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Vecchio 20-08-2022, 14:49   #31321
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Originariamente inviata da pokorny Visualizza il messaggio
Ma quello che dicevo io è fare le cose così per gradi che i tuoi non se ne accorgano.
Anche io in passato la pensavo così ma mi sono resa conto che per quanto riguarda la mia situazione non funzionerebbe. Se io mi allontanassi piano piano, loro mi riavvicinerebbero piano piano e poi successivamente a forza dovessero incontrare imposizioni. Se vivessi a un'ora di distanza non cambierebbe nulla, dovrei tornare per aiutarli tutti i weekend, cosa che non voglio assolutamente fare. Voglio pace. Voglio libertà. Se io allungo un braccio verso una direzione, loro mi prenderanno l'altro per riportarmi indietro. Userebbero il senso di colpa o qualunque altro asso nella manica che hanno (e ne hanno tanti io d'altro canto non ho nulla) tra cui ricatti o minacce quando necessari. Anzi questi ultimi due spesso neppure servono in quanto io non possiedo molta assertività o forza di volontà, probabilmente non le ho mai avute. Ovviamente a volte la manipolazione è talmente subdola e sottintesa che se non ci presti attenzione neppure te ne accorgeresti.. come io non mi sono accorta che fin da piccola hanno cercato di manipolare il mio percorso di studi per farmi prendere in mano la seconda attività di mio padre.
Io penso che devo andare lontana, come dice gaucho, più lontana possibile e che il taglio deve essere netto e rapido. Della serie: trovo qualcosa per cui spostarmi a 5, 6, 7 ore di distanza, metto tutto nelle scatole quando loro non sono in casa, chiamo chi di dovere per portarle dove devono essere recapitate, parto e butto via la sim del telefono. Cosa possono farmi? Ho 31 anni mica possono chiamare la polizia per riportarmi a casa.
Solo che ovviamente è più facile a dirsi che a farsi. Non ho supporti per spostarmi lontano, non avendo niente e/o nessuno da un'altra parte. Invidio chi svolge lavori online, può vivere pure dove gli pare e non avere contatti con l'esterno se lo desidera. Oppure chi ha contatti affidabili o un legame saldo da un'altra parte.. io non ne ho.

Quote:
Nessun genitore vuole lasciare andare il figlio, finché i miei hanno avuto le leve economiche ne hanno approfittato.
Forse è proprio per questo che il taglio dovrebbe essere netto. Così fai capire all'altra parte come stanno davvero le cose, con il dialogo non capirebbero.. sarebbe come parlare a un muro.

Sostanzialmente il mio rapporto con i miei è così: "Facciamo questa cosa" o "devi fare questa cosa". Tu dici di no o quantomeno ci provi. L'altra parte insiste fino a che non cedi. Se serve, si ricorrono a parole pesanti o a minacce.
Come si fa a vivere tutta la vita in questo modo?



E pensare che fin da quando ero molto giovane volevo solo trovare un piccolo posto tutto mio, lontano da qui.. magari condividerlo con qualcuno al quale voler bene e che mi volesse bene... ma niente: neppure questo riesco ad ottenere. Manco riesco ad uscire di casa ormai. Tutto è difficile. Tutto è impossibile. Tutto è irraggiungibile, fuori dalla mia portata. Mi chiedo solo che ci sto a fare ancora al mondo.


Che miseria. Che schifo. Sarebbe proprio meglio non essere mai nati.

Ultima modifica di spezzata; 20-08-2022 a 14:54.
Ringraziamenti da
gaucho (20-08-2022)
Vecchio 20-08-2022, 15:19   #31322
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Originariamente inviata da Prima Visualizza il messaggio
@spezzata preferisco non quotare il tuo messaggio per tutela della tua privacy qualora volessi cancellarlo, ma mi permetto di chiederti soltanto questo: chiedere aiuto a sportelli anti-violenza?
È difficilissimo dimostrare questi meccanismi se la finalità è far muovere lo stato in qualsiasi forma. Lo stesso assistente sociale avrà per le mani il suo caso, quello di 8 uomini che riempiono di botte la moglie e 3 donne che hanno tentato di usare l'acido contro l'uomo che le ha abbandonate. Per quanto capisca benissimo il problema, avrà una sfera d'azione limitata.

Inoltre io ho avuto una forma ridotta dei suoi genitori, meno virulenta ma abbastanza da mettermi nei di lei panni. La sola soluzione è solo la possibilità di andarsene e anche lontani, e buttare la SIM. Arriverà il commissariato che per legge e uso tenterà la riconciliazione ma non potrà obbligare nessuno. Può essere utile intessere qualche rapporto con i servizi sociali prima del gran passo in modo che le autorità capiscano l'importanza di un'ulteriore protezione di indirizzo e contatti.

