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29-09-2022, 17:32
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#31321
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Esperto
Qui dal: Oct 2011
Messaggi: 4,420
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Sono stupida, vivo nel mio mondo e in quello reale sembro sempre una che è caduta dalle nuvole.
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29-09-2022, 17:49
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#31322
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Esperto
Qui dal: May 2019
Messaggi: 2,247
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Prima mi è toccata la scena pietosa di un uomo di mezz'età che faceva una ramanzina infuocatissima ad un rider straniero con bicicletta a mano stazionato in un posto disabili del parcheggio di un supermercato.
Non so, a prescindere da chi avesse ragione, ho visto nei toni e nella convinzione di quel piccolo ratto di fogna una evidente autolegittimazione maturata forse con la vittoria della destra alle elezioni.
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29-09-2022, 18:12
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#31323
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Esperto
Qui dal: Jun 2022
Messaggi: 1,728
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Situazione sempre più difficile a lavoro. Senza essere molto diretti, per ora, si è espresso "malcontento" per le mie performance. E la cosa brutta è che per uscirne dovrei avere un atteggiamento diverso che cozza con le mie caratteristiche. Essere più sociale...
Mi sento vicino a precipitare
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29-09-2022, 18:18
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#31324
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Esperto
Qui dal: Aug 2007
Messaggi: 23,122
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Quote:
Originariamente inviata da Darby Crash
è vero.
Ma si può intendere anche in un altro modo. Si io partecipo all'interno di uno Stato piccolo, la mia partecipazione vale x. Se partecipo all'interno di uno Stato grande, la mia partecipazione vale x/10.
Da un punto di vista esterno puoi dire "in Canada c'è tanta partecipazione!". Ma dal punto di vista interno al singolo cittadino canadese, la sua personale partecipazione vale poco. Il nostro canadese può dire: "io ho le mie idee, ma se altri 39 milioni di miei connazionali la pensano diversamente da me, allora queste idee non contano nulla".
Quindi, se a parità di coinvolgimento dei cittadini nella vita pubblica, lo Stato fosse meno popoloso, la democrazia ne uscirebbe più forte garantendo maggiormente l'interesse dei singoli.
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Però esiste più partecipazione sociale alla politica, ad esempio, nelle grandi città che non nei piccoli paesi.
Il 68 si fece a Roma, a Milano, nelle Università, non a Caltabellotta, frazione di Sciacca, provincia di Agrigento (cit.)
Quindi secondo me è solo un fatto di educazione socio-culturale, non influiscono più di tanto gli aspetti demografici.
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29-09-2022, 18:22
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#31325
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Esperto
Qui dal: Sep 2015
Ubicazione: Tír na nÓg
Messaggi: 13,426
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Quote:
Originariamente inviata da Barracrudo
Non sei obbligato puoi ripensarci se non sei sicuro
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Ero sicuro e ormai l'ho fatto. Sento già Bill Gates che mi controlla a distanza...
Comunque per ora non sto subendo alcun effetto a parte il solito dolorino al braccio del buco.
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29-09-2022, 18:32
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#31326
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Esperto
Qui dal: Sep 2015
Ubicazione: Tír na nÓg
Messaggi: 13,426
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Quote:
Originariamente inviata da Darby Crash
I privati in ultimo sono tutti uguali. Hanno come principale interesse il guadagno, il benessere di chi è a loro servizio passa in secondo piano, è utile solo nella misura in cui porta loro più soldi.
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Il fatto che un individuo abbia come intenzione il proprio guadagno non significa automaticamente che il suo agire abbia effetti negativi. Il mio salumiere vuole guadagnare, ma intanto mi porta salumi a buon prezzo perché è suo interesse di offrirmi il servizio migliore per evitare che io vada dai concorrenti.
Intenzioni ed effetti possono quindi essere disgiunti, si chiama eterogenesi dei fini e pensare che solo l'individuo con buone intenzioni possa portare a risultati buoni per gli altri è l'errore di base di ogni moralismo, che fa le pulci all'interiorità degli individui dimenticandosi che un sistema economico aperto, cioè in cui è possibile la libera iniziativa economica, non è un gioco a somma zero in cui uno guadagna e l'altro perde, ma un gioco in cui tutti guadagnano.
