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21-08-2008, 11:00
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#1
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Esperto
Qui dal: Sep 2007
Ubicazione: Emilia Romagna
Messaggi: 624
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il vero depresso prende un mucchio di psicofarmaci ed è felice quando qualcuno lo cerca come amico.
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22-08-2008, 12:51
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#2
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Esperto
Qui dal: Aug 2007
Messaggi: 571
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Quote:
Originariamente inviata da riccio_toro
il vero depresso prende un mucchio di psicofarmaci ed è felice quando qualcuno lo cerca come amico.
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Quoto ....
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22-08-2008, 12:55
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#3
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Esperto
Qui dal: Aug 2007
Messaggi: 571
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Quote:
Originariamente inviata da mezzelfo
Il vero depresso non cerca aiuto. Il vero depresso vuole morire perchè non riesce a vivere. Il vero depresso aspira alla tomba come una ricongiunzione al grembo materno. Il vero depresso odia le faccine e le vostre faccie di cazzo. Il vero depresso non gioisce per l'altrui felicità. Il vero depresso non sta attento alla dieta, che mangi poco o tanto, non ha equilibrio. Il vero depresso non cerca lavoro e non ha voglia di lavorare. Il vero depresso non vuole bene a nessuno, non vuole bene a se stesso figuriariamoci agli altri. Il vero depresso non si guarda allo specchio perchè semplicemente non si lava la faccia. Il vero depresso non ama la fotografia, il cinema, l'arte, la poesia, la letteratura e soprattutto la musica. Il vero depresso non usa le sue abilità sociali, anche se le conosce. Il vero depresso non si lamenta della sua condizione, anzi vorrebbe sprofondare ancora di più. Il vero depresso trova una perdita di tempo mangiare, leggere, fare sport, ascoltare musica, lavorare. Il vero depresso sa che non serve a niente, che è tutto inutile. Il vero depresso non scrive per ricevere consigli ma neanche per sfogarsi. Il vero depresso non fa un cazzo di niente e non vuole fare un cazzo di niente, ma neanche non fare un cazzo di niente.
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Qui si parka di depressione maggiore ......
Allora quello ke la mattina non si alza perkè la notte non ha dormito un caxxo, quello ke è assente nei discorsi degli altri e tende ad isolarsi, quello ke non prova piacere per le cose ke gli davano piacere prima (sesso, relazioni, lavoro, etc...), quello ke ogni tanto pensa al suicidio, QUELLO KE CAZZO E'?
si conoscono 31 tipi di depressione evitiamo di scrivere cazzate .......ciao
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22-08-2008, 13:16
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#4
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Principiante
Qui dal: May 2008
Messaggi: 70
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Quote:
Originariamente inviata da mezzelfo
Il vero depresso non cerca aiuto. Il vero depresso vuole morire perchè non riesce a vivere. Il vero depresso aspira alla tomba come una ricongiunzione al grembo materno. Il vero depresso odia le faccine e le vostre faccie di cazzo. Il vero depresso non gioisce per l'altrui felicità. Il vero depresso non sta attento alla dieta, che mangi poco o tanto, non ha equilibrio. Il vero depresso non cerca lavoro e non ha voglia di lavorare. Il vero depresso non vuole bene a nessuno, non vuole bene a se stesso figuriariamoci agli altri. Il vero depresso non si guarda allo specchio perchè semplicemente non si lava la faccia. Il vero depresso non ama la fotografia, il cinema, l'arte, la poesia, la letteratura e soprattutto la musica. Il vero depresso non usa le sue abilità sociali, anche se le conosce. Il vero depresso non si lamenta della sua condizione, anzi vorrebbe sprofondare ancora di più. Il vero depresso trova una perdita di tempo mangiare, leggere, fare sport, ascoltare musica, lavorare. Il vero depresso sa che non serve a niente, che è tutto inutile. Il vero depresso non scrive per ricevere consigli ma neanche per sfogarsi. Il vero depresso non fa un cazzo di niente e non vuole fare un cazzo di niente, ma neanche non fare un cazzo di niente.