Con genitori prepotenti non esiste altro modo.
Vecchio 20-08-2022, 15:34   #31323
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Originariamente inviata da spezzata Visualizza il messaggio
Anche io in passato la pensavo così ma mi sono resa conto che per quanto riguarda la mia situazione non funzionerebbe. Se io mi allontanassi piano piano, loro mi riavvicinerebbero piano piano e poi successivamente a forza dovessero incontrare imposizioni. Se vivessi a un'ora di distanza non cambierebbe nulla, dovrei tornare per aiutarli tutti i weekend, cosa che non voglio assolutamente fare. Voglio pace. Voglio libertà. Se io allungo un braccio verso una direzione, loro mi prenderanno l'altro per riportarmi indietro. Userebbero il senso di colpa o qualunque altro asso nella manica che hanno (e ne hanno tanti io d'altro canto non ho nulla) tra cui ricatti o minacce quando necessari. Anzi questi ultimi due spesso neppure servono in quanto io non possiedo molta assertività o forza di volontà, probabilmente non le ho mai avute. Ovviamente a volte la manipolazione è talmente subdola e sottintesa che se non ci presti attenzione neppure te ne accorgeresti.. come io non mi sono accorta che fin da piccola hanno cercato di manipolare il mio percorso di studi per farmi prendere in mano la seconda attività di mio padre.
Io penso che devo andare lontana, come dice gaucho, più lontana possibile e che il taglio deve essere netto e rapido. Della serie: trovo qualcosa per cui spostarmi a 5, 6, 7 ore di distanza, metto tutto nelle scatole quando loro non sono in casa, chiamo chi di dovere per portarle dove devono essere recapitate, parto e butto via la sim del telefono. Cosa possono farmi? Ho 31 anni mica possono chiamare la polizia per riportarmi a casa.
Solo che ovviamente è più facile a dirsi che a farsi. Non ho supporti per spostarmi lontano, non avendo niente e/o nessuno da un'altra parte. Invidio chi svolge lavori online, può vivere pure dove gli pare e non avere contatti con l'esterno se lo desidera. Oppure chi ha contatti affidabili o un legame saldo da un'altra parte.. io non ne ho.



Forse è proprio per questo che il taglio dovrebbe essere netto. Così fai capire all'altra parte come stanno davvero le cose, con il dialogo non capirebbero.. sarebbe come parlare a un muro.

Sostanzialmente il mio rapporto con i miei è così: "Facciamo questa cosa" o "devi fare questa cosa". Tu dici di no o quantomeno ci provi. L'altra parte insiste fino a che non cedi. Se serve, si ricorrono a parole pesanti o a minacce.
Come si fa a vivere tutta la vita in questo modo?



E pensare che fin da quando ero molto giovane volevo solo trovare un piccolo posto tutto mio, lontano da qui.. magari condividerlo con qualcuno al quale voler bene e che mi volesse bene... ma niente: neppure questo riesco ad ottenere. Manco riesco ad uscire di casa ormai. Tutto è difficile. Tutto è impossibile. Tutto è irraggiungibile, fuori dalla mia portata. Mi chiedo solo che ci sto a fare ancora al mondo.


Che miseria. Che schifo. Sarebbe proprio meglio non essere mai nati.

Purtroppo anche per me è esattamente così.. il problema è anche mio perché non ho la forza mentale sufficiente per farlo, ci ho provato
Ringraziamenti da
spezzata (20-08-2022)
Vecchio 20-08-2022, 15:43   #31324
Esperto
 

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Originariamente inviata da Varano Visualizza il messaggio
A volte mi faccio paura da quanto sono stalker, riesco quasi sempre a risalire a un contatto social di una ragazza che mi incuriosisce, a volte da dettagli insignificanti riesco a rintracciarle.
Clamoroso il caso di una francese di cui sapevo solo il nome di battesimo e la città , tanto poi non faccio nulla oltre a seguirle con un fake account.
Secondo me non è stalking. Cioè allora uno che dal suo Facebook o Instagram naviga da contatto a contatto, guarda foto, informazioni personali e aggiunge contatti alla sua lista sta stalkerando? Io non credo. Dimostra solo quanto la nostra vita sia sempre più online e che molte nuove conoscenze nascono e si sviluppano online osservando i profili dell'utenza su una determinata piattaforma.
Per essere definito stalking tu dovresti mandarle una serie ripetuta di messaggi indesiderati sul suo profilo privatamente e/o pubblicamente, trovare il suo indirizzo e andare a casa sua, spiarla dalla finestra, seguirla per strada, trovare il suo numero di telefono e/o email e non solo trovarli, ma anche chiamarla o mandarle email ripetutamente... stressarla con la tua presenza (fisica o meno) in qualcuno o in molti di questi modi finché l'altra parte (ovviamente) si sentirà sempre più minacciata.