Questo è storicamente dimostrato, perché è quanto avvenuto da quando si è passati dal sistema economico medievale, chiuso e fondato sulla moralità religiosa che condannava il guadagno, a un sistema economico che ha dato sempre più spazio all'iniziativa individuale. Prima si ristagnava, si faceva la fame, si moriva di malattie, stava relativamente bene solo l'1% della popolazione. Dopo la prosperità si è diffusa e l'umanità ha fatto enormi progressi nel liberarsi dall'arbitrio della natura (fame, malattie, carestie, disastri naturali). I tentativi novecenteschi di imbrigliare l'iniziativa individuale con economie pianificate sono invece miseramente falliti perché dal punto di vista pratico è impossibile che un sistema centralizzato faccia funzionare un sistema complesso come una società di massa senza compiere errori che si ripercuotono a cascata danneggiando milioni di persone. Il male minore è quindi lasciare che sia il sistema economico ad autoregolarsi.
Senza contare la questione etica, ovvero che è impossibile impedire l'iniziativa economica individuale senza ricorrere a metodi coercitivi.
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Ultima modifica di Hor; 29-09-2022 a 18:39.
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29-09-2022, 19:14
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#31327
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Esperto
Qui dal: Jul 2011
Messaggi: 567
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29-09-2022, 19:28
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#31328
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Banned
Qui dal: Mar 2014
Messaggi: 4,072
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Quote:
Originariamente inviata da Hor
Il fatto che un individuo abbia come intenzione il proprio guadagno non significa automaticamente che il suo agire abbia effetti negativi. Il mio salumiere vuole guadagnare, ma intanto mi porta salumi a buon prezzo perché è suo interesse di offrirmi il servizio migliore per evitare che io vada dai concorrenti.
Intenzioni ed effetti possono quindi essere disgiunti, si chiama eterogenesi dei fini e pensare che solo l'individuo con buone intenzioni possa portare a risultati buoni per gli altri è l'errore di base di ogni moralismo, che fa le pulci all'interiorità degli individui dimenticandosi che un sistema economico aperto, cioè in cui è possibile la libera iniziativa economica, non è un gioco a somma zero in cui uno guadagna e l'altro perde, ma un gioco in cui tutti guadagnano.
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Ma chi ha a cuore il profitto prima del benessere della società quando questi entreranno in conflitto sceglierà il primo. È questo il problema, non il giudizio morale sulle virtù della persona. E ci sono molti casi in cui queste istanze entrano in conflitto. Se a volte le critiche al libero mercato hanno un retrogusto di moralismo, è anche vero che l'altro estremo cioè lo sbrigativo appello alla mano invisibile è ingenuo
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29-09-2022, 19:32
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#31329
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Banned
Qui dal: Apr 2020
Messaggi: 13,557
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Una cosa che noto spesso è che non basta avere studiato per molti anni , si può continuare ad essere ignoranti comunque
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29-09-2022, 19:33
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#31330
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Esperto
Qui dal: Oct 2013
Messaggi: 13,447
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quando ho il sonno agitato di solito è colpa di una ragazza...bene, non mi accadeva da 4 mesi
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29-09-2022, 19:49
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#31331
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Esperto
Qui dal: Sep 2015
Ubicazione: Tír na nÓg
Messaggi: 13,426
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Quote:
Originariamente inviata da anahí
Ma chi ha a cuore il profitto prima del benessere della società quando questi entreranno in conflitto sceglierà il primo. È questo il problema, non il giudizio morale sulle virtù della persona. E ci sono molti casi in cui queste istanze entrano in conflitto. Se a volte le critiche al libero mercato hanno un retrogusto di moralismo, è anche vero che l'altro estremo cioè lo sbrigativo appello alla mano invisibile è ingenuo
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Il concetto di "benessere della società" è fallace, uno strumento adoperato da chi in un determinato momento detiene il potere statale per giustificare quel potere:
"“The common good” (or “the public interest”) is an undefined and undefinable concept: there is no such entity as “the tribe” or “the public”; the tribe (or the public or society) is only a number of individual men. Nothing can be good for the tribe as such; “good” and “value” pertain only to a living organism—to an individual living organism—not to a disembodied aggregate of relationships [...] When the "common good" of a society is regarded as something apart from and superior to the invidual goods of his members, it means that the good of some men take precedence over the good of others, with those others consigned to the status of sacrificial animals." (Ayn Rand)
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Ultima modifica di Hor; 29-09-2022 a 19:51.
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29-09-2022, 19:52
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#31332
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Esperto
Qui dal: Jul 2009
Messaggi: 701
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Quote:
Originariamente inviata da CongaBlicoti_96
Tipo ?
Non è che sono in un periodo no, sono depressa. Il problema che lui non capisce o sminuisce questo fatto. Le sue richieste sono irrispettose dato che conosce la mia situazione.
Per esempio se chiedo di avere un periodo di tranquillità, dove magari si evita di stare troppo in mezzo alla gente e al baccano, lui trova sempre il posto più pieno. E spesso sono io che devo fare un passo indietro e stare a disagio, mentre lui si diverte.
