Ho il colon irritabile, da sempre.
No aspetta, è diverso: il mio intestino è uno stronzo, mi odia e cerca costantemente di uccidermi. E anch'io, per dirla tutta, gli ho augurato la morte. Ci odiamo.
Vivo periodi in cui non ricordo nemmeno cosa si prova a defecare in maniera normale. Sfioro la dissenteria, con dolori forti al ventre, e mi trovo sotto questi attacchi nel 99% dei casi quando non ho un bagno a portata di mano.
E allora soffro come un cane, ogni fibra ogni energia e convogliata a contenere l'intestino per non farmela letteralmente sotto. Finché - in genere per un soffio - non arrivo in una toilette.
L'imodium - che porto sempre con me - non serve, perché non agisce subito. In questi casi aiuta solo riuscire a liberarsi.
Da questi attacchi ne esco devastato, distrutto: spossato, debolissimo, sudore freddo, orecchie gelate, brividi di freddo, barcollo, ho la febbre (l'ultima volta quasi 38 °C). Poi, il giorno dopo magari sto sto bene, ma l'imodium mi fa l'effetto opposto, e non vado di corpo anche per una settimana.
Nessuna ricerca che ho fatto finora ha portato alla luce una causa precisa (a parte il colon irritabile, appunto), nessuna intolleranza (lattosio, glutine...). Resta da fare la colonscopia, che è complicata da prenotare perché dove voglio farla io - da sedato - bisogna fare prima una visita gastroenterologica, che sarà inutile perché mi darà da fare... proprio la colonscopia! Passeranno mesi.
E inoltre, non so se temere più che non mi trovino niente piuttosto che mi trovino qualche tumore.
Ovviamente, c'è una forte componente psicosomatica, manco a dirlo.
Insomma letteralmente una vita di merda, che mi sta fiaccando psicologicamente.
Ditemi che non sono solo...