Comunque per fare un discorso più ampio, lasciando perdere lo stalking per un attimo, la gente al giorno d'oggi prende un sacco di cose troppo letteralmente o gli da un significato totalmente sbagliato. Oggi su internet sei "creepy" qualunque cosa tu faccia, intenzionalmente o meno. La verità, che nessuno vuol sentire, è che la società si sta evolvendo sempre di più e non tutte le persone sono pronte o sufficientemente informate riguardo l'interpretazione e l'uso corretto della tecnologia. E del resto come potrebbero? Nessuno gliel'ha insegnato. E le cose da quando il mondo è mondo si imparano sbagliando.
Ringraziamenti da
CongaBlicoti_96 (20-08-2022), Varano (20-08-2022)
Vecchio 20-08-2022, 16:02   #31325
Intermedio
 

Quando inventeranno la pillola Stupidol per curarew la stupidità come si cura il mal di gola sarà sempre troppo tardi...
ma quanto c*zzzzzzo sono stupido...
Vecchio 20-08-2022, 16:46   #31326
Hor
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L'avatar di Hor
 

Ho letto un po' di commenti sulla soppressione della tricheca in Norvegia, che ormai era diventata famosa in mezzo Mondo.
Ho letto un po' di commenti e ho fatto male. Forse devo smettere di leggere commenti alle notizie in genere (so già che non smetterò: è come una droga, fa male ma si continua).
Vecchio 20-08-2022, 17:03   #31327
Esperto
 

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Originariamente inviata da Prima Visualizza il messaggio
@spezzata preferisco non quotare il tuo messaggio per tutela della tua privacy qualora volessi cancellarlo, ma mi permetto di chiederti soltanto questo: chiedere aiuto a sportelli anti-violenza? Si occupano anche di abusi psicologici in famiglia in quanto, come da te ben detto, quelle sono le prime sottilissime manipolazioni che a volte si ricevono. Io purtroppo non ho avuto questa sfortuna in famiglia, so di non poter capire in prima persona, ma abbiamo così aiutato una nostra amica a uscire da questi abusi incatenanti. Alcuni sportelli forniscono dei mezzi di aiuto per poter iniziare a prendere le distanze autonomamente senza dover tornare indietro per mancanza di sostentamento, però al contempo ti aiutano a pianificare una strategia per uscirne. Spero di non essermi intromesso in maniera invadente o di non averti fatta sentire calpestata, voglio solo provare ad aiutare per genuino dispiacere, in caso scusami...
Figurati, non c'è problema se mi rispondi: lo apprezzo . Guarda che tu non calpesti mai! Sei uno degli utenti più gentili di tutti! Comunque no, i centri anti-violenza non li ho mai considerati perché.. non lo farei mai. Non saprei spiegartelo bene...mi sentirei quasi fuori posto in un contesto simile. Insomma, quei centri si occupano generalmente di cose assai ben più severe del mio caso (simile a quello di pokorny),il mio, se vogliamo proprio definirlo, è una specie di oppressività familiare condita con manipolazione. Non sono cose che si "dimostrano", sono cose largamente accettate dalla società. Se sei una come me che addirittura parla poco o piuttosto di parlare di certe cose si farebbe mozzare la testa, è anche peggio. Non c'è una ferita fisica da far vedere, ci sono solo le tue parole che possono essere denigrate o messe sotto osservazione da chi sicuramente non capisce e magari pensa che il mio trattamento in famiglia va pure bene e io non saprei neppure come replicare a parole simili, quasi mi farebbero dubitare di me stessa. Secondo me molte famiglie, specie quelle italiane che sono figlio-centriche, sono come la mia. Per me è pure una cosa culturale: se fossi vissuta in una società con un ottimo welfare, a 18/20 anni forse sarei già andata a vivere per conto mio, sarebbe stato culturalmente accettato (perché molti giovani all'estero lo fanno).. magari il rapporto con i miei non sarebbe neppure stato troppo disastroso (o così voglio sforzarmi di sperare). C'è semplicemente troppa possessività verso il figlio nella nostra nazione, poi il figlio per molteplici motivi (che siano questi economici o psicologici o entrambi) non è in grado di ad andarsene e sia il genitore che lo stato lo vede come potenziale piano pensionistico genitoriale. Cosa dovremmo fare? Andare tutti al centro anti-violenza? Insomma, io penso che ci riderebbero in faccia. Inoltre sono cose che hanno a che fare con l'esposizione del tuo male.. cose che non farei mai in pubblico. Presente la gente che va in tribunale? E credo che ci siano casi di persone che son finite da giudici per danni psicologici familiari, probabilmente casi assai peggiori del mio.. comunque io non lo farei mai, non vorrei neppure mai farlo.. sarebbe come tirarsi una zappa sui piedi. Io voglio solo svanire nell'ombra e non essere più trovata. Non ho niente con cui difendermi, i miei problemi verrebbero visti da un esterno come i capricci di una figlia mantenuta e viziata. Già questa reazione l'ho avuta da alcuni utenti sul forum, figurati in un centro anti-violenza o in un tribunale dove non riuscirei a far valere il mio caso. Non so... già mi sento male a parlarne qui figuriamoci altrove di fronte ad estranei...mi sento male a parlarne qui: mi ripeto che "c'è di peggio, c'è di peggio".