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Molto bello, sai quello che scrivi. Io lo userei come tag-line sotto il titolo di questo sito....se solo al web master glie ne fregasse qualcosa di fobie e depressioni.
Poi, mentre stavo preparando l'insalata mi è venuto in mente di scrivere una cosa: fosse per me, io vi adotterei tutti quanti.
Oh, niente di che, era solo un pensiero che riporto, chissà come la penserebbero i vostri genitori! Comunque mi assumo tutte le responsabilità di quello che scrivo.
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22-08-2008, 14:18
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#5
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Esperto
Qui dal: Jul 2008
Messaggi: 4,959
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Quote:
Originariamente inviata da Jeanne
Poi, mentre stavo preparando l'insalata mi è venuto in mente di scrivere una cosa: fosse per me, io vi adotterei tutti quanti.
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8O che pensiero materno...non è un pò presto alla tua età?
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22-08-2008, 14:56
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#6
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Esperto
Qui dal: Nov 2007
Ubicazione: Fuori dal tunnel
Messaggi: 535
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Quote:
Originariamente inviata da mezzelfo
Il vero depresso non cerca aiuto. Il vero depresso vuole morire perchè non riesce a vivere. Il vero depresso aspira alla tomba come una ricongiunzione al grembo materno. Il vero depresso odia le faccine e le vostre faccie di cazzo. Il vero depresso non gioisce per l'altrui felicità. Il vero depresso non sta attento alla dieta, che mangi poco o tanto, non ha equilibrio. Il vero depresso non cerca lavoro e non ha voglia di lavorare. Il vero depresso non vuole bene a nessuno, non vuole bene a se stesso figuriariamoci agli altri. Il vero depresso non si guarda allo specchio perchè semplicemente non si lava la faccia. Il vero depresso non ama la fotografia, il cinema, l'arte, la poesia, la letteratura e soprattutto la musica. Il vero depresso non usa le sue abilità sociali, anche se le conosce. Il vero depresso non si lamenta della sua condizione, anzi vorrebbe sprofondare ancora di più. Il vero depresso trova una perdita di tempo mangiare, leggere, fare sport, ascoltare musica, lavorare. Il vero depresso sa che non serve a niente, che è tutto inutile. Il vero depresso non scrive per ricevere consigli ma neanche per sfogarsi. Il vero depresso non fa un cazzo di niente e non vuole fare un cazzo di niente, ma neanche non fare un cazzo di niente.
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Diciamo che è accettabile come sfogo.
Inaccettabile la ricerca della morte come "ricongiuzione al grembo materno"
Altrettanto inaccettabili e gratuite le allusioni "alle nostre faccie di cazzo".
Il vero depresso cerca nella fotografia, nei film, nell'arte o nella musica gli stimoli per vivere.
E' sbagliato secondo il mio modesto parere (imho) categorizzare la sofferenza in veri o falsi depressi, distimici, fobici, ansiosi, agorafobici ecc.
La sofferenza è sofferenza.
Se volevi dire qualcosa di concreto riformula lo scritto perchè cosi.....
bye :wink:
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22-08-2008, 14:59
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#7
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Esperto
Qui dal: Nov 2007
Ubicazione: Ancona
Messaggi: 769
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Esistono diversi gradi di depressione. Quella che descrivi tu forse è la più acuta in assoluto. Nero. Ma dal bianco al nero esistono diverse tonalità di grigio. E a volte basta un evento per cominciare a risalire.
ciao
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22-08-2008, 15:01
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#8
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Esperto
Qui dal: Nov 2007
Ubicazione: Ancona
Messaggi: 769
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Esistono diversi gradi di depressione. Quella che descrivi tu forse è la più acuta in assoluto. Nero. Ma dal bianco al nero esistono diverse tonalità di grigio. E a volte basta un evento per cominciare a risalire.
ciao
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05-09-2008, 01:36
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#9
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Principiante
Qui dal: Sep 2008
Messaggi: 2
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ciao volevo sapere, come fai ad illustrare così bene un depresso? e se lo sei pure tu , depresso. cmq, cihai azzeccato impieno bravo,potresti pure fare il dottore.
