo.

E guai a far notare che è una cosa malata.

Originariamente inviata da spezzata

Quando mi capita di parlare di più del solito quasi sento disgusto nel farlo come se stessi tradendo una parte di me stessa.

Originariamente inviata da Trinacria

Oggi non ho voglia di stare sola ma non ho voglia di vedere nessuno, non ho voglia parlare di con nessuno e non ho voglia di far finta che tutto vada bene.

Originariamente inviata da Artemis_90

Vorrei stringere qualche legame all'università ma sono tutti piccoli e non mi piace stare con persone più piccole (in realtà so che ci sono persone della mia età ma non le ho mai viste, forse non frequentano come me) mi sento una vecchia sfigata, l'unica persona che ho conosciuto è uno di psichiatria che ha la mia età, ma non è della mia facoltà e poi questo lavora perchè è già un tirocinante e non posso disturbarlo per farmi compagnia quando sono sola, per mangiare insieme ecc. Va beh che io non frequento ma quando vado la per gli esami o per seguire sporadicamente qualche lezione mi sento a disagio, girovago da sola come una cretina.