Oh il fatto che fa sempre il cretino con qualche tipa, usando la scusa del "hai sempre detto di non essere gelosa e che non devo esserlo nemmeno io ... si coerente pero..". Come si fa a non volerlo mandare seriamente a fare in***lo?
Altro che stimolare. Sto cercando di trattenermi da non fare le valige.
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Avevo frainteso...ora mi è più chiaro.
Messa così, non sembra un tipo molto amorevole...anzi.
Per il discorso tranquillità/depressione si comporta da vero menefreghista, pensando solo a se stesso.
Fare invece il cretino con le altre sarebbe da squalifica immediata, se fossi coinvolto io...però non aggiungo altro poiché dipende dalle dinamiche di coppia ed è quindi una questione molto soggettiva.
A questo punto, prova allora a lasciarlo solo per un pò facendogli capire chiaramente che la musica deve cambiare, se veramente tiene a te.
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29-09-2022, 19:58
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#31333
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Esperto
Qui dal: Sep 2022
Messaggi: 947
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Quote:
Originariamente inviata da Hor
Il concetto di "benessere della società" è fallace, uno strumento adoperato da chi in un determinato momento detiene il potere statale per giustificare quel potere:
"“The common good” (or “the public interest”) is an undefined and undefinable concept: there is no such entity as “the tribe” or “the public”; the tribe (or the public or society) is only a number of individual men. Nothing can be good for the tribe as such; “good” and “value” pertain only to a living organism—to an individual living organism—not to a disembodied aggregate of relationships [...] When the "common good" of a society is regarded as something apart from and superior to the invidual goods of his members, it means that the good of some men take precedence over the good of others, with those others consigned to the status of sacrificial animals." (Ayn Rand)
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Puro anarcocapitalismo di destra. La conseguenza logica può essere solo che il forte trionfa e il debole soccombe. Ci vorrebbero forti skills sociali e relazionali per stare a galla in questi tipo di società, oppure bisognerebbe farsi tutto da soli, compreso il farsi giustizia. Un tipo come te ce la farebbe Hor?
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29-09-2022, 20:03
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#31334
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Esperto
Qui dal: Sep 2015
Ubicazione: Tír na nÓg
Messaggi: 13,426
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Quote:
Originariamente inviata da Teal
Puro anarcocapitalismo di destra. La conseguenza logica può essere solo che il forte trionfa e il debole soccombe. Ci vorrebbero forti skills sociali e relazionali per stare a galla in questi tipo di società, oppure bisognerebbe farsi tutto da soli, compreso il farsi giustizia. Un tipo come te ce la farebbe Hor?
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L'anarcocapitalismo non è di destra.
La legge del più forte è istanziata al suo massimo grado dal potere statale, che ha secolarmente sempre cercato vittime sacrificali (streghe, ebrei, eretici, zingari, omosessuali, dissidenti politici e la lista si può ancora allungare) da opprimere o addirittura sterminare per giustificare se stesso.
In una società anarcocapitalista non si fa "tutto da soli", perché le persone restano libere di aggregarsi come desiderano per aiutarsi mutuamente, la differenza rispetto allo Stato è che queste aggregazioni saranno libere, se ne può entrare e uscire quando si vuole, e non sono coercitive come quelle statali, dove sei obbligato a partecipare che tu lo voglia o no (ovviamente per il "bene comune", cioè quello di chi comanda... a proposito di legge del più forte).
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Ultima modifica di Hor; 29-09-2022 a 20:07.
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29-09-2022, 20:05
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#31335
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Banned
Qui dal: Mar 2011
Messaggi: 5,470
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Quote:
Originariamente inviata da Teal
Puro anarcocapitalismo di destra. La conseguenza logica può essere solo che il forte trionfa e il debole soccombe.
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Non mi pare una conseguenza logica. E' così in una società individualista, non per forza (anzi) in una comunità. Tra l'altro, l'etica pro-sociale, un prodotto culturale, serve proprio a compensare gli effetti disumani dell'individualismo, evitando che le persone (e non solo i deboli) si rivoltino.