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05-09-2008, 08:55
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#10
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Banned
Qui dal: Sep 2008
Ubicazione: milano
Messaggi: 1,413
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sapete .. ank'io ho spesso momenti di abbattimento e depressione - ma penso .. se nn mi aiuto io nessuno puo' farlo - a nessuno gliene frega un cavolaccio di noi - e nemmeno ai ns genitori - cioe' a loro dispiace vederci cosi certo .. ma non fara' mai niente nessuno per noi -
quindi il vero depresso se non si da coraggio e apperezza la vita per quel poco che gli da al momento - si autodistrugge da solo - e' come andare a sbattere contro un muro ripetutamente - tanto quel muro non si abbattera' mai - se prendete la direzione della calma vedrete che senz'altro andra meglio - magari non arriverete a essere dei leader nella vita - ma vivete una vita - la vita che dio vi ha dato come dono - e voi in qsto modo la prendete e la buttate nel cesso ..
bacio a tutti
mary
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05-09-2008, 09:02
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#11
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Banned
Qui dal: Sep 2008
Ubicazione: milano
Messaggi: 1,413
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ank'io ho qsto tipo di problemi - ma reagisco - ho parecchi ostacoli da superare ogni giorno per la mia timidezza e il mio disagio interiore ma vado avanti - cercando di capire ogni giorno con l'esperienza perche' - dv sbaglio - perche' guardate ke se siamo depressi e ansiosi significa che siamo delusi per un qualkosa e qualkosa di noi nn ci va bene e qualkosa intorno ci genera ansia - allora piuttosto ke dire cazzate con la soluzione del suicidio o depressione totale intesa come il vivere da vegetali - fate un percorso dentro di voi cercando d kapire ks nn va - voi nn state bene con voi stessi . da soli .. partite da voi - io lo sto facendo qsto percorso ))) non so dv arrivero' - ma so solo che agendo come voi la vita si spegne e aspettate solo la morte
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14-09-2008, 04:14
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#12
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Principiante
Qui dal: Aug 2008
Messaggi: 28
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[--
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14-09-2008, 04:24
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#13
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Principiante
Qui dal: Aug 2008
Messaggi: 28
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..
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14-09-2008, 08:44
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#14
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Principiante
Qui dal: Jan 2007
Messaggi: 46
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Originariamente inviata da mezzelfo
Il vero depresso non cerca aiuto. Il vero depresso vuole morire perchè non riesce a vivere. Il vero depresso aspira alla tomba come una ricongiunzione al grembo materno. Il vero depresso odia le faccine e le vostre faccie di cazzo. Il vero depresso non gioisce per l'altrui felicità. Il vero depresso non sta attento alla dieta, che mangi poco o tanto, non ha equilibrio. Il vero depresso non cerca lavoro e non ha voglia di lavorare. Il vero depresso non vuole bene a nessuno, non vuole bene a se stesso figuriariamoci agli altri. Il vero depresso non si guarda allo specchio perchè semplicemente non si lava la faccia. Il vero depresso non ama la fotografia, il cinema, l'arte, la poesia, la letteratura e soprattutto la musica. Il vero depresso non usa le sue abilità sociali, anche se le conosce. Il vero depresso non si lamenta della sua condizione, anzi vorrebbe sprofondare ancora di più. Il vero depresso trova una perdita di tempo mangiare, leggere, fare sport, ascoltare musica, lavorare. Il vero depresso sa che non serve a niente, che è tutto inutile. Il vero depresso non scrive per ricevere consigli ma neanche per sfogarsi. Il vero depresso non fa un cazzo di niente e non vuole fare un cazzo di niente, ma neanche non fare un cazzo di niente.
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Sulla base della mia, seppur breve, esperienza, riconosco che la condizione descritta dall'autore del post è non dissimile dalla realtà. Non parlerei, però, di "vero" depresso quasi a disconoscere altre forme depressive altrettanto invalidanti.
