Sickle

Bah…

Masterplan92

A me fanno salire l apatia e la depressione..w la notte e l inverno.. anche se una volta non ero così..diciamo fino ai venti anni..amavo il sole e l estate..ora no però..mi aumenta stanchezza e spossatezza

tersite

buongustaio!

tersite

Ti capisco, ma pure te sei abb giovane, che dovrei dire io che ti assicuro cogli anni la mia tolleranza alla esposizione solare è peggiorata. Così ora faccio uso di creme solari protezione 20, e cerco pure l'ombra, d'altra parte me ne sto quasi sempre in acqua sto al sole solo per asciugarmi e stendere la crema solare ehehe

muttley

Winston_Smith

No, troppo oleosi così, meglio in versione light

Wrong

Sì Tersi ma tu abiti nella mitologica Livorno con il mare vicino, ti darei un pò di pianura padana veneta e ti passa subito questo amore per il sole e l'estate... Anche una nonnina dell'Africa nera si lamentava del caldo afoso delle nostre parti -_-

muttley

Come fa una persona sprovvista di spirito gregario, quale può essere il fobico tipico, o l'introverso che preferisce la solitudine alla compagnia? Di solito si cucina per gli altri, per alimentare lo spirito di convivialità e lo stare assieme.
Chiedo per un amico.

Moonwatcher

A me effettivamente fa discretamente bene. Sul sole invece stendiamo un velo pietoso.

muttley

Tra i tanti interessi attivi, cucinare è quello che più di tutti presuppone la condivisione. Per come la vedo io almeno.

Winston_Smith

Davvero? Pensavo si potesse cucinare con viva e vibrante soddisfazione (cit.) anche per sé.
Lo chiedo perché io faccio pena in entrambi i casi, quindi non vedo grosse differenze

Anche cucinare fa cuccare?

muttley

Diciamo che cucinare è l'interesse attivo più gettonato nella nostra cultura fortemente incentrata sulle tradizioni gastronomiche.

Winston_Smith

Comunque io sapevo che l'introverso preferisce la solitudine alla compagnia di quei (pochi) che non fanno per lui, o che comunque ha bisogno di periodi di solitudine per "ricaricarsi". Non che preferisce la solitudine tout court.

Winston_Smith

Comunque per me anche leggere è un interesse attivo*, per dire.
Non so se l'ho già detto nel caso, repetita iuvant (cit.)

*stavolta attivo = che comporta un'attività fisica o spirituale, non attivo = che fa cuccare ^^

muttley

L'interesse attivo è un interesse che prevede la creazione di un prodotto.
L'interesse passivo è un interesse che prevede la fruizione di un prodotto.
Scrivere è un interesse attivo.
Leggere è un interesse passivo.

muttley

Ma l'introverso medio non è incline a organizzare cene, pranzi e tavolate.
Poi è vero che si può cucinare per il solo desiderio di soddisfare le proprie abilità culi-narie, esempio ne era quell'utente di cui ora non ricordo il nome, ma è più diffuso come hobby tra le persone sociable.

Winston_Smith

Ammappa non ti facevo così capitalistic mode on, stile produci consuma crepa (cit.) ^^
Secondo me gli interessi e le passioni esulano dal ristretto e asfissiante campo della produzione e del consumo, e la definizione di "attivo" e "passivo" va ripensata.
Ad esempio, scrivere è un interesse attivo? Dipende: salvini che scrive minchiate ripetendo a pappagallo quello che gli suggerisce la Bestia è un interesse passivo (se pure è un interesse), tanto che si può svolgere anche senza accendere il cervello

cringe

leggere diventa un interesse attivo se vai a cafè letterari a rimorchiare

Winston_Smith

Eh ma infatti muttley mi pare intenda la dicotomia nel senso fa cuccare-non fa cuccare, anche in senso lato, dovendo soddisfare una potenziale "clientela" di "fruitori/consumatori", in una logica industriale o commerciale.
Tipo se ascolti musica è i.p., se la suoni è i.a.
Ma anche lì, se uno suona musica demmerda non è mica un interessa attivo secondo me

muttley

Mica in termini di prodotto vendibile. Si parla di creazioni.