Quote:
Originariamente inviata da pokorny Visualizza il messaggio
È difficilissimo dimostrare questi meccanismi se la finalità è far muovere lo stato in qualsiasi forma. Lo stesso assistente sociale avrà per le mani il suo caso, quello di 8 uomini che riempiono di botte la moglie e 3 donne che hanno tentato di usare l'acido contro l'uomo che le ha abbandonate. Per quanto capisca benissimo il problema, avrà una sfera d'azione limitata.

Inoltre io ho avuto una forma ridotta dei suoi genitori, meno virulenta ma abbastanza da mettermi nei di lei panni. La sola soluzione è solo la possibilità di andarsene e anche lontani, e buttare la SIM. Arriverà il commissariato che per legge e uso tenterà la riconciliazione ma non potrà obbligare nessuno. Può essere utile intessere qualche rapporto con i servizi sociali prima del gran passo in modo che le autorità capiscano l'importanza di un'ulteriore protezione di indirizzo e contatti.

Con genitori prepotenti non esiste altro modo.
Anche ciò che dici tu è vero, pokorny.
E io preferisco che un centro anti-violenza si occupi di della donna picchiata dal marito o del tizio al quale hanno tirato l'acido addosso che di me. Mi vedo come assai meno grave rispetto a loro, anche se non dovrebbe essere una gara. Ognuno ha le sue sofferenze.
Ohi, comunque io non credo che il tuo caso sia assai più lieve del mio . Come sei arrivato a tali conclusioni? Insomma, pokorny tu non hai praticamente mai avuto una vita. Quanti anni hai? 50? 60? E ancora convivi con tua madre. Il tuo limite di sopportazione dev'essere agli sgoccioli.

La verità è che a me piacerebbe far tutto in modo tranquillo, prendere armi e bagagli ed andarmene. Non voglio grandi coinvolgimenti, non mi fanno bene. I figli nullafacenti che lasciano i genitori e non hanno subito violenze fisiche gravi, se non qualche ceffone ogni tanto (più che altro nell'infanzia) non saranno mai visti bene dalla società, saranno sempre e comunque degli ingrati solamente per il desiderio di voler vivere senza obblighi nei confronti della famiglia d'origine. L'abuso psicologico non esiste nella nostra società, non esisterà mai.




So che ci sono tante cose che fanno male. Lo so. Le ho vissute. Eppure mi sento continuamente come se le mie non contassero o come se me le fossi andate in qualche modo a cercare. Mi accontenterei almeno se questo pensiero intrusivo cessasse di martellarmi il cervello ma siccome so di meritarmi il peggio... e quindi non riesco a farlo smettere.

Spesso mi sento anche male a scriverne qui, è come se dessi consistenza a qualcosa a cui non voglio dare consistenza. Come se volessi cancellare ogni volta il passato e anche in casa mi comporto come se nulla fosse. Come se niente mi ferisse. Mi comporto normalmente. Scherzo pure sulla mia sofferenza, sono così stupida. Faccio le cose che devo fare o che sono obbligata a fare e quando tiro fuori la voce a volte mi viene quasi impastata e spesso mi sembra quasi di essere circondata da manichini, da un'altra specie... da gente che non può capirmi.


Apprezzo molto gli interventi di entrambi. Anche se non ci sono soluzioni, è bello essere un po' capiti.

Ultima modifica di spezzata; 20-08-2022 a 17:09.
Vecchio 20-08-2022, 17:22   #31328
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E io preferisco che un centro anti-violenza si occupi di della donna picchiata dal marito o del tizio al quale hanno tirato l'acido addosso che di me. Mi vedo come assai meno grave rispetto a loro, anche se non dovrebbe essere una gara. Ognuno ha le sue sofferenze.
Ohi, comunque io non credo che il tuo caso sia assai più lieve del mio . Come sei arrivato a tali conclusioni? Insomma, pokorny tu non hai praticamente mai avuto una vita. Quanti anni hai? 50? 60? E ancora convivi con tua madre. Il tuo limite di sopportazione dev'essere agli sgoccioli.
[...] Apprezzo molto gli interventi di entrambi. Anche se non ci sono soluzioni, è bello essere un po' capiti.
Mi sono fatto l'idea da certe descrizioni che fai e tanti dettagli. Che mio padre fosse "costrittivo" quasi quanto il tuo ci credo anche se mi pare fosse meno prepotente del tuo. La sua sfumatura di cattiveria era mentale. Non mi avrebbe mai intestato qualcosa di pericoloso controvoglia o costretto a partecipare ad aste, ma gli episodi classificabili in questo meccanismo hanno sempre avuto un carattere ricattativo. Non fai questo? E allora io non farò niente per te. Fai quello che voglio io? E allora ti aiuto. Ma io sono stato sempre libero di scegliere, foss'anche non cedere. E non per forza di carattere ma perché semplicemente non ero in grado di fare quello che voleva. E' una cosa che non ha mai voluto né capire né accettare, e ci riprovava in continuazione con società e altre follie.