La condizione di assoluta "anedonia" è infatti riscontrabile in un numero assai basso di soggetti affetti da depressione maggiore. E' vero che tali soggetti non chiedono aiuto e che giungono dallo psichiatra perchè "portati a forza" da parenti, amici. Non bisogna però credere che tale forma di depessione sia incurabile. L'autodistruttività, propria dell'essere umano e non di altre forme animali, è espressione di un disagio , di una percezione del Sè errata, priva di qualsivoglia progettualità. Nella complessa vicenda rappresentata dallo sviluppo della personalità umana, elemento quest'ultimo che differenzia ciascun uomo da un altro, è possibile che l'individuo si rappresenti taluni limiti alla propria affermazione nel mondo reale che lo inducono inevitabilmente ad un atteggiamento rinunciatario. Questa è in estrema sintesi il percorso distruttivo che "forma" la tipologia di depresso descritta dall'autore del post. Occorrerebbe pertanto intervenire sulla percezione "errata" di tali limiti, rimuovere le false rappresentazioni, o le Ombre, che a dir si voglia.
Senza collaborazione del soggetto questo obiettivo, però, è altamente difficile da raggiungere.
In questo caso intervengono i farmaci che aiutano a ristabilire l'equilibrio biochimico dei neurotrasmettitori. Esistono farmaci disinibenti, soprattutto tra i vecchi ma ancora oggi utilissimi triciclici.
Esiste la terapia elettroconvulsiva anch'essa utile nei casi in cui vi sia un appiattimento emotivo autodistruttivo.
Di recente, alcuni trials hanno dimostrato l'utilità di alcune sostanze euforizzanti che, se somministrate occasionalmente e con estrema cautela, aiutano a far percepire al soggetto depresso come in realtà sia possibile vivere una condizione di benessere " su questa terra"....evitando al contempo qualsivoglia assuefazione magari più nociva della stessa malattia. Questi metodi, in particolare, servono a dare una "scossa" al soggetto, a renderlo maggiormente recettivo a fattori provenienti dall'ambiente esterno. Questa reattività conquistata non è però risolutiva: essa si accompagna quasi sempre ad una forte instabilità emotiva, un attrito tra essere e poter essere, ma è il punto di partenza per instaurare un percorso che accompagni l'individuo a costruire la propria esistenza e non a distruggerla.
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14-09-2008, 15:28
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#15
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Principiante
Qui dal: Nov 2007
Messaggi: 25
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Quote:
Originariamente inviata da demos79
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Originariamente inviata da mezzelfo
Il vero depresso non cerca aiuto. Il vero depresso vuole morire perchè non riesce a vivere. Il vero depresso aspira alla tomba come una ricongiunzione al grembo materno. Il vero depresso odia le faccine e le vostre faccie di cazzo. Il vero depresso non gioisce per l'altrui felicità. Il vero depresso non sta attento alla dieta, che mangi poco o tanto, non ha equilibrio. Il vero depresso non cerca lavoro e non ha voglia di lavorare. Il vero depresso non vuole bene a nessuno, non vuole bene a se stesso figuriariamoci agli altri. Il vero depresso non si guarda allo specchio perchè semplicemente non si lava la faccia. Il vero depresso non ama la fotografia, il cinema, l'arte, la poesia, la letteratura e soprattutto la musica. Il vero depresso non usa le sue abilità sociali, anche se le conosce. Il vero depresso non si lamenta della sua condizione, anzi vorrebbe sprofondare ancora di più. Il vero depresso trova una perdita di tempo mangiare, leggere, fare sport, ascoltare musica, lavorare. Il vero depresso sa che non serve a niente, che è tutto inutile. Il vero depresso non scrive per ricevere consigli ma neanche per sfogarsi. Il vero depresso non fa un cazzo di niente e non vuole fare un cazzo di niente, ma neanche non fare un cazzo di niente.
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Sulla base della mia, seppur breve, esperienza, riconosco che la condizione descritta dall'autore del post è non dissimile dalla realtà. Non parlerei, però, di "vero" depresso quasi a disconoscere altre forme depressive altrettanto invalidanti.