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29-09-2022, 20:07
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#31336
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Esperto
Qui dal: Jun 2022
Messaggi: 1,728
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Quote:
Originariamente inviata da Hor
Il concetto di "benessere della società" è fallace, uno strumento adoperato da chi in un determinato momento detiene il potere statale per giustificare quel potere:
"“The common good” (or “the public interest”) is an undefined and undefinable concept: there is no such entity as “the tribe” or “the public”; the tribe (or the public or society) is only a number of individual men. Nothing can be good for the tribe as such; “good” and “value” pertain only to a living organism—to an individual living organism—not to a disembodied aggregate of relationships [...] When the "common good" of a society is regarded as something apart from and superior to the invidual goods of his members, it means that the good of some men take precedence over the good of others, with those others consigned to the status of sacrificial animals." (Ayn Rand)
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Il benessere della società può essere inteso come garantire a tutti un minimo per vivere decentemente, questo si può ottenere tramite delle tutele che può dare uno Stato, attraverso le leggi. In questo modo alcuni otterrebbero di meno di quello che potrebbero se ci fossero meno vincoli, ma che questo sia giusto o meno dipende proprio da come la si pensa (politicamente).
I privati non si porrebbero più di tanto un problema del genere, perché pensano come tali, principalmente al loro benessere (in particolare economico) individuale.
Il benessere generale magari è un'utopia ma è il punto è che è possibile che un maggior numero di persone abbia dei diritti tutelati grazie all'azione di uno Stato che non all'iniziativa del singolo. Gli effetti dipendono anche dalle intenzioni, se un soggetto privato pensa esclusivamente al suo interesse farà in modo di passare anche sui diritti di chi usa per raggiungerli, infatti esiste lo sfruttamento e in casi più estremi una vera schiavitù nel mondo del lavoro.
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Ultima modifica di sagoma; 29-09-2022 a 20:14.
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29-09-2022, 20:08
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#31337
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Banned
Qui dal: Mar 2011
Messaggi: 5,470
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Il problema dell'anarco-capitalismo è la mancanza di garanzie che deriva da una dipendenza totale da altre persone. L'aver diritti e doveri nei confronti di uno Stato impersonale è una sicurezza: nessuno può decidere arbitrariamente di negarli.
Resta da vedere se ne vale la pena.
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29-09-2022, 20:10
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#31338
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Esperto
Qui dal: Sep 2022
Messaggi: 947
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Quote:
Originariamente inviata da Hor
L'anarcocapitalismo non è di destra.
La legge del più forte è istanziata al suo massimo grado dal potere statale, che ha secolarmente sempre cercato vittime sacrificali (streghe, ebrei, eretici, zingari, omosessuali, dissidenti politici e la lista si può ancora allungare) da opprimere o addirittura sterminare per giustificare se stesso.
In una società anarcocapitalista non si fa "tutto da soli", perché le persone restano libere di aggregarsi come desiderano per aiutarsi mutuamente, la differenza rispetto allo Stato è che queste aggregazioni saranno libere, se ne può entrare e uscire quando si vuole, e non sono coercitive come quelle statali, dove sei obbligato a partecipare che tu lo voglia o no.
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Siamo agli unicorni e alle casette di marzapane. Come se la malvagità non fosse connaturata agli esseri umani (non c’é solo quella ovviamente) ma si estrinsecasse (azz..che verbo!) solo nell’organizzazione statale. Nei millenni di storia umana non c’é mai stato nulla di nemmeno vagamente simile, mi sembrano solo concezioni astratte e utopiche (l’avevo già scritto ma vabbé).
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Ultima modifica di Teal; 29-09-2022 a 21:06.
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29-09-2022, 20:11
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#31339
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Banned
Qui dal: Mar 2011
Messaggi: 5,470
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Riguardo l'individualismo, penso tra l'altro che quello che osserviamo nelle nostre società sia tutto meno che qualcosa di innato. "I privati devono farsi gli affari propri, com'è giusto", o al più canalizzare i propri scrupoli nelle forme previste. Anche questa è una norma culturale a cui in fondo si obbedisce.
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29-09-2022, 20:12
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#31340
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Esperto
Qui dal: Sep 2015
Ubicazione: Tír na nÓg
Messaggi: 13,426
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Quote:
Originariamente inviata da Angus
Il problema dell'anarco-capitalismo è la mancanza di garanzie che deriva da una dipendenza totale da altre persone. L'aver diritti e doveri nei confronti di uno Stato impersonale è una sicurezza: nessuno può decidere arbitrariamente di negarli.
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La storia dello Stato a me sembra una lunga serie di diritti negati arbitrariamente: gli ebrei nella Germania nazista, i dissidenti sotto Stalin, gli omosessuali o i neri nelle democrazie occidentali fino a pochissimo fa, gli eretici nei secoli passati.
Il libero mercato garantisce maggiormente i diritti degli individui, perché chi ha interesse a fornire un servizio ma lo nega a determinati individui per suoi pregiudizî (tipo non vendere determinate merci alle persone con un determinato colore della pelle) fallirà economicamente nei confronti dei concorrenti che quei pregiudizî non li coltivano e fanno affari con tutti.
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