Con mia madre convivo essenzialmente d'estate e d'inverno passo un paio di gg alla settimana da lei. Il problema è che casa mia non è casa mia. Se scambio di posto due piatti, anche con un inverno di assenza lei ricorda e mette in atto il solito ricatto: capisco, è casa tua, non mi vuoi, me ne vado. Torna in città e dato che la casa è espostissima a sole e rumore, si sente male e tocca tornare a prenderla. Potessi fare quel che voglio di casa mia sarebbe sopportabile, ma di fatto vivo nella casa di una donna di una generazione prima con le sue tende, soprammobili, divani leziosi, quattro canterani che contengono 25 servizi di piatti, una quantità di cuscini che se anche non sono creduto occupano mezza stanza, rosa e colori sfumati anche sulle maniglie. E non posso toccare niente perché se tenta il ricattino e poi ci resta secca starei male per il resto della vita. Lei sa che può tirare la corda ma inizia ad avere i sintomi dell'invecchiamento cerebrale ed è possibilissimo che per far vedere che tiene il punto prima o poi resti secca. Non posso avere ospiti perché mi vergogno un po' di quello che è casa mia. Sembra il set di "il vizietto" o "piume di struzzo" E se non c'è fisicamente c'è con almeno 3-4 telefonate al giorno per la minima cosa. E' come un elastico, più ci si allontana maggiore la forza di richiamo.

Ecco, il punto è che mio padre e mia madre anche nei momenti peggiori non si sono sognati di chiedermi l'accesso o cointestazione del conto o venire direttamente in camera mia a prendere qualcosa senza chiedere. Quindi penso leggendo le tue descrizioni che il tipo di problema sia lo stesso ma che nel tuo caso si presenti in forma cinquanta volte peggiore. Altra cosa in comune, ce lo siamo detti, è la pletora di società, casini, e iniziative che "proseguono" dopo la morte. Tutt'ora io ho a che fare con diversi avvocati e diversi commercialisti perché tali e tanti sono stati i casini che nessuna figura ha le competenze per tutto. Serve l'esperto di società, l'amministrativista e tanto altro. So che quasi tutto quello che mi entra e fino a che vivrò servirà a pagare tasse per situazioni in-risolvibili. Però ecco l'altra differenza; sono sicuro che mio padre non fosse "accecato" (e te ne chiedo scusa, è solo l'impressione che traggo da quello che scrivi) al punto di combinare problemi pericolosi per la sussistenza; semplicemente, grazie a uno straccio di prudenza che ha avuto, sono privato di quasi tutte le possibili entrate, ma non molto di più.

Anche per queste cose: spero che nel momento in cui sarai libera potrai chiudere baracche e burattini; per me stesso ho ancora la speranza di riuscirci per godermi uno o due anni di vita se arrivo a 88-90 anni, e spero che per te sarà molto prima (intendo sempre dal momento in cui non avrai legami).

Infine, sì, forse oggettivamente è meno peggio il tuo caso ma per me, vivendolo in parte, credo che non sia così tanto tanto meno importante di quelli che ho citato; c'è anche un acido mentale, non solo quello che si getta addosso al malcapitato o malcapitata di turno. Sarebbe giusto che lo stato potesse trattarli allo stesso livello di importanza.

Ultima modifica di pokorny; 20-08-2022 a 17:39.
Vecchio 20-08-2022, 18:15   #31329
Esperto
 

Quando si passano bei momenti senza ansia si riesce ad apprezzare molto quei momenti, dovrebbe essere sempre così ma purtroppo l’ansia in altri momenti prende il sopravvento
Vecchio 20-08-2022, 18:24   #31330
Esperto
 

Oggi è successo un imprevisto per cui sono uscito fuori a vedere, ho notato come proprio sia carente nel proporre soluzioni ai problemi.
Ci vorrebbe un rapido corso di formazione sulla vita, ma non ho idea se riuscirò a recuperare ed apprendere le necessarie competenze. Uno schifo

Ultima modifica di Holbaek; 20-08-2022 a 18:26.
Vecchio 20-08-2022, 18:40   #31331
Banned
 

Quote:
Originariamente inviata da pokorny Visualizza il messaggio
È come chiedersi perché l'islam ha spazzato via mezzo mondo. A parte i motivi (prevalenti) socioeconomici il rapporto con Dio ha una sua logica, è onnipotente e non deve rendere conto a nessuno. Se decide di fare soffrire un giusto a nessun islamico verrebbe in mente di chiedersi perché, in un certo senso il rapporto con Dio è più onesto da parte sua.

Chiaro che questo non tocca l'ebraismo che resta una religione di uno specifico gruppo umano i cui praticanti possono sempre far riferimento all'infrazione del patto con Dio. Quindi la tua mi pare una visione cristiana (vado insomma per esclusione) che è dietro l'angolo quando si designa Dio come onnipotente onnisciente e infinitamente buono. Pick two 😁
Non e' una visione cristiana,il dialogo i litigi e rinfacciare la propria situazione al Signore e' molto presente nell'ebraismo,il fatto e' che Geremia e altri personaggi come Giobbe vengono puniti nonostante siano fedeli al patto,accettano i pesi come li accetta tutta Israele in quanto popolo scelto per avere compiti gravosi,ma cosa ottenga dal tormentare persone che non lo meritano non me lo spiego,so che ha un motivo valido ma non lo trovo.
Vecchio 20-08-2022, 18:46   #31332
Banned
 