La condizione di assoluta "anedonia" è infatti riscontrabile in un numero assai basso di soggetti affetti da depressione maggiore. E' vero che tali soggetti non chiedono aiuto e che giungono dallo psichiatra perchè "portati a forza" da parenti, amici. Non bisogna però credere che tale forma di depessione sia incurabile. L'autodistruttività, propria dell'essere umano e non di altre forme animali, è espressione di un disagio , di una percezione del Sè errata, priva di qualsivoglia progettualità. Nella complessa vicenda rappresentata dallo sviluppo della personalità umana, elemento quest'ultimo che differenzia ciascun uomo da un altro, è possibile che l'individuo si rappresenti taluni limiti alla propria affermazione nel mondo reale che lo inducono inevitabilmente ad un atteggiamento rinunciatario. Questa è in estrema sintesi il percorso distruttivo che "forma" la tipologia di depresso descritta dall'autore del post. Occorrerebbe pertanto intervenire sulla percezione "errata" di tali limiti, rimuovere le false rappresentazioni, o le Ombre, che a dir si voglia.
Senza collaborazione del soggetto questo obiettivo, però, è altamente difficile da raggiungere.
In questo caso intervengono i farmaci che aiutano a ristabilire l'equilibrio biochimico dei neurotrasmettitori. Esistono farmaci disinibenti, soprattutto tra i vecchi ma ancora oggi utilissimi triciclici.
Esiste la terapia elettroconvulsiva anch'essa utile nei casi in cui vi sia un appiattimento emotivo autodistruttivo.
Di recente, alcuni trials hanno dimostrato l'utilità di alcune sostanze euforizzanti che, se somministrate occasionalmente e con estrema cautela, aiutano a far percepire al soggetto depresso come in realtà sia possibile vivere una condizione di benessere " su questa terra"....evitando al contempo qualsivoglia assuefazione magari più nociva della stessa malattia. Questi metodi, in particolare, servono a dare una "scossa" al soggetto, a renderlo maggiormente recettivo a fattori provenienti dall'ambiente esterno. Questa reattività conquistata non è però risolutiva: essa si accompagna quasi sempre ad una forte instabilità emotiva, un attrito tra essere e poter essere, ma è il punto di partenza per instaurare un percorso che accompagni l'individuo a costruire la propria esistenza e non a distruggerla.
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caro demos, quali sono queste sostanze euforizzanti a cui ti riferisci? Ciao
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14-09-2008, 15:56
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#16
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Principiante
Qui dal: Sep 2008
Ubicazione: Bologna
Messaggi: 15
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Quote:
Originariamente inviata da riccio_toro
il vero depresso prende un mucchio di psicofarmaci ed è felice quando qualcuno lo cerca come amico.
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concordo.
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14-09-2008, 15:58
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#17
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Principiante
Qui dal: Sep 2008
Ubicazione: Bologna
Messaggi: 15
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Originariamente inviata da Fear
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Originariamente inviata da mezzelfo
Il vero depresso non cerca aiuto. Il vero depresso vuole morire perchè non riesce a vivere. Il vero depresso aspira alla tomba come una ricongiunzione al grembo materno. Il vero depresso odia le faccine e le vostre faccie di cazzo. Il vero depresso non gioisce per l'altrui felicità. Il vero depresso non sta attento alla dieta, che mangi poco o tanto, non ha equilibrio. Il vero depresso non cerca lavoro e non ha voglia di lavorare. Il vero depresso non vuole bene a nessuno, non vuole bene a se stesso figuriariamoci agli altri. Il vero depresso non si guarda allo specchio perchè semplicemente non si lava la faccia. Il vero depresso non ama la fotografia, il cinema, l'arte, la poesia, la letteratura e soprattutto la musica. Il vero depresso non usa le sue abilità sociali, anche se le conosce. Il vero depresso non si lamenta della sua condizione, anzi vorrebbe sprofondare ancora di più. Il vero depresso trova una perdita di tempo mangiare, leggere, fare sport, ascoltare musica, lavorare. Il vero depresso sa che non serve a niente, che è tutto inutile. Il vero depresso non scrive per ricevere consigli ma neanche per sfogarsi. Il vero depresso non fa un cazzo di niente e non vuole fare un cazzo di niente, ma neanche non fare un cazzo di niente.
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Diciamo che è accettabile come sfogo.
Inaccettabile la ricerca della morte come "ricongiuzione al grembo materno"
Altrettanto inaccettabili e gratuite le allusioni "alle nostre faccie di cazzo".
Il vero depresso cerca nella fotografia, nei film, nell'arte o nella musica gli stimoli per vivere.
E' sbagliato secondo il mio modesto parere (imho) categorizzare la sofferenza in veri o falsi depressi, distimici, fobici, ansiosi, agorafobici ecc.
La sofferenza è sofferenza.
Se volevi dire qualcosa di concreto riformula lo scritto perchè cosi.....
bye :wink:
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QUOTO..
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14-09-2008, 16:09
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#18
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Principiante
Qui dal: Sep 2008
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Originariamente inviata da demos79
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Originariamente inviata da mezzelfo
Il vero depresso non cerca aiuto. Il vero depresso vuole morire perchè non riesce a vivere. Il vero depresso aspira alla tomba come una ricongiunzione al grembo materno. Il vero depresso odia le faccine e le vostre faccie di cazzo. Il vero depresso non gioisce per l'altrui felicità. Il vero depresso non sta attento alla dieta, che mangi poco o tanto, non ha equilibrio. Il vero depresso non cerca lavoro e non ha voglia di lavorare. Il vero depresso non vuole bene a nessuno, non vuole bene a se stesso figuriariamoci agli altri. Il vero depresso non si guarda allo specchio perchè semplicemente non si lava la faccia. Il vero depresso non ama la fotografia, il cinema, l'arte, la poesia, la letteratura e soprattutto la musica. Il vero depresso non usa le sue abilità sociali, anche se le conosce. Il vero depresso non si lamenta della sua condizione, anzi vorrebbe sprofondare ancora di più. Il vero depresso trova una perdita di tempo mangiare, leggere, fare sport, ascoltare musica, lavorare. Il vero depresso sa che non serve a niente, che è tutto inutile. Il vero depresso non scrive per ricevere consigli ma neanche per sfogarsi. Il vero depresso non fa un cazzo di niente e non vuole fare un cazzo di niente, ma neanche non fare un cazzo di niente.
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Sulla base della mia, seppur breve, esperienza, riconosco che la condizione descritta dall'autore del post è non dissimile dalla realtà. Non parlerei, però, di "vero" depresso quasi a disconoscere altre forme depressive altrettanto invalidanti.
La condizione di assoluta "anedonia" è infatti riscontrabile in un numero assai basso di soggetti affetti da depressione maggiore. E' vero che tali soggetti non chiedono aiuto e che giungono dallo psichiatra perchè "portati a forza" da parenti, amici. Non bisogna però credere che tale forma di depessione sia incurabile. L'autodistruttività, propria dell'essere umano e non di altre forme animali, è espressione di un disagio , di una percezione del Sè errata, priva di qualsivoglia progettualità. Nella complessa vicenda rappresentata dallo sviluppo della personalità umana, elemento quest'ultimo che differenzia ciascun uomo da un altro, è possibile che l'individuo si rappresenti taluni limiti alla propria affermazione nel mondo reale che lo inducono inevitabilmente ad un atteggiamento rinunciatario. Questa è in estrema sintesi il percorso distruttivo che "forma" la tipologia di depresso descritta dall'autore del post. Occorrerebbe pertanto intervenire sulla percezione "errata" di tali limiti, rimuovere le false rappresentazioni, o le Ombre, che a dir si voglia.
Senza collaborazione del soggetto questo obiettivo, però, è altamente difficile da raggiungere.
In questo caso intervengono i farmaci che aiutano a ristabilire l'equilibrio biochimico dei neurotrasmettitori. Esistono farmaci disinibenti, soprattutto tra i vecchi ma ancora oggi utilissimi triciclici.
Esiste la terapia elettroconvulsiva anch'essa utile nei casi in cui vi sia un appiattimento emotivo autodistruttivo.