Quote:
Originariamente inviata da Holbaek Visualizza il messaggio
Oggi è successo un imprevisto per cui sono uscito fuori a vedere, ho notato come proprio sia carente nel proporre soluzioni ai problemi.
Ci vorrebbe un rapido corso di formazione sulla vita, ma non ho idea se riuscirò a recuperare ed apprendere le necessarie competenze. Uno schifo
Oggi dei conoscenti mi hanno offerto il caffe' e mi hanno trattato cordialmente,non me lo aspettavo.Io quando c'e' un imprevisto aiuto sempre,tipo se vedo una macchina in panne mi fermo,se gente mi chiede indicazioni la accompagno direttamente,cose cosi',ma quando vengo trattato io bene trovo la cosa strana,mi sto inselvatichendo nel senso che vedo tutto negativo pur restando disponibile ad aiutare,ma per fortuna ogni tanto capita qualcosa che mi fa capire non e' tutto nero.
Vecchio 20-08-2022, 20:06   #31333
Esperto
L'avatar di Ezp97
 

Una noia assurda
Vecchio 20-08-2022, 20:11   #31334
Esperto
L'avatar di Cancelletto
 

Che giornata di merda
Ringraziamenti da
gaucho (20-08-2022), mercury82 (20-08-2022)
Vecchio 20-08-2022, 20:31   #31335
Esperto
L'avatar di pokorny
 

Quote:
Originariamente inviata da Holbaek Visualizza il messaggio
Oggi è successo un imprevisto per cui sono uscito fuori a vedere, ho notato come proprio sia carente nel proporre soluzioni ai problemi.
Ci vorrebbe un rapido corso di formazione sulla vita, ma non ho idea se riuscirò a recuperare ed apprendere le necessarie competenze. Uno schifo
Non è uno schifo tu sei normale e le persone eccezionali sono poche. Esiste un grosso patrimonio di esperienza e conoscenze su questi problemi e salvo rarissimi casi di capacità innate vanno apprese e ci vogliono anni. Non crucciarti per queste cose.
Vecchio 20-08-2022, 20:33   #31336
Esperto
L'avatar di pokorny
 

Quote:
Originariamente inviata da Schlemiel Visualizza il messaggio
Non e' una visione cristiana,il dialogo i litigi e rinfacciare la propria situazione al Signore e' molto presente nell'ebraismo,il fatto e' che Geremia e altri personaggi come Giobbe vengono puniti nonostante siano fedeli al patto,accettano i pesi come li accetta tutta Israele in quanto popolo scelto per avere compiti gravosi,ma cosa ottenga dal tormentare persone che non lo meritano non me lo spiego,so che ha un motivo valido ma non lo trovo.
Se sei nella prospettiva dell'ebraismo penso che potresti parlarne con un rabbino in gamba; a quanto ne so il livello intellettuale medio è molto alto, almeno in Europa.
Vecchio 20-08-2022, 20:57   #31337
Esperto
 

Gli esseri umani sono strani , si riesce a trovare anche qualcuno che dice che piove in una giornata di sole , forse è proprio nell’animo umano quello di doversi dividere su tutto
Vecchio 20-08-2022, 21:06   #31338
Esperto
 

Quote:
Originariamente inviata da pokorny Visualizza il messaggio
Mi sono fatto l'idea da certe descrizioni che fai e tanti dettagli. Che mio padre fosse "costrittivo" quasi quanto il tuo ci credo anche se mi pare fosse meno prepotente del tuo. La sua sfumatura di cattiveria era mentale. Non mi avrebbe mai intestato qualcosa di pericoloso controvoglia o costretto a partecipare ad aste, ma gli episodi classificabili in questo meccanismo hanno sempre avuto un carattere ricattativo. Non fai questo? E allora io non farò niente per te. Fai quello che voglio io? E allora ti aiuto. Ma io sono stato sempre libero di scegliere, foss'anche non cedere. E non per forza di carattere ma perché semplicemente non ero in grado di fare quello che voleva. E' una cosa che non ha mai voluto né capire né accettare, e ci riprovava in continuazione con società e altre follie.
L'asta fu una cosa abbastanza traumatica. Non dissi una parola. Spero non ricapiti più. Per quanto riguarda l'intestarmi roba sua mi pare una cosa inevitabile. Io spero venda diverse delle sue cose prima di morire perché non saprei proprio come gestirle. Mi mancano le capacità e poi sono troppe, troppe cose. Cioè io non esco di casa.. vuoi che sappia occuparmi di questi casini? A volte se ci penso non dormo. Secondo me è un bene avere la casa di proprietà e basta. Avere altra roba può renderti la vità un inferno. Il rischio è che mio padre aprà anche a nome mio qualche attività come un bar, una gelateria o altro in zona.. è una fissazione sua. Se succede mi ammazzo. Già lavoro a forza nella sua seconda attività ma almeno che io sappia non è ancora a nome mio e non voglio niente intestato a me.
Capisco il ricatto che descrivi ma per me è diverso non dico quasi mai di no, non mi riesce e anche se mi riuscisse non avrebbe abbastanza potere. Dissi che non volevo andare all'asta ma ho dovuto farlo per forza. Per mio padre "siamo una squadra" ma non ha mai tenuto conto se volessi farvi parte o meno. Non sempre posso scegliere di fare o non fare una cosa che vuole, cerco di tirarmici fuori ma non sempre ci riesco. E poi come hai detto tu molte cose che vuole farmi fare non riesco a farle neppure io... cosa che lo fa arrabbiare ancora di più. E insiste e insiste. D'altra parte io non ho neppure valide alternative per tirarmene fuori (l'indipendenza, scappare via e tutta quella roba li..).