Di recente, alcuni trials hanno dimostrato l'utilità di alcune sostanze euforizzanti che, se somministrate occasionalmente e con estrema cautela, aiutano a far percepire al soggetto depresso come in realtà sia possibile vivere una condizione di benessere " su questa terra"....evitando al contempo qualsivoglia assuefazione magari più nociva della stessa malattia. Questi metodi, in particolare, servono a dare una "scossa" al soggetto, a renderlo maggiormente recettivo a fattori provenienti dall'ambiente esterno. Questa reattività conquistata non è però risolutiva: essa si accompagna quasi sempre ad una forte instabilità emotiva, un attrito tra essere e poter essere, ma è il punto di partenza per instaurare un percorso che accompagni l'individuo a costruire la propria esistenza e non a distruggerla.
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Concordo.
Una malattia e' una malattia punto e basta.Come tale va curata,come le altre non la e' di certo.
I farmaci curano,le psicoterapie sono di supporto.
Purtroppo nei giovani spesso si instaura una comorbidita' di sintomi ed il giovane inesperto della vita vi si getta con impeto in male oscuro,
tanto dificili sono da curare quanto la personalita' in passarto e' stata minata dalla malattia stessa.
I giovani stanno quasi sempre peggio proprio per questa mancanza di crescita ,di conoscenza della vita che devono recuperare una volta tolta quella sofferenza inutile della malattia e tornare alle soffeenze e gioie costruttive della vita "normale".
Poi il capitolo dei "Romantici artisti"che rifiutano la guarigione e si attaccano alla malattia,ma quello e' un'altro discorso.
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14-09-2008, 17:23
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#19
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Avanzato
Qui dal: Sep 2006
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Messaggi: 335
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Quote:
Originariamente inviata da jeannne
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Originariamente inviata da mezzelfo
Il vero depresso non cerca aiuto. Il vero depresso vuole morire perchè non riesce a vivere. Il vero depresso aspira alla tomba come una ricongiunzione al grembo materno. Il vero depresso odia le faccine e le vostre faccie di cazzo. Il vero depresso non gioisce per l'altrui felicità. Il vero depresso non sta attento alla dieta, che mangi poco o tanto, non ha equilibrio. Il vero depresso non cerca lavoro e non ha voglia di lavorare. Il vero depresso non vuole bene a nessuno, non vuole bene a se stesso figuriariamoci agli altri. Il vero depresso non si guarda allo specchio perchè semplicemente non si lava la faccia. Il vero depresso non ama la fotografia, il cinema, l'arte, la poesia, la letteratura e soprattutto la musica. Il vero depresso non usa le sue abilità sociali, anche se le conosce. Il vero depresso non si lamenta della sua condizione, anzi vorrebbe sprofondare ancora di più. Il vero depresso trova una perdita di tempo mangiare, leggere, fare sport, ascoltare musica, lavorare. Il vero depresso sa che non serve a niente, che è tutto inutile. Il vero depresso non scrive per ricevere consigli ma neanche per sfogarsi. Il vero depresso non fa un cazzo di niente e non vuole fare un cazzo di niente, ma neanche non fare un cazzo di niente.
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Molto bello, sai quello che scrivi. Io lo userei come tag-line sotto il titolo di questo sito....se solo al web master glie ne fregasse qualcosa di fobie e depressioni.
Poi, mentre stavo preparando l'insalata mi è venuto in mente di scrivere una cosa: fosse per me, io vi adotterei tutti quanti.
Oh, niente di che, era solo un pensiero che riporto, chissà come la penserebbero i vostri genitori! Comunque mi assumo tutte le responsabilità di quello che scrivo.
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ehm scusatemi la proprietà intellettuale mi appartiene,non che me ne freghi qualcosa eh da vero depresso :
http://andriaspleen.blogspot.com/200...-forum-di.html
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17-09-2008, 12:41
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#20
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Intermedio
Qui dal: May 2008
Ubicazione: Bologna
Messaggi: 299
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c'è un plagio?! 8)
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