Quote:
Con mia madre convivo essenzialmente d'estate e d'inverno passo un paio di gg alla settimana da lei. Il problema è che casa mia non è casa mia. Se scambio di posto due piatti, anche con un inverno di assenza lei ricorda e mette in atto il solito ricatto: capisco, è casa tua, non mi vuoi, me ne vado. Torna in città e dato che la casa è espostissima a sole e rumore, si sente male e tocca tornare a prenderla. Potessi fare quel che voglio di casa mia sarebbe sopportabile, ma di fatto vivo nella casa di una donna di una generazione prima con le sue tende, soprammobili, divani leziosi, quattro canterani che contengono 25 servizi di piatti, una quantità di cuscini che se anche non sono creduto occupano mezza stanza, rosa e colori sfumati anche sulle maniglie. E non posso toccare niente perché se tenta il ricattino e poi ci resta secca starei male per il resto della vita. Lei sa che può tirare la corda ma inizia ad avere i sintomi dell'invecchiamento cerebrale ed è possibilissimo che per far vedere che tiene il punto prima o poi resti secca. Non posso avere ospiti perché mi vergogno un po' di quello che è casa mia. Sembra il set di "il vizietto" o "piume di struzzo" E se non c'è fisicamente c'è con almeno 3-4 telefonate al giorno per la minima cosa. E' come un elastico, più ci si allontana maggiore la forza di richiamo.
Tua madre inizia ad avere i sintomi della vecchiaia. Cioè... diventa immagino una versione peggiore di quella che era prima. Mia nonna al piano di sopra è uguale: non puoi spostare nulla, altrimenti te la ritrovi appresso. Nei periodi peggiori entra da noi, al piano inferiore (casa con piani separati) a rinfacciare che qualcuno di noi le ha rubato questo o quello, di una pesantezza unica. Poi invadente a non finire entra in camera tua o in bagno come se nulla fosse... ma quello lo fanno pure i miei.
La telefonata o il messaggio lo fa pure mia madre, va via 5 giorni con mio padre e ti chiama almeno un paio di volte e ti manda più messaggi al giorno e se la prende se non rispondi ovviamente. Una volta le scrissi: "Ora basta!", mi chiamò per rimproverarmi. Certe cose son pesanti... senza contare che anche il giorno in ufficio fa uguale, non sempre, ma spesso. Ti manda un paio di messaggi al giorno e tu devi rispondere. Non lascio mai il cellulare perché se mi manda un messaggio che devo scongelare la carne alle 15 e poi non l'ho visto mi tiene il muso tutto il giorno. A volte in realtà mi impongo e non le rispondo di proposito e se la prende. Veramente pesante.
Mia madre se fai qualcosa come non vuole lei o qualcosa di sbagliato o rimprovera o mette il muso e non ti parla come i bambini. Mio padre invece alza i toni o urla direttamente.
Comunque è vero ciò che dici.. se mi allontano si parte coi messaggi: se vado mezza giornata in città per starmene in pace ecco che devo andare al supermercato o in un determinato negozio, ecc.. oppure se non devo fare queste cose mi becco comunque il "cosa stai facendo?" o "tutto ok?" se esco anche solo per 2 ore.

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Ecco, il punto è che mio padre e mia madre anche nei momenti peggiori non si sono sognati di chiedermi l'accesso o cointestazione del conto o venire direttamente in camera mia a prendere qualcosa senza chiedere. Quindi penso leggendo le tue descrizioni che il tipo di problema sia lo stesso ma che nel tuo caso si presenti in forma cinquanta volte peggiore. Altra cosa in comune, ce lo siamo detti, è la pletora di società, casini, e iniziative che "proseguono" dopo la morte. Tutt'ora io ho a che fare con diversi avvocati e diversi commercialisti perché tali e tanti sono stati i casini che nessuna figura ha le competenze per tutto. Serve l'esperto di società, l'amministrativista e tanto altro. So che quasi tutto quello che mi entra e fino a che vivrò servirà a pagare tasse per situazioni in-risolvibili. Però ecco l'altra differenza; sono sicuro che mio padre non fosse "accecato" (e te ne chiedo scusa, è solo l'impressione che traggo da quello che scrivi) al punto di combinare problemi pericolosi per la sussistenza; semplicemente, grazie a uno straccio di prudenza che ha avuto, sono privato di quasi tutte le possibili entrate, ma non molto di più.
La privacy in casa mia non esiste, tutto deve essere condiviso e in comune.
Il fatto dei conti torna pure perché mia madre non ha conti suoi, tiene tutto mio padre.. è un conto cointestato ma alla fine gestisce tutto lui. I conti miei e di mio fratello sono nostri ma lui ha deposto una firma in banca per potervi mettere o ritirare denaro. Poi che ritiri non succedera mai perché dubito che io e mio fratello avremo mai grosse cifre. Le grosse cifre ce le ha mio padre, la firma per il deposito o il ritiro è solo un altro modo per avere il controllo. Poi è vero, mi paga e mi da dei soldi per l'aiuto nella seconda attività lavorativa che ha ma potrebbe benissimo darmeli senza avere accesso al conto, non sono grosse cifre.
Mi dispiace per i casini di tuo padre. Ma il mio è il contrario però: è meticoloso, attento. Non credo farà casini, non ne ha mai fatti finora (almeno credo). Solo che potrei farli io perché mi obbligherà a un certo punto a gestire le sue cose (ovviamente con il fiato sul collo) e quando morirà e io non sarò più comandata succederà del casino perché, senza andare nel dettaglio, io certe cose non posso gestirle e basta. Non voglio e non ne ho le abilità e significherebbe anche rimanere in questo posto a vita a gestire la sua roba.

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Anche per queste cose: spero che nel momento in cui sarai libera potrai chiudere baracche e burattini; per me stesso ho ancora la speranza di riuscirci per godermi uno o due anni di vita se arrivo a 88-90 anni, e spero che per te sarà molto prima (intendo sempre dal momento in cui non avrai legami).

Infine, sì, forse oggettivamente è meno peggio il tuo caso ma per me, vivendolo in parte, credo che non sia così tanto tanto meno importante di quelli che ho citato; c'è anche un acido mentale, non solo quello che si getta addosso al malcapitato o malcapitata di turno. Sarebbe giusto che lo stato potesse trattarli allo stesso livello di importanza.
Ti ringrazio dell'augurio. Spero di uscire da questa situazione anche se ormai nutro vane speranze. Ti auguro anche a te di goderti un po' di serenità.
Ti vorrei chiedere una cosa: tu hai avuto mai dei momenti meno opprimenti con i tuoi genitori? Tipo nell'infanzia o robe del genere? Io mi ricordo che i miei quando ero piccola erano meno agitati, mio padre era meno collerico. Ma sono dei ricordi molto confusi e comunque anche a quell'età già mi forzavano a fare cose che non volevo fare. Non credo di essere mai stata apprezzata per ciò che ero e successivamente ciò che sono diventata, piuttosto sono stata apprezzata per ciò che potevo fare per loro o meno, la mia accondiscendenza e remissione hanno sempre giocato a loro favore. E quando nel tempo è emersa un minimo di assertività, loro l'hanno distrutta e per questo pago le conseguenze ancora oggi in ogni area della mia vita, evitando, evitando, evitando..
Riguardo allo stato, esso non si farà mai gli interessi del cittadino. Lo stato come dicesti tu una volta in un post "è il nemico". Quando mai fa qualcosa negli interessi di chiunque?

Comunque spesso in parte mi do la colpa di tutto questo in quanto non riesco a tirarmene fuori. Non riesco a crearmi un'alternativa a questa vita di merda. Non ho mai saputo scavarmi una possibilità. Vedo la gente là fuori, mi pare che tutti riescano in qualcosa io invece sono sempre bloccata qui... é come se non riuscissi più a muovermi. Ogni opzione valutata implica ostacoli che non riesco a superare.

Ultima modifica di spezzata; 20-08-2022 a 21:36.
Vecchio 20-08-2022, 21:26   #31339
Banned
 

Quote:
Originariamente inviata da pokorny Visualizza il messaggio
Se sei nella prospettiva dell'ebraismo penso che potresti parlarne con un rabbino in gamba; a quanto ne so il livello intellettuale medio è molto alto, almeno in Europa.
Già fatto,il livello è elevato in qualsiasi rabbino,le risposte sono sempre le stesse l'avvertimento è necessario per il libero arbitrio e la sofferenza dipende dagli uomini non dal Signore,a me non convince.
Vecchio 20-08-2022, 21:43   #31340
Esperto
L'avatar di pokorny
 

Quote:
Originariamente inviata da Schlemiel Visualizza il messaggio
Già fatto,il livello è elevato in qualsiasi rabbino,le risposte sono sempre le stesse l'avvertimento è necessario per il libero arbitrio e la sofferenza dipende dagli uomini non dal Signore,a me non convince.
Certo che non convince, e difatti c'è lo stesso problema del cristianesimo; la sofferenza che deriva da un omicidio è inquadrabile nell'esercizio del libero arbitrio umano ma una leucemia a un bambino? Per questo alla fine sono diventato agnostico. Cosa pressoché impossibile per chi è di religione ebraica.
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